Capitolo dodici -

IL RITONO DI EROS E ANTEROS

"Tu...come hai fatto a sopravvivere al mio colpo di prima?" chiese Eos mentre dinanzi a lei compariva la figura di Eros avvolto nella propria aura cosmica.

"E non è il solo Dea dell’Aurora!" disse Anteros ricomparendo anch’egli avvolto nel suo cosmo divino.

"Voi dovreste essere morti con il mio precedente colpo, come mai non è così?" chiese esasperata Eos indietreggiando di alcuni passi.

"Per quanto tu possa essere potente come divinità, alla fine sei solo una dea minore forse poco più forte di noi due messi insieme!" rispose Eros incocciando una freccia nel suo arco.

"Vedremo quanto resisterete al mio attacco che questa volta non vi darà tregua!" e mentre diceva queste parole un raggio luminoso partì dai occhi di Eos in direzione di Eros e Anteros che con un balzo laterale evitarono di essere colpiti.

I due divini fratelli con rapidi movimenti che si intersecavano tra loro piombarono su Eos travolgendola e scagliandola a terra alcuni metri indietro.

Alcune gocce di sangue colarono a terra.

"Non ci posso credere quei due idioti mi hanno ferito..." disse toccandosi alla tempia.

"Pronto fratello?"

"Si Eros: ETERNAL LOVING!"

"GOLDEN LOVE ARROW colpisci!"

I due colpi non andarono a segno.

La Dea dell’Aurora seppur voltata bloccò con la mano i due colpi combinati e li scagliò lontani da lei.

"Accidenti!"

"Miserabili vermi come osate attaccare una divinità quale io sono, non meritate che l’oblio eterno!"

"E’ inutile Eos che provi a impressionarci con le tue farneticazioni!"

"Peggio per voi,avrei voluto evitare di arrivare a tanto ma vedo che con voi è fatica sprecata farvi desistere!"

A queste parole comparve nel cielo un immenso arcobaleno e il cielo si fece del colore del mattino.

Leggere goccioline caddero.

Il cosmo di Eos risplendeva più forte che mai.

"Addio figli di Venere: AURORA CRISTALLINA!"

Una fortissima pioggia di cristalli cadde su Eros e Anteros imprigionandoli dentro un immenso Diamante plurisfaccettato.

Le mani della Dea si abbassarono e smise di bruciare il proprio cosmo.

"La fine per voi è giunta, quel cristallo vi imprigionerà in eterno..." disse con tono beffardo raccogliendo la cinta di Venere e lo specchio.

"Fermati..." urlò una voce roca.

Eos si voltò.

La sorpresa regnava in lei.

"Ma come io ti ho ucciso!" chiese con la voce tremola.

"Hai ucciso Neleo ma non me Nestore, ed ora te la farò pagare salvando i due dei che proteggono questi luoghi!"

Eos lo guardò terrorizzata.

Un ampio cosmo lo avvolgeva mentre la possente muscolatura si gonfiava a dismisura.

"Lo spirito dell’Orso mi aiuterà: BLOODY CLAW!"

Dalla ferita nel torace schizzò sangue.

Nestore scagliò il suo tremendo colpo che colpì in pieno l’enorme diamante da poco costituito.

Passarono alcuni secondi.

Nestore abbassò il pugno e il suo cosmo scomparve.

Una goccia dopo l’altra la sua vita stava scorrendo via.

Improvvisamente una crepa prima piccola poi sempre più grande cominciò a comparire e a farsi strada.

Il diamante si distrusse liberando le due divinità che caddero a terra svenute.

"Perchè lo hai fatto, che cosa ti ha spinto?" chiese Eos che non credeva ai propri occhi.

Lui un mortale era riuscito a distruggere quel cristallo che nessuno sarebbe mai riuscito a rompere.

"Come hai fatto dimmelo?"

"Non è stato difficile Dea dell’Aurora, per quanto possa valere il tuo potere non è così superiore a quanto sia il mio, solo la tua immortalità e la mia umanità ci dividono!" rispose con poca Voce l’Heroes.

"Cosa dici, sei forse impazzito a causa del sangue che hai perso?"

"La mia vita sta per finire è vero ma in questo momento ho capito molte cose ed ora metterò fine a questa guerra!"

Nuovamente Nestore espanse quello che rimaneva del suo cosmo.

Una mano lo bloccò.

"Ti ringrazio per quello che tu e i tuoi compagni avete fatto per noi..."

Anteros aveva bloccato Nestore da dietro impedendogli di morire nell’attacco.

"Heroes il tuo coraggio non sarà mai dimenticato e ci servirà come esempio, non solo Atena o Ercole amano gli uomini ma anche noi figli di Venere e per gli uomini finiremo questa inutile carneficina!"

Nestore venne adagiato a terra e sulla ferita si posò la mano guaritrice di Anteros che bloccò l’emorragia.

Nestore svenne nuovamente.

"Finiamo questa guerra fratello!"

"Si!"

Dal canto suo Eos li guardava con aria di sfida.

"Preparatevi perchè questa volta non vi salverete!"

Dal canto loro due cosmi ora bruciavano le proprie forze residue.

"AURORA CRISTALLINA!" urlò Eos mentre le gocce di cristalli volavano verso Eros e Anteros.

"Per gli uomini pacifici e che credono nella pace: ETERNAL LOVING, GOLDEN LOVE ARROW!" urlarono insieme.

La pioggia cessò.

Eos venne scaraventata nel cielo per poi ricadere a terra.

La sua armatura distrutta e frantumata ovunque.

"Non crediate di aver vinto..." e con queste parole Eos si spense e il suo corpo si dissolse in polvere luccicante.

"Abbiamo vinto ma a quale prezzo!" disse Eros avvicinandosi al Heroes ferito gravemente.

"Abbiamo perso nostra madre e anche il suo fido guerriero..." e continuando "... ed inoltre anche Ercole ha perso due dei suoi guerrieri a causa nostra!"

Piansero inginocchiandosi.

"Solo tu torni vivo, perdonaci se puoi, perdona la nostra incapacità..."

"Ercole perdonaci se abbiamo preso la vita dei tuoi guerrieri..."

"Andiamo Anteros riportiamo Nestore dal suo signore..."

"Si fratello!"

In quel momento apparvero i tre heroes inviati da Ercole.

"Siamo giunti troppo tardi!"

"Si ma non preoccupatevi salvate il vostro compagno, ha dimostrato con i fatti la sua redenzione!" replicò Anteros poggiando a terra Nestore.