CAPITOLO 4: LE RUNE
L’uomo sa che qualcosa sta per accadere. La sua missione sta per concludersi. I suoi occhi blu come il mare fissano la foresta che si stende al di sotto dell’altura sulla quale è situato il tempio che per 50 lunghissimi anni ha protetto."Lo sento avvicinarsi…. Sta venendo a prendere la runa della Terra,ma non gli sarà così facile portarla via. Il male non trionferà."dice mentre si avvolge nel suo mantello candido ed inizia a concentrarsi.
200 metri più in basso un uomo dalla verde armatura entra nei cancelli del tempio sacro. Le sue pupille sono come quelle dei gatti,infernali,il corpo snello e dalla carnagione chiara nasconde la sua enorme potenza. Delle guardie giacciono alle sue spalle. Le ha già trucidate. Un sorriso sul suo volto,sta per eseguire gli ordini del suo padrone.
Hyoga dell’acquario è quasi giunto alla tredicesima casa quando sente una fortissima esplosione provenire nientemeno che dalla prima casa dell’ariete. Il cavaliere d’oro si volta per riuscire a capire ciò che è accaduto,ma da lassù non si vede quasi nulla."Maledizione. Cosa diavolo sta accadendo laggiù?"
"Te lo spiego io,cavaliere"sibila una voce alle sue spalle"Siamo tornati a prendere ciò che ci appartiene."
"Questa voce…..no,non può essere"Hyoga si volta e vede il suo maestro,Camus che lo fissa dai gradini che separano la dodicesima casa dalla residenza di Atena."Maestro"il cavaliere d’oro si inchina dinanzi al suo mentore,che lo guarda con aria di sufficienza."Non inchinarti,mio giovane allievo. Sono venuto qui solo per riprendermi quelle sacre vestigia che tu tanto immeritatamente indossi!"e gli rifila un calcio in pieno volto. Hyoga accusa il colpo ed arretra il volto subito dopo l’impatto."Maestro,ma cosa fate?Non mi riconoscete?"
"Certo che ti riconosco,Hyoga di cygnus,ed è per questo che ti farò fuori. Polvere di diamanti!"urla scagliando il suo poderoso colpo verso il suo ex allievo. Hyoga è quanto mai sorpreso di vedere il suo maestro che lo attacca,perciò subisce il colpo in pieno e viene lanciato contro la dodicesima casa. Un rumore sordo accompagna il crollo della colona contro la quale Hyoga si è scontrato. Il cavaliere d’oro si rialza,l’armatura lo ha protetto dall’attacco del suo maestro."Maestro,perché lo ha fatto?"
"Te l’ho già detto,ma se preferisci posso ripeterlo,a quanto pare non lo capisci. Noi siamo ritornato per prendere ciò che ci spetta!".Hyoga alza lo sguardo. "Noi?"
"Esatto,cavaliere"dice una voce alle sue spalle. Il cavaliere dell’acquario si volta e riconosce il corpo di Aphrodite,un tempo cavaliere d’oro dei pesci. "Ma cosa sta succedendo qui? Voi siete morti,non potete essere tornati in vita…."
"Ahahahahahahahh"dice il suo maestro"non hai ancora capito vero?"
"Noi siamo qui per mandarvi all’inferno!"prorompe Aphrodite. "Royal demon rose!"e scaglia la sua rosa avvelenata contro Hyoga. Questi alza una teca di ghiaccio che para l’attacco,ma Camus si sta già dirigendo verso di lui:"Non puoi competere contro due cavalieri d’oro,mio caro allievo."
"Una volta qualcuno mi ha detto che è l’armatura che si indossa a fare la differenza. Ora io indosso le sacre vestigia dell’acquario e voi?"risponde Hyoga preparando la polvere di diamanti.
"Non ci fermerai,pivello. Diamond dust!"
"Siete voi gli illusi,Diamond dust!"
I due colpi si scontrano e liberano la loro energia spaventosa che travolge anche l’ex cavaliere dei pesci."La potenza del colpo di Camus è diminuita molto rispetto a poco fa….."pensa Hyoga mentre anche lui viene sbalzato all’indietro.
"Salve,cavaliere"dice il guardiano all’uomo in armatura verde che è appena entrato nel suo tempio sacro.
