I PERSONAGGI NEL MANGA
Le differenze tra anime e manga non riguardano solo l'aspetto grafico e la trama, ma è la psicologia ed il carattere stesso dei protagonisti che varia. In generale, rispetto all'anime appaiono tutti più freddi e calcolatori ed in alcuni casi anche meno maturi e meno legati tra loro. Vediamo ora nel dettaglio il comportamento dei cinque protagonisti, di Isabel e di Castalia.
Castalia nell'anime appare molto legata a Pegasus, ha fiducia in lui sin dal primo momento ed è pronta a tutto pur di aiutarlo, al punto da tradire il Grande Tempio durante la battaglia con i cavalieri d'argento. Nel manga il suo atteggiamento è diverso. Nonostante lo abbia addestrato per anni, Castalia non ha mai compreso il reale potere di Pegasus fino al momento in cui il ragazzo crea una voragine al suolo per dimostrarlo, ed anche allora si chiede se non sia stato solo un caso. Durante lo scontro tra Pegasus e Sirio invece, afferma "Non mi importa se morirai, ma non mi fa piacere che gli anni che ho passato ad allenarti vadano sprecati" Nell'anime, la psicologia di Castalia viene approfondita anche da altri episodi, come il duello con Tisifone, il dialogo con Ioria ed i rischi assunti per salvare Pegasus da Tisifone, quando il ragazzo si reca in Grecia dopo la vittoria su Morgana. In quest'ultima occasione, Castalia afferma esplicitamente che è affezionata a Pegasus e le sta a cuore la sua salvezza, ma purtroppo tutti questi avvenimenti non si svolgono nel manga. Il vero punto di svolta è però il discorso che Castalia fa nel manga dopo aver ucciso Asterione. La sacerdotessa, parlando di un possibile attacco dei cavalieri al Grande Tempio, afferma "Probabilmente tutti i bronze saint, compreso Seiya, moriranno...ma grazie a questo anche il male che regna al Santuario scomparirà, e così avrà inizio la nuova era dei Saint." In questo modo, Castalia dimostra di anteporre la sconfitta del sacerdote alla salvezza di Pegasus e gli altri. Da questa frase si capisce anche che Castalia ha sempre tramato alle spalle di Arles e si è sempre resa conto che il sacerdote attuale rappresenta il male. Nell'anime invece Castalia ha solo dei dubbi sul sacerdote, e le sue azioni sono causate principalmente da affetto per Pegasus, cosa testimoniata anche dal suo tentativo di aiutarlo durante la battaglia alla quinta casa, tentativo che nel manga non si svolge.
La maggiore differenza tra anime e manga si ha però nel caso di Lady Isabel, le cui azioni nel manga sono tali che più volte i cavalieri decidono di non combattere al suo fianco. Il carattere della ragazza è certamente una maschera, ma, fino alla partenza per Atene, resta simile a quello che nell'anime tiene per i primi otto episodi. Nel manga manca infatti un episodio molto importante per la psicologia della fanciulla, ovvero l'incontro con lo spirito del nonno, che la esorta a non rinunciare alla sua femminilità. Dopo questo incontro, Isabel, non più timorosa di mostrarsi come realmente è, dimostra più volte di tenere alle vite dei cavalieri. affermando che loro sono più importanti dell'armatura d'oro, difendendoli da Mylock, rincuorandoli dopo l'iniziale sconfitta contro Morgana, e guadagnandosi il loro rispetto e la loro obbedienza. Nel manga invece si mostra continuamente intransigente ed autoritaria, non rivolge mai loro una parola di stima e più di una volta afferma, in loro presenza, che l'armatura d'oro è più importante delle loro vite. Visto in questo contesto, il bacio che cerca di dare a Pegasus, dopo che lui l'ha salvata da Damian e Tisifone, appare effettivamente inaspettato. Il carattere di Isabel cambia soltanto dopo il primo scontro tra Pegasus e Ioria, quando afferma che è pronta a rischiare la sua vita per la giustizia sulla terra. Dopo questo episodio si dimostra infatti felice di vedere che Pegasus e gli altri hanno deciso di seguirla ad Atene, e permette perfino che Nemes resti per qualche tempo nella sua villa.
