SURPLICE DELLA MANDRAGOLA
E’la Surplice dello Spectre della Mandragola, appartenente alla Stella della Ferita Celeste. L'unico proprietario noto è Fedor, poichè essa appare solo nella serie Lost Canvas.
Episodi: 4 (Lost Canvas, anime); Lost Canvas n° 2-3 (4-5 nell’edizione italiana).
Indossata da: Fedor.
Numero pezzi: 13
Armi/Pezzi speciali: Una maschera applicata sul blocco centrale in grado di muoversi e catalizzare la tecnica di Fedor.
Anime
Storia: La Surplice della Mandragola risale ai tempi della prima guerra sacra tra Ade e Atena, in occasione della quale fu forgiata con i metalli del Mondo dei morti (come spiega Hakurei dell'Altare). Il suo simbolo è una pianta che antiche credenze popolari vogliono dotata di poteri malefici: secondo le leggende, la Mandragola cresce sotto le forche grazie ai fluidi corporei dei condannati a morte, e ha radici dalla forma umana che, se la pianta viene sradicata, emettono un grido capace di uccidere un uomo. Non si hanno informazioni su dove la Surplice riposi nei periodi di pace in cui le Stelle Malefiche dell'esercito di Ade sono sigillate. Come tutte le Surplici delle Stelle Celesti, anche questa offre una protezione pressoché totale, al pari delle più complete armature d'argento dei Cavalieri di Atena. La sua resistenza, però, resta ben al di sotto di quelle delle armature d'oro: infatti essa viene danneggiata dai colpi di Tenma di Pegasus, dopo essere stata scheggiata da un calcio di Yato dell’Unicorno, entrambi Cavalieri di bronzo.
Descrizione: La Surplice è composta da 13 pezzi, e più precisamente da un elmo, due coprispalla, un blocco centrale comprensivo di quello che si potrebbe considerare un cinturino, due bracciali che coprono dalle dita fino al gomito, due copribicipiti, due schinieri che rivestono la gamba dal piede al ginocchio, due ginocchiere che coprono parte della coscia, e un pezzo dalla funzione più che altro ornamentale che avvolge la coscia destra. In teoria la Surplice dovrebbe essere completamente nera, ma nell’anime appare colorata in modo uniforme di un viola opaco.
Vediamo i pezzi uno per uno:
L'elmo è a casco, ossia copre interamente la testa lasciando scoperto il volto. La parte frontale è una sorta di corona sovrapposta al resto, con una punta centrale e altre quattro più piccole ai suoi lati (due per lato), bordata da una linea sottile sia nella parte alta che in quella inferiore, che a sua volta curva lievemente verso il basso, sotto il centro della fronte. Questa corona è ornata da un fregio a forma di scudo (tre punte sopra e una sotto) nel centro e da altri piccoli simboli disposti simmetricamente ai lati di esso (due per lato). Ai lati della testa, la corona termina in corrispondenza della bocca, ed è arricchita da due alette (una per lato) che sporgono di pochi centimetri al di sopra della fronte. Sotto gli occhi dello Spectre, invece, emergono dalla corona quattro propaggini dalla forma di radici (di nuovo due per lato), arricchite da scanalature e dalla funzione principalmente ornamentale. Il resto dell’elmo si estende fino all’altezza del mento dello Spectre e gli copre la nuca. Qui l’unica decorazione è costituita da due linee in rilievo che partono dal centro della corona e si congiungono dietro la testa, più o meno al suo centro. Sulla sommità della testa, in mezzo alle due linee, campeggia un supporto abbastanza spesso a cui è fissato un pennacchio bianco sfilacciato che svolazza sempre a mezz'aria, lungo poco più di venti centimetri.
I coprispalla sono piuttosto voluminosi, hanno la forma di grosse radici e non sono perfettamente simmetrici. Entrambi sono divisi in tre radici, con vistose scanalature verticali, che scendono lungo le spalle e terminano a punta. Tuttavia, mentre il coprispalla destro si appoggia sulla spalla e lascia pendere le sue estremità lungo il bicipite, il coprispalla sinistro si avvolge intorno al rispettivo braccio, coprendo quasi del tutto la parte lasciata scoperta dal copribicipite sottostante. Il pezzo di destra, inoltre, ha una quarta sporgenza, molto piccola, che si incastra nel blocco centrale della Surplice. Nonostante la struttura, questi pezzi sembrano avere giunture abbastanza flessibili, e permettere alle braccia movimenti piuttosto liberi.
