CAVALIERI D'ARGENTO

(SILVER SAINTS)

STIRPE: Cavalieri di Atena

MEMBRI: Almeno 24 (vedi Note).

RESIDENZA: Grande Tempio di Atene

PAESE D'ORIGINE: Variabile

COSTELLAZIONE / SIMBOLO: Ventiquattro costellazioni tra cielo boreale e cielo australe, oltre ad almeno una costellazione estinta, una nebulosa e un simbolo extra. Le costellazioni che sappiamo ufficialmente associate ad un Cavaliere d’Argento sono: Aquila, Ofiuco, Lucertola, Centauro, Balena, Cani da Caccia, Corvo, Auriga, Perseo, Eracle, Mosca, Cane Maggiore, Freccia, Cefeo, Lira, Coppa, Altare, Triangolo, Orione, Scudo, Croce del Sud, Pavone, Gru, Vela e Poppa. A queste, vanno aggiunte la costellazione estinta di Cerbero, la nebulosa della Tarantola e il Loto. Nel futuro di Saint Seiya Omega, sono costellazioni d’Argento anche Reticolo, Idra Maschio, Giraffa, Pastore, Scalpello e Orologio, ma Aquila e Orione sono passate al Bronzo (vedi Note).

ARMATURA / ARMI: Le armature d’argento, forgiate dagli alchemisti dell'isola di Mu seguendo le indicazioni di Atena (vedi Note), e le cui forme ricordano costellazioni o creature mitologiche. Teoricamente una via di mezzo tra le corazze di bronzo e quelle d’oro, coprono solitamente una percentuale estesa del corpo e hanno una discreta resistenza, ma possono comunque essere sbriciolate da colpi adeguatamente potenti. Congelano a -210°C, sono conservate all’interno di speciali scrigni chiamati Pandora Box e, se danneggiate, possono ripararsi da sole con il passare del tempo. Se i danni sono molto estesi, possono morire, ed è necessario sangue di Cavaliere per riportarle in vita. Diverse armature d’argento sono dotate di armi o accessori particolari, tra i quali si distingue lo scudo di Medusa dell’armatura di Perseo, ma si tratta comunque di eccezioni e i Cavalieri d’Argento sono soliti combattere facendo affidamento principalmente sul loro cosmo e sui loro poteri.

PRIMA APPARIZIONE: Come categoria: Saint Seiya Hypermyth Ufficiale. Generazione attuale - storicamente: Episodio 1 "Pegasus l’invincibile" (anime, anche se non vennero presentati come casta fino all’episodio 23 "Il Cavaliere d’Argento" ), Saint Seiya n°1 (manga edizione Starcomics). Cronologicamente: Saint Seiya Episode G n°2, 4° capitolo.

GENERAZIONI CONOSCIUTE: 7. 4 direttamente, 3 indirettamente. Alcuni Cavalieri appartengono inoltre a generazioni sconosciute, essendo stati riportati in vita da epoche imprecisate.

MEMBRI CONOSCIUTI: 1° Generazione - ere mitologiche - prima guerra contro Nettuno: nessuno; 2° Generazione - Gigantomachia - nessuno; 3° Generazione - guerra contro Ares e Hades - nessuno; 4° Generazione - 1500 / Lost Canvas - seconda guerra contro Hades: Hakurei dell’Altare; Cavalieri di Lira, Ercole, Cane Maggiore, Centauro, Ofiuco, Cefeo, Balena, Freccia, Cerbero, Lucertola, Auriga, Mosca, Perseo; 5° Generazione - 1743 / Lost Canvas - terza guerra contro Hades: Yuzuriha della Gru, Tsubaki della Vela, Lacaille della Poppa, Cavalieri di Ercole, Cane Maggiore, Centauro, Cefeo, Balena, Freccia, Cerbero, Lucertola, Auriga, Mosca, Corvo, Cani da Caccia, Perseo; 5° Generazione - 1743 / Next Dimension, terza guerra sacra contro Hades: Suikyo della Coppa; 6° Generazione - 1970 - serie classica, Episode G, Saintia Sho, Gigantomachia: Castalia dell’Aquila, Tisifone dell’Ofiuco, Eris della Lucertola, Babel del Centauro, Moses della Balena, Asterione dei Cani da Caccia, Argor di Perseo, Damian del Corvo, Agape di Auriga, Vesta di Cerbero, Argetti di Eracle, Dedalus della Mosca, Orione del Cane Maggiore, Betelgeuse della Freccia, Albione di Cefeo, Orfeo della Lira, Nicol dell’Altare, Noesis del Triangolo, Pavone, Loto, Aracne, Georg della Croce del Sud, Juan dello Scudo; 7° Generazione - 2002 - Saint Seiya Omega: Kazuma della Croce del Sud, Johann del Corvo, Miguel dei Cani da Caccia, Fly della Mosca, Pavlin del Pavone, Sham della Freccia, Balazo del Reticolo, Almaaz di Auriga, Michelangelo dello Scalpello, Ichi dell’Idra Maschio, Doré di Cerbero, Mirfak di Perseo, Tokisada dell’Orologio, Ennead dello Scudo, Bayer del Pastore, Bartschius della Giraffa, Menkar della Balena; Generazioni Sconosciute - Rigel di Orione, Seryan di Orione, Yan dello Scudo, Relta della Croce del Sud, Lesia della Freccia, Orfeo della Lira. Cavalieri d’Argento del passato dalle costellazioni ignote: Serge, Kain, Ludwig, Isac, Gilles, Tony, Helga, Cima, Jose, Timothy, Algernon, Himrar, Tess, Migel, Siroe, Nobo, Edomon, Salomo, Gavin, Van, Juan, Zola, Baraba, Kim, Ivan.

