Radamanto (o Radamanti) era uno dei figli che Europa diede a Zeus.

Sposò Alcmena vedova di Anfitrione, da lui ucciso. Fu molto amato dai suoi sudditi per la sua grande equità e giustizia, che gli valsero, dopo la morte, il severo ufficio di giudice nell'Averno, insieme con Minosse ed Baco. Era raffigurato sulla soglia dell'Averno con in mano lo scettro. Dopo la sua morte, fu assunto nel novero degli dei: e le sue sentenze rimasero proverbiali per la scrupolosa equità ed umanità che le ispirava.

Fu uomo giusto e onesto, che puniva i malfattori senza lasciarsi corrompere e diede leggi ai Cretesi e agli abitanti di molte altre isole. Anche nell'Averno. le anime venivano da lui pesate con scrupolosa esattezza: e, a seconda del suo giudizio inappellabile, o erano destinate agli Elisi o travolte nel Tàrtaro

Ogni nove anni visitò la grotta di Zeus per riportarne nuove leggi, usanza che Minosse poi continuava quando Radamanto, per aver ucciso un congiunto, si recò in volontario esilio in Beozia.