Il blocco centrale copre completamente il busto, sia davanti che dietro, e ha un aspetto apparentemente semplice, ma in realtà è composto in maniera piuttosto bizzarra. In cima c'è un colletto, che va da circa metà del collo fino alla parte alta del petto, in cui termina in una punta decentrata rispetto al corpo. Il bordo inferiore del colletto si svolge intorno alla base del collo e si chiude all'altezza delle scapole, poco sotto i coprispalla. Entrambi i bordi (superiore e inferiore) del colletto sono rinforzati da una banda in rilievo. Sotto al colletto si trova una placca pettorale, la sezione più grande del blocco centrale, che avvolge le clavicole dello Spectre per poi chiudersi sotto le sue ascelle, e si estende fino alla cima dell'addome (davanti) e fin sotto le scapole (dietro). La parte superiore della sezione è nascosta dal colletto e dai coprispalla, mentre la sua parte più bassa termina a punta sulla destra del torace e si chiude dietro la schiena seguendo la curva delle scapole, creando una forma decisamente asimmetrica e irregolare. Anche qui, il bordo inferiore è rinforzato. Su questa sezione si trova la maschera, che Fedor può animare, evidentemente grazie al cosmo, per catalizzare la sua tecnica, lo "Strangle Shrill". La maschera si incastra perfettamente in uno spazio apposito "ritagliato" in corrispondenza del pettorale sinistro. Sotto a questa sezione troviamo la parte più strana: si tratta di una "fascia" metallica, sempre dal bordo rinforzato, che parte dal centro dell'addome di Fedor e si svolge intorno al suo corpo per poi riallacciarsi al punto di partenza, proprio sotto la maschera. Dietro la schiena, questa fascia si allarga notevolmente, curvando verso il fondo-schiena e sparendo dietro il cinturino, lasciando scoperte solo le anche. Similmente a questo curioso pezzo, un'ultima fascia metallica si svolge intorno al corpo dello Spectre subito sotto alla precedente. Anche questa parte e finisce sull'addome. Essa copre tutto il basso ventre e le anche, e dietro la schiena è coperta dalla fascia soprastante. A differenza delle precedenti, quest'ultima sezione ha la bordatura rinforzata solo sulla metà destra. Infine, proprio dal lato destro di questo pezzo emerge l'ultima estremità del blocco centrale, una placca col bordo rinforzato che scende verticalmente lungo la coscia (solo la destra), sporgendo verso l'interno in una leggera punta all'altezza dell'inguine, e proteggendo solo il fianco esterno e circa metà frontale della coscia.
La placca è poi nascosta da un pezzo a forma di radice, molto spesso e decorato da scanalature, che avvolge letteralmente la coscia (sempre destra) scendendo sulla parte frontale di essa fino a raggiungere la parte più alta dello schiniere. Come accennato nella descrizione della Surplice, questo a forma di radice è un pezzo a sé stante, ma pare avere una funzione perlopiù ornamentale, vista anche la struttura generale della corazza, molto irregolare e in più punti poco funzionale. Peraltro, è difficile capire dove esso si attacchi, ma sicuramente in un punto imprecisato del blocco centrale.
Veniamo al cinturino, che più che altro è un vistoso ornamento, dato che copre solo la parte posteriore delle gambe di Fedor. Si tratta di tre grossi pezzi dall'aspetto rigido e dalla forma di grosse foglie dai bordi frastagliati, con tanto di venature su entrambe le metà di ciascuna. Le foglie si applicano a un gancio esagonale posto sul fondo-schiena, sul bordo inferiore della fascia metallica addominale del blocco centrale vero e proprio: da qui, le foglie arrivano fino all'altezza dei polpacci, ma non scendono a peso morto, bensì restando arcuate in equilibrio sul gancio. Una delle tre foglie è fissata in posizione centrale, sovrapposta alle altre due, e queste emergono lateralmente. Nonostante la rigidità, sembra che le foglie possano oscillare leggermente sul proprio aggancio al blocco centrale.
