PERSEO

E' l'armatura indossata da Argor nell'anime e nel manga. Appartiene alla stirpe delle armature d'Argento e non cambia mai forma nel corso della serie. Oltre ad Argor, è indossata anche da un Cavaliere sconosciuto del 1700. Ne esiste anche una versione Surplice.

Episodi: 26-28; manga n° 6-7 (edizione StarComics); Lost Canvas n° 11 (21 e 22 italiani).

Indossata da: Argor (Anime), Argor, sconosciuto (manga).

Numero pezzi: 13

Armi/pezzi speciali: Sul braccio sinistro o sulla schiena è agganciato lo scudo di Medusa, un'arma esagonale su cui è scolpito il volto della Gorgone. Lo scudo non ha particolare utilità difensiva, ma quando gli occhi di Medusa si aprono chiunque è di fronte viene mutato in pietra fino alla distruzione dell'arma.

Anime

Storia: Le origini dell'Armatura di Perseo sono avvolte nel mistero e neanche il luogo in cui essa è normalmente custodita è ufficialmente conosciuto, anche se le due località più probabili sono l'Austria ed il Grande Tempio. Come tutte le armature di Atena è normalmente riposta in uno scrigno o Pandora Box (vedi più in basso). E' legata al mito di Perseo, l'eroe che uccise Medusa, ed ha avuto almeno due proprietari conosciuti nella storia. Copre un'alta percentuale del corpo, sopra la media delle armature di argento viste nell'anime e vicina a quella delle armature d'oro. Possiede inoltre una buona resistenza ai colpi. Come tutte le armature, è dotata di una vita propria, può essere indossata solo in difesa della giustizia e "muore" in caso di danni troppo pesanti. Danni minori invece si riparano da soli col tempo, e la cosa avviene più in fretta se la corazza è riposta nel suo scrigno.

Nel corso della serie, viene quasi completamente distrutta dal Drago Nascente di Sirio. Abbandonata sul cadavere di Argor in seguito alla sconfitta di quest'ultimo per mano del ragazzo, viene in seguito verosimilmente riportata da qualcuno al Grande Tempio.

Descrizione: L'armatura è composta da 13 pezzi: due schinieri, che vanno dal piede al ginocchio; due ginocchiere, che coprono la rotula; un cinturino, che copre la vita ed i fianchi; due bracciali, che vanno dalle dita ai gomiti; due copribicipiti; il pettorale, che protegge il torace, parte dell'addome e la schiena; i coprispalla; il diadema. Il colore principale è l'argento violaceo, con decorazioni in blu scuro, e rosso. Vediamo ora i pezzi uno per uno:

L'elmo è a diadema di conseguenza copre solo la fronte e le tempie, lasciando scoperto il resto del viso. È sostanzialmente una sottile fascia metallica, che termina con una grossa piastra argentata su ciascun lato, vagamente simile ad un'ala, ed ha al centro una minuscola placca a forma di rombo, sormontata da due antenne. Le ali laterali sono abbastanza grandi da proteggere interamente le tempie e gli zigomi, e da spuntare di vari centimetri sopra ed oltre la testa. Hanno un'angolazione di circa 45° rispetto alla banda metallica del diadema, e di conseguenza non sono parallele alla testa, ma si allargano diagonalmente verso l'esterno. Sono abbastanza sottili, ed una spaccatura triangolare divide ciascuna di loro in una parte superiore, decisamente più larga, ed una inferiore più piccola. Al centro della fronte c'è un piccolo rombo argentato decorato con una mezzaluna rossa, che sembra agire quasi da fibbia per tenere uniti l'anello del diadema e le "antenne". Sotto di esso si trova una sottile piastra triangolare, che scende in mezzo agli occhi demarcando i bordi delle sopracciglia. Dal rombo come detto partono due sottili antenne o corna, che prima si estendono laterlamente per circa un paio di centimetri e poi piegano verticalmente verso l'alto, estendendosi decisamente oltre il bordo della testa e svettando tra i capelli. Nel complesso, questo motivo ricorda molto la V2 di Andromeda, sebbene il resto dell'elmo sia simile a quelli del Cigno. La banda di metallo è semicircolare e non si estende dietro alla nuca, ma è abbastanza stretta da tenere il diadema sul posto anche in battaglia.

