CARONTE
(ACHERON CARON)
LOST CANVAS
ETA': 38 Anni
ALTEZZA: 1.83 M
PESO: 65 Kg
OCCHI: Neri
CAPELLI: Rossi
DATA DI NASCITA: 2 Ottobre
LUOGO DI NASCITA: Italia
GRUPPO SANGUIGNO: 0
SEGNI PARTICOLARI: Nessuno.
PARENTI CONOSCIUTI: Nessuno. E' probabile che sia orfano, ma non ci sono prove a riguardo.
COSTELLAZIONE / SIMBOLO: Acheronte, uno dei quattro fiumi infernali.
ARMATURA / ARMI: Surplice dell'Acheronte. La Surplice di Caronte non ha poteri speciali, è dotata di ali ma non è noto se è in grado di volare. É possibile che nell'elmo vi siano dei piccoli scomparti nascosti per conservare piccoli oggetti. La Surplice è armata di un grosso remo, lungo più di un metro e mezzo e verosimilmente composto dello stesso materiale della corazza. Il remo è indispensabile per spingere la gondola di Caronte nell'Acheronte, ed è abbastanza resistente da poter essere usato come arma, sia offensiva che difensiva. La Surplice viene gravemente danneggiata dal Fulmine di Pegasus al termine del combattimento tra i due.
STIRPE: Spectre di Hades, appartenente alla stella del Cielo di Mezzo.
PRIMA APPARIZIONE: Saint Seiya Lost Canvas N° 17, 1° capitolo (manga).
EPISODI (SAGA): /
NUMERI DEL MANGA: 17.
COLPI SEGRETI / POTERI: In Lost Canvas, Caronte mostra solo una tecnica, il Rolling Oar, ovvero "Remo Rotante", un colpo che viene eseguito con il remo della Surplice. Lo Spectre fa ruotare il remo davanti a se, raggiungendo una velocità pari al match 18 e compiendo ogni rotazione in un millesimo di secondo. Così facendo, crea una barriera del tutto impenetrabile per i colpi più lenti, che si infrangono sull'arma. Essendo una tecnica puramente fisica, il Rolling Oar non necessita di cosmo e dipende interamente dall'abilità di Caronte nel ruotare il remo. Questa difesa è comunque vulnerabile agli attacchi che si muovono a velocità superiore ad un millesimo di secondo, capaci di sfruttare gli spazi vuoti lasciati dal remo durante la rotazione. Anche se non lo vediamo mai, è molto probabile che possieda anche l’altra tecnica, l’Edging Current Crasher. Caronte possiede inoltre i poteri tipici di uno Spectre del Cielo, ovvero una buona forza e velocità, ed è abile nell'usare il remo come arma, solitamente per colpire dall'alto verso il basso o viceversa. Inoltre, è l'unico a sapersi orizzontare nel vastissimo fiume Acheronte, ed a poter condurre i dannati attraverso le sue acque
STORIA: Nelle epoche mitologiche, Hades, signore dell'oltretomba, affidò ad un vecchio di nome Caronte il compito di traghettare le anime attraverso il fiume Acheronte, e di condurle agli inferi. L'uomo accettò, chiedendo però in cambio un obolo a ciascun dannato come pagamento. Col tempo, Caronte divenne esperto conoscitore dell'Inferno e delle sue Prigioni, sentendo anche parlare del leggendario Elisio, luogo paradisiaco cui solo i puri possono accedere, ma si accorse anche che negli occhi di tutti coloro che giungevano in Ade vi era solo malvagità.
In seguito, Hades si risvegliò dal sonno di secoli nel quale Atena lo aveva sprofondato al termine dell'ultima guerra sacra. Spinto dal disgusto verso gli uomini, Hades dichiarò loro guerra, ma, memore della sconfitta subita dai Cavalieri della Dea, approntò un esercito di fedeli guerrieri, chiamati Spectre, e diede a ciascuno di loro un'armatura nera dal nome di Surplice. A Caronte venne data la Surplice dell'Acheronte, armata tra l'altro di un pesante remo. Gli Spectre si scontrarono con l'esercito dei cavalieri, ma la terribile battaglia si concluse con la vittoria di Atena e la sconfitta di Hades. In seguito a questa sconfitta, gli spiriti degli Spectre vennero imprigionati. Libero di esistere solo nell'aldilà a causa del suo vitale compito, Caronte continuò a traghettare le anime (vedi Note).
Nel 1743, "l'anno della luce", gli Spectre si risvegliarono ancora una volta, radunandosi attorno ad Hades, incarnatosi in un ragazzino di nome Aron. Per un complesso disegno, Aron era il fratello maggiore di Sasha, incarnazione di Atena. Come previsto, scoppiò una nuova guerra tra Cavalieri e Spectre, ma Caronte rimase per lungo tempo in disparte, non prendendo parte ad alcun combattimento o schermaglia. Per quanto fedele ad Hades, egli ttra l’altro credeva soprattutto nel denaro e nella ricchezza, convinto che alla fine le persone più felici fossero quelle che avevano accumulato di più nella vita. Per Caronte, questo era un parametro più semplice ed imparziale di altri per stabilire la felicità, e di conseguenza eseguiva solo i compiti per i quali veniva in qualche modo retribuito. Ad un certo punto, Aron spostò l’intera nazione italiana in cielo, come parte del suo piano per dipingere il Lost Canvas, un immenso affresco che avrebbe posto fine alla vita sulla terra. All’interno del Lost Canvas fu edificata una fortezza, composta da vari templi e protetta da un cancello. A separare il cancello dai templi c’era il cosiddetto mare di nubi, e fu lì che Caronte iniziò a pattugliare navigando sopra la sua gondola.
