VERGINE
E'
la sesta delle dodici Armature d’Oro, indossata dal difensore
del sesto tempio dello Zodiaco. Compare in tutte le versioni
dell’opera, dall’anime ai manga ai videogames, ed è
nota prevalentemente per essere l’armatura di Virgo. Oltre a
lui, è stata indossata da Shijima, Asmita e brevemente da
Andromeda. Non cambia mai forma nel corso della serie ma presenta
varie differenze più o meno grandi nei vari manga prequel.
Episodi: 41 in poi ; manga n° 7 in poi (edizione StarComics); Episode G n° 1 in poi (1 e 2 italiani); Lost Canvas n° 4 in poi (7 e 8 italiani). Next Dimension n° 2 in poi.
Indossata da: Virgo, Andromeda, Asmita (anime); Shaka, Shun, Asmita, Shijima (manga).
Numero pezzi: 10
Armi/pezzi speciali: Nessuna.
Anime
Storia: L’origine dell’armatura della Vergine risale ai tempi delle guerre sacre tra Atena e Poseidone, quando venne forgiata dagli alchemisti dell’isola di Mu. Sembra andare tradizionalmente a Cavalieri di origine orientale o comunque dotati di un grande potere spirituale, e dovrebbe essere custodita al Grande Tempio o in India. Come tutte le armature di Atena è normalmente riposta in uno scrigno o Pandora Box (vedi più in basso). Ha avuto almeno tre proprietari conosciuti nella storia, ed è stata brevemente prestata ad Andromeda. Copre quasi totalmente il corpo, nella media delle armature d’oro viste nell'anime, ed ha una straordinaria resistenza ai colpi, al punto che la vediamo distrutta solo per mano di Thanatos nell’Elisio. Come tutte le armature, è dotata di una vita propria, può essere indossata solo in difesa della giustizia e "muore" in caso di danni troppo pesanti. Danni minori invece si riparano da soli col tempo, e la cosa avviene più in fretta se la corazza è riposta nel suo scrigno.
Descrizione: l'armatura è composta da 10 pezzi: due schinieri, che vanno dal piede al ginocchio; due ginocchiere, che arrivano più o meno a metà gamba; due bracciali, che vanno dalle dita ai gomiti; due copribicipite; un blocco centrale, che include pettorale, schienale, coprispalle e cintura; l'elmo. Il colore principale è l’oro in varie tonalità.
Vediamo ora i pezzi uno per uno:
L'elmo
è a casco, e di conseguenza copre interamente la nuca, le
tempie ed il cranio, scendendo fino alla base del teschio. Sul lato
anteriore è aperto, lasciando scoperto il viso e la gola, ma
proteggendo gli zigomi, la mandibola e la mascella, e restringendosi
in modo da sfiorare gli angoli della bocca. Alto fino al mento, si
appoggia sui bordi del collare senza però solitamente scendere
al suo interno. Il casco in se è un ovale metallico cavo,
completamente liscio ed aderente al cranio ed al viso, leggermente
più grande sulla nuca. Al centro del casco, sopra la fronte, è
attaccata una piastra esagonale, il cui vertice inferiore spunta un
pò sotto il bordo del casco, anche se solo per pochi
millimetri, arrivando in mezzo alle sopracciglia di Virgo. Da questa
piastra, ornata con una gemma rossa, partono due paia di corna,
sottili ed appuntite. Quelle più esterne sono anche le più
piccole, si estendono prima diagonalmente verso l’esterno, poi
verticalmente verso l’alto e poi diagonalmente verso l’interno,
disegnando un esagono che però resta aperto, visto che in cima
le due corna si piegano di nuovo verso l’alto, terminando a
qualche centimetro di distanza. Sembrano avere appena lo spessore di
un foglio di metallo e partono dai lati dell’esagono sulla
fronte. Le corna più interne e grandi invece spuntano da
dietro questa fibbia. Anche loro all’inizio sono oblique verso
l’esterno e poi salgono verso l’alto, ma subito dopo
piegano di nuovo verso l’esterno, diventando delle vere e
proprie antenne. In alcune immagini sembrano leggermente curve a
seguire la forma del casco, ma nella maggior parte sono perfettamente
parallele alla fronte. Sulle tempie dell’elmo sono fissate due
alette. Piatte e sottili, divise da scanalature in tre piume
squadrate, sono piegate verso l’esterno e coprono per intero le
tempie sovrapponendosi al resto dell’elmo, per poi ripiegarsi
leggermente e diventare parallele alla testa. Hanno la classica forma
di ali d’angelo e, nel loro punto più alto, sono poco
più basse delle corna. Assomigliano molto a quelle dell’elmo
dell’Ariete, e sono fissate dietro la protezione per la bocca.
