XV CAPITOLO: Una drammatica riunione (parte II)
Doloroso stupore serrò le labbra del Grande Sacerdote. No! Non poteva crederci! I cavalieri d'oro, custodi della giustizia, si erano lasciati incantare dalle mendaci parole di Baal! Avevano creduto alle parole di un dio malvagio!
Si morse le labbra, cercando di serbare la calma. Kiki dunque era morto... E Baal stava per compiere il suo risveglio... E questo era accaduto per loro mano! I cavalieri d'oro avevano consentito la rinascita del signore della distruzione, che si nutriva delle anime e dei corpi di fanciulli innocenti!ospirò e sbatté le palpebre. Gli pareva un orrendo incubo della sua mente... Forse era ancora provata dalla Prigione degli Spiriti di Baal... Eppure, perché scorgeva la mano del dolore sul viso di Mur? I suoi occhi chiari erano vuoti di speranza... E solo una atroce sofferenza poteva avere annientato l'impetuosa calma che rifulgeva nel suo sguardo...
Sospirò e sbatté le palpebre. Gli pareva un orrendo incubo della sua mente... Forse era ancora provata dalla Prigione degli Spiriti di Baal... Eppure, perché scorgeva la mano del dolore sul viso di Mur? I suoi occhi chiari erano vuoti di speranza... E solo una atroce sofferenza poteva avere annientato l'impetuosa calma che rifulgeva nel suo sguardo...
-Non è un incubo... E' tutto reale, vero?-sussurrò tristemente stringendo le lunghe dita, quasi volesse cercare un appiglio in un oceano che ribolle di onde alte e livide.
-Purtroppo no, Saga... Ci siamo davvero macchiati di questa colpa... E Kiki ha creduto, nella sua ingenuità, di dare la vita per Athena... Dovevamo impedirglielo, siamo cavalieri... E invece abbiamo lasciato che perdesse la vita su quell'altare... Io ho lasciato che la sua vita finisse su quell'altare, in nome di un rispetto che in quel momento non aveva senso...-sussurrò Ioria e la sua voce annegò in un singulto spezzato.
Il braccio di Milo, protettivo, cinse le spalle del cavaliere di Leo.
-Tu Ioria non hai colpa... Eri disposto a macchiarti di tracotanza pur di salvare quel bambino.-mormorò accarezzandogli la dorata criniera.
Il pugno di Saga si abbatté furioso sul tavolo.
Sgomenti, i guerrieri si volsero verso il suo scranno rialzato.
Come avete potuto credere ad un simile inganno? Come avete potuto lasciarvi incantare dalle parole mendaci di Baal?-esclamò con voce quasi strozzata dal furore e saettando sui guerrieri uno sguardo fiammeggiante d'ira..Come avete potuto credere ad un simile inganno? Come avete potuto lasciarvi incantare dalle parole mendaci di Baal?-esclamò con voce quasi strozzata dal furore e saettando sui guerrieri uno sguardo fiammeggiante d'ira.
Un tremito lacerò le spalle dei guer-rieri. Gli occhi del Grande Sacerdote sembravano due inferni, che tutto potevano bruciare con la possanza delle loro fiamme... In quel momento i suoi lineamenti erano quasi distorti in una maschera d'ira, che rimembrava il volto di un demone... Pareva l'essere demoniaco che, tempo prima, aveva cercato di sottomettere al suo tirannico volere l'umanità, bruciato da un'inesausta brama di potere...
-Grande Sacerdote... Noi credevamo che fosse Athena la sorgente di quelle parole, te l'abbiamo detto....-balbettò Dauko con voce tremante. Sempre con maggiore chiarezza si delineava l'inganno nel quale erano stati catturati... E le sue mani erano lorde del sangue di Kiki, che, spinto da un sentimento purissimo, non aveva esitato a offrire la sua vita, credendo di salvare la signora della giustizia...
Ed egli, malgrado fosse padrone di immense conoscenze, non lo aveva compreso? Ma come aveva potuto essere tanto cieca la sua mente?
-Cosa stai dicendo, cavaliere di Libra?-esclamò il giovane, un tempo custode della Terza Casa dello Zodiaco. Non poteva crederlo... Erano bastate le sue fattezze ad ingannare anche un saggio e valente cavaliere come Dauko? Un così vile inganno poteva irretire le menti dei dodici custodi del Grande Tempio?
-E' la verità... Davvero noi credevamo che quelle parole sgorgassero da Athena...-confermò Camus con amarezza
-Saga...-balbettò Kanon.
-Non è bastata la strage di eroi che si è consumata anni fa, durante la sanguinosa battaglia qui, alle Dodici Case, per farvi capire che non sempre un'apparenza solenne cela un animo puro? Non è bastata la tragedia della guerra contro Hades? Niente di tutto questo è servito per rendervi consapevoli che Athena mai avrebbe bramato il sacrificio di un innocente fanciullo? Niente di questo vi ha fatto aprire la mente?-ruggì trafiggendosi le palme delle mani con le unghie, quasi cercando, con fatica, di imbrigliare la furia che montava impetuosa nel suo cuore.
