AQUILA
E' l'armatura indossata da Castalia nell'anime e nel manga. Appartiene alla stirpe delle armature d'Argento e non cambia mai forma nel corso della serie. Castalia è la sua unica proprietaria conosciuta. Per ragioni sconosciute protegge il lato sinistro del corpo molto più di quello destro, risultando del tutto asimmetrica.
Episodi: 1-145, OAV 5; manga n° 1-28 (edizione StarComics); Episode G 2, 4 (4 e 7 italiani).
Indossata da: Castalia (Anime), Marin (manga).
Numero pezzi: 8
Armi / pezzi speciali: Nessuno
Anime
Storia: Le origini dell'Armatura dell'Aquila sono avvolte nel mistero e neanche il luogo in cui essa è normalmente custodita è ufficialmente conosciuto, anche se molti indizi suggeriscono si trovi normalmente al Grande Tempio. Come tutte le armature di Atena è normalmente riposta in uno scrigno o Pandora Box (vedi più in basso). Non vi sono particolari miti che la riguardano, e Castalia è l'unica proprietaria conosciuta nella storia. Copre una scarsissima percentuale del corpo, molto sotto la media delle armature di argento viste nell'anime, e persino di diverse armature di bronzo, ma ha una discreta resistenza ai colpi. Come tutte le armature, è dotata di una vita propria, può essere indossata solo in difesa della giustizia e "muore" in caso di danni troppo pesanti. Danni minori invece si riparano da soli col tempo, e la cosa avviene più in fretta se la corazza è riposta nel suo scrigno.
Nel corso della serie viene danneggiata solo una volta, quando Castalia resta ferita nello scalare l'Altura delle Stelle e precipita sulle rocce. In seguito, si ripara gradualmente da sola, mantenendo la solita forma.
Descrizione: L'armatura è composta da 8 pezzi: due ginocchiere, che coprono la rotula; un bracciale, per il solo avambraccio sinistro, che va dalle dita ai gomiti; una specie di coprabicipite, sempre per il braccio sinistro; un doppio coprispalla; un pettorale, che copre il seno ed una minima parte della schiena; una specie di collare; il diadema. Il colore principale è il cobalto, con decorazioni in bianco e giallo. Vediamo ora i pezzi uno per uno:
L'elmo è a diadema, anche se spesso è posizionato più che altro come una specie di cerchietto per capelli. È una sottile fascia metallica semicircolare, indossata parallelamente alla testa in modo da andare da un orecchio all'altro, passando per il centro del cranio. Dovrebbe essere incastrato sul capo a pressione, in modo da non cadere quando la ragazza si muove. Al vertice è scolpito un muso di aquila con il capo bianco, gli occhi gialli ed il becco color cobalto, che si estende per un paio di centimetri in avanti. Le fasce laterali invece hanno la forma di ali e sono più piccole vicino al vertice del diadema, ingrandendosi man mano che scendono verso i lati del viso, fino a formare una piastra sottile ma relativamente ampia. Le piume si estendono tutte verso dietro, e sono perpendicolari o, verso i bordi inferiori, leggermente inclinate verso il basso. I bordi inferiori laterali terminano a pochi centimetri dalla spalla, anche se spesso vengono completamente nascosti dai capelli. Nel complesso quindi il pezzo ha la forma di un'aquila stilizzata.
Il collare è una curiosa specie di collana circolare, avvolta alla base del collo di Castalia. Pezzo praticamente unico nel suo genere, è totalmente color cobalto ed anche in questo caso raffigura un'aquila, seppur molto più stilizzata rispetto al diadema. Il becco si trova alla base della gola e punta verso il basso, mentre le ali si avvolgono attorno al collo, separate dal corpo dell'aquila da una sottile scanalatura su ciascun lato. Non è chiaro se circondi interamente il collo o sia solo semicircolare come il diadema, perchè la parte posteriore è perennemente coperta dai capelli di Castalia. Il pezzo è sottilissimo e sembra avere scopo ornamentale più che difensivo. Verosimilmente è a pressione, pur restando abbastanza largo da non impedire a Castalia di respirare.
