CANCRO
E'
la quarta delle dodici Armature d’Oro, indossata dal difensore
del quarto tempio dello Zodiaco. Compare in tutte le versioni
dell’opera, dall’anime ai manga ai videogames, ed è
nota prevalentemente per essere l’armatura di Cancer. Oltre a
lui, è stata indossata da Manigoldo, Sage e dovrebbe comparire
in Next Dimension. Non cambia mai forma nel corso della serie ma
presenta varie differenze più o meno grandi nei vari manga
prequel.
Episodi: 39 in poi ; manga n° 8 in poi (edizione StarComics); Episode G n° 1 in poi (1 e 2 italiani); Lost Canvas n° 7 in poi (13 e 14 italiani).
Indossata da: Cancer, Manigoldo, Sage (anime); Deathmask, Manigoldo, Sage (manga).
Numero pezzi: 10
Armi/pezzi speciali: Nessuna.
Anime
Storia: La storia dell'armatura del Cancro risale ai tempi delle guerre sacre tra Atena e Poseidone, quando venne forgiata dagli alchemisti dell’isola di Mu. Sembra andare tradizionalmente a Cavalieri in grado di viaggiare tra il mondo dei vivi e quello dei morti, e dovrebbe essere custodita in Grecia, al Grande Tempio. Come tutte le armature di Atena è normalmente riposta in uno scrigno o Pandora Box (vedi più in basso). E' legata al mito del granchio schiacciato da Ercole durante il duello con l’idra, ed ha avuto almeno tre proprietari conosciuti nella storia. Copre quasi totalmente il corpo, anche se leggermente sotto la media delle armature d’oro viste nell'anime, ed ha una straordinaria resistenza ai colpi, al punto che la vediamo leggermente danneggiata solo in Lost Canvas per mano di Thanatos. Come tutte le armature, è dotata di una vita propria, può essere indossata solo in difesa della giustizia e "muore" in caso di danni troppo pesanti. Danni minori invece si riparano da soli col tempo, e la cosa avviene più in fretta se la corazza è riposta nel suo scrigno.
Descrizione: l'armatura è composta da 10 pezzi: due schinieri, che vanno dal piede alla coscia; due bracciali, che vanno dalle dita ai bicipiti; un blocco centrale, che include pettorale e schienale; i coprispalla; la cintura; l'elmo. A differenza della maggior parte delle altre armature, sia le schede tecniche del manga che l’anime sembrano suggerire che ginocchiere e copribicipite siano attaccati a schinieri e bracciali, anche se in almeno un’occasione le vediamo separate. Il colore principale è l’oro in varie tonalità, ma ha anche grossi fregi blu ed alcune gemme rosse.
Vediamo ora i pezzi uno per uno:
L'elmo
è a maschera, ovvero incornicia il viso coprendo la fronte, le
tempie, gli zigomi, la mandibola e la mascella, ma lascia scoperti il
cranio e la nuca. Non sembra dotato di nessuna fascia metallica per
avvolgere la testa, e dovrebbe restare sul posto solo grazie alla
pressione che esercita sul cranio. Raffigura un granchio visto
dall’alto, con tre zampe su ciascun lato e due chele sulla
fronte. Queste zampe partono dalle tempie, praticamente il bordo
posteriore della maschera, ed inizialmente si estendono
orizzontalmente verso l’esterno. Hanno una forma a ventaglio,
ovvero solo la zampa centrale è diritta, mentre quella
superiore è leggermente piegata verso l’alto e quella
inferiore verso il basso. Dopo diversi centimetri, si piegano
posteriormente e verso l’alto, diventando aculei conici che
terminano a punta accanto ai capelli. Sulla fronte si trova una
piastra esagonale rossa con bordi dorati, il cui vertice inferiore
supera il resto del bordo del diadema scendendo verso lo spazio tra
le sopracciglia. La lunghezza varia in base ai disegnatori, ma non
arriva mai ad infilarsi in mezzo agli occhi. A qualche centimetro da
questa piastra si trovano le due corna che simboleggiano le chele del
granchio, e che partono dal punto in cui la maschera si piega per
aderire alle tempie. A differenza delle sei zampe, queste corna
all’inizio si estendono in avanti e verso l’alto, per poi
piegarsi e salire verticalmente, svettando ben oltre i capelli. Ad
occhio e croce sembrano essere più alte e più sottili
rispetto alle zampe, soprattutto alla base. Teoricamente potrebbero
servire come arma da taglio, ma il loro scopo è chiaramente
ornamentale. Il diadema è completamente dorato ma con una
tonalità abbastanza scura. L’unica eccezione come detto
è rappresentata dalla gemma rossa.
