I MITI DEI PROTAGONISTI: THOR
By Flare e Aledileo
Figlio di Odino e di Jord, dea della Terra, era, dopo il padre, il più forte e il più potente fra gli dei. Come indica il nome Thor, in antico tedesco Donar, corrispondente al tedesco moderno Donnerer, "il Tonante", era il signore del tuono e delle tempeste.
E' lo strenuo difensore degli uomini dagli assalti dei giganti e delle forze del male ed è molto amato anche perché è uno dei pochi dei il cui culto non richiede sacrifici umani.
In generosità è superato solo da Balder (altro figlio di Odino), cui peraltro è molto legato.
Thor è principalmente una divinità guerriera, ed infatti possiede due potentissimi oggetti, una cintura che aumenta la sua forza ed il martello Mjomnir, in grado di colpire e tornare nelle mani di chi lo ha lasciato.
Nelle mani di Thor questo martello poteva distruggere montagne e creare valli immense. Mentre Odino è un dio imprevedibile, Thor è il dio dell'ordine stabilito ed ha moltissimi nemici, soprattutto giganti. Stranamente viene spesso rappresentato insieme a Loky, il Dio più malvagio, ed a volte i due agiscono anche insieme, a testimonianza che bene e male devono coesistere nell'universo.
Sua moglie si chiamava Sif, ma poco si conosce di lei a parte che avesse i capelli d'oro, fabbricati per lei dai nani dopo che Loki le aveva tagliato i suoi.
Con Jarnsaxa ebbe come figlio Magni mentre con Sif ebbe Thrud e Modi; aveva anche un figliastro Ullr che era in realtà solo figlio di Sif.
Il culto di Thor durò a lungo nelle regioni scandinave. Il dio, associato al lampo ed al tuono, è stato paragonato a Zeus ed Ercole nel mondo occidentale. Sul suo aspetto ci sono varie immagini, ma in generale appare molto alto, con barba e capelli castani o neri.
Su un carro trainato da due capre (Tanngnjóstr e Tanngrisnir) combatteva contro mostri e giganti. Thor fu il più popolare fra gli dei del mondo germanico.
Nel corso del Ragnarök (l'Apocalisse Nordica), Thor ucciderà e sarà ucciso da Miðgarðsormr, il serpente di Miðgarðr (la Terra): Thor ucciderà il serpente, ma, ammorbato dal suo soffio velenoso, farà solo nove passi prima di cadere a sua volta a terra morto.
I tuoni e i fulmini sono manifestazione del suo potere divino; in particolare si credeva che i tuoni fossero provocati dal passaggio nel cielo del carro del dio. Uno dei suoi appellativi è Ökuþórr ("Thor del carro").
Il martello di Thor, Mjollnir, (fabbricato da Brokk, nano nero, discendente da Iwaldr, un fabbro) nell’iconografia, è rappresentato sotto forma di croce uncinata o di un’ascia. A tale proposito, la svastica era una figura comune nella cultura nordica, l’immagine raffigurava il sole artico, che era simbolo di creazione di vita e di buona fortuna.
Thor è spesso raffigurato con occhi rossi o gialli, carnagione scura e barba e capelli rossi, assomiglianti al fuoco.
Thor è sempre in giro per i nove mondi, ma a differenza di suo padre Odino, che si muove spinto dalla sete di conoscenza, Thor si muove solo per soddisfare la sua sete di battaglia, distruggendo giganti con il suo martello, simbolo di distruzione e allo stesso tempo di fecondità (viene usato come amuleto nelle cerimonie di nozze). È sicuramente il guerriero più valoroso dell’universo, e il difensore più votato di Asgard. Gli altri dèi gli sono debitori di molte cose, ma come suo padre, Thor è anche simbolo di modestia ed umiltà, caratteristiche che secondo la visione di Snorri, dovrebbero essere determinanti nel carattere di un guerriero.
Inizialmente Thor comparve nell’Edda in Prosa, poi nel Saxo Grammaticus.
Il paese in cui fu più venerato fu l’Islanda, nel quale sono presenti molti toponimi legati a questo dio.
Una curiosità: il dio lappone del tuono, Horgalles, derivato da Þorrkarl, è verosimilmente preso da Thor, infatti egli possiede come strumenti un martello e la croce uncinata.