I copribicipiti sono pressoché circolari, con un restringimento a ridosso del gomito e un allargamento nel punto più alto, già sotto le punte dei coprispalla. Il bordo superiore è regolare, almeno fino al lato esterno del bicipite, dove si alza in una lieve curva e poi in una punta. Qui, sotto la punta, è incastonata una grossa gemma, dello stesso colore della Surplice, delimitata da una linea orizzontale che passa sotto di essa facendole da contorno e delineando un bordo decorativo lungo tutto il copribicipite. Pare che all’interno di questo bordo ci siano delle piccole scanalature verticali. Inoltre, a giudicare dal settei, il bordo superiore dei copribicipiti è rinforzato come molti altri bordi di questa Surplice.
I bracciali hanno forma cilindrica e sono molto aderenti alle braccia. Il guanto non ha forme particolari: copre fino alle falangi, ha una piastra sottile che copre il dorso della mano, decorata da una linea trasversale ondulata, e una parte striata che riveste il palmo. Non si vede chiaramente, ma è probabile che anche questa Surplice, come le altre, abbia dei rinforzi per le nocche dalla forma artigliata. Un'altra linea segna la giuntura del polso, che lascia alla mano libertà di movimento. Più sopra, il bracciale si articola in un'altra giuntura, quella del gomito, in cui si colloca la rispettiva protezione, anch'essa molto snodabile. Infine, su entrambi i bracciali sono applicate altre due piastre, sovrapposte l'una all'altra in entrambi i pezzi: queste piastre partono da pochi centimetri sopra al polso, lasciando uno spazio scoperto, ricoprono il bracciale sul lato esterno e terminano con un assetto triangolare, con due vertici ai lati del gomito e uno poco al di sopra di esso. Entrambe le piastre hanno i bordi rinforzati, e da sotto quella superiore si vede emergere la punta di quella inferiore, all’altezza del gomito. Tuttavia, lo scarto fra le due piastre è più evidente nel settei, mentre nell’anime esse si sovrappongono quasi perfettamente.
Le ginocchiere sono comprensive di un pezzo che copre parte della coscia. Il pezzo principale copre solo il ginocchio, avvolgendolo completamente, e si dirama in una punta sopra e in tre punte più piccole sotto. Entrambi i bordi, superiore e inferiore, sono rinforzati. Il copricoscia, invece, è fissato al bordo alto della ginocchiera, avvolge interamente la base della coscia, e sale in obliquo da qui, nell'interno-coscia, fino a poco più di metà di essa, sul lato esterno, procedendo in una serie di lievi punte progressive che poi ridiscendono nella parte posteriore. Il lato esterno della coscia è decisamente il più protetto, poiché è la parte su cui il pezzo si estende di più.
Gli schinieri hanno una forma affusolata, ma una composizione ugualmente complessa. Il pezzo principale sembra molto semplice, ma è quasi completamente nascosto da altre protezioni. Il lato interno del polpaccio è delimitato da un ovale il cui bordo rinforzato si colloca perfettamente sotto il centro del ginocchio. Dentro questo ovale, che ricalca la forma del muscolo che ricopre, campeggiano tre scanalature che curvano a punta verso l'alto, come triangoli privi di base. Il resto della gamba è protetto da un rivestimento sovrapposto al pezzo base dello schiniere: questo rivestimento parte dalla caviglia, dove si dirama in numerose punte tutto attorno alla gamba, e arriva fino alla base del polpaccio. Esattamente come i copricoscia, sul lato interno il pezzo si ferma qui, mentre su quello esterno sale in una serie di punte progressive, che culminano come una lancia affilata in corrispondenza del ginocchio, separate di pochi centimetri dallo schiniere vero e proprio. Sul lato esterno di questo pezzo troviamo quattro scanalature identiche a quelle sul polpaccio. Anche qui entrambi i bordi, superiore ed inferiore, sono rinforzati. Infine, le scarpe sono un pezzo molto semplice, decorato da diverse linee che attraversano perpendicolarmente il collo del piede.
Le giunture di caviglie e ginocchia sono sempre molto snodabili.