Il
pettorale è un pezzo abbastanza slanciato, che copre
interamente il torace, l'addome e la schiena, collegandosi alla
cintura. Si tratta di una piastra di metallo che avvolge il torace in
egual misura da tutte le direzioni, ruotando sopra le spalle e sotto
le ascelle per andare a creare lo schienale. Liscio e coperto di
fregi, sembra anche un po’ bombato visto che appare più
rotondo e meno aderente della maggior parte di quelli delle altre
armature. Ai lati del collo forma un parziale collare, composto da
due piastre semicircolare che si alzano verticalmente di diversi
centimetri, arrivando a sovrapporsi ai bordi inferiori dell’elmo.
Queste piastre sono spesse pochi centimetri e lasciano scoperti sia
la gola che la base posteriore del collo. La prima è
parzialmente protetta da una piccola fibbia esagonale posta al centro
del bordo superiore del pettorale, in modo da superarlo leggermente
in altezza, ma il secondo è totalmente indifeso perché
lo schienale si limita a circondarlo a girocollo, lasciando
un’apertura abbastanza grande che include persino la parte
superiore della colonna vertebrale dorsale. Il collare sfiora la
zampa inferiore della maschera senza però urtarla, in modo da
permettere a Cancer di girare la testa. Il resto del pettorale come
detto è una piastra liscia uniforme, che scorre su torace,
addome e fianchi andandosi a congiungere con la cintura. Passa
inoltre sotto le ascelle e sopra le spalle, andando a formare lo
schienale, che copre uniformemente la schiena. Considerando che
Cancer resta comunque capace di piegarsi e girarsi, pettorale e
schienale devono nascondere degli snodi, o essere composte di una
sorta di "metallo elastico", che del resto è l’unica
spiegazione per molti parti delle corazze dei Cavalieri. Alcune
striature sui fianchi e sulla schiena indicano i posti dove
potrebbero trovarsi queste giunture, mentre altre indicano la
presenza dei muscoli dorsali riproducendone vagamente la forma. Il
pettorale è decorato da grossi fregi azzurri ma non è
chiaro cosa rappresentino. Sono simmetrici sui due lati del torace ed
accompagnati da uno a forma di rombo sull’addome. Si tratta
probabilmente della parte più larga di un’Armatura d’Oro
a non essere - appunto - color oro. A parte loro e la gemma gialla
sulla fibbia alla base del collo, il pettorale è di una tinta
dorata uniforme.
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I
coprispalla hanno una forma abbastanza distintiva a causa del
bordo esterno zigrinato a riprodurre cinque punte. Orizzontali,
partono dalla base del collare e si estendono verso l’esterno,
superando nettamente in lunghezza l’articolazione della spalla
ed arrivando virtualmente fino al gomito se Cancer allarga le
braccia. Il bordo superiore è leggermente ovale, coperto di
striature e di una tinta più chiara, identica a quella dei
lati del collare. Ben presto però si appiattisce in una
piastra gialla che si allarga sui lati e verso l’esterno,
formando come detto cinque punte, simmetriche a coppia e più
grandi man mano che ci si avvicina a quella centrale. Quest’ultima
è leggermente concava in modo da piegarsi e puntare verso
l’alto, mentre i lati anteriore e posteriore si piegano su
coprispalla e schienale. A differenza di molte altre armature però,
in quella del Cancro questi ultimi sono coperti solo in minima parte
sulle punte dei bordi, e di conseguenza la cima dell’omero
resta in buona parte scoperta. I coprispalla dovrebbero essere
articolati con il pettorale e sollevarsi quando Cancer solleva la
mano, ma così facendo urterebbero ben presto alle zampe del
letto. Il problema è stato ovviato con una serie di
accorgimenti, ad esempio facendo girare la testa a Cancer quando alza
il braccio per lanciare gli Strati di Spirito o inquadrandolo da
lontano. I bordi e le punte dei coprispalla sono abbastanza affilati
da poter essere usati come armi, ma il loro scopo è
principalmente ornamentale. Sono completamente color oro.
