Capitolo 15
L'undicesima armatura
Hyoga scaglia di nuovo il colpo contro Camus ma il cavaliere d’oro lo evita facilmente che con un salto si sposta dietro Hyoga e lo colpisce violentemente alla schiena con un calcio ben assestato, schiantandolo per terra.
D’un tratto Hyoga si alza in piedi a testa bassa, ma nonostante ciò si notano chiaramente le lacrime che scivolano sul suo volto.
Hyoga serra fortemente i pugni.
Il cosmo di Hyoga comincia ad espandersi rapidamente:
Il cosmo del cigno si espande catastroficamente e delle conseguenze cominciano a risentirne le mura e le colonne del tempio che cominciano a mostrare delle crepe.
Un attimo di silenzio:
Hyoga apre le braccia, simboleggiando l’apertura della ali del cigno.
Camus scaglia un ondata di freddo allo zero assoluto contro Hyoga ma questa viene letteralmente spazzata via dalla furiosa potenza del nuovo colpo di Hyoga che colpisce il maestro e lo paralizza totalmente, tranne la testa.
L’armatura si smaterializza e ricopre il corpo di Hyoga.
Lo spirito di Camus si trasforma in una piccola sfera di ghiaccio che và a posarsi su una mano di Hyoga e dopo di scioglie scomparendo.
Di nuovo le lacrime compaiono sul volto del giovane cavaliere, adesso con l’armatura d’oro. Pensa anche che finalmente riuscirà a raggiungere sua madre, forte del potere dei ghiacci eterni di cui ora è padrone. Un lieve sorriso, con lo sguardo verso la luce del sole che illumina la sua armatura; così anche il quarto cavaliere esce dal tempio per andare verso la statua.