POTERI SPECIALI: A parte i poteri individuali di ciascun guerriero, i Cavalieri d’Argento hanno un cosmo mediamente abbastanza potente, e possono superare la velocità del suono, variando di solito tra Mach 2 e Mach 5. Pur essendo la casta intermedia, tendono ad essere mostrati come più vicini ai Cavalieri di Bronzo che a quelli d’Oro, essendo privi del settimo senso ed incapaci di vedere, muoversi o lanciare colpi alla velocità della luce. Hanno comunque una discreta forza e vengono spesso inviati in missione dal Grande Tempio, da soli o in gruppo. Esistono inoltre Cavalieri d’Argento oltre la media, definiti simili, pari o, nel caso di Suikeo e Orfeo, persino superiori ai Cavalieri d’Oro, sebbene di solito finiscano per essere penalizzati dalla scarsa resistenza dell’armatura che indossano. I Cavalieri d’Argento hanno poteri e tecniche che coprono l’intera gamma, con una predilizione per le mosse energetiche.

PROFILO: I Cavalieri d'Argento sono la casta intermedia dell’esercito di Atena, dotati di un buon cosmo e di discrete armature che, pur prive della resistenza delle controparti dorate, coprono la maggior parte dei loro corpi. Hanno i pregi e i limiti tipici delle caste intermedie nei sistemi militari gerarchici, godendo di una certa autorità e libertà decisionale nei confronti dei Cavalieri di Bronzo o dei soldati, ma dovendo anche svolgere in prima persona incarichi di vario tipo senza possibilità di rifiuto. Risiedono per lo più al Grande Tempio, in dimore semplici e non troppo vicine alle case dello Zodiaco, ma possono essere stanziati o addirittura vivere in qualsiasi parte del mondo a seconda dell’incarico che è loro affidato. Non è noto se per legge debba esserci sempre un numero minimo di Cavalieri d’Argento presenti per la difesa quotidiana del Santuario.

Con la difesa del Grande Sacerdote e di Atena in mano ai Cavalieri d’Oro, i Cavalieri d’Argento devono spesso occuparsi della maggior parte delle missioni in giro per il pianeta, nonché della custodia delle armature di Bronzo prive di proprietario e dell’addestramento di potenziali candidati. Tale addestramento, che di norma dura anni, può avere luogo al Grande Tempio stesso o in altri luoghi più remoti, come l’Isola di Andromeda. Durante l’addestramento, un Cavaliere d’Argento ha potere di vita o di morte sui suoi discepoli, può stabilire le regole e i metodi di allenamento che preferisce e sembra non dover rendere conto a nessuno. In alcuni casi, come Albione con Andromeda, può persino fare le veci del Sacerdote e occuparsi personalmente dell’investitura, a patto ovviamente che il neo Cavaliere riesca a conquistare un’armatura e a controllarne il potere. Non tutti i Cavalieri d’Argento sono anche maestri, ma non è noto se si tratti di scelte attitudinali, volontariato, o se dipenda dalle armature di bronzo a disposizione e dagli ordini del Sacerdote. Durante l’addestramento dei discepoli, un Cavaliere d’Argento può comunque essere convocato al Grande Tempio per svolgere incarichi particolari o essere inviato in altre missioni, o può intervenire di propria iniziativa se lo ritiene necessario, come fa Castalia durante i primi attacchi dei Titani. Al momento, conosciamo sei Cavalieri d’Argento che hanno addestrato Cavalieri di Bronzo: Castalia con Pegasus, Tisifone con Cassios prima e Koga poi, Albione con Andromeda, Noesis con Retsu, Pavlin con Yuna e Georg con un Cavaliere sconosciuto. Il Maestro dei Ghiacci, istruttore di Cristal nell’anime, viene spesso considerato un Cavaliere d’Argento, anche se di recente è stato classificato come Cavaliere senza costellazione (vedi Note).

