JANGO

Jango, l’uomo a capo della maggior parte dei Cavalieri oscuri dell’Isola della Regina Nera, indossa una specie di armatura nel corso della sua unica apparizione nella serie. Il suo status non è chiaro, ma sicuramente non si tratta di una corazza ufficiale delle schiere di Atena.

Episodi: 32; manga n° 5 (edizione StarComics).

Indossata da: Jango (Anime), Jango (manga).

Numero pezzi: 8

Armi / pezzi speciali: Nessuno.

Anime

Storia: La presunta armatura di Jango è in realtà una specie di ibrido tra una corazza e le protezioni indossate dai soldati semplici. Non è sicuramente una vera armatura di Atena, visto che è priva di totem e copre una percentuale del corpo persino minore rispetto alle corazze di bronzo, ma nel contempo sembra fatta di metallo e non di cuoio. È probabile che sia una normale armatura da guerriero, priva dei poteri delle corazze viste tradizionalmente nella serie. Per diversi elementi ricorda un po’ la Shadow Cloth, anche se i coprispalla e schinieri armati sono in seguito stati riciclati nei concept di molte armature, tra cui ad esempio quella di Moses.

Descrizione: L’armatura è composta da 8 pezzi: due schinieri, che vanno dalla caviglia al ginocchio; una cintura; due bracciali, che vanno dai polsi ai gomiti; due coprispalle; un pettorale, che copre la maggior parte del torace e la schiena. Il colore principale è il marrone, con decorazioni in blu e argento.

Vediamo ora i pezzi uno per uno.

Il pettorale è una piastra a difesa della parte superiore del torace e della schiena. Simile a quello di Moses ma privo della difesa per l’addome, ha una forma molto semplice, trattandosi praticamente di due placche metalliche esagonali che riproducono i contorni dei muscoli pettorali, proteggendo il cuore ed i polmoni e restringendosi leggermente al centro, in corrispondenza dello sterno, dove si incastrano con una piccola placca triangolare, che chiude lo spazio altrimenti vuoto in mezzo a loro. Il bordo superiore, seppur squadrato, è un pò a girocollo, essendo formato da due linee oblique che lasciano scoperti la gola ed il manubrio dello sterno, per poi salire di nuovo verso i coprispalla. Dai bordi inferiori laterali del pettorale partono le fasce metalliche che girano sui fianchi e lungo le ascelle, andando a formare la protezione per la schiena. Quest'ultima è simile nelle forme alla copertura per il torace, essendo composta da due piastre tondeggianti in corrispondenza delle scapole, che si congiungono al centro a difesa della colonna vertebrale. Il bordo inferiore è orizzontale, più o meno all’altezza di metà schiena. Il bordo superiore è coperto dai capelli, ma nei settei l'impressione è che comunque formi una specie di larga scollatura simile per dimensioni a quella che si trova sul torace ma più ampia. I bordi superiori laterali di pettorale e schienale sono coperti dai coprispalla. Il pezzo è principalmente marrone, ma l’interno delle piastre sul torace è blu scuro.

I coprispalla sono a coda d’ape, ovvero triangolari, concavi e ricurvi. Disegnano una parabola, partendo da qualche centimetro accanto al collo e salendo leggermente, per poi piegarsi e scendere verso il basso, andando contemporaneamente a restringersi fino a terminare a punta un po’ dopo l’articolazione della spalla. Piegati in questo modo, proteggono la clavicola, la spalla e la cima dell’omero dall’alto e lateralmente, oltre a rinforzare i bordi più esterni di pettorale e schienale. Non arrivano però a coprire il lato frontale del braccio, dando l’impressione di essere progettati soprattutto per difendere da colpi verticali. Delle striature semicircolari dividono ciascun coprispalla in tre sezioni, e su quella più vicina alla testa si trovano tre spuntoni conici di metallo, alti diversi centimetri. Sono disposti ad uguale distanza tra loro, con uno posto sul lato anteriore del coprispalla, uno sul lato superiore ed uno su quello posteriore. In teoria, potrebbero essere usati come armi durante una spallata, ma l’impressione è che servano soprattutto per intimidire i nemici. Dal punto di vista logico però sono un po’ un problema perché i coprispalla sono articolati con le braccia, e si sollevano quando Jango alza l’arto, diventando paralleli alla testa. Di conseguenza, potrebbero impalare la testa di Jango se quest’ultimo non dovesse prestare attenzione, o se dovesse cadere a terra di lato con un braccio alzato. Spuntoni a parte, sono interamente marroni.