Riguardo i cinque protagonisti, la loro amicizia sembra per lungo tempo non raggiungere i livelli dell'anime, e se consideriamo che nel manga i cavalieri sono fratelli, la cosa è alquanto strana. L'anime approfondisce maggiormente, anche grazie ai flashback, la psicologia di tutti i cinque eroi, ma coloro che, rispetto al manga, ne risentono maggiormente, sono Cristal e Phoenix. Il cavaliere del cigno appare a lungo freddo e disilluso, come nell'anime appare fino al duello con Phoenix. Osservandolo, sembra che la morte della madre abbia veramente ghiacciato il suo cuore. Ciò è dimostrato sia dal fatto che, sebbene sappia che gli altri cavalieri sono suoi fratelli, è pronto ad ucciderli come ordinato dal Grande Tempio. Anche quando, in seguito, entra a far parte del gruppo, appare spesso molto sulle sue, come se non desiderasse davvero essere uno dei cavalieri. Il suo comportamento cambia soltanto alla settima casa, quando Andromeda, liberandolo dai ghiacci di Acquarius, scongela anche il suo cuore e gli permette di capire che ha degli amici su cui contare. Se per Cristal comunque sembra difficile entrare a far parte del gruppo, si può quasi dire che Phoenix non riesce mai nell'impresa. Venendo a mancare infatti episodi come il ricongiungimento con Andromeda e gli altri dopo lo scontro col Cavaliere della fiamma, oppure l'avventura con gli amici sull'Isola nera, quando sconfiggono Jango proprio agendo insieme, e soprattutto le battaglie di Asgard, Phoenix appare per tutta la storia come una specie di jolly del gruppo, che appare, sconfigge il nemico e scompare di nuovo. Nel manga mancano rispetto all'anime, o meglio l'anime ha aggiunto rispetto al manga, alcune scene, magari anche brevi, ma molto importanti. Per citarne alcune le lacrime di Phoenix quando per la prima volta stringe la mano a Pegasus e Cristal, il suo desiderio di accompagnare Andromeda, Pegasus e Sirio per la ricognizione in Grecia, la breve esclamazione quando viene a sapere che Sirio resterà cieco, la preoccupazione per Elena sull'isola e per i suoi amici alla sesta casa, ed infine quando, davanti alla sala del trono ad Asgard, tende la mano a Cristal per aiutarlo a rialzarsi. Riguardo gli altri tre protagonisti, le loro psicologie restano simili tra anime e manga. Pegasus nel manga appare quasi lo stesso dell'anime, anche se è non fa una piega quando viene a sapere che Sirio si è accecato per sconfiggere Argor. Anche Andromeda è più o meno lo stesso, nonostante non siano certo da lui le affermazioni che fa durante lo scontro tra Sirio e Pegasus alla Guerra Galattica. Per Andromeda è comunque importante notare che il cavaliere "cresce" più rapidamente rispetto all'anime, infatti, mancando la saga di Asgard, dallo scontro con Fish in poi non ha più bisogno dell'aiuto del fratello. Dragone infine, appare, almeno fino alla battaglia alle dodici case, leggermente meno riflessivo, più immaturo e freddo. Per la sua psicologia, manca comunque praticamente tutto il periodo della cecità, che è fondamentale. Gli altri personaggi sono quasi identici tra manga ed anime, anche se per molti di loro ciò è dovuto alla brevità delle loro apparizioni. Eris nell'anime è molto più narcisista, mentre Micene sembra, nei confronti di Ioria, molto più aggressivo ed ostile, al punto che, durante il primo scontro tra il cavaliere e Pegasus, definisce il fratello un idiota ed afferma che deve morire per non aver saputo riconoscere Atena. Il maestro dei Cinque Picchi è una figura meno paterna e più enigmatica, spesso anche severa. Molto meno approfondite sono Lania e Fiore di Lania, venendo a mancare molte delle loro apparizioni. Specialmente la seconda ha nel manga un ruolo molto più marginale, ed è un peccato che non ci siano i dialoghi e le scene tra lei e Sirio durante la convalescenza di quest'ultimo.
Le differenti psicologie portano a differenti comportamenti, che arrivano al loro apice nella scelta comune di Pegasus, Sirio, Cristal ed Andromeda di non combattere per Lady Isabel, nonostante lei sia la reincarnazione di Atena. Nell'anime, una tale azione non avrebbe avuto senso, ma nel manga, visto anche il caratteraccio di Isabel, appare molto più giustificata, specie se poi si considera che tutti loro si sentono traditi perché sono convinti che l'armatura d'oro, per cui hanno rischiato la vita, sia un falso. A parte Andromeda, la scelta di combattere al Grande Tempio non è presa spontaneamente dai cavalieri. Sono le parole di Isabel sul destino a convincere Pegasus, l'attacco di Cancer e le parole del maestro e di Mur a convincere Sirio, e la volontà di Acquarius a convincere Cristal.
Molto interessante per la psicologia dei personaggi nel manga è, infine, la figura di Alman, che i cavalieri odiano intensamente nel momento in cui scoprono che si tratta di loro padre, almeno finché Isabel non spiega a Pegasus quanto sia stato difficile per suo nonno sacrificare i suoi cento figli. Da notare che proprio su Alman si raggiunge il paradosso quando Phoenix, che nel manga odia Alman più di chiunque altro, nell'anime ne loda l'ingegno e la personalità dopo aver sentito le parole del professor Rigel sull'origine dei cavalieri di acciaio.