Hakurei è l’unico caso di Cavaliere d’Argento che addestra almeno un Cavaliere d’Oro, cosa collegata al suo essere un sopravvissuto della guerra sacra precedente. Spesso però è il contrario, e i Cavalieri d’Argento sono addestrati dai Cavalieri d’Oro, come vediamo con Loto e Pavone discepoli di Virgo. Più di frequente, le serie nicchiano sui dettagli degli addestramenti, dando a intendere che abbiano fatto da soli, magari seguendo le direttive del Grande Tempio o di qualche maestro estemporaneo. L’allenamento può essere anche in gruppo e anche con ragazzi che si stanno allenando per un obiettivo diverso: nel 1743, Suikyo si addestra insieme a Sion e Doko - all’epoca ancora destinati a diventare Cavalieri di Bronzo - mentre durante Omega esiste un’unica accademia per tutti, la Palaestra.

I rapporti tra i Cavalieri d’Argento e le altre caste appaiono variabili e secondari alle persone coinvolte. Di solito, c’è deferenza e rispetto verso i Cavalieri d’Oro, obbedienza assoluta nei confronti del Sacerdote, e una sorta di paterno cameratismo verso i Cavalieri di Bronzo alleati, ma si sono visti anche casi di spocchia, malcelata ostilità, sarcasmo o aperto disprezzo, specie se convinti di avere le spalle coperte. Di norma, un Cavaliere d’Argento non è obbligato a inginocchiarsi di fronte a un Cavaliere d’Oro e può commentare gli ordini del Grande Sacerdote o chiedere chiarimenti, ma non può rifiutarsi di obbedire. Un Cavaliere di Bronzo alleato in missione è più in basso nella scala gerarchica e tenuto a rispettare gli ordini di un Cavaliere d’Argento, mentre uno che si pone come nemico può essere ucciso senza troppe remore o senza cercare chiarimenti. Sebbene non accada praticamente mai nella serie, a detta dell’enciclopedia Taizen pare sia frequente inviare uno o più Cavalieri di Bronzo come scudieri di Cavalieri d’Argento. Un caso particolare è il Cavaliere dell’Altare, che è considerato una specie di vice-Sacerdote e ha incarichi amministrativi molto importanti, al punto da essere trattato con rispetto dagli stessi Cavalieri d’Oro. Nell’anime, Arles, prima di essere ucciso da Gemini, era considerato come un pari da Micene o Capricorn, e per questo la sua successiva ascesa a Grande Sacerdote viene accettata da tutti i Cavalieri d’Oro.

Per quanto riguarda i rapporti all’interno della stessa casta, i Cavalieri d’Argento danno di tanto in tanto l’impressione di essere abbastanza legati tra loro e di essere pronti a collaborare mostrando anche un certo cameratismo tra pari. In gruppo, sono pronti a darsi una mano a vicenda, sanno contare l’uno sull’altro e persino tentare strategie congiunte, come evidente in particolare nei casi di Moses e Asterione, e poi di Agape e Vesta. La cosa risalta anche dal desiderio più o meno condiviso di voler vendicare i compagni caduti. Non arrivano a piangere le morti dei parigrado, ma non mostrano neppure la fredda indifferenza tipica di molte altre caste, comportandosi più o meno come colleghi che magari non saranno amici, ma che comunque si rispettano e non si pestano i piedi a vicenda.

Molto spesso, i Cavalieri d’Argento sono i primi antagonisti delle serie, e per questo vengono mediamente presentati come uomini di dubbia moralità, ambigui o persino apertamente malvagi. Sia nella serie classica che in Omega, molti di loro in effetti hanno le tipiche caratterizzazioni da nemici, e non esitano a ricattare, deridere o torturare i protagonisti, a prendere ostaggi, ignorare i doveri base di un Cavaliere o mettere in pericolo degli innocenti. Questo lascerebbe intendere un certo lassismo da parte del Grande Tempio nel valutare gli uomini e affidare loro le armature, ma va anche detto che, in ambo i casi, il Santuario è gestito da un usurpatore che trae beneficio da questo genere di comportamenti, per di più parzialmente giustificati da lavaggi del cervello o inganni vari. A conferma di ciò, spesso Cavalieri che inizialmente erano stati ostili sono poi stati perdonati e riaccolti da Lady Isabel, mostrando in seguito tratti più eroici. Se i Cavalieri di Bronzo rappresentano spesso l’idealismo giovanile, e quelli d’Oro il rigido formalismo dell’età adulta, è comunque innegabile che in media i Cavalieri d’Argento simboleggino l’essere un po’ banderuole alla ricerca del miglior tornaconto personale del periodo di transizione.

