ABITI DEL GRANDE SACERDOTE

Sono gli abiti, a volte completi di pettorale e coprispalla, indossati dal Grande Sacerdote. Ne esistono almeno tre tipi diversi e numerose variazioni, e compaiono in tutte le versioni della serie, inclusi i numerosi prequel. Anche se alcune versioni erano nate come esclusiva dell’anime, con il tempo sono stati assorbiti nei vari manga e disegnati in numerosi stili, come omaggio o con valore all’interno della trama. Ovviamente non sono considerabili una vera armatura e non offrono alcun tipo di difesa.

Episodi: 1-130; manga n° 1-12 (edizione StarComics), Episode G n° 1 in poi, Lost Canvas n° 1 in poi, Next Dimension n° 3 in poi.

Indossata da: Arles, Gemini, Sion, Sage (Anime), Saga, Shion, Sage, sconosciuto (manga).

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Armi / pezzi speciali: /.

Anime

Storia: I paramenti sacerdotali non hanno una storia vera e propria, ma sembrano essere gli abiti tradizionali indossati dal messo di Atena in ogni epoca. Nella serie classica ne esistono tre tipi: abito bianco con elmo d’oro, tradizionalmente indossato da Sion e, almeno in un’occasione, da Gemini quando si faceva passare per il vero Sacerdote; abito blu con elmo rosso: appartenente al vero Arles, il Cavaliere d’Argento di cui si parla ne La Storia Segreta di Excalibur, il racconto pubblicato sulla Jump Gold Selection 2. Dopo la morte del vero Arles, vengono indossati da Gemini per la maggior parte della saga, incluso il momento dell’arrivo di Pegasus alla tredicesima casa; abito bianco con elmo rosso e coprispalla: è un misto dei primi due, e viene indossato solo da Gemini per buona parte della saga, allo scopo di intimorire seguaci e sottoposti. In tutti i casi sono semplicemente stoffa e metallo senza alcun potere, anche se, come vedremo più in basso, Episode G espande sull’argomento nel momento in cui introduce nella continuity del manga il secondo ed il terzo abito.

Per rendere più chiara la consultazione, qui di sotto ciascun abito è descritto separatamente.

Abito bianco - elmo d’oro

Descrizione: E’ il paramento visto più di rado nel corso della serie, visto che compare solo nel primo episodio, in un flashback del 130° e nella Storia Segreta di Excalibur. È l’abito tradizionalmente associato a Sion, ma anche Gemini lo indossa in un periodo imprecisato di tempo. È una lunghissima tunica bianca che copre interamente il corpo fino a terra, nascondendo anche i piedi. Si indossa quasi come un mantello, in quanto ha solo il buco per la testa e sembra persino priva di maniche, ma è talmente larga che quando il Sacerdote alza le braccia si solleva come a disegnare delle ali. Il bordo inferiore è decorato con una striscia rettangolare di stoffa rossa, alta vari centimetri ed uniforme su tutti i lati. È accompagnato da diversi paramenti, a cominciare con una collana a rosario composta da pietre rosa, azzurre e verdi di varie forme, e lunga fino al centro del torace. Appoggiata su entrambe le spalle c’è una specie di sciarpa, che in realtà potrebbe essere un sutra di origine orientale. Verde con bordi dorati, è rettangolare, con estremità triangolari. Viene fatto passare dietro la testa e scende su ambo i lati del torace, fino al bacino a giudicare dalla lunghezza. Su ciascuna estremità si trovano tre piccoli pesi, due triangolari ed uno centrale a forma di rombo, che potrebbero servire sia a scopo ornamentale che ad impedirgli di cadere. La sciarpa stessa è ornata da piccole pietre preziose e gemme.

Il collare che accompagna quest’abito è d’oro ed assomiglia ad un piccolo corpetto rigido, che si indossa infilandolo sopra la testa. Ha la forma concava di una U capovolta, in modo da scivolare lungo il collo e scendere al centro del torace e della schiena, per alcuni centimetri. È molto più lungo che largo, sui lati si estende appena fino a metà clavicola, ma sul torace scende fino a circa metà sterno, ed è probabile che faccia lo stesso sulla schiena dove però è coperto dai capelli del Sacerdote. Attorno al collo forma un anello aderente, leggermente rialzato, anche se troppo basso per proteggere la gola o impedire i movimenti della testa. È coperto di fregi d’oro, al centro è incastonata una gemma azzurra e sul vertice anteriore inferiore è fissata un’enorme pietra preziosa rossa posta all’interno di una custodia d’oro. Il collare ovviamente non ha alcuna funzione difensiva, ma serve a bloccare l’abito bianco sulle spalle.