Qualche tempo dopo, Atena ed i suoi Cavalieri giunsero nel mare di nubi. Caronte venne avvertito della cosa da Hades stesso, che gli ordinò di impadronirsi dei capelli della Dea, grazie alla quale avrebbe potuto sigillarne i poteri, trasformandola in un essere umano. A facilitargli le cose c’era una trappola: un arco di pietra passando sotto il quale si udivano le voci delle persone care del passato, e che mutava in pietra chi si voltava a guardare. Il maleficio sembrò pietrificare tutti i Cavalieri a bordo dell’imbarcazione di Atena, e così Caronte salì già sicuro della vittoria, distruggendo casualmente le statue di alcuni nemici. Improvvisamente però fu sorpreso da Tenma di Pegasus, vivo grazie all’aiuto di un amico. Respinti i suoi assalti con il Rolling Oar, Caronte lo avvertì che la nave su cui si trovavano sarebbe presto affondata, entrando a far parte del Lost Canvas.
Tenma avrebbe voluto mettere tutti in salvo sulla gondola dello Spectre, ma Atena lo fermò. Anche lei era infatti sopravvissuta, insieme a Sion dell’Ariete e Regulus del Leone, gli ultimi Cavalieri d’Oro rimasti, e sapeva bene che sarebbe stato impossibile fuggire, specie evitando di perdersi. Chiese così a Caronte di trasportarli, e lo Spectre, memore degli ordini di Hades, acconsentì, obbligandoli però a lasciare tutte le statue sulla nave che affondava. A bordo, Caronte parlò loro dei Templi delle Stelle Malefiche, difesi dai Guardiani degli Astri, gli Spectre a guardia della via per Hades. Poi si fermò di colpo, affermando che sarebbe stato accusato di tradimento se li avesse semplicemente condotti a riva, e chiedendo almeno un pagamento: i capelli di Sasha. La Dea acconsentì, e subito Caronte fece volare le ciocche da Aron, che le usò per privare Atena dei suoi poteri, come previsto. Solo adesso, ridendo, lo Spectre svelò loro la verita.
Furiosi, i Cavalieri lo attaccarono. Caronte, nel difendersi, spiegò loro la sua filosofia, incentrata su denaro e ricchezze, affermando di aver solo eseguito un ordine, ma ben presto venne comunque ben presto sconfitto e ferito da morte da Sion. Nonostante tutto però condusse lo stesso la sua gondola fino alla riva, perché alla fin fine Sasha aveva consegnato il pagamento richiesto e quindi neppure lui poteva sottrarsi al suo dovere. Fedele fino all’ultimo alle sue convinzioni, lo Spectre si spense.
NOTE: Le informazioni presenti in questo profilo provengono dalla mitologia Greca, dall'Hypermyth ufficiale di Kurumada e dal numero 17 di Lost Canvas, edizione originale, corrispondente ai numeri 33 e 34 italiani, edizione Planet Manga. Caronte è uno degli Spectre meno presenti della serie, comparendo in una quarantina di pagine scarse. La cosa si riflette nel fatto che non combatte mai realmente, adoperando solo un paio di volte il Rolling Oar per difendersi, e mai l’Edging Current Crasher. È però molto probabile che possieda anche quella tecnica, viste le affinità dei personaggi con le controparti della serie classica. Per lo stesso motivo, i dati di peso, altezza, data e luogo di nascita sono verosimilmente gli stessi.
A causa dell'importantissimo compito svolto da Caronte nell'Ade, forse secondo solo a quello di Minosse al Tribunale, è alquanto improbabile che lo Spectre sia stato imprigionato insieme ai compagni per 200 anni. Si deve quindi ipotizzare che, privo di un corpo terreno in cui incarnarsi, abbia continuato a svolgere il suo compito negli inferi, forse come semplice spirito oppure nel suo corpo mitologico. Con i suoi 38 anni, Caronte è uno dei personaggi più anziani della serie. Non sappiamo nulla del suo passato, anche perché gli Spectre sono dei predestinati che vivevano come uomini normali fino al risveglio delle costellazioni demoniache. E' quindi possibile che Caronte abbia abbandonato la propria famiglia solo di recente. Tra l'altro in realtà è anche plausibile che Caronte non sia il vero nome del ragazzo, ma solo quello dello Spectre d'Acheronte.
In Lost Canvas, Caronte rispetta la sua filosofia con più rigidità rispetto alla serie classica, anteponendola addirittura ai suoi doveri di Spectre. Va’ però notato che alla fine il pagamento non è per lui ma per Hades, e Caronte non riceve nessun obolo o altro pedaggio, quindi il gesto finale è più un modo per apprezzare il pagamento offerto da Sasha che l’effettivo compimento dei suoi doveri. Non sappiamo chi abbia creato l’arco di pietra che pietrifica i Cavalieri, ma visti i poteri è probabile che sia opera di Hades stesso.
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