CAPRICORNO
E' la decima delle dodici Armature d’Oro, indossata dal difensore del decimo tempio dello Zodiaco. Compare in tutte le versioni dell’opera, dall’anime ai manga ai videogames, ed è nota prevalentemente per essere l’armatura di Capricorn. Oltre a lui, è stata indossata temporaneamente da Sirio e più a lungo da Izo ed El Cid nei prequel Next Dimension e Lost Canvas. Non cambia mai forma nel corso della serie ma presenta varie differenze più o meno grandi nei vari manga prequel. Ne esiste anche la versione Surplice.
Episodi: 63 in poi ; manga n° 11 in poi (edizione StarComics); Episode G n° 1 in poi; Lost Canvas n° 1 in poi (1 e 2 italiani). Next Dimension n° 2 in poi.
Indossata da: Capricorn, Sirio, El Cid (anime); Shura, Shiryu, El Cid, Izo (manga).
Numero pezzi: 8
Armi/pezzi speciali: Nessuna.
Anime
Storia: La storia dell'armatura del Capricorno risale ai tempi delle guerre sacre tra Atena e Poseidone, quando venne forgiata dagli alchemisti dell’isola di Mu. Va tradizionalmente a Cavalieri che padroneggiano la sacra Excalibur e viene custodita al Grande Tempio. Come tutte le armature di Atena è normalmente riposta in uno scrigno o Pandora Box (vedi più in basso). E' legata al mito della fuga di Ares durante l’attacco di Tifone all’Olimpo, ed ha avuto almeno tre proprietari conosciuti nella storia. Copre quasi totalmente il corpo, nella media delle armature d’oro viste nell'anime, ed ha un’alta resistenza ai colpi, anche se è una delle uniche tre armature d’oro a venire danneggiate da un protagonista durante la battaglia del Grande Tempio. Come tutte le armature, è dotata di una vita propria, può essere indossata solo in difesa della giustizia e "muore" in caso di danni troppo pesanti. Danni minori invece si riparano da soli col tempo, e la cosa avviene più in fretta se la corazza è riposta nel suo scrigno.
Descrizione: l'armatura è composta da 8 pezzi: due schinieri, che vanno dal piede alla coscia includendo anche le ginocchiere; due bracciali, che vanno dalle dita ai bicipiti includendo anche copribicipite; due coprispalle, che proteggono anche la metà superiore del braccio; un blocco centrale, che include anche lo schienale e la cintura; l'elmo. Il colore principale è l’oro in varie tonalità.
Vediamo ora i pezzi uno per uno:
L'elmo è a casco, e di conseguenza copre interamente la nuca, le tempie ed il cranio, scendendo fino alla base del teschio. Sul lato anteriore è aperto, lasciando scoperto il viso e la gola, ma proteggendo gli zigomi, la mandibola e la mascella, e restringendosi in modo da sfiorare gli angoli della bocca. La protezione per le guance non è aderente ma leggermente piegata verso l’esterno, dando all’elmo un aspetto vagamente concavo sotto le tempie necessario per poter formare più facilmente il totem. La forma è tale che, a differenza di quel che succede di solito, non è l’elmo ad infilarsi dentro il collare ma piuttosto il contrario, il collare che è leggermente all’interno dei bordi inferiori del copricapo, che quindi protegge anche il collo da tutte le direzioni. La protezione per il cranio è di forma ovale, estremizzata dalla presenza di una cresta metallica che parte dal centro della fronte e si allarga fino al cranio, per poi scendere e restringersi verso la nuca. Questa cresta è principalmente decorativa, ma contribuisce comunque a rafforzare l’elmo visto che è dotata di un certo spessore sopra la testa. Dalle tempie partono le enormi corna coniche del capricorno, alte almeno una ventina di centimetri. Dirette verso l’alto, hanno una forma vagamente ad S, ovvero curvano inizialmente verso l’esterno, per poi ripiegarsi verso l’interno e terminare in due punte di nuovo piegate verso l’esterno. Sono molto più lunghe delle corna del Toro ed anche più massicce, al punto che potrebbero essere usate come arma anche se il loro scopo è solo decorativo. In alcune immagini danno l’impressione di essere leggermente inclinate in avanti, e di partire dalle estremità della fronte piuttosto che dalle tempie. La parte che copre la fronte scende al centro, incuneandosi tra gli occhi e sfiorando la cima del naso. Nel complesso, l’elmo del Capricorno sembra coprire il viso e la testa più di quelli delle altre armature d’oro, assomigliando quasi ad un cimiero antico nel modo in cui si estende ben oltre il mento. Il bordo interno della protezione per il viso è decorato da un fregio in oro più scuro, che forma delle spirali agli angoli inferiori. Anelli dello stesso colore circondano la base delle corna, mentre il resto è in oro. Da notare che in unico fotogramma dell’anime è disegnato come nel manga (vedi più in basso).