I coprispalla sono totalmente asimmetrici e ricordano un pò le protezioni dei gladiatori. Quello destro sembra atto alla difesa, è estremamente grande ed orientato in maniera simile a quelli di Andromeda, in modo da coprire non solo la spalla in se ma anche metà torace e braccio. Per il modo in cui è angolato protegge meglio da attacchi laterali che verticali, ed infatti il bordo superiore è molto lontano dalla base del collo. Scendendo, si allarga al centro, arrivando agevolmente a coprire la placca destra del pettorale e dello schienale, in modo da raddoppiare la protezione, poi si restringe di nuovo per non ostacolare i movimenti del braccio. Il vertice superiore si estende poco sopra il bordo della spalla, ma quello inferiore arriva quasi all'altezza del gomito. Ampliamente concavo, è probabile che sia articolato con coprispalla e schienale, spostandosi quando Argor solleva il braccio. Il coprispalla destro invece sembra essere concepito per l'attacco. Molto più piccolo dell'altro, è sormontato da tre spuntoni metallici perpendicolari a forma di cono. Alti pochi centimetri ma abbastanza da poter ferire, sembrano disposti in maniera vagamente triangolare, uno sul lato superiore, uno su quello posteriore ed uno su quello anteriore. Il resto del coprispalla è orizzontale, leggermente concavo, e protegge quasi esclusivamente la spalla, lasciando per lo più scoperti la cima del braccio, il torace e la schiena, eccezion fatta per qualche centimetro della placca pettorale. A differenza di quello di destra, sembra disegnato per proteggere dall'alto, ed il bordo interno sfiora la base del collo del Cavaliere. Dovrebbe essere articolato con la spalla stessa, in modo da sollevarsi quando Argor alza il braccio, anche se questo farebbe correre al guerriero il rischio di ferirsi il volto sui suoi stessi spuntoni. Entrambi sono argentati con bordi bluastri.

Il pettorale protegge integralmente la schiena ed il torace, andando dalla base del collo fino a metà del petto. Anteriormente è una spessa piastra che riproduce la forma dei muscoli pettorali, e sembra quasi sovrapporsi al resto del pezzo, suggerendo che in quel punto l'armatura sia particolarmente spessa. Pur essendo abbastanza massiccia non è piatta, ma curva leggermente per seguire i contorni del petto verso i fianchi. Al centro, in corrispondenza dello sterno, ha una cresta verticale ovale che spunta leggermente verso l'alto. L'angolo superiore sinistro, e oltre metà della piastra destra sono coperte dai coprispalla. Per il resto, il pettorale non parte dalla base del collo, ma anzi ha un'ampia scollatura in modo da permettere ad Argor di piegare la testa, anche se così facendo lascia scoperta la gola e la cima dello sterno. È inoltre privo di un collare, visto che attorno alla base del collo il pezzo è piatto e sottile. Sotto le ascelle e lungo i fianchi delle piastre concave scorrono fino alla schiena, confluendo nello schienale. Quest'ultimo è quasi completamente coperto dai capelli, ma dovrebbe avere delle forme simili a quelle del pettorale ma più squadrate, corrispondenti alla forma delle scapole. Al centro ha però un'incavatura esagonale in cui si incastra lo scudo di Medusa quando Argor non lo tiene sul braccio. Osservando i settei, sembra che dietro la schiena il pezzo termini un pò più in basso rispetto al davanti, arrivando a qualche centimetro dalla cintura. Al contrario, anteriormente arriva più o meno fino all'addome, che rimane scoperto.

I copribicipite, elemento raro tra le armature d'argento, in realtà potrebbero essere considerati un prolungamento dei bracciali, cui sembrano collegati. Sono un pezzo molto sottile, che copre come una fascia la metà inferiore del bicipite, confluendo nella placca del gomito. Danno l'impressione di essere un pò obliqui, più alto sul lato esterno che su quello interno, anche se la differenza è minima e potrebbe essere un effetto ottico.

