I MITI DEI PROTAGONISTI: EACO

By Fenice82 e Death Mask

Re di Egina, era ritenuto figlio di Giove e di Egina, figlia del dio fluviale Asopo, ed aveva in moglie Endeite di Megara, che gli diede 2 figli, Peleo e Telamone, capostipiti di tutti gli Eacidi.

Quando Era, sposa di Zeus, seppe della nascita di Eaco, la sua gelosia si abbatté sull'isola a cui la ninfa aveva dato il nome e in cui Eaco regnava. Avvelenò i corsi d'acqua e ordinò ai venti meridionali di soffiare senza tregua. Tutti i raccolti furono persi, ne seguì una grave carestia. Il caldo torrido obbligò gli abitanti a bere dalle acque dei fiumi ed uno dopo l'altro morirono. Eaco si rivolse al padre e Zeus fece cadere su Egina una pioggia rinfrescante, che bloccò i venti e rinnovo le acque superficiali. Quindi trasformò in esseri umani le formiche che popolavano l'isola, che venne cosi a costituire la razza dei Mirmidòni, cioè delle formiche divenute uomini.

Egina ritornò a fiorire grazie ai mirmidoni (da murmex che significa appunto formica). Eaco divise i suoi possedimenti tra i suoi sudditi e l'isola ritrovò la pace. Eaco sposò Endeide, figlia di Scirone e di Carìclo, da cui ebbe tre figli: Telamone, Peleo e Foco. Peleo fu il padre di Achille, accompagnato alla guerra di Troia da un esercito di mirmidoni. Eaco ebbe un ulteriore figlio dall'unione con la ninfa Psamate, una delle figlie di Nereo, che per sfuggirgli si trasformò in foca, ma lui si unì lo stesso a lei e nacque un figlio chiamato Foco. In seguito Telamone, geloso del fratellastro Foco, lo uccise e lo seppellì con l’aiuto del fratello Peleo. Quando Eaco scoprì il fatto, cacciò entrambi i figli dall’isola. Pindaro indica in Eaco il costruttore delle mura di Troia, con l'aiuto di Apollo e Poseidone Eaco era considerato un uomo profondamente giusto e per questo era chiamato spesso a fare da arbitro nelle contese. Dopo la sua morte Zeus lo nominò giudice negli Inferi. Platone cita come giudici dell’Ade Minosse, Radamante, Eaco e Trittolemo.

Per la sua grande pietà e bontà era caro agli dei, che lo vollero arbitro in una loro contesa;

Dopo la morte di lui, Eaco fu assunto, insieme con Minosse e Radamanto a giudice, nell'Averno, delle anime dei morti.

A lui la leggenda attribuiva anche d'aver concorso, insieme con Apollo e Nettuno, alla costruzione delle mura di Troia.