Capitolo 8

La squadra incompleta

Nessun bagliore accecante questa volta ma il suo cosmo avvolse tutto ciò che stava anche a lunga distanza dal luogo in cui si trovavano.

E così iniziano a materializzarsi i cavalieri, partendo da Mur, Aldebaran e poi Antares, Shaka ed ancora Ioria e Doko.

Il cosmo di Apollo smette di ardere e si dissolve, facendo tornare tutto alla normalità. Seiya, Shiryu, Hyoga, Shun e Ikki, corsero verso i cavalieri tornati dall’aldilà e che già indossavano le rispettive armature.

- Ehi fratellone, finalmente sei tornato!

- Benvenuti di nuovo nel mondo che vi appartiene, cavalieri d’oro.

Vedendo la figura divina che li sovrasta in forza e potenza i cavalieri si inchinano.

Shiryu, vedendo il suo maestro, Dhoko, non può trattenere le lacrime per la commozione salutandolo con riverenza ma anche con confidenza; per lui è stato anche un maestro di vita e prima ancora un padre. Ma il Dragone, essendo il più saggio dei cinque eroi, nota qualcosa di strano.

- Purtroppo per quelli non posso far niente perché sono morti più di una volta, ad eccezione di Micene di Sagitter, lui vuol rimanere di sua spontanea volontà nel paradiso dei cavalieri dove adesso si trova per proteggerlo da incursioni nemiche.

E così i cinque eroi cominciarono ad addentrarsi nella prima casa dell’ariete, fino a sparire nel suo interno.