Il blocco centrale è un pezzo abbastanza lineare che copre interamente il torace, l'addome, i fianchi, la schiena, il bacino e le anche, facendo anche da cintura. E' una placca di metallo che avvolge il torace in egual misura da tutte le direzioni, ruotando sopra le spalle e sotto le ascelle per andare a creare lo schienale. Alla base del collo forma un collare rotondo, rialzato oltre i bordi dei coprispalla e chiuso in modo da creare un anello completo. È abbastanza aderente al collo, ma troppo basso per impedire i movimenti della testa di Capricorn. In alcune immagini, i bordi superiori finiscono sotto l’elmo, raddoppiando la difesa per il collo. Il bordo superiore del collare è di un oro più scuro, che forma un doppio fregio a spirale davanti alla gola. Il resto del blocco centrale è, anteriormente, una piastra abbastanza uniforme, piatta ma con fregi a rilievo - sempre a forma di spirale, il motivo più comune su quest’armatura - sopra i muscoli del torace. Una doppia scanalatura attraverso l’addome delinea quella che dovrebbe essere la cintura, allargata al centro con una grossa fibbia. Queste scanalature dovrebbero essere disposte in strati in modo da poter scivolare una sotto l’altra quando Capricorn si piega in avanti o gira, permettendo una mobilità completa. Sotto le ascelle, sopra le spalle e sui fianchi il pettorale ruota attorno al corpo e confluisce nello schienale, che a sua volta ha delle placche squadrate a riprodurre vagamente i muscoli dorsali, quelli della schiena e la colonna vertebrale. Sulle spalle, davanti e di dietro, è coperto per diversi centimetri dai coprispalla. Sulle anche, due piastre concave formano il resto della cintura, praticamente un cilindro che copre le anche, il fondoschiena, l’inguine e la cima delle cosce. Nonostante i fregi, più scuri lungo i bordi ed al centro, facciano pensare a due metà appoggiate, dovrebbe trattarsi di un unico pezzo chiuso, leggermente a campana per non ostacolare i movimenti del Cavaliere. In realtà un pezzo del genere dovrebbe rendere impossibile l’esecuzione del Jumping Stone, ed il problema viene ovviato solo disegnando il cinturino come se fosse flessibile come stoffa, e quindi in grado di piegarsi su se stesso quando Capricorn alza la gamba. Tutto il pezzo è completamente d’oro, ma con varie tonalità: più scuro lungo i bordi della cintura, su quelli del collare e su tre fregi rotondi sull’addome; più chiaro in quattro decorazioni che sembrano raffigurare il simbolo dell’infinito: due sulle piastre della cintura e altre due, più piccole e ricurve, sotto il collare.