Dauko gli aveva confermato l'orrorifica verità... E una sorda ira cresceva nel suo cuore! Anche egli, che pure eccelleva in saggezza, si era fatto ingannare da quell'essere spregevole! Non aveva saputo guidare i cavalieri... E anche Shaka di Virgo, che pure era un uomo simile agli dei, aveva creduto alle parole di quel mostro... Eppure, la sua mente era capace di andare oltre il velo degli inganni...
-Perché non mi avete fermato? Perché non avete usato anche la forza per impedire una simile tragedia?-domandò.-
-Non è così Saga!. Io e Milo eravamo pronti a usare le nostre forze congiunte pur di fermarti, ma Kanon ha placato i nostri cosmi e ha cominciato a combattere contro di te. O meglio, contro Baal, che si era impadronito del tuo corpo, ma nemmeno la sua forza, seppur pari alla tua, ha potuto contrastare quella del signore della distruzione.-intervenne con voce incolore Shura di Capricornus.
-Già.. Tu... O meglio Baal... Il suo potere ha oltrepassato la difesa dell'armatura d'oro e ora mi sta corrodendo le carni...-si lamentò dolcemente il cavaliere di Gemini e ,subitamente, reclinò la testa all'indietro, abbandonandosi sul sedile come un peso morto.
-Kanon!-sussurrò il Grande Sacerdote con angosciosa ansietà e gli strinse il polso tra le dita.
-Cosa succede, Saga?-esclamò Aldebaran preoccupato.
-Non lo so... Trema e il suo polso è debolissimo... E respira male...- sussurrò stringendolo tra le braccia e posandolo dolcemente al suolo.
Gli altri guerrieri, preoccupati, si alzarono dai loro scranni.
Gocciole di freddo sudore stillavano dal suo viso, ammantato d'un pallore spettrale, e i suoi occhi di tanzanite roteavano in tutte le direzioni, come le lancette guaste di un orologio.
Il suo corpo, imprigionato nella dorata lorica di Gemini, era lacerato da possenti brividi e gemiti risuonavano sulle labbra livide.
-Saga, toglili l'armatura. Rischia di soffocare.-esclamò Ioria con tono deciso.
-Fa... Farò di meglio... Sa... Saga allontanati...-balbettò il cavaliere di Gemini. Il dolore gli stritolava le viscere... La ferita che gli aveva inferto Baal lo stava distruggendo... Quanto ancora sarebbe sopravvissuto?
Imprigionando a sento il dolore tra le labbra, Kanon balbettò:- Armatura... Allontanati...-
n un vivido sfolgorio d'oro, l'armatura si scompose dal corpo provato del cavaliere di Gemini e si riassemblò a poca distanza, nella sua venustà severa di idolo totemico.
-Kanon, tu sapevi?-domandò il Grande Sacerdote con angosciosa ansietà.
Un lieve cenno di diniego fu la risposta del combattente di Gemini che, con uno sforzo supremo, sollevò il torso e s'appoggiò al muro.
-Dunque... E' giunta la fine...-balbettò il cavaliere della Terza Casa. Atropo aveva deciso di troncare il filo della sua vita? Era una Nemesi per la sua malvagità?
-Non dire così!. Tu non morirai...-lo contestò il Grande Sacerdote chinandosi nuovamente su di lui e stringendolo tra le braccia, quasi a volergli trasmettere i suoi sentimenti d'affetto. Malgrado la sua risolutezza, il suo cuore era angosciato... Dunque, suo fratello gemello sarebbe morto? Non v'era alcuna speranza di sottrarlo al destino che Baal aveva scritto per lui?
-Saga ha ragione, Kanon. Non morirai.-intervenne Aphrodite risoluta.
I combattenti si volsero verso la sacerdotessa d'oro. Cosa nascondeva il suo parlare? Perché era sicura che Kanon si sarebbe salvato?
Un dolce sorriso curvò le labbra della giovane.
-Sì, posso farlo. Ma ho bisogno dell'aiuto di tre di voi. O di Aldebaran.-dichiarò dolcemente.
-Userò le Bloody Rose. Colpirò i punti che la sua costellazione disegna sul suo corpo con i miei fiori, che suggeranno il sangue corrotto dal potere di Baal.-spiegò la giovane.-
Un'ombra fugace oscurò, come una nube nel cielo limpido, gli occhi chiari della giovane guerriera.
-Lo so, è molto rischioso.. La rosa bianca ha una doppia faccia. Può curare e suggere malefici umori velenosi, ma può anche uccidere. Se sugge tutto il sangue del mio nemico, lo priva della vita. Ma è l'unico modo per salvare Kanon.-ribatté la giovane e una liquida aura cosmica scintillò attorno al suo corpo snello di un dorato bagliore.