Questa infatti, dopo aver coperto il viso, non prosegue aderente al
resto dell’elmo ma si solleva disegnando due piastre
tondeggianti dai bordi squadrati. Anche in questo caso il metallo è
sottilissimo, spesso appena quanto un foglio, ed ha più uno
scopo estetico che pratico. L’elmo è completamente
dorato, più scuro sulle corna, e come detto è ornato da
una gemma rossa.
Il
blocco centrale include la maggior parte dell’armatura.
Copre interamente il torace, l'addome, i fianchi, la schiena, le
spalle, il bacino e le anche, facendo anche da cintura e coprispalla.
È formato da strati sovrapposti, ma alla base è una
sottile piastra di metallo che avvolge il torace in egual misura da
tutte le direzioni, ruotando sopra le spalle e sotto le ascelle per
andare a creare lo schienale. Alla base del collo forma un collare
semicircolare, leggermente rialzato ma non abbastanza da toccare
l’elmo. Il collare non forma un anello completo perché
resta aperto davanti alla gola in modo da non ostacolare i movimenti
di Virgo. Non essendo molto alto tuttavia è più vicino
al collo della maggior parte dei pezzi corrispondenti delle altre
armature d’oro perché non c’è rischio che
urti all’elmo. Ornato da due fregi a spirale ed a forma di
fiamme, scende a V fino al centro del torace, delimitando il bordo
dei coprispalla. All’interno di questo collare ce n’è
un altro, aderente ed a girocollo, che sembra la continuazione della
piastra del pettorale e forma un anello completo davanti alla gola.
Il resto del pettorale è una piastra liscia, aderente al collo
e coperta da scanalature sui fianchi, che indicano i punti in cui
dovrebbero trovarsi le giunture che permettono al pezzo di avere una
certa mobilità. Come in altre corazze, le piastre del blocco
centrale dovrebbero infatti essere in grado di piegarsi o di
scivolare una sotto l’altra quando Virgo si piega o volta, in
modo da non ostacolarlo. Sotto le ascelle, sopra le spalle e sui
fianchi il pettorale ruota attorno al corpo e confluisce nello
schienale, che a sua volta è striato da simili giunture.
Dietro la schiena, in mezzo alle scapole, si trova la piastra
esagonale che fa sia da origine che da perno ai coprispalla. Questi
possono essere immaginati come due sottili fogli metallici, che
risalgono sulla schiena, si piegano attorno alle spalle e,
costeggiando i bordi del collare, scendono diagonalmente verso
l’addome, ricongiungendosi alla base dello sterno e terminando
all’altezza dell’ombelico, sotto la fibbia della cintura.
In questo modo creano dei grossi coprispalla orizzontali e concavi,
leggermente appuntiti sull’esterno perché i bordi
inferiori scalano diagonalmente verso il centro di torace e schiena.
Sulle spalle, questo pezzo parte dal bordo del collare e si estende
orizzontalmente verso l’esterno, superando di molti centimetri
l’articolazione e coprendo la cima dell’omero soprattutto
dall’alto, ma anche anteriormente e posteriormente. La
lunghezza dei coprispalla è tale che, se Virgo stendesse le
braccia accanto al corpo, i coprispalla le coprirebbero fino al
gomito o persino fino a metà avambraccio. Per di più,
hanno anche uno strato interno, una sorta di piccola protezione
semisferica che avvolge da tutti i lati la cima del braccio
rinforzandola anche esternamente. I coprispalla sono attraversati da
numerose striature che indicano i punti in cui si piegano quando
formano le ali del totem. Come detto, sull’addome la punta
termina sotto la fibbia della cintura. In realtà, la cintura
in se è il proseguimento della piastra del pettorale, che
avvolge anche l’addome e termina con due piastre a forma di
triangolo rovesciato sull’inguine e sul fondoschiena. Queste
piastre sono coperte da altre due placche laterali e da una centrale.