I
bracciali come detto sembrano includere anche i copribicipite.
Nelle schede tecniche del manga infatti i due sono un pezzo unico, e
nell’anime si separano insieme quando l’armatura
abbandona Cancer per formare il totem. Sono praticamente cilindrici,
e proteggono la mano, il polso e l'avambraccio, andando dalle punta
delle dita al gomito, dove si restringono attorno all’articolazione
prima di proseguire formando un’altra doppia fascia circolare
piatta, alta più o meno quanto metà bicipite
sull’interno e quanto il muscolo intero sull’esterno,
estendendosi fin quasi a toccare la parte inferiore del coprispalla.
Entrambe le fasce metalliche hanno infatti in bordo superiore che
riproduce la forma dei coprispalla, semplificandola un po’ ed
allargandosi solo in tre punte invece di cinque. Le punte laterali,
specie dell’anello superiore, proteggono l’omero davanti
e da dietro, mentre la punta centrale lo protegge lateralmente e si
allunga fin quasi alla spalla. In alcune immagini essa è
addirittura coperta dai coprispalla, mentre in altre è più
bassa. All’interno del gomito, il metallo sembra più
sottile, o comunque flessibile, ed ospita una serie di giunture ad
anello per permettere a Cancer di piegare completamente il braccio,
mentre la parte esterna è coperta da altri speroni provenienti
dai bracciali veri e propri. La parte che copre la mano è
rigida sul dorso e flessibile sul palmo ed in corrispondenza delle
varie articolazioni delle dita, in modo da permettere di serrare a
pugno. Le nocche sono ulteriormente rinforzate. Un altro snodo si
trova all'altezza del polso, e permette di articolare quest'ultimo
come si deve. La presenza di questi snodi suggerisce che in alcuni
punti l'armatura abbia un pò di "metallo extra",
estensibile. La protezione per l’avambraccio copre in ugual
maniera il dorso ed il ventre dell’arto, e sull’esterno,
sembra avere una piastra aggiuntiva, che, oltre a rendere il pezzo
più massiccio, si estende verso l’alto formando un’altra
serie di punte che coprono l’esterno del gomito. Anche in
questo caso viene riprodotta la forma dei coprispalla, ma stavolta le
punte si alzano a coprire il bracciale anzichè farne
semplicemente parte, ed in alcune immagini si nota la fessura tra
loro ed il cilindro d’oro sottostante. Queste piastre si
allungano un po’ anche sui lati, formando quelli che potrebbero
essere definiti dei piccoli scudi, anche se Cancer non li usa mai in
questo modo. I bracciali sono completamente dorati, decorati con
fregi triangolari neri.
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La
cintura è adiacente al pettorale, e copre l'inguine, il
fondoschiena e le anche, fino a metà coscia. Si tratta di un
gonnellino frangiato da spesse placche metalliche esagonali, capaci
di alzarsi ma non di separarsi individualmente un po’ come
quelle della V1 del Cigno. Alla base è una fascia metallica
liscia e piatta, che ruota attorno alla vita facendo da punto di
appoggio alle varie piastre laterali. Queste dovrebbero essere otto,
tutte della stessa lunghezza, e vanno da un fianco all’altro
passando sopra il fondoschiena ed avvolgendo il bacino. Sono
leggermente concave, ed abbastanza lunghe da scendere sui lati della
gamba ed avvicinarsi ai bordi degli schinieri. Al centro,
sull’inguine, sono interrotte da una fibbia a cinque punte, tre
sul bordo inferiore e due sul superiore. Questa fibbia è
leggermente rialzata rispetto al resto e non sembra mobile, ma
probabilmente ha lo scopo di fissare pettorale e cintura visto che le
punte superiori si allungano sull’addome. È a sua volta
fissata da un gancio rettangolare, è di un colore più
chiaro rispetto al resto ed è decorata da due fregi
triangolari azzurri.
