DAISY

(ERII)

ETA': Sconosciuta. 15 anni circa.

ALTEZZA: Sconosciuta. 1.55 M circa.

PESO: Sconosciuto. 42 Kg circa.

OCCHI: Verdi.

CAPELLI: Biondi.

DATA DI NASCITA: Sconosciuta.

LUOGO DI NASCITA: Sconosciuto. Presumibilmente Nuova Luxor.

GRUPPO SANGUIGNO: Sconosciuto.

SEGNI PARTICOLARI: Nessuno.

PARENTI CONOSCIUTI: Nessuno, Daisy è orfana.

COSTELLAZIONE / SIMBOLO: Daisy non ha una vera costellazione guida, ma è nata sotto la stessa "configurazione astrale" della Dea Discordia, e quindi è suscettibile al suo controllo.

ARMATURA / ARMI: /

STIRPE: Normale essere umano.

PRIMA APPARIZIONE: OAV 1 "La Dea della Discordia" (anime).

EPISODI (SAGA): OAV 1

NUMERI DEL MANGA: /

COLPI SEGRETI / POTERI: Daisy è una normale essere umana, e di conseguenza non ha alcun tipo di potere o tecnica speciale.

STORIA: Daisy nacque a Nuova Luxor e, in circostanze ignote, rimase orfana di entrambi i genitori. Venne così affidata a vari collegi, ultimo tra i quali il St. Charles. All'orfanotrofio, Daisy conobbe Lamia, una bambina della sua stessa età, e le due divennero amiche.

Passarono alcuni anni, e Daisy e Lamia divennero abbastanza grandi da poter lasciare l'orfanotrofio qualora volessero. Come gesto di gratitudine verso il prete che le aveva cresciute, e verso l'unica famiglia che avevano, le due decisero però di restare per dare una mano e prendersi cura dei bambini più piccoli. Daisy così iniziò a far loro da insegnante, ma continuò anche a badare a loro ed a giocarci insieme, intrattenendoli ad esempio creando delle figure con i fili. Ben presto, la ragazza si guadagnò l'affetto di tutti loro, e persino quello di Smarty, uno tra i più dispettosi, che però non sempre le obbediva. Frequente vittima degli scherzi di Smarty era un altro bambino di nome Sancho, che Daisy doveva spesso consolare dopo le marachelle del compagno.

Un giorno, un ragazzo di nome Pegasus fece ritorno all'orfanotrofio per parlare con Lamia. Pegasus era parte di un gruppo di bambini partiti qualche tempo prima dell'arrivo di Daisy per addestrarsi e diventare Cavalieri dello Zodiaco (vedi Note), e la ragazza ne aveva sentito parlare dai racconti dell'amica. Timida per natura, Daisy non fece immediatamente amicizia con Pegasus, tra l'altro poco socievole per via di alcune situazioni personali che lo riguardavano, ma imparò pian piano a conoscerlo a causa delle sue frequenti visite.

Alcuni mesi più tardi, Daisy era impegnata a controllare i bambini che giocavano nel parco quando, a causa dell'ennesimo dispetto di Smarty, Sancho rischiò di essere investito da un'auto. Vedendolo in pericolo, Daisy non esitò a gettarsi a salvarlo, rischiando a sua volta la vita, ma venne salvata dal tempestivo arrivo di Cristal il Cigno, amico di Pegasus ed a sua volta Cavaliere dello Zodiaco. La bontà ed il fascino del ragazzo fecero subito colpo su Daisy, che per il resto della giornata faticò a concentrarsi su suoi compiti.

Cristal, venuto in visita al collegio insieme a Pegasus, all'amico Andromeda e ad una ragazza di nome Isabel, si fermò fino a sera, e così pian piano i due poterono iniziare a conoscersi ed entrarono in confidenza. Daisy confidò a Cristal di essere anche lei orfana e di trarre sollievo solo dalla presenza dei bambini, ed il ragazzo, a sua volta attratto da lei, le spiegò invece che la sua forza erano gli amici. Alla ricerca di un pò di solitudine, i due uscirono ad ammirare il cielo stellato, ma improvvisamente l'attenzione di Daisy venne attirata da una cometa che stava attraversando il cielo.

A sua insaputa, questa cometa si chiamava Lepar e conteneva al suo interno la mela d'oro della Dea Discordia, fonte del suo potere e ricettacolo della sua anima. Daisy era nata sotto la stessa configurazione astrale della Dea, cosa che la rendeva vulnerabile al suo controllo, così la vicinanza con il pomo d'oro fece cadere la fanciulla in uno stato di trance. Lasciato rientrare Cristal nell'orfanotrofio, Daisy si incamminò sulla spiaggia di Nuova Luxor, verso il punto in cui la mela d'oro era caduta e, trovatola, la toccò. Così facendo, risvegliò lo spirito di Discordia, che prese possesso del suo corpo, dando il via ad un piano di vendetta nei confronti di Atena, Dea della Giustizia, a sua volta incarnata in Isabel.

Posseduta dalla Dea, Daisy non si rese conto dello svolgersi degli eventi e rimase praticamente priva di sensi fino a quando Discordia non venne sconfitta dai cavalieri di Atena, ovvero Pegasus, Cristal ed i loro amici Sirio il Dragone, Andromeda e Phoenix. In seguito alla scomparsa di Discordia, Daisy rischiò di restar sepolta dal crollo del suo tempio, ma venne salvata da Cristal, che poi la riportò al collegio St. Charles.

Ripresasi dalla brutta esperienza, Daisy continuò a lavorare con Lamia all'orfanotrofio, ma la sua relazione con Cristal non andò mai oltre l'amicizia, anche a causa delle numerose avventure in cui il ragazzo si trovò contiuamente coinvolto.

NOTE:  Le informazioni presenti in questo profilo provengono dal 1° OAV, che è fuori continuity rispetto alla serie classica, ed infatti Daisy non ricompare mai prima o dopo il film.

Il fatto che l'orfanotrofio sia gestito da un prete è accennato nel primo numero del manga. Il film non chiarisce se Daisy sia un'orfana cresciuta nell'orfanotrofio come Lamia, o se sia stata assunta in seguito, ma la prima ipotesi è la più probabile perchè il collegio non sembra avere abbastanza denaro per assumere altro personale.

In occasione del loro primo incontro nel film, Cristal non riconosce Daisy, suggerendo che non si erano mai visti prima. Questo indica che la ragazza raggiunse il collegio St. Charles qualche tempo dopo la partenza dei futuri cavalieri per le rispettive località di addestramento.

Non è molto chiaro cosa Discordia intenda per "configurazione astrale", ed è improbabile si stia riferendo al semplice segno zodiacale. Nella versione originale, Daisy si chiama Erii, e l'assonanza tra il suo nome e quello di Eris è indicato come segno di predestinazione e ragione della possessione.

La storia di Daisy durante la possessione da parte di Discordia è trattata nel profilo della Dea.

Profilo di Shiryu ©