L’elmo è integrale, simile ad un cimiero. Copre interamente la nuca, le tempie ed il cranio, scendendo fino alla base della testa. Sul lato anteriore è aperto, lasciando scoperto il viso e la gola, ma proteggendo gli zigomi, la mandibola e la mascella, e restringendosi in modo da sfiorare gli angoli della bocca. Lungo leggermente oltre il mento, arriva a pochi centimetri dal collare. Come detto è sostanzialmente un cimiero, semisferico sulla testa e con il bordo posteriore ripiegato e allungato per coprire il collo. Agganciata all’elmo da due giunture rotonde poste sulle tempie c’è una visiera, più larga al centro della fronte dove assume una forma vagamente triangolare. Sembra mobile ed in grado di essere abbassata sul viso, ma è priva delle fessure per gli occhi e di conseguenza renderebbe impossibile muoversi liberamente. Il bordo inferiore è leggermente allungato verso il basso e, in alcune immagini, rialzato per adattarsi alle forme del naso. Normalmente però termina appena in mezzo agli occhi. Da sotto i cardini della visiera partono le protezioni per le guance e la mandibola, squadrate e ripiegate verso l’interno per seguire i contorni del viso. Terminano a diversi centimetri dalla bocca, e coprono la maschera del Sacerdote. Sopra i cardini la visiera si alza in due piccole corna dorate triangolari, leggermente ricurve verso l’esterno. L’elemento più distintivo dell’elmo è l’animale d’oro scolpito sopra di esso. A tratti sembra una colomba, appollatiata con le ali spiegate e la testa diritta, anche se la mancanza di piume fa pensare piuttosto a qualche animale mitologico ed in diverse immagini assomiglia chiaramente ad un drago ammansito, il cui colore simboleggia regalità, splendore e trionfo del bene. Fedelmente riprodotta, svetta di diversi centimetri sopra l’elmo, mentre le ali si allargano lateralmente superando in larghezza il resto del copricapo. Il corpo è abbastanza spesso da raddoppiare la protezione sulla fronte, anche se il suo scopo è interamente decorativo. La coda, anche in questo caso più da rettile che da uccello, scende lungo la nuca. L’elmo è completamente dorato, di tonalità variante. Sotto di esso viene indossata una maschera amorfa, in cui si distinguono appena la forma del naso e gli occhi, evidenziati da due lenti azzurre. La bocca non è riprodotta. Questa maschera è solitamente di un color grigio cenere.

Abito bianco - elmo rosso

Descrizione: E’ l’abito identificato più spesso con Gemini, il più minaccioso e quello indossato durante buona parte della saga delle Dodici Case. Il vestito in sé è una lunga tunica bianca, identica a quella dell’abito precedente ma con il bordo inferiore azzurro anziché rosso. La somiglianza tra questi due vestiti è data anche dal fatto che il Grande Sacerdote indossa spesso sopra di loro la stessa collana appena descritta più in alto. Mancano però le varie gemme e la sciarpa, sostituite da un vero blocco centrale di collare e coprispalla che mantiene fermo il vestito.