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I coprispalla sono due grossi ovali concavi che partono dai lati del collare, curvandosi verso l’alto fino a raggiungere il livello del mento o persino della bocca in alcune immagini, per poi piegarsi e scendere verso il basso, terminando ben oltre l’articolazione della spalla. Essendo concavi coprono pettorale e schienale di diversi centimetri, e proteggono il braccio anche anteriormente e posteriormente. Sono articolati con le spalle e così quando Capricorn alza le braccia si sollevano, fino a diventare perfettamente paralleli con la testa. In queste occasioni sembrano un po’ complementari all’elmo, come se fossero disegnati per far incastrare la parte più bombata sotto le corna, ma è probabile che sia solo un artificio tecnico per evitare di far cozzare i due pezzi. Sollevati, coprono il braccio dalla spalla al bordo superiore del copribicipite ma solo sul lato superiore, mentre quello inferiore rimane scoperto. Sono completamente dorati, più scuri sui bordi e lungo delle striature verticali che li dividono idealmente in due metà. Il bordo più interno negli angoli inferiori si avvolge a formare un fregio a rilievo con la solita forma di spirale.
I bracciali sono forse la parte più importante dell’armatura visto che proteggono la spada Excalibur del Cavaliere. Non sembrano però essere particolarmente rinforzati, anzi sono abbastanza sottili da essere rispettivamente spaccati e addirittura tranciati da Sirio a mani nude. Non è chiaro se siano meno resistenti per agevolare lo stile di combattimento di Capricorn o se sia una situazione simile al corno di Toro, ma è una delle uniche tre occasioni in cui vediamo un’armatura d’oro danneggiata nella battaglia al Grande Tempio. A differenza delle altre armature, sembra che il pezzo sia formato da copribicipite e bracciali veri e propri, che restano congiunti anche quando l’armatura si scompone a formare il totem, ma è difficile stabilire se si tratti davvero di un pezzo unico o meno. Ad ogni modo, i copribicipite sono una spessa fascia circolare piatta, leggermente più alta sull’esterno che sull’interno, e coprono la metà inferiore del braccio dal gomito in su. Ruotano attorno all’arto come una benda, agganciandosi ai bracciali sul gomito. Il bordo inferiore interno ha una serie di giunture ad anello per permettere a Capricorn di piegare completamente il braccio. Il metallo sull’interno del gomito sembra più sottile, o comunque flessibile, mentre la parte esterna è coperta dagli speroni dei bracciali. Il bordo superiore esterno ha una forma triangolare arrotondata, mentre quelli anteriore e posteriore sono avvolti in una spirale. Sono dorati, anche loro più scuri sui bordi. I bracciali veri e propri sono praticamente cilindrici, e proteggono la mano, il polso e l'avambraccio, andando dalle punta delle dita al gomito. La parte che copre la mano è rigida sul dorso e flessibile sul palmo ed in corrispondenza delle varie articolazioni delle dita, in modo da permettere di serrare a pugno. Le nocche sono ulteriormente rinforzate. Un altro snodo si trova all'altezza del polso, e permette di articolare quest'ultimo come si deve. La presenza di questi snodi suggerisce che in alcuni punti l'armatura abbia un pò di "metallo extra", estensibile. Coprono in ugual maniera il dorso ed il ventre del braccio, sovrapponendosi ai copribicipite. In particolare sull’esterno hanno una piastra aggiuntiva, che, oltre a rendere il pezzo più massiccio, si estende verso l’alto formando uno sperone appuntito che copre il gomito. Hanno degli snodi sul polso e si allargano in espansioni ovali in corrispondenza dei muscoli dell’avambraccio, contornate dal solito bordo scuro a spirale. Decorazioni simili si trovano sul polso. I bracciali per il resto sono completamente dorati.
