CAVALIERI NERI
(BLACK SAINTS)
STIRPE: Cavalieri rinnegati
MEMBRI: Sconosciuto, sembrano diverse decine.
RESIDENZA: Isola della Regina Nera.
PAESE D'ORIGINE: Variabile
COSTELLAZIONE / SIMBOLO: Le stesse costellazioni dei Cavalieri di Bronzo e Argento e copiano.
ARMATURA / ARMI: I Cavalieri Neri indossano armature che sono copie identiche delle corazze di bronzo e argento da cui prendono il nome. La loro origine è avvolta nel mistero, nell’Ipermito viene solo accennato che si trovano sull’Isola della Regina Nera e hanno attratto ragazzi che non erano riusciti a diventare normali Cavalieri. Si ritiene possano essere state forgiate da alchemisti ribelli dell’isola di Mu, ma non vi sono effettive dichiarazioni a riguardo. Forse anche a causa dello scarso cosmo di chi le indossa, sono tra le armature più deboli e vengono distrutte abbastanza facilmente, anche in gruppo. Possiedono le stesse armi e difese delle armature originali, ma non i poteri. Ad esempio, le catene nere non percepiscono la presenza dei nemici, mentre l’armatura della Fenice nera non si riforma dopo essere stata distrutta. Il loro punto di congelamento è sconosciuto.
PRIMA APPARIZIONE: Come categoria: Saint Seiya Hypermyth Ufficiale. Generazione attuale - storicamente: Episodio 7 "Il furto della sacra armatura" (anime), Saint Seiya n°3 (manga edizione Starcomics). Cronologicamente: Saint Seiya Lost Canvas Extra volume 4.
GENERAZIONI CONOSCIUTE: 3. Una indirettamente e due direttamente.
MEMBRI CONOSCIUTI: 1° Generazione - ere mitologiche: nessuno; 2° Generazione - 1743 / Lost Canvas - Manigoldo gaiden: Don Avido dell’Altare Nero, Alegre della Balena Nera, Ruse del Corvo Nero, Laimargos di Ercole Nero, Yudo dei Cani da Caccia Neri; 3° Generazione - 1970 - serie classica: Pegasus Nero, Dragone Nero, Cigno Nero, Andromeda Nero, Phoenix Nero, numerosi Phoenix Neri, numerosi Cavalieri senza nome tra cui Corvo, Cane Maggiore e Balena; Ritahoa di Phoenix Nero, Kenuma di Pegasus Nero, Jido di Cigno Nero, Shinadekuro di Dragone Nero e un secondo Andromeda Nero (solo anime); Fukuryu (gemello di Dragone Nero, solo manga).
POTERI SPECIALI: A parte i poteri individuali di ciascun guerriero, i Cavalieri Neri non possiedono capacità speciali. Sebbene la maggior parte di loro sia molto debole, indipendentemente dal grado dell’armatura che copiano, sia nella generazione moderna che in quella di Lost Canvas ci sono individui con capacità molto sopra la media. I Cavalieri Neri sembrano ovviare alle loro mancanze con la forza del numero, ma il loro è probabilmente l’esercito più debole tra quelli comparsi nelle varie serie.
PROFILO: I Cavalieri Neri sono una casta particolare, formata da individui che, per un motivo o per un altro, non sono riusciti a conquistare una vera armatura, ma hanno comunque cosmo e poteri da Cavaliere. Avendo deciso di utilizzare le loro capacità per fini personali e non per difendere la giustizia, sono stati ripudiati da Atena e vengono chiamati i Cavalieri delle tenebre. La loro base è l'Isola della Regina Nera, un isola vulcanica considerata come un inferno sulla Terra per le sue terribili e durissime condizioni di vita. In questo luogo, sono ammassate le armature nere, copie di bassa lega delle vere corazze di bronzo e argento. Non dovrebbero esistere copie delle armature d’oro, e di conseguenza Cavalieri Neri basati sulle dodici costellazioni dello zodiaco.
Il numero esatto dei Cavalieri Neri è sconosciuto, ma potrebbero essere centinaia, considerando che le armature di bronzo e argento sono 72, e che parrebbe esistere almeno una copia di ciascuna. Nel manga, esistono almeno due copie dell’armatura del Dragone, e svariate di quella della Fenice, che per un periodo viene indossata dai soldati semplici del gruppo. Nell’anime, la situazione è analoga ma esiste una seconda copia anche delle armature di Pegasus, Cigno e Andromeda.