I bracciali sono particolari perché coprono solo l’avambraccio, lasciando scoperti il polso, la mano e le dita. È un caso più unico che raro, quasi inusisato tra le armature di Atena, a conferma che le vesti di Jango sono da considerare più che altro come uniforme. I bracciali coprono esclusivamente il dorso dell’avambraccio, senza estendersi minimamente sul ventre o sui lati se non con il laccio che attraversa l’interno del gomito e li mantiene fermi. Nei settei sono formati da tre piastre sovrapposte tra loro. La più grande è ovale, concava, e si trova sull’esterno del gomito, mentre le altre due sono più allungate e tondeggianti. Nell’episodio invece le piastre sono quattro, con le tre sull’avambraccio sostanzialmente rettangolari. La piastra sul gomito ha uno spuntone, la cui forma varia tra una conica, identica a quella delle lame sui coprispalla, ed una più ricurva, con la punta leggermente verso l’alto. Lunghi pochi centimetri, questi spuntoni potrebbero tornare utili in caso di duelli corpo a corpo. I bracciali per il resto sono interamente marroni.

La cintura è una piccola fascia circolare metallica, argentata, alta pochi centimetri. Non c’è molto da dire a riguardo: forma un anello completo attorno la vita, più o meno all’altezza dell’ombelico, e sembra borchiata, ma offre una protezione inesistente lasciando scoperto l’addome quasi completamente. È leggermente più larga al centro, dove è incastonata una gemma blu.

Gli schinieri sono simili ai bracciali. Anche in questo caso lasciano scoperto il piede, salendo dalla caviglia al ginocchio e proteggendo solo la parte anteriore della gamba. Sono tenuti fermi da un laccio dietro il ginocchio e formati da quattro piastre incastrate l’una sull’altra. Quella sulla rotula è pentagonale ed abbastanza piccola, le due sottostanti sembrerebbero più grandi ed allungate verso il basso. L’ultima è sottile e rettangolare, tanto stretta da non coprire per intero nemmeno la base della tibia, ed ha il bordo inferiore ricurvo attorno alla cima della caviglia. Non sappiamo se queste piastre siano mobili ed in grado di scivolare ulteriormente l’una sotto l’altra o se il pezzo sia rigido e fisso, ma la posizione del laccio suggerisce che almeno quando la gamba è piegata le piastre inferiori scivolino veso il basso, lasciando ferma quella sulla rotula. Proprio sulla rotula si trova un altro spuntone, identico a quello sul gomito. Anche in questo caso la forma varia tra conico e leggermente uncinato verso l’alto, e queste lame potrebbero servire a ferire i nemici con delle ginocchiate. Gli schinieri sono totalmente marroni.

Armi speciali / poteri: L’armatura non ha alcun potere, e dovrebbe fondersi e congelare alle normali temperature del metallo.

 

Totem

Quest’armatura non ha totem.

Vestizione

La procedura di vestizione di quest’armatura, ammesso che esista, non viene mai mostrata.

Scrigno

Questa corazza non ha alcuno scrigno in cui riporla.

Manga

Nel manga l’armatura di Jango è praticamente identica all’anime, anche se più tozza. L’unica differenza di rilievo è nel pettorale, molto simile a quello della V1 della Fenice e composto da quattro piastre squadrate laterali ed una pentagonale sullo sterno. Questo lo rende anche più grande, facendogli coprire la metà superiore dell’addome, e terminare a pochi centimetri dalla cintura. Colorazione e retinatura rendono chiaro che nel manga quest’armatura è fatta di cuoio e non metallo.