ARMATURA DIVINA DI PEGASUS

L'armatura Divina è una potentissima corazza che Pegasus indossa nell'ultima parte della serie di Hades, l'Elisio. È sicuramente l'armatura più potente che il ragazzo abbia mai indossato, notevolmente superiore sia alle armature d'oro che alle corazze di divinità minori come Hypnos e Thanatos. Dopo essere a lungo stata un'esclusiva del manga, ha fatto tre piccole apparizioni nell'anime, ciascuna con colori diversi: azzurro con decorazioni d'oro, bianco ed avorio. Alla fine, gli episodi dell'Elisio l'hanno colorata bianca con riflessi azzurri e decorazioni dorate. Nel manga viene spesso chiamata God Cloth o Veste Divina, per distinguerla dalle Kamui, ovvero le armature delle 12 Divinità Olimpiche, grandemente superiori.

Episodi: 125 (cameo), 128-142 (solo nella sigla), 143-145, OAV 5 (flashback); Manga: n° 28 (edizione StarComics), Next Dimension Prologo;

Indossata da: Pegasus, Tenma (manga)

Numero pezzi: 12

Armi/pezzi speciali: L'armatura è dotata di grosse ali che, a differenza delle altre armature di Pegaso, sono sempre ben visibili e mai ripiegate su loro stesse, cosa che le rende simili a quelle del Sagittario. Anche se non viene mai mostrato, è molto probabile che le ali possano permettere a Pegasus di volare.

Anime

Storia: Giunto finalmente all'Elisio dopo mille peripezie, Pegasus si ritrovò ad affrontare il potente Dio Thanatos, che distrusse facilmente sia la sua armatura V3 che l'armatura d'oro del Sagittario. Allo stremo e vicino alla morte, Pegasus sentì la voce di Lady Isabel incoraggiarlo e dirgli di bruciare il cosmo la sua stessa vita fino ai limiti massimi, come mai aveva fatto prima. Rincuorato, il cavaliere elevò al massimo il proprio cosmo, facendo bruciare i frammenti dell'armatura di bronzo che aveva ancora indosso e creando la potentissima armatura divina, grazie alla quale sconfisse senza nessuno sforzo il Dio nemico. Coprente quanto un'armatura d'oro e molto più resistente, l'armatura Divina permise a Pegasus di tener inizialmente testa persino ad Hades, anche se alla lunga, nel corso della battaglia, venne discretamente danneggiata. In seguito alla vittoria su Hades, ed al coma profondo in cui Pegasus era caduto, l'armatura tornò ad essere la V3, nuovamente intatta.

Nel 5° OAV, ambientato dopo la serie di Hades, Pegasus, appena ripresosi da una lunga convalescenza, ricorda quando venne trafitto al cuore dalla spada di Hades. Nel flashback indossa l'armatura divina, che per la prima volta appare a figura intera, e che è completamente bianca, con riflessi azzurri o violetti. Per la prima volta, l'armatura ha le ali spiegate.

Descrizione: L'armatura divina è apparentemente composta da almeno 12 pezzi: l'elmo, il blocco centrale che stavolta include pettorale, schienale e cinturino, due coppie di coprispalla, due copri bicipite, due bracciali, due ginocchiere e due schinieri. Vediamoli uno per uno.

L'elmo è molto simile a quello della V4, a maschera, e quindi protegge la fronte, le tempie, gli zigomi e parte del mento, lasciando scoperto il viso, il cranio e la nuca. Al centro c'è la solita decorazione a forma di testa di cavallo stilizzata, che è convessa e si estende verso l'alto formando una specie di cresta. Alla base della cresta, la classica decorazione a V riproduce le orecchie dell'animale, che però stavolta si allungano più diagonalmente del solito. La fascia che collega la parte centrale alle orecchie è abbastanza spessa, tanto da essere decorata con dei piccoli fregi, e sulle tempie si attacca alla protezione per le orecchie, che come al solito ha la forma delle ali di Pegaso. A differenza della V4, in cui sono le ali a scendere fino al mento, stavolta è la stessa fascia di collegamento ad allargarsi verso il basso, fino alla mandibola, e formare la protezione per zigomi e guancia, che ha una forma simile ad un rombo. La parte più larga del rombo è appunto in corrispondenza degli zigomi, in modo da proteggere al meglio gli occhi. Le ali che formano la protezione per le orecchie sono in tutto e per tutto identiche a quelle della V3. E' per lo più bianco con riflessi azzurri, ma la testa di cavallo è interamente d'oro, eccetto che per gli occhi rossi.