Quelle laterali sono semicilindriche in modo da coprire l’anca
e la coscia fino a sovrapporsi sulla ginocchiera. Sono troppo piccole
per coprire l’inguine e non arrivano ad incontrarsi al centro.
La piastra centrale è molto sottile, a forma di goccia o
rombo, fissata all’addome dalla stessa fibbia dietro cui
terminano i coprispalla. Ornata da una gemma rossa, questa fibbia
raffigura due alette disposte a disegnare una V con angolo interno
abbastanza largo. Le tre placche della cintura sembrano abbastanza
spesse, decisamente di più della piastra sottostante che vanno
a coprire. Tutto il blocco centrale è completamente d’oro,
con fregi sul collare, le placche della cintura ed i coprispalla
interni. I coprispalla veri e propri sono di una tinta più
chiara rispetto al resto.
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I
copribicipite sono una sottile fascia circolare piatta, alta più
o meno quanto metà bicipite sull’interno e quanto il
muscolo intero sull’esterno, estendendosi verso i coprispalla e
terminando con un bordo orizzontale. Ruotano attorno al braccio come
una benda, agganciandosi ai bracciali sul gomito. Il bordo inferiore
interno ha una serie di giunture ad anello per permettere a Virgo di
piegare completamente il braccio. Il metallo sull’interno del
gomito sembra più sottile, o comunque flessibile, mentre la
parte esterna è coperta dagli speroni dei bracciali. Sono
completamente dorati.
I bracciali sono praticamente cilindrici, e proteggono la mano, il polso e l'avambraccio, andando dalle punta delle dita al gomito. La parte che copre la mano è rigida sul dorso e flessibile sul palmo ed in corrispondenza delle varie articolazioni delle dita, in modo da permettere di serrare a pugno. Le nocche sono ulteriormente rinforzate. Un altro snodo si trova all'altezza del polso, e permette di articolare quest'ultimo come si deve. La presenza di questi snodi suggerisce che in alcuni punti l'armatura abbia un pò di "metallo extra", estensibile. Coprono in ugual maniera il dorso ed il ventre del braccio, sovrapponendosi ai copribicipite. In particolare sull’esterno sembrano avere una piastra aggiuntiva a forma di rombo, che, oltre a rendere il pezzo più massiccio, si estende verso l’alto formando uno sperone appuntito che copre il gomito e si sovrappone al copribicipite. Hanno degli snodi sul polso e si allargano in espansioni ovali in corrispondenza dei muscoli dell’avambraccio. Sono completamente dorati, con dei fregi geometrici sulla placca sul gomito.
Le
ginocchiere riprendono la forma dei copribicipite. Si tratta di
veri e propri copricoscia, che partono dal ginocchio e salgono, nel
loro punto più alto, fin quasi al bacino. Il bordo superiore è
triangolare arrotondato in modo da estendersi più in alto del
resto, arrivando in alcune immagini ad infilarsi sotto le placche
della cintura. Il resto del pezzo invece è cilindrico ed
avvolge la base della coscia in modo piuttosto uniforme su tutti e
quattro i lati, per poi incastrarsi sotto la protezione della rotula
che è parte degli schinieri. Il retro del ginocchio è
coperto da metallo sottilissimo e flessibile per permettere ai
Cavalieri di piegare pienamente la gamba. Sono completamente color
oro.