L’altro lato della medaglia sono invece Cavalieri d’Argento che, pur a volte privi di una forza tale da fare la differenza, mostrano un tale paterno affetto nei confronti dei loro allievi da essere pronti a sacrificarsi per loro o per la causa. È in particolare il caso di Castalia, Albione, Pavlin, Kazuma, Hakurei o Noesis, non a caso tutti in qualche modo legati a discepoli o protagonisti, per i quali diventano esempi di vita. Nel mezzo, personaggi come Tisifone, Johann, Juan o Georg, ovvero fondamentalmente leali ma traviati dalle circostanze. Seppur più ligi alle regole e agli ordini rispetto ai Cavalieri di Bronzo, ci sono casi di Cavalieri d’Argento che le hanno messe da parte per motivi personali, in particolare Orfeo o Tisifone. Kazuma della Croce del Sud è l’unico personaggio conosciuto ad avere un figlio biologico, cosa normalmente sconsigliata dal Grande Tempio, anche se non espressamente vietata.

In battaglia o missione, i Cavalieri d’Argento - in assenza dei compagni d’Oro - hanno il ruolo di comandanti sul campo e una relativa libertà decisionale. Al contrario dei Cavalieri di Bronzo, che sopperiscono agli scarsi poteri con gli accessori speciali di molte delle loro armature, quelli d’Argento fanno affidamento soprattutto sul cosmo, e, a parte qualche eccezione, usano le armature solo come protezioni. A detta dell’enciclopedia Taizen, tutti i Cavalieri d’Argento possiedono almeno un colpo segreto indipendente dalla corazza, anche se alcuni, come Agape o Vesta, muoiono senza mostrarlo. La libertà decisionale non va comunque oltre la strategia immediata sul campo, con le missioni che devono essere decise e autorizzate da Atena, il Sacerdote o chi ne fa le veci, come il Primo Ministro, Altare o un Cavaliere d’Oro. Non sono noti casi di riunioni plenarie tra Cavalieri d’Argento paragonabili al Chrysos Synagein dei Cavalieri d’Oro, ma può capitare che vengano convocati in massa per ricevere ordini. In periodo di guerra, possono essere inviati da soli per missioni di esplorazione o difesa, coordinare i Cavalieri di Bronzo o essere a loro volta gestiti dai Cavalieri d’Oro. È sottinteso che, per parlare con il Grande Sacerdote, debbano ricevere da ciascun Cavaliere d’Oro il permesso di passare dalla sua casa. La serie classica, Episode G e Omega suggeriscono che non sia comune per un Cavaliere d’Argento vedere personalmente Atena, mentre Lost Canvas ha un approccio più aperto alla cosa.

Come detto, i Cavalieri d’Argento coprono più o meno l’intera gamma di poteri conosciuti, con una predominanza per quelli energetici. Sono la casta più variegata dal punto di vista degli attacchi, e alcuni di loro hanno il potere di sigillare, petrificare o indebolire in altro modo i nemici. Ciononostante però, il loro apporto alle guerre sacre conosciute è minimo, finendo spesso in secondo piano di fronte ai Cavalieri d’Oro o a Cavalieri di Bronzo particolarmente capaci e motivati. Pur essendo in media molto più forti di un Cavaliere di Bronzo normale, non sembrano altrettanto in grado di superare i propri limiti, finendo per trovarsi a malpartito contro avversari di categoria superiore, o persino contro nemici teoricamente inferiori. L’unica guerra sacra in cui sembrano essere stati determinanti è quella del 1500 vista in Lost Canvas, mentre nelle altre sono stati massacrati in massa o hanno svolto ruoli marginali di supporto. In ogni epoca esistono comunque eccezioni: Orfeo, Albione, Noesis, Suikyo e Hakurei sono stati tutti paragonati e ritenuti vicini, pari o persino superiori a Cavalieri d’Oro.

A parte il gruppetto citato sopra, i Cavalieri d’Argento sembrano avere capacità simili, anche se nel loro caso non si parla mai del rischio che un duello si trasformi in una guerra dei mille giorni a causa della perfetta parità. In effetti, nella serie classica alcuni come Argor o Eris mostrano di avere qualcosa in più, mentre altri finiscono per essere sconfitti senza mai lasciare il segno. È difficile però dire fino a che punto ciò sia un demerito del Cavaliere d’Argento piuttosto che un merito dei protagonisti, che godono della protezione di Atena e di una forza di volontà incrollabile.