"Pochi convenevoli,vecchio. Dov’è la runa?"Il vecchio si stringe nel suo bianco mantello."Cosa ti fa pensare che qui ci sia una runa?"
"Hahahahahaahah,non penserai mica che io,Shamash delle ore,sia venuto fin qui inutilmente. So che qui è custodita la runa della terra,e so anche che non me la cederai tanto facilmente. Ma io sono comunque pronto a combattere."
"Pazzo! Nessuno può competere con la potenza dei custodi. Il fato stesso ci ha donato questo cosmo, e non sarà di certo un guerriero di basso rango come te a battermi!"
"Stolto"esclama il cavaliere,mentre allunga il palmo della mano. Da questa scaturisce un’impetuosa corrente fredda che scaglia il vecchio custode contro la parete alle sue spalle.
Il vecchio si rialza apparentemente senza aver subito alcun danno."Devi fare molto meglio di così,mio caro,se vuoi la runa." Shamash risponde con un sorriso."Ho appena cominciato,custode. Trema dinnanzi allo scorrere del tempo."ed inizia a concentrare il suo cosmo.
"Quale essere mortale è in possesso di un cosmo che addirittura sovrasta quello di un custode del fato? Questi non è un cavaliere qualunque,devo stare molto attento."
"Ammira lo strapotere del dio Anu. Merciless time!"serra le due mani formando un ipotetico cannone e lancia una sfera di energia contro il suo avversario,il quale non può evitarla e viene travolto da terribili scariche elettriche."Ma cosa succede?sento l’energia che mi sta abbandonando,com’è possibile?"
"Hahahahahaha vecchio,questo è il potere del mio colpo segreto. Accelera il metabolismo del tuo corpo,fino a portarlo ad una età non consona al combattimento. Il tuo fisico sta invecchiando,non reggerà a lungo sotto i miei colpi". L’anziano custode vede la sua pelle incresparsi sempre di più,il cavaliere chiamato Shamash ha ragione,sta invecchiando e sente le forze che lo abbandonano.
"Vediamo se ora hai i riflessi per respingere questo attacco"esclama il cavliere delle ore mentre parte con un destro che colpisce il custode alla bocca dello stomaco. Quest ultimo si piega dal dolore e si accascia ai piedi del suo assalitore."Come credevo,il mio compitosi rivelerà più facile del previsto."
"E’ qui che ti sbagli,mio caro"sospira il vecchio"la nostra forza non deriva dal fisico,ma dal potere mentale assegnatoci dal fato stesso".
"Cosa vai blaterando? Hai ancora la forza per parlare?"il vecchio si rialza…il suo fisico è tornato quello di un tempo."Il tuo colpo non ha effetto su di noi custodi. Noi abbiamo il potere del fato che ci protegge"esclama concentrando la sua immensa energia.
"Ora si che inizieremo a divertirci!"è la risposta di Shamash che emula il suo avversario.
Hyoga si rialza senza alcun danno,ma con grandissima sorpresa vede che il suo ex maestro lo ha già fatto."Come può essersi rialzato così presto dopo il mio attacco? Non indossa armatura alcuna,tutto ciò non è possibile."
"Haahahahahah Hyoga,allievo mio,i tuoi colpi non hanno effetto su di me. Oramai siamo su due livelli differenti,ecco perché sei destinato a soccombere."
"Hmmmm….i miei attacchi non hanno effetto su di loro. Ma anche loro non possono farmi nulla fino a quando io indosserò queste sacre vestigia."
