PORTA DI ADE
Nome originale: Gate of Hell
Prima apparizione: Saint Seiya n°23 (manga); Saint Seiya Hades episodio 14 (anime).
Apparizioni: /
Visitato da: Pegasus, Andromeda; Sirio, Cristal, Orfeo, Kanon, Virgo, Doko, Isabel, Spectre (presunti).
Anime
Storia: La Porta di Ade è un enorme arco di pietra posto poco distante dalla riva esterna dell’Acheronte, al termine di una specie di vallata desertica. Fu edificato nelle epoche mitologiche da Hades stesso per indicare l’ingresso del suo regno, e nel contempo per gettare nella disperazione più profonda le anime dei defunti, invitandole ad abbandonare qualsiasi speranza. Non essendo circondato da mura o montagne dovrebbe poter essere aggirato, anche se non vediamo mai con chiarezza una panoramica completa dello spazio circostante. In teoria dovrebbe venir attraversato da quasi tutti i Cavalieri ma gli unici che ci vengono mostrati sono Pegasus ed Andromeda. Dovrebbe inoltre essere una zona di passaggio anche per gli Spectre. E’ uno dei pochi luoghi ufficialmente sprovvisti di guardiani e di conseguenza non è teatro di alcuna battaglia. Alla fine scompare con il resto dell’Inferno.
Descrizione: La Porta di Ade è praticamente identica all’Arco di Tito, posto a Roma, sul Palatino, cui Kurumada si è chiaramente ispirato. Si tratta quindi di un arco trionfale con una sola arcata, in stile romano. Prendendo in prestito dalla descrizione dell’arco originale, la Porta di Ade è costruita in opera quadrata (file di blocchi squadrati sovrapposti), verosimilmente di marmo. Sulle due facciate l’arcata è inquadrata da semicolonne con fusti scanalati e capitelli compositi, che sorreggono architrave, fregi e cornice. I capitelli in cima alle colonne sono in stile corinto, ma con alcuni elementi ionici a forma di fogliame. La cornice, ovvero la parte superiore, riporta l’iscrizione in caratteri greci OPOIOS MPAINEI EDW NA PARATA KAQE ELPID, ovvero "Lasciate ogni speranza o voi che entrate". Questa iscrizione sostituisce quella originale che recita "Senatus Populusque Romanus divo Tito divi Vespasiani filio Vespasiano Augusto". L’iscrizione è in bassorilievo ed in caratteri maiuscoli dell’alfabeto greco antico. La porta di Ade ha diversi fregi scolpiti a rilievo. I più evidenti sono due angeli alati probabilmente simboleggianti la vittoria, posti in cima alla volta sui due lati, nello spazio tra le semicolonne e l’architrave. Un secondo fregio orizzontale si trova invece sotto l’iscrizione e raffigura una processione. Nell’arco originale è la processione trionfale per la vittoria di Tito, ma non è chiaro quale sia il suo significato nella Porta di Ade. A differenza dell’arco originale inoltre non ci sono fregi nella volta interna, che appare completamente liscia e per lo più in ombra. Non sappiamo se l’altro lato della Porta abbia le stesse decorazioni, visto che vediamo sempre solo la facciata esterna. Se le misure della Porta di Ade sono le stesse dell’Arco di Tito, dovrebbe essere alta poco più di 15 metri, larga 13 e mezzo e profonda quasi 5. L’anime e il manga sembrano però aver leggermente abbassato e ristretto l’edificio, che da l’impressione di essere alto non più di una decina di metri, come evidenziato dal fatto che la testa di Pegasus arriva all’altezza della base delle semicolonne, mentre nel monumento originale esse partono ad oltre due metri da terra. Da notare che la Porta di Ade non è intatta ma ha diverse crepe e persino delle spaccature evidenti e dei pezzi di marmo mancanti. Le ragioni di questi danni sono sconosciute, ma non sembrano del tipo causato normalmente dall’usura del tempo. La Porta è in marmo violetto.
Mobilio: /
Manga
Nel manga, la Porta di Ade è identica all’anime, al punto da avere persino gli stessi danni e le stesse spaccature. Da l’impressione di essere più alta e slanciata, ma probabilmente solo perché disegnata in una sola pagina mentre nell’anime la vediamo in un’inquadratura a scorrimento. In questo caso è completamente bianco.
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