Sebbene la cosa venga accennata solo vagamente, dopo la morte i Cavalieri d'Argento sono imprigionati nel Cocito, l'Inferno di ghiaccio, uno dei luoghi più profondi dell'Inferno, come punizione di Hades per l'aver osato combattere contro le divinità ed i loro eserciti. Non è noto se questa sorte spetti ai guerrieri di tutte le generazioni o solo a quella del 1970, ma visto l'enorme numero di cadaveri presenti al Cocito, è più probabile la prima ipotesi.

STORIA: 1° Generazione: Nelle epoche mitologiche, Nettuno, desideroso di conquistare la Terra, creò un esercito di guerrieri umani, nominando i sette più forti tra loro Generali degli Abissi. Atena, protettrice dell'umanità, cercò di contrastarlo, e quando il suo esercito venne quasi totalmente annientato, acconsentì alla creazione di 88 armature atte alla difesa del corpo. Tra esse, almeno ventiquattro armature d'argento, che avrebbero ricoperto i corpi dei guerrieri del grado intermedio del suo esercito. Grazie all'aiuto dei Cavalieri, Atena sconfisse Nettuno e ne sigillò l'anima.

Generazione: Sette generazioni dopo la guerra con Nettuno, Atena fece erigere agli abitanti di Atene dodici templi, che poi riunì col nome di Grande Tempio. Alla guida del Grande Tempio fu messo il più valoroso fra i cavalieri col titolo di Grande Sacerdote. Dopo la creazione del Grande Tempio vi fu un'epoca di caos, durante la quale Atena ed i cavalieri affrontarono i Giganti in una battaglia nota come Gigantomachia. La Dea stessa dovette intervenire contro il nemico più forte, Tifone, che alla fine fu sconfitto ed imprigionato sotto l'Etna. I Cavalieri d'Argento presero verosimilmente parte a questa guerra, ma non si sa in quanti o quali fossero i loro nomi.

3° Generazione: Un periodo di tempo imprecisato dopo la Gigantomachia, i Cavalieri affrontarono Ares, Dio della Guerra ed amico di Hades. Questa fu la battaglia più difficile, Ares usò le sue quattro armate di Bersekers, i suoi cavalieri, contro i guerrieri di Atena, che all'epoca erano 58. Per la prima volta Atena dovette permettere ai suoi cavalieri di utilizzare le armi della Bilancia e grazie ad esse Ares fu respinto fin nell'aldilà, dove Hades gli offrì protezione. Seguì una guerra contro Hades, che si concluse grazie al valore del cavaliere di Pegaso dell'epoca. Anche in questo caso, è noto che i Cavalieri d'Argento presero parte al conflitto, ma non si conosce alcun dettaglio sui ruoli che svolsero.

4° Generazione / Lost Canvas: Nel 1500, scoppiò la seconda guerra conosciuta tra Atena ed Hades. Vi prese parte un numero abbastanza folto di Cavalieri d’Argento, guidati da Hakurei dell’Altare: Lira, Ercole, Cane Maggiore, Centauro, Ofiuco, Cefeo, Balena, Freccia, Cerbero, Lucertola, Auriga, Mosca e Perseo. Alcuni di loro riuscirono a sopravvivere e presero parte alla battaglia finale, unendo i loro cosmi a quello di Atena per respingere e sconfiggere Hades. Ad eccezione di Hakurei, vennero però tutti uccisi a tradimento da Hypnos e Thanatos, venuti a riprendersi l’anima di Ade. Hakurei si occupò in seguito dei preparativi per la guerra successiva. Questa generazione esiste solo nella serie Lost Canvas.

5° Generazione / Lost Canvas: Questa è la generazione che prese parte al terzo conflitto contro Hades. Alla guida del Grande Sacerdote Sage, furono riuniti numerosi Cavalieri d’Argento, tra cui Hakurei, la sua allieva Yuzuriha della Gru, Tsubaki della Vela e Lacaille della Poppa, entrambi discepoli di El Cid del Capricorno, e i Cavalieri di Ercole, Cane Maggiore, Centauro, Cefeo, Balena, Freccia, Cerbero, Lucertola, Auriga, Mosca, Corvo, Cani da Caccia e Perseo. Hakurei, maestro anche di Sion dell’Ariete, assestò un colpo importante all’esercito nemico sconfiggendo e sigillando Hypnos a costo della vita, ma gli altri Cavalieri d’Argento caddero in varie battaglie senza lasciare il segno. Yuzuriha sopravvisse alla guerra, perdendo però i poteri e trascorrendo il resto della sua vita come una persona normale.