I bracciali sono praticamente cilindrici, e proteggono la mano, il polso, l'avambraccio e il gomito, che, cosa rara, viene coperto sia all'esterno che all'interno. Partono dalle punta delle dita, e la parte che copre la mano è rigida sul dorso e flessibile sul palmo ed in corrispondenza delle varie articolazioni delle dita, in modo da permettere di serrare a pugno. Le nocche sono ulteriormente rinforzate. Altri snodi si trovano all'altezza del polso e, come detto, del gomito, permettendo di articolare questi ultimi come si deve. La presenza di questi snodi suggerisce che in alcuni punti l'armatura abbia un pò di "metallo extra", estensibile. A differenza di molti altri pezzi simili, coprono in maniera quasi uniforme il dorso ed il ventre del braccio, proteggendolo uniformemente da tutte le direzioni. La caratteristica più importante è però ovviamente lo Scudo di Medusa, che si aggancia al braccio sinistro (vedi Poteri). Sia i bracciali che lo scudo sono interamente argentati.

La cintura è una specie di gonnellino, che copre interamente il bacino e l'inguine, estendendosi fino a metà coscia e sovrapponendosi leggermente ai bordi superiori laterali delle ginocchiere. È formata da varie placche concave, adornate da striature orizzontali le quali suggeriscono che il pezzo possa accorciarsi e piegarsi su se stesso in caso di necessità. Le placche sono probabilmente agganciate tra loro, visto che non si sollevano mai separatamente, e sono fissate alla cintura vera e propria, ovvero un'unica fascia metallica liscia. Al centro della cintura c'è una grossa fibbia esagonale, che si estende verticalmente verso il basso, contribuendo alla protezione dell'inguine. Essa è ornata da fregi bluastri, in particolare una croce sormontata da una specie di ovale.

Le ginocchiere assomigliano a quelle di Morgana. Sono in realtà dei veri e propri copricoscia, che partono dal ginocchio e salgono, nel loro punto più alto, fin quasi al bacino. Hanno una forma un pò strana ed asimmetrica perchè, dopo aver circondato la base della coscia in modo piuttosto uniforme avvolgendola su tutti e quattro i lati, si allungano principalmente su quello esterno, lasciando per qualche centimetro scoperti quello interno, quello anteriore e quello posteriore. Sono quindi particolarmente utili per proteggere da attacchi laterali, mentre lasciano in parte vulnerabili contro assalti frontali. Il bordo superiore laterale in alcune immagini termina sotto la cintura, mentre secondo i settei finisce sempre a qualche centimetro di distanza. Il bordo inferiore si aggancia con la parte superiore degli schinieri, che protegge il ginocchio vero e proprio. Il bordo superiore è interamente bluastro, ma per il resto il pezzo è argentato.

Gli schinieri coprono per intero la gamba, dalla punta del piede fino al ginocchio, sia davanti che dietro. Lo stesso piede è coperto anche sotto la pianta, alla caviglia ed al tallone. Allargati in corrispondenza del polpaccio, gli schinieri hanno in cima una piastra rotonda, che copre la vera e propria articolazione del ginocchio. La parte posteriore di questa piastra è, insieme alla caviglia, l'unico pezzo flessibile degli schinieri, e permette di piegare completamente il ginocchio. Proprio attorno alla caviglia si nota un altro snodo rotondo, per permettere di muovere il piede. La protezione per quest'ultimo non è aderente, ma forma una vera e propria scarpa, con tanto di tacco sotto il tallone.