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Come per i bracciali, gli schinieri sembrano composti da ginocchiere e schinieri veri e propri, che restano congiunti anche quando l’armatura si scompone a formare il totem. Le ginocchiere riprendono la forma dei copribicipite e agiscono come dei veri e propri copricoscia, che partono dal ginocchio e salgono, nel loro punto più alto, fino a metà gamba, restando però lontani dalla cintura. Il bordo superiore è squadrato al centro, per poi scendere sui lati con i tradizionali bordi a spirale. Il resto del pezzo invece è cilindrico ed avvolge la base della coscia in modo piuttosto uniforme su tutti e quattro i lati, per poi incastrarsi sotto la protezione della rotula che è parte degli schinieri. Il retro del ginocchio è coperto da metallo sottilissimo e flessibile per permettere ai Cavalieri di piegare pienamente la gamba. Sotto di loro, gli schinieri veri e propri coprono per intero la gamba, dalla punta del piede fino al ginocchio, sia davanti che dietro. Lo stesso piede è coperto anche sotto la pianta, alla caviglia ed al tallone. Allargati in corrispondenza del polpaccio e decorati con i soliti fregi a spirale, gli schinieri sul bordo superiore anteriore si sovrappongono alle ginocchiere. Delle decorazioni sui lati mettono in evidenza la forma dei muscoli della gamba, mentre all'altezza della caviglia vi sono degli snodi, che probabilmente uniscono la protezione per la gamba a quella per il piede e permettono ai Cavalieri di muoversi liberamente. La scarpa inoltre si infila all’interno del resto dello schiniere, quasi come uno stivale. Sulla rotula hanno una protezione a forma di triangolo con la base ovale per il ginocchio, particolarmente rinforzata e spessa vari centimetri. Il suo bordo inferiore si infila sotto il resto degli schinieri, e da dietro essa partono le lamette metalliche più sottili che coprono il retro dell’articolazione. La protezione per il piede non è aderente, ma forma una vera e propria scarpa, con tanto di tacco sotto il tallone. Come il resto dell’armatura sono totalmente d’oro, più scuro sui fregi.
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Pezzi Speciali/Poteri: Come tutte le Armature d’Oro, la corazza del Capricorno è quasi indistruttibile e dovrebbe poter essere danneggiata solo da guerrieri dotati di un cosmo molto superiore alla media o divino. Ha assorbito la luce del sole per millenni, immagazzinandone l’energia, e sembra poter luccicare di luce propria in ambienti bui o scarsamente illuminati. Se le altre Armature d'Oro sono vicine e riunite, può entrare in risonanza con loro producendo un suono ritmico e cadenzato. Come le altre Armature d'Oro, congela solo allo 0 assoluto e non è noto il suo punto di fusione.
Totem
Il totem di quest’armatura rappresenta un capricorno, raffigurato come stambecco e non come creatura metà capro e metà pesce. I pezzi sono disposti praticamente come quando l’armatura è indossata: la testa è l’elmo, con il muso di animale che dovrebbe uscire dall’interno del casco. Il corpo è formato dal blocco centrale e dai coprispalla, che coprono i buchi delle braccia facendo da ventre e dorso. Le zampe anteriori sono i bracciali e quelle posteriori gli schinieri, piegati alla giuntura tra gambale e cosciale. Da notare che, nel flashback del 78° episodio, gli arti sono erroneamente stati invertiti con i gambali che formano le zampe anteriori ed i bracciali che formano quelle posteriori.
Vestizione
La procedura di vestizione di quest'armatura non viene mai mostrata nella serie.
Scrigno
Come tutte le armature, anche quella del capricorno è dotata di uno scrigno, o Pandora Box, in cui riporla in forma assemblata. Di forma cubica, ha scolpita a rilievo sulla facciata anteriore la figura di una testa di caprone, da sotto il muso del quale spunta la maniglia che apre lo scrigno, liberando l'armatura. Sulla facciata posteriore dovrebbe essere scolpito un secondo viso o un sole, ma nell’unica occasione in cui vediamo lo scrigno non viene mai inquadrata. Parimenti non vediamo traccia dei ganci e delle fibbie di cuoio necessarie per trasportarlo. Non vediamo mai come si apre, ma dovrebbe essere il lato superiore del cubo a scivolare lasciando emergere l’armatura. Alla base della facciata, in un riquadro, è scolpito il simbolo del pianeta Saturno.