Gli
schinieri dovrebbero includere anche i cosciali. Come nel caso
dei bracciali, sia il manga che l’anime li mostrano come un
pezzo unico, anche se in una scena, quando l’armatura abbandona
Cancer, si intravede una ginocchiera schizzare via da sola. Ad ogni
modo, coprono per intero la gamba, dalla punta del piede fino al
ginocchio, sia davanti che dietro. Sul ginocchio si restringono fino
a diventare aderenti, per poi allargarsi di nuovo sulla coscia. Hanno
una struttura molto simile a quella dei bracciali: la parte sulla
coscia è composta da due strati, incastrati uno dentro l’altro
ed entrambi con il bordo superiore esterno diviso in tre punte, una
sull’aspetto anteriore della gamba e due su quelli laterali. In
questo caso però solo strato più interno ed alto è
ad anello. Quello esterno è semplicemente concavo, in modo da
piegarsi sui lati senza però arrivare a coprire il retro, come
confermato dai settei, ma allungandosi a punta anche verso il basso,
fino a scendere sulla parte superiore della tibia. Dietro la coscia,
gli schinieri terminano con un bordo triangolare aderente, ad appena
un paio di centimetri dai glutei. Attorno al retro del ginocchio c’è
una serie di lamette metalliche più sottili, che dovrebbero
scivolare tra loro e formare l’articolazione che permette a
Cancer di piegare la gamba. La metà inferiore degli schinieri
è cilindrica, allargata in corrispondenza del polpaccio. Delle
decorazioni sui lati mettono in evidenza la forma dei muscoli della
gamba, mentre all'altezza della caviglia vi sono degli snodi, che
probabilmente uniscono la protezione per la gamba a quella per il
piede e permettono ai Cavalieri di muoversi liberamente. A sua volta,
il piede stesso è coperto anche sotto la pianta, alla caviglia
ed al tallone, con una protezione non aderente, che forma una vera e
propria scarpa, con tanto di tacco rialzato. Come nel caso dei
bracciali, anche gli schinieri sembrano essere coperti da piastre
aggiuntive sollevate rispetto al resto del pezzo ed incastrate una
sotto l’altra. Se ne scorgono due, entrambe con il bordo
inferiore a tre punte, ed entrambe leggermente concave in modo da
piegarsi sui lati del polpaccio. Quella superiore esce da sotto la
punta della piastra sul ginocchio e si estende verso il basso fino a
due terzi della tibia. Quella inferiore spunta sotto quest’ultima
e termina sulla caviglia, con una punta che in teoria dovrebbe
impedire a Cancer di piegare il piede del tutto. I settei mostrano
che punte simili si trovano anche sul retro della gamba, sul
polpaccio, ma sono più aderenti e sottili. Dietro ciascuna
caviglia, sul tendine di Achille, si trovano due speroni posti
verticalmente uno sull’altro. Hanno praticamente una forma ad
L, estendendosi prima posteriormente e poi verso l’alto, ma
sono anche leggermente obliqui verso l’esterno. In Lost Canvas
viene mostrato che possono essere usati come armi improvvisate per
rendere mortale anche un semplice calcio. Come il resto
dell’armatura, gli schinieri sono totalmente d’oro.
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Pezzi Speciali/Poteri: Come tutte le Armature d’Oro, la corazza del Cancro è quasi indistruttibile e può essere danneggiata solo da guerrieri dotati di un cosmo molto superiore alla media o divino, mostrandosi capace di resistere anche ad esplosioni paragonabili al Big Bang con danni lievi o inesistenti. Ha assorbito la luce del sole per millenni, immagazzinandone l’energia, e sembra poter luccicare di luce propria in ambienti bui o scarsamente illuminati. Se le altre Armature d'Oro sono vicine e riunite, può entrare in risonanza con loro producendo un suono ritmico e cadenzato. Come le altre Armature d'Oro, congela solo allo 0 assoluto e non è noto il suo punto di fusione.
Totem
Il totem di quest’armatura rappresenta un granchio, per comporre il quale la maggior parte dei pezzi si dispone orizzontalmente. La testa dell’animale è formata dalla maschera, il dorso da coprispalla, pettorale e cintura, le cui frange si allargano e piegano a formare le zampe. In alcune immagini la parte subito dietro la testa è formata dall’unione dei coprispalla, con il pettorale che compone il ventre, mentre in altre c’è solo il pettorale e la parte inferiore dell’animale è tenuta in ombra. Zampe aggiuntive sembrano composte dagli schinieri, mentre i bracciali formano gli arti anteriori. A questo scopo, da ciascuno di loro emergono due grosse chele, più grandi sul bracciale sinistro che su quello destro. Da notare che l’intero bracciale sinistro sembra diventare visibilmente più grande quando l’armatura si dispone a totem.
Vestizione
La procedura di vestizione di quest'armatura non viene mai mostrata nella serie.