Il collare è simile a quello d’oro, nel senso che anche in questo caso è un piccolo corpetto rigido, che si indossa infilandolo sopra la testa in modo da scivolare lungo il collo e scendere al centro del torace e della schiena. A differenza del precedente però scende più in basso, allargandosi a coprire la maggior parte del centro del torace, e poi terminando in una punta tondeggiante sullo sterno. Inoltre, su entrambi i lati si allarga in enormi coprispalla, bombati e tondeggianti, leggermente ricurvi in avanti. La forma complessiva del pezzo quindi è molto simile a quella dei coprispalla della prima armatura di Sagitter, la cosiddetta Axia. Come dimensioni non hanno niente da invidiare a quelli di un’armatura d’oro, rispetto a molte delle quali sono persino più grandi anche se ovviamente meno resistenti. Sono leggermente rialzati, in alcuni episodi tanto da arrivare al livello della bocca, mentre in altri non più del mento o del collo. Il bordo inferiore è sempre ricurvo e scende di vari centimetri sul bicipite. Nel complesso, coprono completamente la spalla, la clavicola e l’omero, oltre ad almeno parte di polmoni, sterno, dorso e colonna vertebrale. Su ciascun lato si trovano cinque enormi spuntoni conici, verticali e con la punta rivolta lateralmente verso l’alto. Quelli più esterni sono più piccoli, quelli intermedi più grandi e quello centrale è il più grosso di tutti, lungo almeno una trentina di centimetri ed alto, in linea d’aria, fino alla fronte. In alcuni episodi questi spuntoni sono più sottili, in altri più spessi e massicci. La distanza tra loro però è sempre relativamente grande, circa il palmo di una mano. La forma del collare è tale che Arles non dovrebbe essere in grado di sollevare le braccia fino a portarle parallele alla testa, anche perché è tutto un unico blocco massiccio, privo di giunture o articolazioni. È principalmente rosso, con fregi azzurri e dorati. Questo pezzo è stato originariamente creato apposta nell’anime.

L’elmo è identico al precedente, con la grossa differenza dell’animale appollaiato sulla testa. Non più una specie di colomba ma un drago, forse una viverna, o un gargoyle. Ha zampe artigliate, serrate ai lati del corpo, ed enormi ali da pipistrello spiegate su ambo i lati, dove si allungano di vari centimetri. In cima alle ali si vedono anche delle zampe anteriori o uncini, sempre simili a quelle di pipistrelli o viverne. La testa è sicuramente di rettila, con il lungo collo piegato in avanti e le fauci aperte sopra la fronte del Sacerdote, mostrando due fila di denti appuntiti e seghettati. Anche in questo caso il corpo dell’animale è riprodotto fedelmente ed in maniera tridimensionale, per nulla stilizzata. La coda scende lungo la nuca. L’aspetto del drago è palesemente minaccioso e malevolo, con sottili occhi neri ai lati della testa. Sotto l’elmo, la maschera è blu notte. Rispetto a quella precedente, è più dettagliata, con occhi rossi, un naso intero, la bocca, spesso ricurva in un sorriso anche se varia da episodio ad episodio, e persino la fossetta del mento. È la maschera più comunemente associata a Gemini.





Abito blu - elmo rosso

Descrizione: E’ il completo indossato dal vero Arles nella Storia Segreta di Excalibur, e poi da Gemini dopo la morte del Cavaliere d’Argento. Il custode della terza casa lo alterna a quello bianco, usandolo varie volte nel corso della saga. In particolare, è l’abito che indossa quando Pegasus raggiunge la tredicesima casa. Sembra meno cerimoniale degli altri due, e pur essendo sempre una specie di grossa tunica è dotato di maniche, colletto, cintura e mantello. È l’unico abito sul quale non viene indossato alcun collare metallico o protezione a parte l’elmo. Principalmente blu notte, è stretto in vita da una cintura rossa, annodata sull’addome e fissata da una fibbia dorata a forma di scudo. In alcuni casi, sui fianchi scendono altri lacci. Dello stesso colore scarlatto sono i grossi risvolti delle maniche, che arrivano circa a metà avambraccio. Un collare di stoffa dorato attraversa il torace come un semicerchio, andando da una spalla all’altra dove due fibbie lo fissano all’aggancio del mantello, per il quale probabilmente agisce da contrappeso. È ricamato con diversi motivi dorati. Il mantello in sé è una normale cappa bianca, lunga fino a terra. Attorno alla gola l’abito forma un colletto aderente, leggermente aperto davanti, con i bordi superiori rossi. Nella prima parte della serie, Gemini indossa anche la collana descritta in precedenza, ma poi la perde durante il duello a distanza contro Andromeda alla terza casa.

L’elmo e la maschera sono gli stessi descritti più in alto.