Armi Speciali/Poteri: Il potere principale dell'armatura è ovviamente lo Scudo di Medusa. Come detto, è un pezzo esagonale, squadrato, lungo più o meno dalle nocche al gomito e largo diversi centimetri al centro. Considerando che sul bracciale non ci sono evidenti punti di aggancio, è probabile che qualsiasi cosa lo tenga fermo si trovi all'interno dello scudo stesso, il che rende anche teoricamente possibile il fissarlo al braccio destro. Lo scudo è molto sottile, ed agisce più come arma d'attacco che di difesa. Al centro infatti, circondata da una serie di fregi, è scolpita a rilievo la testa di Medusa, con denti aguzzi, serpenti per capelli ed occhi chiusi. In battaglia, gli occhi si aprono lentamente, rilasciando un raggio che supera qualsiasi difesa comune, incluse palpebre o bende, e pietrifica chi lo guarda. La pietrificazione è immediata e permanente, e non si limita solo alla pelle ma trasforma anche organi, vasi sanguigni e armatura. Se una statua viene frantumata infatti, l'interno è quello solido e compatto di una comune scultura e non la versione pietrificata di un normale corpo umano. Non è noto se sia possibile invertire la pietrificazione, ma considerando che Argor non soccorre Birnam probabilmente è un processo irreversibile, a meno che lo scudo stesso non venga distrutto. Il potere pietrificante agisce direttamente sul nervo ottico e non funziona se la presunta vittima è cieca. Difese particolarmente potenti, come lo scudo del Dragone, possono respingere la luce pietrificante, ed anche i meccanismi dell'armatura di Shadir sembrano in grado di assorbirla e respingerla, indicando che alla fin fine è solo un tipo particolare di attacco energetico. Normalmente, Argor mette lo scudo sul braccio a testa in giù, in modo da raddrizzarlo solo quando ha il braccio sollevato e la guardia alzata. Non è chiaro se vi sia un motivo dietro, ad esempio impedire di pietrificare per sbaglio un alleato, o se sia una cosa casuale. Inoltre, non è noto se sia Argor a far aprire gli occhi di Medusa o se essi abbiano una loro volontà autonoma. A parte questo, la corazza, come tutte le armature d'Argento, congela a -210° C.

Totem

Il totem dell'armatura di Perseo è l'unico ad essere comparso nell'anime tra le corazze d'argento, grazie ad un fotogramma del 67° episodio, anche se per errore si tratta della versione manga e non di una che prenda in considerazione le modifiche apportate dalla serie animata. Ad ogni modo, rappresenta Perseo, più o meno a figura umana ma priva di gambe, che rientrano nel busto. Tutti gli altri pezzi sono disposti come nella versione indossata, anche se il coprispalla sinistro è verticale come il destro. C'è anche una maschera, che poi rientra nel pettorale.

Vestizione

La procedura di vestizione di quest'armatura non viene mai mostrata nella serie.

Scrigno

Come tutte le armature, anche quella di Perseo dovrebbe essere dotata di uno scrigno, o Pandora Box, in cui riporla in forma assemblata, ma non viene mai mostrato nella serie.

Surplice

Nella serie di Hades, quest'armatura compare brevemente come Surplice tra le aggiunte dell'anime. Visibile per pochi secondi appena, sembra identica alla controparte classica anche se è interamente nera e viola, e soprattutto è priva di scudo.

Manga

Pur mantenendo complessivamente le stesse forme, nel manga questa corazza è leggermente diversa e, nel complesso, più massiccia ma anche più tozza. Tra l'altro, risalta particolarmente perchè molto più coprente delle altre armature d'argento, specie per quanto riguarda le gambe. Nel manga, l'elmo ha un fregio diverso al centro della fronte, simile alla corolla di un fiore, il coprispalla destro è più grosso ed il pettorale decisamente più tozzo e massiccio. La cintura ha una fibbia di forma diversa e soprattutto è "a gradini" sui lati, ovvero formata da piastre progressivamente più lontane dal corpo man mano che si scende. Le ginocchiere sono meno aderenti e le caviglie sono ornate da alette di medie dimensioni, probabilmente in riferimento al mito di Perseo. La protezione per il piede non ha il tacco.

Quest'armatura compare anche in una tavola di Lost Canvas, con le forme generali del manga anche se rese un pò più eleganti ed affusolate.