Il blocco centrale è a piastre, e forma un tutt'uno con il cinturino, al punto che è difficile distinguere dove finisca il primo ed inizi il secondo, ed anche nelle schede tecniche vengono mostrati come un pezzo unico. Osservando con attenzione, si nota la solita forma del pettorale della V3, a triangolo rovesciato, ma stavolta le piastre che di solito collegano il fronte con lo schienale, proseguono sia lungo i fianchi che sull'addome, unendosi alle piastre del cinturino. Per permettere a Pegasus di poter piegare il busto, non c'è una piastra unica, ma almeno quattro, a forma di V molto aperta, incastrate tra loro. Al centro del pettorale, un'ulteriore piastra si sovrappone al resto dell'armatura, andando da un coprispalla all'altro e fornendo una maggiore protezione per il cuore. Questa piastra è abbastanza piccola al centro, ma si allarga sui lati, dove è decorata da rilievi simili ad ali piumate o fiamme. La protezione per il collo è simile a quella della V3, anche se un pò più alta, ma sempre aperta sulla gola, per permettere di piegare la testa. Il collare sembra inoltre più largo del solito, con vari centimetri di spazio tra il collo ed i bordi dell'armatura. Sui lati, spiccano gli stessi ornamenti del pettorale. La schiena è quasi completamente coperta dalle ali, piegate in modo simile all'armatura del Sagittario, alte fin quasi alla nuca e lunghe fino alle caviglie. Ad agganciarle allo schienale c'è un blocco triangolare, i cui lati poi proseguono nella base delle ali. Il cinturino è anch'esso a piastre sovrapposte e copre anche almeno un terzo della gamba. Le due piastre di base, concave, che si trovano sui lati e sono le più lunghe, sono coperte da altre due piastre simili, ma più piccole, che danno al cinturino un aspetto frangiato. Queste ulteriori piastre protettive sono bloccate da due placche centrali, sul fronte e sul retro, abbastanza lunghe, la cui forma ricorda un triangolo rovesciato, o il rombo usato per il pezzo centrale della maschera. Le piastre aggiuntive laterali sono entrambe decorate con ornamenti simili a quelli del pettorali, mentre la placca centrale anteriore mostra decorazioni a forma di ali piumate, molto simili a quelle del pettorale della V4. Al centro tra le due ali, in un piccolo pentagono, spicca la solita gemma tipica dei cinturini dell'armatura di Pegaso.

 

I coprispalla hanno la forma classica inaugurata dalla V2, ma sono persino più lunghi di quelli della V3. Curiosamente, per ogni spalla ci sono due coprispalla incastrati tra loro, per raddoppiare la protezione. Il pezzo inferiore, concavo, più piccolo e leggermente più corto, si aggancia al pettorale, ed a sua volta si incastra nel coprispalla superiore, identico nella forma ma più largo e lungo. I due pezzi si uniscono nel bordo interno, mentre sono divisi da un angolo di circa 35° gradi su quell'esterno. Il blocco dei due coprispalla serve anche a fissare al pettorale la piastra centrale che protegge il cuore. La lunghezza dei coprispalla è tale che, se Pegasus stendesse le braccia orizzontalmente, sarebbero protette fino ai gomiti.

I copribicipite, già visti nella V4, fanno cronologicamente la loro prima apparizione qui nell'armatura divina. Hanno una forma che ricorda vagamente lo zoccolo di un cavallo, piegato all'indietro sul bordo superiore, e sembra che siano due pezzi incastrato in uno, anche se nelle schede tecniche del manga vengono sempre indicati come un blocco unico. Ad ogni modo, il pezzo inferiore, più largo, va dal gomito a metà bicipite, coprendo anche quello superiore, più sottile, che arriva fin quasi all'ascella. Coprono sia l'interno che l'esterno del braccio, ed all'altezza del gomito si collegano ai bracciali.

I bracciali coprono uniformemente l'intero avambraccio come un cilindro, e terminano con una specie di cresta sull'esterno del gomito, che si incastra ai copribicipite coprendone circa metà. Per la prima volta quindi è difesa completamente anche la zona interna dell'avambraccio. Le mani sono protette come al solito sul dorso, il palmo e parte delle dita, fino alla penultima falange. Sembrano più larghi al centro su entrambi i lati, verosimilmente per far spazio al muscolo sottostante. Non c'è differenza tra i due bracciali, segno che lo scudo non è più presente. Ancora una volta, sembrano formati da due pezzi incastrati tra loro, visto che la protezione per il polso è più sottile di quella dell'avambraccio, che a sua volta si sovrappone per qualche centimetro sul dorso della mano. Tra braciale e copribicipite si intravede una piastra snodata all'altezza dell'articolazione del gomito, per permettere a Pegasus di piegare le braccia. Sia sulla protezione dell'avambraccio che su quella della mano si notano decorazioni simili a fiamme.