Lost Canvas anime

Nell’anime di Lost Canvas, ambientato in un passato alternativo, vediamo delle versioni molto simili sia dell’abito bianco che di quello blu, ma sempre solo con l’elmo d’oro. L’elmo rosso ed i coprispalla per ora non sono ancora comparsi nella serie, anche se dovrebbero avere un cameo più avanti. Entrambi gli abiti sono leggermente diversi, per colori e forma. Quello bianco è tendente al grigio o al color crema, e diviso al centro da una lunga striscia rettangolare verticale che va dal collo a terra. Ha le maniche, i cui risvolti sono violetti con fregi dorati, mentre la cosiddetta sciarpa descritta prima è marroncina. L’elmo è identico a quello classico, considerando i diversi stili, e sul vestito sono portate due collane d’oro, la prima con varie gemme rosse e la seconda di piastre rettangolari. Come tipico di Lost Canvas, è molto simile alla versione vista nel manga classico.

L’abito blu è più chiaro rispetto a quello della serie classica e privo di cintura o mantello. È praticamente uguale al bianco tranne che per lo schema di colori: le maniche e la sciarpa sono arancioni, la striscia centrale rossa. In questo caso il Sacerdote Sage ha anche un collare d’oro, che forma un grosso anello attorno alla gola da cui pende un gioiello a goccia. Il collare è molto più piccolo rispetto a quello della serie classica, e parrebbe abbastanza alto da proteggere la gola.

Sage alterna i due vestiti senza seguire uno schema fisso. Indossa il bianco all’investitura di Tenma e durante lo scontro con Thanatos, ed il blu nelle altre occasioni come durante il primo duello contro Hades. In entrambi i casi però non indossa alcuna maschera, ed il viso è tenuto nascosto solo dalla penombra causata dall’elmo.





Saint Seiya Legend of Sanctuary

Una versione completamente rinnovata dell'abito sacerdotale compare nel film remake La Leggenda del Grande Tempio. Al posto dei due abiti, bianco e blu, qui c'è un unico vestito rosso, con maniche d'oro e una quantità tale di collane e gioielli da ricordare un sacerdote Maya. L'opulentissima maschera mantiene la decorazione alata, mutandola però in una specie di ventaglio sopra la testa. Sul viso, una spessa maschera d'oro lascia visibili solo occhi e bocca, riproducendo persino le forme del naso, mentre guance, orecchie e tempie sono incapsulate da piastre semisferiche. Sotto il mento parrebbe agganciata una vistosa gemma rossa. Sempre dall'elmo partono decine e decine di piastrine d'oro, rettangolari, che coprono tutto il collo e scendono su busto e spalle, restringendosi progressivamente fino a lasciare solo una collana triangolare sul torace. Ad essa parrebbe attaccata una fascia d'oro ad anello, da cui pendono due file di ciondoli d'oro. Sulle mani, quasi del tutto coperte dalle maniche, si intravedono anelli d'oro, mentre i piedi sono totalmente nascosti dall'abito.




Manga classico e Saintia Sho.

Nel manga classico, il Grande Sacerdote possiede due abiti, come sempre distinguibili dal colore. Il più comune stavolta è il bianco, identico a quello visto nell’anime di Lost Canvas ma privo di maniche. L’aspetto è quello tradizionale, una tunica che copre interamente il corpo fino a terra, con il bordo inferiore e le maniche ricamate di un colore diverso. Il colletto è alto e aderente alla gola, e da esso parte la striscia che arriva fino a terra. Una curiosa differenza è che il Sacerdote, oltre alle varie collane, indossa anche un crocefisso d’oro cristiano, a sottolineare il titolo originale di Pope, ovvero Papa. L’elmo, seppur meno dettagliato, è uguale a quello dell’anime, ma anche in questo caso privo di maschera. È solo l’ombra proiettata dall’elmo a nascondere il viso del Sacerdote, il ché rende l’inganno di Gemini ancora più difficile da compiere.

L’abito blu è uguale al bianco tranne che per lo schema di colori. Anche in questo caso è senza maniche, ma vediamo bene uno spesso collare circolare attorno alla gola, con fregi a rilievo, da cui pende un ciondolo rotondo sormontato da una gemma. L’elmo sembra leggermente diverso da quello indossato con l’abito bianco, specie facendo attenzione all’apertura alare del rettile, ma è difficile stabilire che non si tratti solo di un effetto ottico visto che il colore del copricapo sembra lo stesso. Gemini indossa questo abito quando incontra Pegasus alla Tredicesima Casa, senza alcuna collana o decorazione.