6° Generazione / Next Dimension: Questa dovrebbe essere la generazione "ufficiale" del 1743, e i primi ad incontrarla sono Andromeda e Phoenix, tornati indietro nel tempo grazie all'aiuto di Chronos. Per ora conosciamo un solo esponente, Suikyo della Coppa, maestro di Tenma, il Pegasus dell’epoca, prima di cambiare schieramento e diventare Spectre di Garuda. Pur essendo nominalmente un Cavaliere d’Argento, i suoi poteri sono paragonabili a quelli dei Cavalieri d’Oro. Per il momento, la maggior parte della storia che riguarda i Cavalieri d’Argento di quest’epoca è sconosciuta.

Generazioni sconosciute: Ci sono tre occasioni di Cavalieri d’Argento citati o persino visti senza che l’epoca di appartenenza sia stata indicata, anche se verosimilmente precedono quella moderna. I membri dei gruppi potrebbero venire dallo stesso periodo storico, o essere Cavalieri misti vissuti in ere separate. Il primo è composto da Seryan, Yan, Relta, Lesia e Orfeo, riportati temporaneamente in vita dalla dea Discordia in un fugace tentativo di conquista del mondo. Rinominati Cavalieri di Discordia, si parla di loro nell’apposita pagina. Il secondo ha in realtà per ora un solo esponente, Rigel di Orione, sempre riportato temporaneamente in vita dalla dea Eris durante la guerra contro Atena e le sue Saintie. Infine, nel cimitero del Grande Tempio si vedono le lapidi di svariati guerrieri indicati come Cavalieri d’Argento, ma le cui costellazioni sono ignote: Serge, Kain, Ludwig, Isac, Gilles, Tony, Helga, Cima, Jose, Timothy, Algernon, Himrar, Tess, Migel, Siroe, Nobo, Edomon, Salomo, Gavin, Van, Juan, Zola, Baraba, Kim e Ivan. Le loro lapidi sono tutte vicine, ma è impossibile dire se siano vissuti nella stessa epoca o meno. Nulla vieta che siano tra i Cavalieri senza nome visti in Lost Canvas.

7° Generazione: E' la Generazione del 1970, la più conosciuta, di cui fanno parte Castalia dell’Aquila, Tisifone dell’Ofiuco, Eris della Lucertola, Babel del Centauro, Moses della Balena, Asterione dei Cani da Caccia, Argor di Perseo, Damian del Corvo, Agape di Auriga, Vesta di Cerbero, Argetti di Eracle, Dedalus della Mosca, Orione del Cane Maggiore, Betelgeuse della Freccia, Albione di Cefeo, Orfeo della Lira, Arles e Nicol dell’Altare, Noesis del Triangolo, Pavone, Loto, Aracne, Georg della Croce del Sud, Juan dello Scudo. Hanno la caratteristica di morire per lo più ad opera dei protagonisti, non arrivando nella quasi totalità a vivere le guerre sacre contro Nettuno e Hades. Non tutti comunque compaiono contemporaneamente: Arles, che esiste in questa forma solo nell’anime, muore per mano del Cavaliere d’Oro ribelle Gemini nel 1973; Noesis cade eroicamente nel 1979, per salvare il suo allievo Retsu dalla Gorgone Euriale. Eris, Babel, Moses, Asterione, Argor, Damian, Agape, Vesta, Argetti, Dedalus, Orione, Betelgeuse, Pavone, Loto e Aracne, ingannati da Gemini e inviati in varie missioni contro cinque Cavalieri di Bronzo, vengono come detto da loro sconfitti e uccisi in battaglia. Albione, maestro di Andromeda, sospetta gli inganni di Gemini e viene per questo ucciso dai Cavalieri d’Oro Scorpio e Fish. Nicol succede ad Arles come Cavaliere dell’Altare e gestisce brevemente il Santuario dopo la rivolta di Gemini, ma viene ucciso nel corso di una nuova Gigantomachia. Orfeo, per amore di Euridice, diserta e la segue in Ade per molti anni, mostrando di essere forse il primo Cavaliere d’Argento capace di risvegliare l’ottavo senso, prima di morire a sua volta nell’ultima guerra contro Hades. Castalia e Tisifone sono le uniche a sopravvivere e hanno spesso ruoli di supporto nelle guerre sacre, con la seconda in particolare che rimane operativa anche nella generazione successiva, facendo da insegnante e ponte di collegamento.

