LAGO DI CHRONOS
Nome originale: /
Prima apparizione: Saint Seiya Next Dimension n° 2 (n° 2 italiano J-Pop)
Apparizioni: Next Dimension 2, 3.
Visitato da: Chronos, Lady Isabel, Andromeda, Hecate, Phoenix, Cristal, Sirio.
Anime
Questo luogo non esiste nell’anime.
Manga
Storia: Presentato per la prima volta in Saint Seiya Next Dimension, sequel e prequel del manga classico, il Lago di Chronos è la sacra dimora del dio ancestrale del tempo (da non confondere con il Titano di Episode G). E' un luogo che viene indicato essere alle pendici del monte Olimpo, ed è normalmente proibito per tutti, poichè il dio Chronos non vuole essere disturbato da nessuno, neppure dagl'altri dei. Atena e Andromeda, in seguito imitati da Phoenix, Sirio e Cristal, vi si recano per poter tornare in dietro nel tempo, nel tentativo di salvare la vita di Pegasus trafitto al cuore dalla spada di Hades nella battaglia finale dell'Elisio. Dopo qualche iniziale reticenza, Chronos concende ad Atena di poter tornare indietro nel tempo per tre giorni, con la condizione che ella non muti il corso della storia. Così, indicandole tra le moltitudine di nebuolose fluttuanti nello spazio-tempo del lago, una rossastra, le dice di attraversala perché essa la condurra al tempo della precedente guerra sacra contro Hades avvenuta nel XVIII secolo. A scandire i tre giorni, Chronos crea una grande clessidra dorata, che rimane a fluttuare sulle acque del lago.
Descrizione: Il Lago di Chronos, situato alle pendici dell'Olimpo, è mostrato come una vastissima distesa d’acqua, in confluiscono svariati ruscelli attraverso delle cascate. L’origine di questi fiumi è ignota, e non sappiamo neppure se essi siano reali o meno, visto che le acque del lago non sono vere acque, ma una raffigurazione dello spazio-tempo nel quale Chronos dimora e dove si possono vedere fluttuare innumerevoli Nebulose dell'Universo, che rappresentano varchi spazio-temporali, punti di accesso per i vari periodi temporali del passato o del futuro. Per questo motivo, Hecate lo definisce come un luogo che trascende il tempo. L’estensione totale è ignota, ma Isabel sembra sorpresa dalla sua grandezza È circondato dalle montagne e raggiungibile solo dopo aver percorso una lunga strada in salita, che si dipana dal crocevia dell’Olimpo. È tuttavia impossibile da raggiungere per chi non è del posto o non ha con sé una guida, al punto che persino Phoenix, normalmente in grado di arrivare anche nei luoghi più remoti, si trova in difficoltà. Il fatto che i fiumi scorrano al suo interno in discesa suggerisce comunque che nemmeno questo lago si trovi in cima all’Olimpo, e che sia possibile salire ancora più in alto.
Le nebulose di cui è composto sono tutte a spirale, e Chronos sembra in grado di muoverle a suo piacimento, come dimostrato quando ne fa avanzare una contro Andromeda e Isabel per risucchiarli. Cadere all’interno di quella sbagliata può essere mortale visto che, almeno alcune di loro, hanno una forza distruttiva tale da danneggiare persino lo scudo dell’armatura di Atena, anche se le catene di Andromeda, capaci di attraversare le dimensioni, possono fungere da ancora di salvataggio. Non sappiamo se esista una nebulosa per ogni luogo ed epoca, cosa che le renderebbe pressoché infinite, o se i varchi conducano solo a momenti di particolare importanza storica, o ancora se Chronos possa modificarne la destinazione. Il varco spazio-temporale che Atena e i suoi Cavalieri usano per raggiungere il XVIII secolo è mostrato essere una particolare nebulosa. In seguito, Isabel muta il suo bracciale di fiori in una specie di liana, per indicare agli altri Cavalieri la nebulosa da utilizzare per raggiungerla.
Fluttuante sopra questa nebulosa c’è una grande clessidra in stile antico, creata da Chronos per indicare lo scorrere dei tre giorni. Sembrerebbe alta almeno una decina di metri ed è completamente d’oro, con fregi e decorazioni sulla base, le colonne laterali e la parte superiore. I bordi hanno centralmente un motivo a forma di ali che circondano una gemma rotonda rossa, mentre sui lati si intravedono dei visi umani (o divini) scolpiti a rilievo, con la barba e la testa circondata da alette. I visi sulla base sono capovolti rispetto a quelli sulla parte superiore. Altre due gemme si trovano al centro del tetto e della base. La parte superiore della base e quella inferiore del tetto sono decorate da fregi radiali, che ricordano le lancette di un orologio, mentre le colonnine laterali hanno un motivo di rampicanti a spirale. Non sappiamo se Chronos abbia creato la clessidra dal nulla o se l’abbia spostata qui da un altro posto.
Analisi by Suikyo e Shiryu