"Il tuo destino è ormai segnato,moccioso"esclama Aphrodite. La concentrazione del suo cosmo abbaglia Hyoga il quale però nota qualcosa. "E’ meno intenso il cosmo dei pesci rispetto a prima. Cosa causa questo cambiamento?"ma la sua sorpresa aumenta nel momento in cui vede l’ex cavaliere della dodicesima casa assumere una strana posizione."Ma cosa fa?". Aphrodite crea una enorme sfera di energia nera nella sua mano destra ed inizia a sorridere. "Ora scoprirai cos’è il vero dolore!Wrath of doom!"e parte all’attacco lanciando la sfera di energia contro Hyoga. Questi innalza un muro di ghiaccio,ma la sfera lo polverizza e si abbatte contro di lui. Sopraffatto da quella immane potenza Hyoga viene sbalzato via all’istante. "Quale cosmo può donargli una simile potenza?"pensa mentre cade per terra stremato. Un sorriso appare sul volto di Camus. "Ora capisci di che forza siamo dotati?"pensa tra sé e sé mentre vede il suo allievo tentare di rialzarsi dolorante. L’armatura sacra dell’acquario ha una profonda crepa all’altezza dello stomaco. Hyoga la guarda stupito. Si rimette in ginocchio,ma il dolore è fortissimo ed è dipinto sul suo viso."Ma che razza di colpo era? Nessuno è in grado di liberare una simile potenza."ma poi qualcosa cattura la sua attenzione"Dov’è finito Aphrodite? Non riesco nemmeno ad avvertire il suo cosmo…"
"Fossi in te mi preoccuperei di chi ho dinnanzi a me,mio caro Hyoga!"la voce di Camus risuona nelle sue orecchie. Un calcio lo colpisce al fianco prima ancora che questi si sia rimesso in piedi. E subito dopo una scarica micidiale di colpi si abbatte sul corpo del povero cavaliere d’oro.
Nel frattempo,Tholom di cancer sta risalendo le scale del grande tempio a gran velocità."Non posso credere di aver appena sconfitto un ex cavaliere d’oro!"ma ora il suo pensiero torna alle parole che il suo compagno Sirio gli ha detto:"Vai da Atena ed avvertila di tutto ciò che è accaduto qui. Avvisa tutti i cavalieri d’oro. Siamo stati attaccati!". Arrivato nei pressi della sua casa,il cavaliere nota la distruzione causata dalla battaglia fra Shaka Aldebaran e Kiki e scorge il corpo del cavaliere d’oro che giace per terra."Cavaliere d’ariete"lo chiama a gran voce."Cavaliere d’ariete. Cosa è accaduto alla quarta casa? Chi ti ha ridotto così?"ma il cavaliere è svenuto,forse dalla stanchezza. Tholom ne avverte distintamente il cosmo ed il battito cardiaco."E’ ancora vivo,per fortuna" e riprende senza indugio la sua corsa verso la tredicesima casa e la sala del trono di Atena.
Lo sguardo del vecchio custode è cambiato. Ora le sue pupille sono bianche come il suo mantello."Riesce ad espandere il suo cosmo oltre ogni immaginazione. Bene,meglio così,almeno avrò di che divertirmi"pensa Shamash guardando il suo avversario che inizia a roteare le braccia.
Il custode crea una corrente di vento fra le sue braccia,una specie di tornado si genera. L’energia è al massimo,il colpo è pronto a partire."Destiny tornado!"urla il vecchio scagliando un vero e proprio tornado di energia contro il suo rivale,centrandolo in pieno petto. Ma Shamash non fa una piega,sembra che il colpo del custode si fermi sulla sua corazza senza riuscire a penetrarla. Apoco a poco l’energia del colpo termina e Shamash scoppia in una fragorosa risata."Wahahahahahha…stolto…..la Merciless time potrà anche non avere effetto sul tuo corpo,ma ha effetto sui tuoi colpi. Ho accelerato il tornado in modo da farlo terminare il più presto possibile,senza scalfire minimamente la mia corazza." Una smorfia di paura da parte del vecchio. "Salutami l’inferno,custode!Pugno del tempo!"esclama colpendo il custode in pieno stomaco con un doppio gancio destro. Il pugno affonda nel ventre del vecchi e ne trapassa il corpo da parte a parte. Un rivolo di sangue fuoriesce dalla sua bocca,la vita lo sta abbandonando. "Pe…perdonatemi,fratelli. Non sono riuscito ad adempiere la mia missione."sono le sue ultime parole. Subito dopo,si accascia per terra ed esala il suo ultimo respiro.
Il cavaliere delle ore ne sposta il cadavere con un calcione e si dirige verso la sala alle sue spalle. Distrutto il portone in legno la vede. Dinanzi a lui la runa della terra manifesta il suo bagliore."Padrone,missione compiuta. La terza runa è nostra!"