Scrigno
Come tutte le armature, anche quella del cancro è dotata di uno scrigno, o Pandora Box, in cui riporla in forma assemblata. Di forma cubica, ha scolpita a rilievo sulla facciata anteriore la figura di un granchio visto dall’alto, sotto il quale dovrebbe trovarsi la maniglia che apre lo scrigno, liberando l'armatura. Sulla facciata posteriore dovrebbe essere scolpito un secondo granchio, ma nell’unica occasione in cui vediamo lo scrigno non viene mai inquadrata. Parimenti non vediamo traccia dei ganci e delle fibbie di cuoio necessarie per trasportarlo. Dovrebbe aprirsi come una scatola, con il lato superiore del cubo che scivola orizzontalmente lasciando emergere l’armatura. Alla base della facciata posteriore, in un riquadro, è scolpito il simbolo della luna.
Surplice
Nella serie di Hades, quest'armatura compare come Surplice all’inizio del primo arco narrativo. In questa versione è interamente viola e grigia, con numerose piccole modifiche. Come nel caso dell’armatura di Gemini, sono state appuntite le parti che nell'armatura originale sono arrotondate, ed ingrandite quelle che erano già a punta. In particolare è stata ingrandita la maschera, con tre punte sulla fronte dove la piastra metallica di base è stata allargata, ed è stata appuntita anche la protezione per guance e zigomi, sia sul viso che sui bordi inferiori. Il collare è stato abbassato ma anche stretto, rendendolo quasi aderente al collo, e la fibbia esagonale davanti alla gola è diventata pentagonale con la punta rivolta verso il basso. Sono stati ingranditi ed allargati gli spuntoni su bracciali, coprispalla e schinieri, rendendo irregolare anche il bordo tra una punta e l’altra. La fibbia sulla cintura sembra notevolmente più grossa ed ora supera in lunghezza le frange laterali, i cui perni di aggancio sono più visibili.
Lost Canvas
L’armatura del Cancro compare anche nell’anime di Lost Canvas, ambientato in un passato alternativo. Ha praticamente le fattezze del manga (vedi sotto) ed un’unica tinta giallastra. Oltre alle differenze presenti tra manga ed anime sono state allargate le placche della cintura, dando al Cavaliere un aspetto più tarchiato, e sembra essere stato ingrandito il collare. I bordi dei coprispalla sono sollevati, come nell’anime, e la punta della protezione per la rotula è nettamente più piccola rispetto alle altre versioni. E' stato modificato anche il totem, come mostrato in alcuni settei inclusi nel DVD. Nella nuova versione ha le zampe anteriori molto più grandi, con le chele aperte e sollevate sopra il resto del corpo. Ciascuna chela è formata da bracciale e copribicipite, disposti uno accanto all'altro piuttosto che il primo come continuazione del secondo, e da ciascuno esce un grosso spuntone che poi si ripiega all'interno. La lunghissima zampa è composta invece dagli schinieri e dalle ginocchiere, mentre le sei zampe laterali escono dalle placche del cinturino. L'elmo infine è leggermente sollevato rispetto alla versione classica.
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Saint Seiya Legend of Sanctuary
Una versione completamente ridisegnata dell'armatura del Cancro compare nel film remake La Leggenda del Grande Tempio, con forme estetiche quasi del tutto rivoluzionate. La maggior parte delle decorazioni a scaglie sono state rimosse, sostituite da punte, speroni o chele. L'elmo ha solo due zampe per lato e le antenne anteriori sono asimmetriche e ricurve. I coprispalla sono lisci e con le punte rivolte verso il basso, ma soprattutto sono sormontati da una specie di zampe stilizzate, tre per lato, che si estendono verso l'alto e verso l'esterno ben oltre i normali bordi del pezzo. Il braccio sinistro è privo di copribicipite, ma ha un grosso scudo al posto del bracciale, esagonale e coperto di spuntoni. Per contro, il braccio destro ha un bracciale sottile e aderente, ma anche un secondo scudo come copribicipite, più piccolo del sinistro e coperto di aculei. Ambo i bracciali riproducono i tendini sul dorso della mano. Il pettorale mantiene i classici fregi blu, ma li pone più in profondità, come se fossero delle fessure in un pezzo abbastanza gonfio e bombato. Il cinturino invece elimina ogni riferimento a scaglie o zampe, preferendo le forme di un gonnellino abbastanza tradizionale, con una piastra anteriore pentagonale. Ridisegnate anche le ginocchiere, abbastanza simili a quelle della V1 di Pegasus nell'anime ma più voluminose e con curiosi fregi a forma di fiamme nere, e gli schinieri, con uno sperone sulla rotula e quattro lame laterali. A differenza delle altre, l'elmo sembrerebbe essere sempre a maschera, senza mutarsi in una calotta integrale, e non si vedono cotte di maglia sottostanti la corazza. Quando non è indossata, l'armatura si trasforma in una specie di quadro dorato, dal quale poi dovrebbe emergere lo scrigno, che a sua volta si muta in corazza.