Surplice
Nella serie di Hades l’armatura del Capricorno ricompare come Surplice, con l’importante differenza che in questa versione si basa sul design del manga (vedi sotto) e non su quello classico dell’anime. Di conseguenza l’elmo è una maschera che lascia scoperti cranio e nuca, mentre le corne sono rigate e leggermente più avanti. I coprispalla hanno ciascuno tre spuntoni ricurvi sui bordi esterni, quello centrale più grosso dei due laterali, ed i fregi sul pettorale sono diversi. In particolare la protezione per i fianchi sembra più sottile e non del tutto continua con quella del torace. Bracciali e copribicipite hanno i bordi superiori più appuntiti e leggermente ricurvi. In questa versione l’armatura è interamente grigia e viola. La Surplice è molto meno resistente dell’armatura d’oro normale e viene quasi distrutta dai colpi di Virgo e dall’esplosione dell’Urlo di Atena.
Lost Canvas
L’armatura del Capricorno compare anche nell’anime di Lost Canvas, ambientato in un passato alternativo. Anche in questo caso ha praticamente le fattezze del manga (vedi sotto) ed un’unica tinta giallastra. Oltre alle differenze presenti tra manga ed anime sono stati visibilmente ingranditi i coprispalla, i cui spuntoni sono più piccoli e quasi orizzontali verso l’esterno, e la cintura, mentre i bracciali sembrano più sottili e stretti. Il totem è stato radicalmente ridisegnato trasformando la parte posteriore del capricorno in una figura marina, in modo da restare più fedeli alla figura mitologica. La modifica è stata ottenuta incastrando gli schinieri e le ginocchiere l'una dentro l'altra e, in apparenza, allungando e piegando il blocco centrale. Sono inoltre stati separati i copribicipite, che formano il collo, dai bracciali che sono le zampe anteriori. Gli schinieri, uniti e girati di 90°, formano la coda.
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Saint Seiya Legend of Sanctuary
Una versione in buona parte ridisegnata dell'armatura del Capricorno compare nel film remake La Leggenda del Grande Tempio, dove mostra forme estetiche che sembrano voler includere la parte acquatica dell'iconografia classica del segno, anche se a discapito di alcuni elementi terrestri. Ciò è particolarmente evidente dai colori, con numerose piastre o placche azzurrine dalle forme simili a pinne. L'elmo inizialmente è a maschera, come nel manga, ma in caso di bisogno può tramutarsi in casco parziale e poi integrale, con una maschera amorfa che scivola a coprire il viso, occhi inclusi, e un'ulteriore protezione per bocca e setto nasale. I coprispalla mantengono la forma tondeggiante, ma sono più piccoli e allungati, con una piastra inferiore che si piega attorno alla cima dell'omero, sovrapponendosi al copribicipite, che a sua volta copre la punta superiore del bracciale. In questo modo, il braccio è interamente corazzato, forse a sottolineare l'idea di spada. Sempre in questo senso, la protezione per il polso è ora più simile a una guardia - o al risvolto di una manica - sollevata e piegata all'indietro. Il pettorale, tutto sommato, mantiene forme abbastanza classiche, mentre il cinturino è del tutto ridisegnato, ed è ora formato da diverse piastre separate tra loro, un po' come quelle della V3 di Sirio. Curiosamente, le piastre coprono anche, fianchi e fondoschiena, ma non la parte anteriore, che resta scoperta. Ginocchiere e schinieri sembrano un pezzo unico, liscio e leggermente asimmetrico, con la protezione per la coscia destra di qualche centimetro più alta rispetto a quella di sinistra, e con il bordo superiore a punta anziché arrotondato. Le caviglie sono protette da risvolti azzurri simili a quelli dei polsi. Una vistosa gemma azzurra adorna il collare. Inguine, cosce e ascelle sono coperte da una specie di cotta di maglia blu, che si presume sia parte dell'armatura stessa e ne condivida la resistenza, ma, diversamente dagli altri Cavalieri d'Oro del film, l'interno del gomito ha una protezione dorata più massiccia e metallica. Quando non è indossata, la corazza si trasforma in una specie di quadro dorato, dal quale poi dovrebbe emergere lo scrigno, che a sua volta si muta in armatura.