In quanto casta ribelle, i Cavalieri Neri sono abbastanza disorganizzati e privi di una struttura vera e propria, finendo quindi per assomigliare più a una massa di guerrieri che ad un esercito vero e proprio. Seguono la legge del più forte e obbediscono ad un capo in particolare, eseguendone ciecamente gli ordini, inginocchiandosi ai suoi piedi e arrivando al suicidio pur di non tradirlo. Il ruolo di capo viene ottenuto con la forza, sconfiggendo e uccidendo il precedente per poi prenderne il posto. Una volta salito al potere, un capo può poi scegliersi dei luogotenenti, come fatto da Phoenix con i quattro Cavalieri Neri principali, o da Jango con Phoenix Nero. Curiosamente, i Cavalieri Neri fanno sempre gruppo unico, e non si sono mai viste situazioni in cui alcuni di loro abbiano provato a staccarsi dai compagni per agire autonomamente. Pur essendo noti per la loro enorme crudeltà, di solito non rappresentano una vera e propria minaccia per il mondo, essendo stati confinati sull’Isola della Regina Nera dal Grande Tempio, con la minaccia di morte per coloro che provino ad abbandonarla. Anche sull’Isola, comportamenti di un certo tipo non vengono tollerati, come visto nel manga quando Virgo vi si reca per punire Jango. Un ulteriore deterrente è rappresentato da un guardiano posto sull’isola dal Grande Tempio, e riconoscibile dalla particolare maschera che indossa, utilizzata proprio per tenere imprigionati i Cavalieri Neri. I doveri di questo guardiano, che nella serie classica è Guilty, rimangono vaghi e indefiniti, ma è presumibile che debba impedire con la forza ai Cavalieri Neri di allontanarsi, agendo come una specie di carceriere. Quando il guardiano è in vita, i Cavalieri Neri vivono rintanati nella metà più remota dell’isola. Secondo la prima e seconda Jump Gold Selection, è un Cavaliere ormai ritiratosi, mentre Lost Canvas lascia intendere che sia un incarico trasmesso da generazione in generazione. Sempre secondo Lost Canvas, solo coloro che appartengono a questa stirpe possono distruggere la maschera.
In condizioni normali, i Cavalieri Neri sembrano semplicemente vivere sull’Isola senza avere alcun incarico o compito preciso da svolgere, e non è noto come si procurino da mangiare o come passino le loro giornate. In battaglia, la loro autonomia decisionale dipende dalla rigidità degli ordini che hanno ricevuto. Non sono vincolati da amicizia o onore, quindi possono attaccare in gruppo o servirsi di qualsiasi trucco o scorrettezza desiderino. La loro crudeltà è confermata da una preferenza per tecniche di lotta lente e dolorose, spesso versioni corrotte di quelle dei Cavalieri che copiano. Si suppone che abbiano creato da soli queste tecniche, visto che non sembra esserci legame tra l’armatura nera indossata e quella che avevano provato a ottenere in precedenza, e sicuramente non erano compagni di addestramento dei protagonisti. In un caso però, Avido dell’Altare Nero è stato effettivamente discepolo di Hakurei dell’Altare, cosa che potrebbe spiegare la sua forza paragonabile a quella di un Cavaliere d’Oro, e molto superiore a quella di qualsiasi altro Cavaliere Nero sia comparso nelle serie. Non sono invece noti casi di Cavalieri normali addestrati da un Cavaliere Nero. Sebbene mediamente deboli, e penalizzati da corazze poco resistenti, i Cavalieri Neri migliori possono comunque superare la forza di un Cavaliere di Bronzo comune. I più deboli invece non sembrano neppure dotati di cosmo e combattono solo con la forza fisica.