Le ginocchiere sono cilindrici, molto simili a quelle della V1, a forma di zoccolo di cavallo ma con la punta molto allungata verso l'alto, come dalla V3 in avanti. La parte superiore è abbastanza lunga da finire sotto le placche del cinturino, mentre quella inferiore, simile al copribicipite, termina sotto la piastra che protegge il ginocchio vero e proprio. Quest'ultima è esagonale, quasi identica a quella della V4 anche se con più decorazioni, e forma un ponte tra il resto della ginocchiera e lo schiniere. Sotto questa piastra, ci sono fasce metalliche pieghevoli, simili a quelle del polso, per permettere a Pegasus di piegare le ginocchia.

Collegati direttamente alle ginocchiere, gli schinieri coprono interamente il resto della gamba ed il piede, sia davanti che dietro. Alla caviglia sono ornati dalle ali, che per la prima volta sono su entrambi i lati per ciascuna gamba. Una placca ulteriore sembra proteggere la parte anteriore della caviglia, da un'ala all'altra, e la punta del piede sul dorso. Come al solito, gli schinieri sono più larghi al centro, per far spazio ai muscoli del polpaccio. Le classiche decorazioni a forma di ali piumate, già viste sul cinturino, ornano sia la gamba che la protezione per il piede. La suola non ha tacco.

Poteri: Il potere più evidente della nuova armatura è la sua incredibile resistenza, tale da permetterle di resistere senza problema ai colpi segreti di divinità minori, e ad alcuni attacchi a bassa intensità di Hades. Nel corso dello scontro con il Dio comunque, la corazza si rivelò incapace di resistere ai suoi attacchi a media e grande potenza, e soprattutto alla sua spada, capace di perforarla abbastanza facilmente A parte la sua enorme resistenza, e le ali, l'armatura divina non sembra possedere altri poteri, anche se quasi sicuramente riuscirebbe ad attraversare l'iperdimensione ed annullerebbe gli effetti di barriere divine ostili, come la V3. Inoltre, l'armatura divina di Andromeda può ridurre gli effetti del sonno eterno di Hypnos, quindi è verosimile che quella di Pegasus possa fare altrettanto. Molto probabilmente, non ha un punto di congelamento, a meno che non sia inferiore allo zero assoluto (cosa che per fisica è impossibile).

Totem

Il Totem di quest'armatura viene mostrato solo nelle schede tecniche del manga, ed ha un aspetto simile a quello della V3, ovvero un Pegaso con le ali spiegate, impennato sulle zampe posteriori. La disposizione dei pezzi varia leggermente rispetto al solito, visto che stavolta sono i coprispalla a formare la coda, incastrati in modo tale che solo i due più grandi sono visibili. Il blocco centrale forma il corpo del cavallo, mantenendo più o meno la forma che ha una volta indossato, mentre le ginocchiere e gli schinieri formano le zampe posteriori. Le zampe anteriori sono composte da bracciali e copribicipiti, e la protezione per il dorso delle mani forma gli zoccoli. Il collo e la testa sono formati dall'elmo, con la decorazione centrale piegata un pò all'indietro e la cresta apparentemente più lunga. Come al solito, le ali sono attaccate al busto.

Vestizione

La procedura di vestizione non viene mai davvero mostrata per quest'armatura, visto che, nell'unica occasione in cui Pegasus la utilizza, gli si materializza letteralmente addosso.

Scrigno

Considerando che, finita la battaglia con Hades, questa armatura regredisce alla forma di V3, Pegasus non usa mai uno scrigno per trasportarla.

Manga

Le differenze tra anime e manga sono minime per l'armatura divina. Nel fumetto le forme sono in generale meno aggraziate, le ali sono più piccole e non spuntano molto dietro la testa di Pegasus, i coprispalla sono più lunghi ed i copribicipiti più grandi. Inoltre, nell'anime è stata rimpicciolita l'apertura davanti alla gola, che nel manga è più estesa.

Note

1) Secondo Hypnos, almeno un altro cavaliere di Pegasus, nelle epoche mitologiche, è riuscito a far evolvere la propria armatura fino al livello di armatura divina.

2) Vista la somiglianza delle forme, è possibile che quest'armatura sia nata non solo dai frammenti della V3, ma anche da quelli dell'armatura del Sagittario.

3) Nel manga prequel Lost Canvas, in un poster, Tenma, cavaliere di Pegasus dell'epoca, indossa l'armatura divina, che mantiene sostanzialmente lo stesso aspetto, anche se le ali sembrano aprirsi più orizzontalmente rispetto al manga classico. In seguito, viene rivelato che non è lui il cavaliere delle epoche mitologiche di cui parla Hypnos, anche se in un sogno Tenma stesso indossa l'armatura divina.