Gli schinieri coprono per intero la gamba, dalla punta del piede fino al ginocchio, sia davanti che dietro. Lo stesso piede è coperto anche sotto la pianta, alla caviglia ed al tallone. Allargati in corrispondenza del polpaccio, gli schinieri sul bordo superiore anteriore si sovrappongono alle ginocchiere. Delle decorazioni sui lati mettono in evidenza la forma dei muscoli della gamba, mentre all'altezza della caviglia vi sono degli snodi, che probabilmente uniscono la protezione per la gamba a quella per il piede e permettono ai Cavalieri di muoversi liberamente. La protezione per il piede non è aderente, ma forma una vera e propria scarpa, con tanto di tacco sotto il tallone. Sulla rotula hanno una protezione ovale per il ginocchio, particolarmente rinforzata e spessa vari centimetri. Il suo bordo inferiore si infila sotto il resto degli schinieri, e da dietro essa partono le lamette metalliche più sottili che coprono il retro dell’articolazione. Anteriormente, da sotto la protezione per la rotula parte una piastra a forma di rombo che sembra poggiarsi sopra il resto degli schinieri e rinforzarli leggermente. Proprio su queste piastre si trovano gli unici fregi del pezzo. Come il resto dell’armatura sono totalmente d’oro.
Pezzi Speciali/Poteri: Come tutte le Armature d’Oro, la corazza della Vergine è quasi indistruttibile e può essere danneggiata solo da guerrieri dotati di un cosmo molto superiore alla media o divino, mostrandosi capace di resistere anche ad esplosioni paragonabili al Big Bang con danni lievi o inesistenti. Ha assorbito la luce del sole per millenni, immagazzinandone l’energia, e sembra poter luccicare di luce propria in ambienti bui o scarsamente illuminati. Se le altre Armature d'Oro sono vicine e riunite, può entrare in risonanza con loro producendo un suono ritmico e cadenzato. Come le altre Armature d'Oro, congela solo allo 0 assoluto e non è noto il suo punto di fusione.
Totem
Il totem di quest’armatura rappresenta una fanciulla che prega in ginocchio. I pezzi sono disposti praticamente come nella versione indossata, con una maschera dalle fattezze umane che esce dall’interno dell’elmo per formare il viso. L’unica differenza sono i coprispalla, che si "srotolano" formando delle ali d’angelo che scendono fin verso i piedi. Le protezioni per la bocca dell’elmo inoltre ruotano su se stesse, formando i capelli della vergine.
Vestizione
La procedura di vestizione di quest'armatura non viene mai mostrata nella serie.
Scrigno
Come tutte le armature, anche quella della Vergine è dotata di uno scrigno d’oro, o Pandora Box, in cui è normalmente riposta. Di forma cubica, ha scolpita a rilievo sulla facciata anteriore la figura di una testa di bambina, sotto il collo della quale dovrebbe trovarsi la maniglia che apre lo scrigno, che però non vediamo mai. Inoltre non vediamo mai il retro, dove dovrebbero essere i ganci cui attaccare le fibbie di cuoio necessarie a trasportarlo. Dovrebbe aprirsi lasciando sivolare o sollevando il lato superiore per far emergere l’armatura. Alla base della facciata posteriore, in un riquadro, è scolpito il simbolo del pianeta Mercurio, lo stesso presente sullo scrigno dei Gemelli.
Lost Canvas
L’armatura della Vergine compare anche nell’anime di Lost Canvas, ambientato in un passato alternativo. Ha praticamente le fattezze del manga (vedi sotto) ed un’unica tinta giallastra. Oltre alle differenze presenti tra manga ed anime sono state allargate le placche della cintura, dando al Cavaliere un aspetto più tarchiato, e sembra essere stato aggiunto uno strato più interno con il bordo uniforme circolare come quello di una gonna. Ginocchiere e copribicipite inoltre sembrano essere stati leggermente ingranditi. Anche il totem è stato modificato: le ali dei coprispalla ora sono molto più lunghe e si estendono lateralmente disegnando una specie di cuore.
