KIRA DI SCILLA
A difesa della colonna dell'oceano Pacifico del Sud vi è Kira di Scilla. Il suo nome non è frutto del caso, come nella mitologia Scilla era una creatura con la parte superiore del corpo a forma di donna e quella inferiore formata da sei bestie, così gli attacchi di Kira si basano proprio su quegli animali, il lupo, l'aquila, la libellula, il vampiro, il serpente e l'orso bruno. E' Andromeda l'eroe che affronta Scilla, ma la sua difesa è inutile contro le tecniche del suo nemico, una per ogni bestia: il "Volo dell'aquila possente", le "zanne del lupo", il "pungiglione della libellula", le "spire del serpente", i "denti del vampiro" ed infine il "colpo dell'orso bruno". Andromeda rischia la vita ma Kira, volendo mostrare tutte le sue tecniche, non vi imprime la massima forza. La potenza di questi colpi è enorme, ma essi dipendono molto dall'armatura di scaglie d'oro, le cui parti rappresentano le sei bestie. Il colpo più forte di Kira è invece il "vortice di Scilla". Sconfitto il nemico, ma non riuscendo ad abbattere il pilastro, Andromeda sta per sacrificarsi ma l'arrivo di Kiki e dell'armatura di Libra lo salvano. Impugnate le barre gemellari, Andromeda le scaglia contro il pilastro che, nonostante il disperato intervento di Kira che cerca di fermare il colpo con il proprio corpo, viene abbattuto. In punto di morte per il colpo delle barre gemellari, Kira consiglia Andromeda di non avere pietà del suo nemico altrimenti prima o poi morirà. La morte di Kira rattrista Andromeda perché i due cavalieri erano simili, entrambi erano pronti a sacrificarsi per ciò in cui credevano.