Manga
Come
accennato nell'introduzione, l’armatura del Cancro compare nel
manga classico e nei tre prequel: Episode G, Lost Canvas e Next Dimension. Nel
manga classico ha forme sostanzialmente simili ma con numerose
piccole differenze ed un aspetto un po’ più tozzo. Le
zampe sul diadema sono più corte, i coprispalla sono
leggermente più piccoli e le quattro punte laterali sono
uguali e più corte. Sempre i coprispalla sembrano più
orizzontali visto che il bordo esterno non si piega verso l’alto,
e coprono di meno la cima dell’omero. Il pettorale è più
squadrato, con una distinzione più netta dalla cintura perché
gli angoli inferiori sono arrotondati e non combaciano del tutto. La
fibbia della cintura è decisamente più grossa, come
anche il perno che la tiene ferma, ed ha cinque punte invece di tre
sul bordo inferiore. Sui bracciali, all’altezza dei polsi si
intravedono le chele che poi spuntano fuori nel totem, ed il
bracciale sinistro sembra più grosso e squadrato del destro,
come uno scudo. Cosciali, schinieri e copribicipite hanno cinque
punte anzichè tre. Da ciascun tallone si alzano tre speroni
invece di due, e sembrano molto più aperti verso l’esterno.
Un’altra differenza sono delle fibbie sul dorso delle scarpe,
simili a visiere e con tanto di perni laterali che dovrebbero
permettere loro di alzarsi ed abbassarsi come visiere. Questa forma
dell’armatura è sostanzialmente quella che compare, praticamente identica, in Next Dimension, e, con
forme più affusolate, in Lost Canvas. Rispetto al manga
classico però il diadema è stato rimpicciolito ed i
coprispalla sono stati curvati come nell’anime.
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Episode G
In
Episode G, l’armatura del Cancro, pur restando sommariamente
fedele all’aspetto classico, è stata modificata in
maniera più evidente e marcata. In primo luogo sono stati
aggiunti moltissimi fregi a rilievo praticamente su ogni pezzo,
raffiguranti di solito triangoli o rettangoli. Le zampe dell’elmo
sono diventate delle alette a ventaglio parallele alla testa anzichè
perpendicolari. Sono nettamente più piccole e partono tutte da
pochi millimetri di distanza, coprendosi a vicenda. Quelle sulla
fronte invece sono diventate più simili a corna da diavolo,
leggermente ripiegate all’indietro. I coprispalla sono
diventati come quelli della prima armatura del Dragone nell’anime,
ovvero piegati di novanta gradi attorno alla cima del braccio. Queste
due modifiche sono particolarmente sensate perché permettono a
Cancer di alzare il braccio senza che coprispalla e maschera si
urtino. Il collare è stato alzato, e la piastra sul pettorale
modificata a forma di Y, accanto alla quale sono scolpite le forme
dei muscoli addominali su strati sovrapposti per permettere loro di
scivolare più facilmente uno sull’altro. I copribicipite
sono notevolmente più alti, ma le piastre sui bracciali sono
più piccole, quasi inesistenti, e non c’è traccia
delle chele sul polso. La cintura è stata parzialmente
ridisegnata, specie la fibbia anteriore che ora è biforcuta.
La maggior parte delle piastre appuntite sugli schinieri inoltre sono
scomparse, lasciandone solo una pentagonale sulla rotula. I cosciali
sono più alti e le fibbie delle scarpe sono state ingrossate
ed allargate. Leggermente modificato anche il totem, le cui zampe ora
non sono allineate.
Da notare infine che in Episode G spesso le armature cambiano dettagli da pagina a pagina o da tavola a tavola, specie a livello di fregi.