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Saint Seiya Legend of Sanctuary
Una versione in parte ridisegnata dell'armatura della Vergine compare nel film remake La Leggenda del Grande Tempio, dove mostra forme estetiche per lo più basate sulla serie classica ma "esagerate" in vari modi. L'elmo, sempre a casco, ha spostato le alette sul collare del pettorale, ma in caso di bisogno possono salire e stringersi attorno alla testa per proteggerla ulteriormente. Sono inoltre molto più grandi, e ricurve diagonalmente verso l'alto e all'indietro, in modo da terminare vari centimetri sopra la testa. Sempre sull'elmo possono scivolare protezioni aggiuntive per bocca e setto nasale, lasciando scoperti solo gli occhi. All'occorrenza, tutto il pezzo può aprirsi e ripiegarsi su se stesso, fino a scomparire completamente. I coprispalla, pur mantenendo le forme del manga, sono rialzati di diversi centimetri, e non toccano direttamente le spalle del Cavaliere. Il resto dell'armatura ha differenze meno marcate: le piastre della cintura sono più grandi, così come ginocchiere e copribicipite, mentre bracciali e schinieri sono relativamente stretti e aderenti. Una vistosa gemma bianca adorna la piastra centrale della cintura, e altre due, più piccole, i punti di aggancio tra coprispalla e pettorale. Inguine, cosce e interno del gomito sono coperte da una specie di cotta di maglia argentata, che si presume sia parte dell'armatura stessa e ne condivida la resistenza. Quando non è indossata, la corazza si trasforma in una specie di quadro dorato, dal quale poi dovrebbe emergere lo scrigno, che a sua volta si muta in armatura.
Manga
Come
accennato nell'introduzione, l’armatura della Vergine compare
nel manga classico ed in tutti e tre i prequel: Next Dimension,
Episode G e Lost Canvas. Nel manga classico ha forme sostanzialmente
simili ma con numerose piccole differenze ed un aspetto un po’
più tozzo. Le corna dell’elmo sono più piccole,
specie quelle esterne, ed i coprispalla non si uniscono sull’addome
ma scompaiono sotto una placca a goccia, che a sua volta si infila
nella fibbia della cintura. Sembra mancare il secondo collare interno
a girocollo. Il cinturino è un vero e proprio gonnellino con
tre piastre, di cui quella anteriore molto più grande rispetto
all’anime e affiancata da altre due sottostanti più
piccole. Il fondoschiena invece resta totalmente scoperto perché
non ci sono piastre sul retro del bacino. Bracciali, copribicipite,
ginocchiere e schinieri sono più squadrati e più
grandi. In particolare, le placche su gomiti, bicipiti e rotule sono
esagonali o a forma di rombo. Gli schinieri per di più
sembrano composti da tre pezzi squadrati incastrati l’un dentro
l’altro, con il piede che esce dall’interno invece di
essere il proseguimento della caviglia. Un’altra differenza
sono delle fibbie sul dorso delle scarpe, simili a visiere e con
tanto di perni laterali che dovrebbero permettere loro di alzarsi ed
abbassarsi come visiere. Questa forma dell’armatura è
sostanzialmente quella che compare in Next Dimension e, con forme più
affusolate, Lost Canvas. Rispetto al manga classico, entrambi i
prequel hanno ingrandito copribicipite e cosciali, riducendo al
minimo le parti scoperte.
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Episode G
In
Episode G, l’armatura della Vergine, pur restando sommariamente
fedele all’aspetto classico, è stata modificata in
maniera più evidente e marcata. In primo luogo sono stati
aggiunti moltissimi fregi a rilievo praticamente su ogni pezzo,
raffiguranti fiori, spirali e motivi geometrici. Le quattro corna
dell’elmo sono state trasformate in due antemme minuscole
verticali. I coprispalla sono stati rimpiccioliti e nel punto in cui
si congiungono sul torace è stata aggiunta una gemma azzurra.
I copribicipite sono più ovali e più grandi, tanto da
sfiorare la parte interna del coprispalla. Il pettorale e la
protezione per l’addome invece sono molto più scolpiti,
formati da una serie di pezzi incastrati l’un dentro l’altro
e verosimilmente in grado di scorrere sopra o sotto le placche
circostanti per dare più mobilità. La cintura è
stata ingrandita, come pure le ginocchiere e gli schinieri, che
mantengono l’aspetto squadrato del manga classico. Le fibbie
sulle scarpe sono state appiattite e rimpicciolite. Nel complesso,
l’armatura copre il corpo lasciando indifesi solo spazi
minuscoli oltre al viso. Modificato anche il totem, seppur in maniera
meno marcata degli altri. Le uniche differenze sono un sorriso, a
dire il vero un po’ inquietante, sulla maschera, e la posizione
delle braccia, che sono state leggermente abbassate.
Da notare infine che in Episode G spesso le armature cambiano dettagli da pagina a pagina o da tavola a tavola, specie a livello di fregi.