8° Generazione / Omega: E’ la generazione successiva a quella della serie classica, di cui fanno parte Kazuma della Croce del Sud, Johann del Corvo, Miguel dei Cani da Caccia, Fly della Mosca, Pavlin del Pavone, Sham della Freccia, Balazo del Reticolo, Almaaz di Auriga, Michelangelo dello Scalpello, Aspides dell’Idra Maschio, Doré di Cerbero, Mirfak di Perseo, Tokisada dell’Orologio, Ennead dello Scudo, Bayer del Pastore, Bartschius della Giraffa e Menkar della Balena, oltre appunto a Tisifone, unica esponente della generazione precedente dopo la misteriosa scomparsa di Castalia. I Cavalieri d’Argento di quest’epoca hanno a che fare con la minaccia e gli inganni di Mars, come pure con l’iniziale assenza dei Cavalieri d’Oro, l’evoluzione dei totem delle armature in Cloth Stone ed i nuovi poteri elementali derivati da essa. Privi di una guida a causa della contemporanea assenza di Atena e di un Sacerdote, e della morte prematura del carismatico Kazuma, finiscono per essere ingannati e portati a servire Mars, chi credendolo un alleato e chi temendone la forza. Molti di loro vengono inviati in missione contro un nuovo gruppo di Cavalieri di Bronzo e finiscono per essere sconfitti, ma solo Pavlin, Sham, Balazo e Almaaz perdono la vita, mentre Aspides alterna ripetutamente l’armatura d’Argento dell’Idra Maschio con quella di Bronzo dell’Idra. Tokisada, dotato di poteri temporali, riceve la promozione a Cavaliere d’Oro dell’Acquario, per poi cambiare schieramento e diventare addirittura un Pallasite nella seconda parte della serie. In questa fase, i Cavalieri d’Argento sopravvissuti e tornati tra le fila di Atena affrontano la minaccia della dea Pallas, svolgendo un marginale ruolo di difesa prima, e di attacco poi, tra le strade di Pallasvelda. La maggior parte di loro non compie azioni di nota, ma solo Menkar e forse Ennead vengono uccisi. Si presume che gli altri tornino al Grande Tempio e si pongano a disposizione del nuovo Grande Sacerdote Harbinger del Toro. La loro particolarità, armature a parte, è il possedere colpi segreti totalmente nuovi e slegati da quelli dei loro predecessori.

NOTE: Le informazioni presenti in questo profilo provengono dall'Ipermito ufficiale di Kurumada, dall'enciclopedia Taizen, dalla Side Story "La storia segreta di Excalibur" originariamente pubblicata sull'artbook Jump Gold Selection 2, dal manga Saint Seiya edizione StarComics, dall'anime classico, dai manga prequel Episode G, Saintia Eho e Lost Canvas, tutti editi in Italia dalla Planet Manga ed in Giappone dalla Akita Shonen, dal manga prequel Next Dimension, edito in Italia dalla JPop e dall’anime Saint Seiya Omega. Next Dimension e Lost Canvas sono in aperta contraddizione tra loro, narrando eventi totalmente diversi pur essendo entrambi ambientati nello stesso periodo. In mancanza di chiarimenti ufficiali, gli eventi della trama e, soprattutto, l'autore fanno di Next Dimension il passato canonico, e di Lost Canvas una realtà temporale alternativa, che in questo caso coinvolge anche la generazione precedente del 1700 e quella del 1500.

Sul numero dei Cavalieri d’Argento esiste un’enorme confusione, dovuta alle varie opere che vanno apertamente in contraddizione tra loro. Ufficialmente, esistono 24 Cavalieri d’Argento, numero non casuale visto che sono la metà dei Cavalieri di Bronzo e il doppio dei Cavalieri d’Oro. Dal manga classico, vengono indicati come appartenenti a Cavalieri d’Argento le costellazioni di Aquila, Ofiuco, Lucertola, Centauro, Balena, Cani da Caccia, Corvo, Auriga, Perseo, Eracle, Mosca, Cane Maggiore, Freccia, Cefeo, Lira e Cerbero. Quest’ultima è in realtà una costellazione estinta, cioè una le cui stelle sono in seguito state inglobate in un’altra (in questo caso Ercole). Intervistato a riguardo, Kurumada ha risposto di essersi basato sulla mitologia più che sull’astronomia, cosa che rende possibile sia l’esistenza delle armature di altre costellazioni estinte, che di costellazioni prive di armatura. Sempre Kurumada ha poi indicato come d’argento le armature di Coppa e Altare, i cui gradi sono in seguito confermati in Next Dimension, Gigantomachia e Lost Canvas.

L’anime ha aggiunto numerosi personaggi, molti dei quali a lungo ritenuti Cavalieri d’Argento dai fan. Di recente però, i libretti dei blu-ray hanno fatto chiarezza, nominando ufficialmente Cavalieri d’Argento soltanto Pavone, Loto e Aracne, che però viene indicato come privo di costellazione. Per di più, Loto viene chiamato Argora di Lotus, nonostante non esista una costellazione con questo nome. Ricollegandosi al discorso di Cerbero, ciò fa pensare che possano esistere più di 24 armature d’argento, e che non tutte debbano necessariamente avere una costellazione di appartenenza. Sempre l’anime, aggiunge come Cavalieri d’Argento anche Orione, Scudo e Croce del Sud, di recente confermati come tali anche nello spin-off Saint Seiya Saintia Sho. Gli altri personaggi creati dall’anime vengono vagamente categorizzati come Cavalieri del Santuario, guerrieri dotati di armatura ma privi di rango o costellazione.