Manga
Come accennato nell'introduzione, l’armatura del Capricorno compare nel manga classico ed in tutti e tre i prequel: Next Dimension, Episode G e Lost Canvas. Nel manga classico ha forme sostanzialmente simili ma con numerose piccole differenze ed un aspetto un po’ più tozzo. L’elemento distintivo principale è l’elmo, che nell’anime è stato totalmente ridisegnato. Nel manga è solo una maschera, con corna striate ai lati della fronte ed una piastra a forma di rombo al centro della fronte, da cui scivola il muso del totem. I coprispalla hanno la stessa forma ma con uno spuntone al centro del bordo esterno, ricurvo verso l’alto. La protezione per i fianchi è più affossata rispetto a quella del torace, mentre i bracciali hanno grosse protezioni per i polsi dal cui interno scivolano le coperture per le mani. La cintura è più corta e copre l’inguine ma non le cosce, e sulle caviglie è stata aggiunta una fibbia tondeggiante. Il totem, oltre alle differenze dovute alla forma dei pezzi, ha una posizione leggermente diversa, con una delle zampe sollevate come se stesse per caricare.
Questa forma dell’armatura è sostanzialmente quella che compare in Next Dimension e, con forme più affusolate, Lost Canvas. Rispetto al manga classico, Next Dimension ha ingrandito gli speroni sui gomiti e le punte dei coprispalla, che ora assomigliano quasi a quelli dello Scorpione. Lost Canvas invece ha rimpicciolito la maschera, ingrandito i coprispalla ed allungato la cintura.
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Episode G
In Episode G, l’armatura del Capricorno, pur restando sommariamente fedele all’aspetto classico, è stata modificata in maniera più evidente e marcata. In primo luogo sono stati aggiunti moltissimi fregi a rilievo praticamente su ogni pezzo, raffiguranti le solite spirali ma anche foglie e ghirigori vari. Le corna dell’elmo sono state ingrandite e spostate più sulla fronte in modo da alzarsi praticamente davanti e non sui lati della testa. I coprispalla sono stati notevolmente rimpiccioliti e appiattiti, in modo da diventare simili a quelli di Pegasus o Micene, ma gli spuntoni esterni sono stati alzati e allungati, oltre che scolpiti più a spirale. Ai coprispalla è stato inoltre aggiunto uno strato inferiore a difesa della cima dell’omero. La protezione per l’addome è stata scolpita su diversi livelli, in modo che le piastre che li compongono possano scivolare una sotto l’altra quando Capricorn si piega. Il collare è stato rimpicciolito ed avvicinato al collo, mentre la cintura è completamente ridisegnata ed è molto più corta sui lati che davanti e di dietro, dove arriva a coprire le punte delle ginocchiere, a loro volta ingrandite e "bombate". La fibbia sulle scarpe è scomparsa, e la metà inferiore degli schinieri è stata ristretta moltissimo fino a renderla quasi un cilindro sottile. Modificati anche il totem, che ora ha una posa simile all’anime con tutte le zampe per terra, e lo scrigno, che è stato trasformato in un vero e proprio tempietto con il coperchio a spiovente, colonne e capitelli che affiancano la testa di ariete a capricorno, nettamente più dettagliata di quella classica e piegata in avanti come se stesse caricando.
Da notare infine che in Episode G spesso le armature cambiano dettagli da pagina a pagina o da tavola a tavola, specie a livello di fregi.