Pezzi speciali/Poteri: La maschera collocata sul petto ha l'aspetto di un volto umano, inespressivo e privo di particolari. Gli unici dettagli sono un motivo sulla fronte, che riproduce esattamente il fregio dell'elmo della Surplice, due linee verticali sotto agli occhi, e sei piccoli aculei ai lati della bocca (tre per lato) che danno l’impressione che il volto emerga da dentro la corazza stessa. Normalmente la maschera ha gli occhi chiusi, ma quando Fedor attacca, essa li apre e spalanca la bocca, mostrando tanto di denti, e da lì lancia il suo grido mortale. Non è chiaro se si tratti di un attacco completamente sonico, o se, come quelli dei musici, abbia anche una componente psichica, ma nessun avversario prova a difendersi coprendosi le orecchie, forse anche a causa della vistosa onda d'urto generata dall'assalto. La maschera può sferrare il suo colpo anche se incrinata, e sembra rispondere ai comandi mentali dello Spectre, in maniera più o meno analoga allo scudo di Medusa del Cavaliere di Perseo.
Come tutte le Surplici, come affermato da Kurumada in un'intervista, anche questa mantiene sempre inalterata la sua forma poiché sono gli Spectre, al contrario dei Cavalieri, ad adattare il proprio corpo alle rispettive corazze. Non conosciamo i suoi limiti precisi, ma possiamo dire che la sua resistenza ai colpi si aggiri sul livello di un’armatura d’argento dei Cavalieri, o forse poco più. Sebbene in Next Dimension venga detto che le Surplici respingono il potere degli Strati di Spirito dei Cavalieri del Cancro, questo non sembra valere in Lost Canvas.
Totem
Il totem di questa Surplice rappresenta la radice antropomorfa della Mandragola, in posizione rilassata. I pezzi sono quasi tutti nella posizione che assumono una volta indossati dallo Spectre: La testa è composta dalla maschera e dall'elmo, le cui alette laterali sono però abbassate, quasi a simulare parte dei capelli già costituiti dal cimiero; il blocco centrale costituisce il corpo, ma le sue sezioni sono ripiegate su loro stesse in modo da creare un fisico più esile e femminile di quello dell'indossatore; l’estremità destra del blocco centrale, che copre la parte alta della coscia, è ripiegata in modo da costituire l'inguine della figura; spalle e clavicole sono costituite da sottili piastre metalliche che nella vestizione scompaiono alla vista, così come la parte iniziale delle braccia; il resto delle braccia è costituito da bracciali e copribicipiti, su cui vistosi pezzi agganciati ai polsi si applicano, dopo essere stati snodati, per completare la protezione delle braccia; le mani sono ovviamente i guanti, con tanto di dita che si possono rimuovere; le foglie che costituiscono il cinturino sono qui agganciate dietro le spalle, e ricadono dietro la figura come una mantello; inoltre, esse sono quattro, mentre nell'anime, indosso a Fedor, sembrano solo tre; le gambe della figura sono costituite dalla combinazione di ginocchiere e schinieri, ma le ginocchiere sono nascoste dai rivestimenti di questi ultimi, cosicché i copricoscia formano le cosce della figura, e i rivestimenti degli schinieri direttamente le gambe; qui si colloca il grosso pezzo a forma di radice, che si avvolge sopra allo schiniere sinistro, passa dietro alla schiena e termina al centro del petto; infine, alla base degli schinieri sono agganciati i coprispalla, che, data la loro forma e il loro spessore, simulano perfettamente l'aspetto di radici vere e proprie e garantiscono stabilità al totem, tenendolo in piedi in perfetto equilibrio. I piedi della Surplice non si vedono nel totem.
Vestizione
La vestizione di questa Surplice non viene mai mostrata.
Manga
Nel manga, la Surplice è identica all'anime. Come mostrato nel totem, le foglie che costituiscono il cinturino sono quattro anziché tre, ma talvolta una di esse è raffigurata in posizione centrale, facendole sembrare dello stesso numero e disposizione dell'anime. A giudicare dalla scheda tecnica, copribicipiti-bracciali e ginocchiere-schinieri formano rispettivamente un unico pezzo, ma è probabile che si possano dividere, se non altro per facilitare la vestizione della Surplice.
Nel manga, la Surplice viene danneggiata più gravemente dall'attacco di Tenma, tanto da perdere quasi del tutto i coprispalla e il cinturino.
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