Il coprispalla è un pezzo dalle forme molto semplici. Si tratta sostanzialmente una piastra triangolare concava, poggiato orizzontalmente sulla spalla sinistra, con la base adiacente al collo di Castalia ed il vertice che punta verso l'esterno. La particolarità del pezzo è che è formato da due pezzi incastrati tra loro ed angolati in maniera leggermente diversa. La piastra superiore è di gran lunga più grande, sfiora il bordo laterale del collare e si piega sul torace e sulla schiena sovrapponendosi leggermente alla fascia del pettorale. È abbastanza sottile e quasi certamente è cavo all'interno, in modo da alloggiare la piastra inferiore. Quest'ultima ha la stessa forma triangolare, è più piccola e diritta, ma anche più lunga, al punto che il vertice supera leggermente in lunghezza il bordo della piastra superiore. Sembra piegarsi più sulla schiena che sul torace, e si adatta vagamente alla cima del braccio. Le due piastre sono angolate in maniera diversa: quella superiore è lievemente obliqua verso l'alto, mentre quella inferiore verso il basso. Tra i due pezzi c'è quindi una fessura, che diventa più piccola quando Castalia solleva la spalla. Se la Sacerdotessa alza il braccio, entrambi i coprispalla si sollevano, diventando paralleli alla testa. Non è chiaro dove si trovi lo snodo, ma probabilmente è pezzi ruotano sull'aggancio al pettorale. La piastra inferiore è interamente color cobalto, mentre quella superiore ha i bordi bianchi. Stranamente, la spalla destra è invece del tutto scoperta.
Il pettorale è quasi un reggiseno metallico, dal momento che copre esclusivamente i seni, con tanto di leggera spaccatura centrale, prima di ruotare lungo i fianchi e proteggere in minima misura la schiena. Per certi versi, assomiglia al pettorale della prima armatura di Pegasus, trattandosi sostanzialmente di una fascia circolare alta alcuni centimetri, ma sul torace prende le forme delle coppe di un reggiseno, coprendo interamente il seno sinistro e la maggior parte di quello destro. Il vertice del seno è inoltre appuntino, in corrispondenza dei capezzoli. Non è noto se la misura sia costante nel tempo, o se cambi a seconda di chi lo indossa, ma sembra comunque aderire perfettamente al corpo di Castalia. Come il pettorale di Pegasus, gira lungo i fianchi, passando sotto le ascelle per formare una fascia metallica sulla schiena. Quest'ultima però è molto sottile, alta appena pochi centimetri, e si allarga solo in corrispondenza della scapola sinistra. Da qui infatti parte una seconda fascia, stavolta verticale, che passa sotto i coprispalla e sopra la spalla, agganciandosi al bordo superiore laterale del seno sinistro, come una bretella o spallina. Dal momento che sulla schiena non sono visibili agganci, è probabile che la fibbia per indossarlo si trovi proprio sotto il coprispalla. Il pezzo è interamente cobalto.
Il copribicipite è praticamente un grosso bracciale. Si tratta di un anello metallico che si chiude attorno al bicipite sinistro, anche se ha funzione ornamentale più che protettiva. Alto alcuni centimetri, è leggermente più grande sul lato esterno e sembra finemente decorato. Guardando con attenzione, si nota anche una gemma o cristallo sulla faccia più esterna, ma il pezzo è comunque interamente color cobalto. Non è chiaro se venga indossato infilandolo per la mano o se ci sia una fibbia che lo apre e chiude.