L’abito blu compare anche nel manga parallelo Saintia Sho, dove è praticamente identico alla serie classica, salvo per le ali un po' più basse dell'elmo. In questa versione, il sacerdote indossa anche le varie collane e il crocefisso.





Next Dimension

Finora in Next Dimension è comparso solo l’abito scuro, color blu notte, in una forma ibrida tra anime e manga classico. Ha sempre l’elmo d’oro privo di maschera ed una lunga striscia ricamata dal collo fino a terra, ma anche un collare di stoffa simile a quello visto nell’anime, privo però del contrappeso di un mantello. Agisce quindi un po’ da mantellina, coprendo le spalle, la cima del torace e la schiena. Parrebbe agganciato alla striscia sottostante per mezzo di una fibbia o gemma, ed è coperto di ricami e decorazioni. In questa versione, l’abito inoltre ha di nuovo le maniche, dai risvolti dorati, e per la prima volta è dotato di bracciali.

I bracciali proteggono la mano, il polso e la metà inferiore l'avambraccio, andando dalle punta delle dita al centro di radio ed ulna. La parte che copre la mano è rigida sul dorso e flessibile sul palmo ed in corrispondenza delle varie articolazioni delle dita, in modo da permettere di serrare a pugno. Le nocche sono ulteriormente rinforzate. Un altro snodo si trova all'altezza del polso, e permette di articolare quest'ultimo come si deve. La presenza di questi snodi suggerisce che in alcuni punti ci sia un pò di "metallo extra", estensibile. Coprono il dorso più del ventre del braccio, allungandosi sull’avambraccio e terminando a punta al centro. Sembrano d’oro, come se fossero parte di un’armatura, ed agiscono anche da guanti. Da quel che ne sappiamo, non dovrebbero essere più resistenti del normale metallo.

Episode G

Finora in Episode G abbiamo visto due abiti: quello scuro con elmo d’oro, e quello scuro con elmo (anzi, drago) rosso, maschera e coprispalla, introdotti per la prima volta nell’universo cartaceo della serie. La maschera in particolare era sempre stata assente dai vari manga della serie. In questa versione dell’opera inoltre, i paramenti rossi hanno il potere aggiuntivo di schermare la mente di Gemini dai poteri altrui, inclusi quelli di Virgo e persino quelli divini di Ponto, in modo da permettere al Cavaliere di celare più facilmente i suoi piani. Gemini stesso spiega di questo potere a Cancer, senza però dilungarsi nel narrare le origini dei paramenti, che erano nascosti in un baule. Rispetto alla serie classica, i colori sono leggermente diversi, con l’elmo d’oro ed il drago rosso. I coprispalla hanno le tradizionali cinque punte, tutte rosse, ma il collare è formato da placche pentagonali capovolte, agganciate alla protezione per la gola che è obliqua a scalare verso l’esterno. Il resto dell’abito è molto più sfarzoso, con un corpetto dorato su fianchi e addome, a stringere il vestito viola con bordi d’oro e risvolto bianco. Anche in questo caso Gemini indossa i gioielli visti nella serie classica, insieme ad una specie di rosario azzurro come cintura.

L’abito con elmo d’oro invece è viola chiaro, identico nell’aspetto a quello del manga classico anche se con molti più ricami dorati. L’elmo, privo di maschera in questo caso, è molto più dettagliato e raffigura chiaramente un serpente alato, le cui lunghe ali sottili e perpendicolari al copricapo si uniscono a formare la cresta del cimiero, lunga poi fino alla nuca.

Lost Canvas

Entrambi gli abiti compaiono nel manga di Lost Canvas, identici all’anime della serie. Oltre a loro però vediamo anche l’abito scuro con elmo rosso e coprispalla, in un piccolo omaggio ad Episode G e l’anime classico. Il vestito sottostante è quello blu tradizionale del manga, ed i coprispalla hanno solo tre spuntoni ciascuno anziché cinque. Il drago rosso è leggermente più stilizzato, specie nel muso, e l’elmo è privo di maschera. Nel complesso però è una riproduzione abbastanza fedele e dettagliata. Una particolarità di questa versione è che include guanti bianchi di pelle.