Il rapporto tra i Cavalieri Neri e il Grande Tempio in condizioni normali è ostile, ma dipende comunque dalla persona che siede sul trono, come evidente durante il regno di Arles, per il quale i Cavalieri Neri agiscono da alleati/sicari. In Episode G, l’Isola della Regina Nera è uno dei luoghi utilizzato come prigione a cielo aperto per i soldati dell’esercito dei Titani, ma non sappiamo se tra costoro poi vi saranno futuri Cavalieri Neri. I rapporti dei Cavalieri Neri verso i Cavalieri normali sono di aperto disprezzo, accentuato da arroganza e da un marcato senso di superiorità che spesso trova scarso riscontro nei fatti. Tra loro, collaborano ma senza affetto o amicizia e non piangono delle morti dei compagni, solitamente ritenuti commilitoni e nulla più. Dragone Nero commenta la caduta di Andromeda Nero con distacco e indifferenza, dando a intendere che neppure loro quattro, che pure formano un nucleo più compatto e unito di Cavalieri Neri, siano particolarmente legati. Esiste però un diffuso orgoglio nei confronti dela propria casta, accompagnato da totale disprezzo nei confronti dei traditori indipendentemente dalla loro forza. Questo salta all’occhio quando, al ritorno di Phoenix sull’Isola, in molti lo attaccano, pur consapevoli delle sue capacità.
Sebbene la cosa non venga mai approfondita, i Cavalieri Neri dovrebbero scomparire tutti con l’inabissarsi dell’Isola della Regina Nera, visto che gli unici superstiti vengono eliminati poco più tardi da Andromeda e Phoenix. D’altra parte, è probabile che vi saranno sempre aspiranti Cavalieri mossi da ambizione personale, e quindi nuovi potenziali Cavalieri Neri. Non sappiamo che fine facciano le loro anime dopo la morte. Non essendo veri Cavalieri, probabilmente non cadono nel Cocito, ma potrebbero finire nella Prigione dei violenti di Ade.
STORIA: 1° Generazione: Nelle epoche mitologiche, numerosi guerrieri che non erano riusciti a diventare Cavaliere, o che avevano perso il titolo dopo aver cercato di usare i loro nuovi poteri per scopi personali, vennero ripudiati da Atena e si stabilirono sull’Isola della Regina Nera. Qui, indossarono le misteriose armature che vi si trovavano e divennero Cavalieri Neri.
2° Generazione / Lost Canvas: Nel 1728, un gruppo di Cavalieri Neri si ribellò al carceriere dell’Isola, riuscendo a ucciderlo insieme a quasi tutta la sua famiglia, e a rubare la maschera. Sotto la guida di Avido dell’Altare Nero, allievo del potente Cavaliere d’Argento Hakurei, si stabilirono a Venezia, in Italia, e iniziarono a comportarsi da criminali, accumulando denaro e potere in vista di una guerra totale contro il Grande Tempio. Circa 10 anni più tardi, Hakurei e suo fratello Sage, il Grande Sacerdote, inviarono i Cavalieri d’Oro Manigoldo del Cancro e Albafica dei Pesci a sbarazzarsi di loro. Pur con qualche difficoltà, i due portarono a termine la missione con successo.
3° Generazione: E' la Generazione del 1970, la più conosciuta, di cui fanno parte i doppi neri di Pegasus, Dragone, Cigno, Andromeda e Phoenix, oltre a numerosi sconosciuti e soldati semplici. Il primo a prenderne il comando è Phoenix che, ucciso il suo maestro, nonché loro guardiano, decide di utilizzarli per vendicarsi di Alman di Thule e Lady Isabel, oltre che per conquistare l’armatura del Sagittario e prendere il potere. Pur servendosi di dozzine di soldati semplici, fa soprattutto affidamento su Pegasus Nero, Dragone Nero, Cigno Nero e Andromeda Nero, alzandoli al grado di suoi principali sottoposti e affidando a ciascuno di loro un pezzo dell’armatura del Sagittario. In seguito però, tutti e quattro vengono uccisi in battaglia dai loro doppi, e Phoenix, pentito, si schiera dalla parte di Atena. Il suo abbandono crea un vuoto di potere sull’Isola della Regina Nera, di cui ben presto approfitta Jango, il figlio di un criminale mandato lì anni prima per diventare Cavaliere.
