Capitolo quinto -
UNA ROSA DI MORTE
Niobe correva veloce mentre scorrevano dietro e accanto a sè colonne e statue avvolte in fiori dai meravigliosi colori.
Non avvertiva cosmi nemici neppure quello di Eos che eppure si poteva chiaramente vedere anche da grande distanza.
"Come mai non riesco a percepirla?" si chiese avvicinandosi a una colonna avvolta in un roseto arrampicante.
Un lieve spostamento d’aria e una rosa la sfiorò sulla maschera.
Niobe si era spostata appena in tempo per non essere colpita.
"Non sai che anche le rose possono essere un grande pericolo Niobe di Falco?" disse un cavaliere dai lunghissimi capelli azzurrini e con vestigia non integrali rosa e verde acqua.
"Questa voce io la conosco tu sei Paride sacro guardiano di Venere..." disse mentre il nemico si rivelava completamente.
"Anche se l’hai evitata comunque sia non c’èra veleno o quant’altro in quella rosa, era solo per festeggiare il nostro primo e ultimo incontro: DEATH BALLET RED ROSE !"
Una miriade di rose rosse volarono verso Niobe che con un salto evitò completamente l’attacco.
"Paride perchè mi hai attaccato?" chiese Niobe sconvolta.
Gli occhi di Paride erano arrossati e le stelle pupille erano diventate rosso sangue.
Il suo sguardo era lo stesso di quello di un posseduto.
"Muori!" e nuovamente un nugolo di rose volò verso Niobe che nuovamente evitò l’attacco senza apparenti problemi.
"Paride spiegami cosa ti è successo parla!" ma come risposta ottenne solo di ricevere una serie di pugni nel ventre e in faccia.
"E così dunque, qualcuno ha soggiogato la tua mente, dovrò liberarti dal giogo che ti rende schiavo, schiavo di un potere occulto!" ed espanse il suo cosmo.
"Non credere di sconfiggermi così facilmente: DEATH BALLET RED ROSE !"
Un nugolo di rose rosse volò verso Niobe che le respinse con una semplice emanazione del suo cosmo.
I petali caddero a terra così come i resti delle rose stesse.
Il cosmo di Paride si accese di un colore intenso per poi spegnersi subito dopo.
Il guardiano di Venere cadde a terra in preda alle convulsioni.
Niobe si avvicinò per soccorrerlo ma di risposta vene colpita dalla tempesta di Rose rosse a distanza ravvicinata che le fece cadere l’elmo.
"Stupida mai abbassare la difesa anche se il tuo nemico ha bisogno di un presunto aiuto!"
Niobe era stordita e lentamente stava perdendo i sensi trascinandosi verso una morte dolce.
Su di lei incombeva minaccioso Paride ora più che mai intenzionato a porre fine alla vita della giovane Heroes.
Un filo di vento muoveva i capelli di Paride mentre si avvicinava alla guerriera a terra inerme.
"Una lenta fine non ti si addice guerriera di Ercole..."
"...ti finirò subito, non mi piace vedere gli animali soffrire!" e alzò la mano assumendo la classica posizione del taglio della mano.
La mano calò ma non incontro che fiori erba e terriccio che si innalzarono per circa due metri di altezza.
Niobe era in aria ed espandeva paurosamente il proprio cosmo preparandosi a colpire in picchiata Paride.
"Prendi: BLACK MESSAGE!"
Un falco avvolto da fiamme rosate scuro avvolse e scaraventò prima a terra Paride e poi in aria e infine a terra dove in una pozza di sangue si fermò.
Niobe atterrò pochi attimi dopo esausta cadde a terra e si tenne sulle mani.
Il fiato pesante eppure regolare.
"Dovrei avercela fatta..."
Ma la battaglia non era ancora finita.
Nuovamente delle rose comparirono intorno a Niobe mentre altre comparvero dove giaceva a terra Paride.
Niobe si avvicinò e schivò un potente pugno che però la cinse facendola volare in aria dove Paride gli scaglio una serie di calci volanti.
Seppur affaticata Niobe evitò diversi calci mentre altri la colpirono sulle spalliere della sua Livrins.
"Non sei ancora sconfitto Paride?"
"No, mi spiace serva di Ercole!"
"Perchè mi combatti cavaliere, cosa ti spinge a tradire l’ordine di Venere?"
A quella domanda Paride si portò le mani alla testa e si accasciò al suolo sudando copiosamente.
"Perchè ha tradito la Dea dell’amore e della Bellezza, dimmi perchè?"
Ma come risposta ricevette nuovamente il colpo delle rose rosse.
"DEATH BALLET RED ROSE !"
Anche questa volta Niobe evitò l’attacco e si accinse a usare per la seconda volta il suo colpo dagli effetti devastanti.
"Mi dispiace cavaliere ma devo farlo!" e con queste parole spiccò il salto nel cielo espandendo il proprio cosmo.
"BLACK MESSENGER!" urlò prima di avventarsi su Paride.
"PIRAHNA ROSE!" udì a bassa voce.
Una fitta nube nera avvolse Niobe che nel frattempo stava eseguendo il suo colpo.
Un urlo e poi Niobe ricadde a terra con la Livrins quasi del tutto distrutta.
Intorno a Paride ora volavano rose nere.