Il bracciale è solo sul braccio sinistro ed ha una forma ovale allungata, che gli permette di coprire sia la parte superiore che i lati delle braccia. In particolare, rappresenta un'aquila stilizzata, con il corpo che copre il dorso del braccio e le ali che si avvolgono sui lati, per poi riunirsi sul ventre dell'arto, in modo da incapsularlo completamente in un cilindro. A differenza della maggior parte delle armature, il ventre sembra più protetto del dorso, visto che termina oltre il gomito, alla base del tricipite. Verosimilmente, è abbastanza concavo da alloggiare il braccio di Castalia quando è disteso. Completamente color cobalto, il bracciale si estende fino a poco oltre il gomito da un lato, e fino a metà delle dita dall'altro. Il becco dell'aquila si trova appena prima del gomito, ed è piegato in modo da puntare verso la sua sinistra, in modo da non pungere accidentalmente la Sacerdotessa quando l'arto è piegato. Al contrario, la parte che copre la mano è rigida, liscia e squadrata sul dorso e flessibile sul palmo ed in corrispondenza delle varie articolazioni delle dita, in modo da permettere di serrare a pugno. Le nocche sono ulteriormente rinforzate. Un altro snodo si trova all'altezza del polso, e permette di articolare quest'ultimo come si deve. La presenza di questi snodi suggerisce che in alcuni punti l'armatura abbia un pò di "metallo extra", estensibile. La superficie laterale è coperta di striature per riprodurre simbolicamente le piume delle ali di un'aquila.
Le ginocchiere sono come quelle della V2 di Andromeda, e non coprono la coscia, ma solo la rotula. Sono un pezzo molto piccolo, leggermente ovale, convesso verso l'esterno, e si estendono solo per pochi centimetri. Proteggono il ginocchio solo davanti, mentre dietro si limitano ad una fibbia metallica, che gli impedisce di scivolare, appoggiata su una specie di piccola imbottitura, il cui scopo verosimilmente è di impedire all'armatura stessa di scorticare la pelle. Anche questo pezzo è interamente cobalto.
Armi Speciali / Poteri: L'armatura dell'Aquila non ha pezzi speciali o poteri, e nonostante il simbolo che rappresenta non è neppure dotata di ali. Come accennato prima, la scarsissima quantità di corpo che protegge la rende una delle corazze più essenziali in assoluto. Come tutte le armature d'Argento, congela a -210° C.
Totem
Il totem dell'armatura di Castalia rappresenta un'aquila che si getta in picchiata sulla preda. La testa è formata dal diadema, dal bracciale, mentre le ali sono composte dai coprispalla, che si separano ed allungano. Il corpo è formato dal pettorale e le zampe posteriori dalle ginocchiere, dall'interno delle quali escono gli artigli. La coda infine spunta fuori dal copribicipite.
Vestizione
La procedura di vestizione di quest'armatura non viene mai mostrata nella serie.
Scrigno
Come tutte le armature, anche quella dell'Aquila dovrebbe essere dotata di uno scrigno, o Pandora Box, in cui riporla in forma assemblata, ma non viene mai mostrato nella serie.
Manga
Nel manga, l'armatura dell'aquila è sostanzialmente simile all'anime, ma con alcune differenze abbastanza marcate. Il diadema è completamente diverso, formato da due cerchietti che si agganciano dietro le orecchie, e sono uniti sulla fronte da una vera scultura a forma di aquila, perpendicolare alla testa, con il becco che punta in avanti e le ali verso l'alto. I due strati del coprispalla hanno la stessa forma e dimensione, mentre il collare è più alto e piatto. Il bracciale sinistro lascia scoperto il ventre dell'avambraccio, con la sola eccezione di due fasce metalliche che bloccano il pezzo sull'arto, ed attorno al polso destro ci sono due braccialetti larghi e rotondi (!). La differenza principale è che nel manga l'armatura ha un pezzo in più, ovvero la protezione per l'inguine, la cui forma è praticamente quella della metà inferiore di un bikini metallico, con tanto di laccetti sui lati che lo separano in due metà.
L'armatura dell'Aquila e Castalia compaiono anche in Episode G. Qui la corazza è simile alla controparte del manga classico, ma le ginocchiere sono squadrate e leggermente più grosse, in modo da estendersi anche un pò su coscia e polpaccio. Un pò più grandi sono anche il copribicipite e l'aquila sul diadema, mentre il pettorale è più piccolo, come se si adattasse alle misure minori di una Castalia decisamente più giovane, ed il bracciale non arriva fino al gomito ed è parzialmente coperto da un guanto.