Contemporaneamente, cinque guerrieri con indosso ennesime copie delle armature di bronzo giurano segretamente fedeltà ad Arles al Grande Tempio per vendicarsi e si sottopongono brevemente ad un allenamento speciale. Poco dopo, approfittando delle assenze di Sirio e Cristal, e guidati da Ritahoa di Phoenix Nero, Kenuma di Pegasus Nero, Jido di Cigno Nero, Shinadekuro di Dragone Nero e un secondo Andromeda Nero attaccano Andromeda a Nuova Luxor, cercando di ucciderlo. Il ragazzo sconfigge però il suo doppio, e gli altri quattro vengono rapidamente uccisi dal sopraggiungere del vero Phoenix
Poco tempo dopo, collaborando con Arles e il Grande Tempio, Jango cerca di uccidere Phoenix al suo ritorno sull’Isola, e gli aizza contro i Cavalieri Neri superstiti e Phoenix Nero. Tutti loro, Jango incluso, vengono però sconfitti da Phoenix, Pegasus, Andromeda e Cristal. Poco dopo, l’Isola della Regina Nera si inabissa, verosimilmente uccidendo tutti gli altri Cavalieri Neri ancora in giro.
NOTE: Le informazioni presenti in questo profilo provengono dall'Ipermito ufficiale di Kurumada, dall'enciclopedia Taizen, dalla Side Story "Andromeda e Phoenix" originariamente pubblicata sull'artbook Jump Gold Selection 1, dal manga Saint Seiya edizione StarComics, dall'anime classico, dai manga prequel Episode G e Lost Canvas, tutti editi in Italia dalla Planet Manga ed in Giappone dalla Akita Shonen. Le informazioni provenienti da Lost Canvas non sono necessariamente canoniche, visto che la serie è in aperta contraddizione con il prequel ufficiale Next Dimension. Al momento però, non contraddicono quanto stabilito nella serie classica, e anzi aggiungono qualche interessante informazione.
Ritahoa, Kenuma, Jido, Shinadekuro e il secondo Andromeda Nero sono personaggi che compaiono nella Side Story "Andromeda e Phoenix" (tradotta negli articoli del sito), ambientata dopo l’episodio 22 dell’anime. Il loro allenamento avrebbe quindi luogo nel breve periodo tra gli episodi 16 e 21, durante i vari attacchi che Gigars invia contro i protagonisti. Per errore, nelle illustrazioni dell’artbook Andromeda indossa però la sua armatura V2. La loro esistenza serve più che altro a confermare che esistono numerose copie di ciascuna armatura, e non solo di quella della Fenice. Fukuryu invece è un personaggio che compare solo nel manga, dove è presentato come il gemello cieco di Dragone Nero, che lo aiuta segretamente in combattimento. Viene ucciso abbastanza facilmente da Sirio. Nel videogioco per Playstation 3 - Saint Seiya Sanctuary Battle, oltre ai cinque tradizionali, compaiono anche i Cavalieri Neri di Aquila, Ofiuco e Lucertola, copie nere di Castalia, Tisifone ed Eris.
Il numero esatto dei Cavalieri Neri è sconosciuto, ma potenzialmente infinito visto che esistono numerose copie di ciascuna corazza. In Lost Canvas, le armature nere (che qui hanno un aspetto leggermente diverso dalle classiche), perdono colore e consistenza se poste di fronte alla maschera del guardiano dell’isola. Sempre in Lost Canvas sembra che i ranghi classici si rispettino anche tra i Cavalieri Neri, ma nella serie classica le copie dei Cavalieri d’Argento fanno parte della marmaglia comune uccisa in massa da Phoenix.
Come detto in precedenza, i Cavalieri Neri non possiedono necessariamente gli stessi poteri degli originali, ma una sorta di versione corrotta dei loro colpi segreti, con aspetto simile ma effetti diversi. In Lost Canvas, i legami sono più netti e Yudo dei Cani da Caccia può leggere nel pensiero come farà Asterione nella serie classica. Per motivi ignoti, molti Cavalieri Neri sono fisicamente identici alle loro controparti buone.
Le generazioni citate nel profilo non sono ovviamente le uniche mai esistite, ma sono le sole per le quali esistono accenni diretti o indiretti. In Saint Seiya Omega la casta non compare, a sostegno della teoria che li vorrebbe tutti morti con la distruzione dell’Isola della Regina Nera.
Profilo di Suikyo e Shiryu ©