Nell’epoca moderna degli spin-off, oltre ad essere state confermate le costellazioni elencate prima, sono state indicate come d’argento anche Triangolo (Episode G), Gru, Vela e Poppa (Lost Canvas). Questo ci porta a 28 Cavalieri, quattro oltre lo standard dei 24, e a 25 costellazioni attuali. A voler essere pignoli, Next Dimension rivela che Ofiuco era in origine un Cavaliere d’Oro, quindi la creazione della corazza d’argento potrebbe essere una punizione successiva e la costellazione non rientrare nel computo delle 24. Nel futuro di Saint Seiya Omega, sono costellazioni d’Argento anche Reticolo, Idra Maschio, Giraffa, Pastore, Scalpello e Orologio, ma Aquila e Orione sono passate al Bronzo dopo la caduta del meteorite che le ha mutate in Clothstone, quindi è possibile che quelle sei siano state similmente promosse.

Considerando solo quelli di cui conosciamo il nome, finora abbiamo visto 52 Cavalieri d’Argento, che diventano 76 contando anche gli anonimi di Lost Canvas. Un numero notevole, per una classe di personaggi purtroppo quasi sempre ignorata o usata come nemici e carne da cannone. Per ragioni ignote, ma probabilmente commerciali, i Cavalieri d'Argento del 1700 di Lost Canvas e quelli del 1900 hanno quasi tutti il medesimo aspetto. Al contrario, quelli del 1500 hanno un aspetto leggermente diverso, anche se sempre riconducibile alla serie classica. Dall’enciclopedia Taizen viene la spiegazione sul ruolo dei Cavalieri d’Argento come insegnanti di quelli di Bronzo, cosa in effetti vista di tanto in tanto in quasi tutte le opere. La questione della reale forza dei Cavalieri d’Argento è di tanto in tanto dibattuta dai fan, ma l’opinione comune è che, per quanto forti, siano mediamente lontanissimi dal livello dei Cavalieri d’Oro e dei guerrieri corrispondenti degli altri eserciti.

Non viene mai affermato esplicitamente che Orfeo ha risvegliato l’ottavo senso ma, visto che si trova in Ade con il corpo, questa dovrebbe essere l’unica spiegazione plausibile. Albione viene di tanto in tanto paragonato ai Cavalieri d’Oro dai fan per il fatto che riesce a tener testa a Scorpio, rendendo necessario l’intervento di Fish, anche se il grosso del combattimento non viene mostrato, ed è da vedere se sarebbe davvero riuscito a respingerlo da solo. In uno dei rari esempi di Cavaliere d’Argento che trascende i propri limiti, Noesis, in punto di morte, espande al massimo il suo cosmo, che acquisisce bagliori dorati. Hakurei, oltre a mostrare tecniche in grado di mettere in difficoltà Hypnos, è il maestro del Cavaliere d’Oro Sion, e sembra esserlo anche di Asmita di Virgo. Suikyo infine riceve la carica di Giudice di Hades, a conferma di un cosmo paragonabile a quello dei Cavalieri d’Oro, incrina l’armatura di Sion con il cosmo e uccide Ox del Toro.

In Saint Seiya Omega, i Cavalieri possiedono poteri elementali, divisi tra sette tipologie. Tisifone è fulmine, Bayer del Pastore e Kazuma della Croce del Sud sono fuoco, Michelangelo di Scalpello, Miguel dei Cani da Caccia, Ennead dello Scudo, Mirfak di Perseo e Bartschius della Giraffa sono terra, Menkar della Balena, Pavlin di Pavone e Tokisada dell’Orologio acqua, Johann del Corvo e Fly della Mosca vento. Gli elementi di Almaaz di Auriga, Aspides dell’Idra Maschio, Balazo del Reticolo e Sham della Freccia non sono indicati.

Le generazioni citate nel profilo non sono ovviamente le uniche mai esistite, ma sono le sole per le quali esistono accenni diretti o indiretti. Tra loro, le prime tre sono citate brevemente nell'Ipermito, senza che vengano rivelati dettagli su numero o membri. La generazione più nota è quella della serie classica, forte di manga, anime, Episode G e Saintia Sho, seguita dalla generazione di Omega che mostra un buon numero di membri. Sicuramente esistono anche delle generazioni intermedie che per ora non sono ancora state mostrate.

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