Capitolo 1
L’identità dell’aggressore
Arrivati all’alloggio di Andromeda sentirono dimenarsi qualcosa nello sgabuzzino «Lo hai chiuso la dentro?» chiese Phoenix «Non avevo posto e di certo in camera mia non ce lo avrei rinchiuso, ci tengo alla mia privacy» rispose Andromeda mentre preparava una scarica energetica di caso nel caso l’aggressore lo avesse attaccato;aprì lo sgabuzzino e l’aggressore saltò fuori ma venne colpito dalla scarica cosmica che Andromeda aveva precedentemente preparato «Fermo lì!!!» gli gridò Pegasus appena l’aggressore si rialzò rispose «Para questi!» e subito una scarica di pugnali venne lanciata contro i cavalieri che riuscirono a deviarli contro il muro che venne riempito di armi.
«Non facciamolo scappare!!» gridò Phoenix che immediatamente indosso il cloth, subito imitato dagli altri, «Lo lego io, Catena di Andromeda!» e subito la catena d’attacco legò il corpo dell’aggressore e Cristal partì con l’interrogatorio «Uno chi sei, Due che vuoi, Tre chi ti manda» subito chiese con una certa fretta, come se avesse altro da fare. «Ok basta mi arrendo il mio nome non ve lo dico ma vi devo ammazzare per ordine delle Tre Madri» rispose lui con una certa avvenenza «Ok le tre madri è una saga horror di Dario Argento e non esistono nella realtà noi secondo te ci beviamo una bugia simile?Ma per favore per chi ci hai preso? Per babbei!» rispose Pegasus ridendo «Invece potrebbe essere vero sul machete c’è scritto "diomatos tri mater" che vuol dire proprietà delle tre madri tradotto» rispose Andromeda, che aveva studiato greco antico durante l’addestramento. «La cosa è molto strana ma del resto da quante avventure abbiamo passato mi sembra quasi normale» affermò Sirio con aria stupita.
«Allora noi ti risparmieremo la vita se desisterai dell’intento di ucciderci» disse Andromeda
«MAI!!!!!!Non desisterò o le Tre Madri ammazzeranno me hanno un cosmo potentissimo è impossibile che un semplice soldato come me tenga testa a tre fortissime streghe!!» gridò lui cercando di dimenarsi dalla potente stretta delle catene
«Allora un altro accordo noi ti proteggeremo da queste Tre Madri se desisterai dall’intento di ucciderci» rispose Andromeda
«Ok accetto ora però liberami non respiro!» disse con avvenenza il guerriero che venne immediatamente liberato da quella morsa soffocante
«Grazie tante era ora quasi non respiravo!!» si lamentò il guerriero
«Almeno dovresti esserci grati che ti proteggiamo da nemici di tale calibro la gente che fa così mi fa proprio schifo a proposito qual è il tuo nome?» rispose Andromeda in tono accigliato
«Il mio nome è Paramor prima di diventare servo di quelle tre ero un ragazzo americano a giusto il mio cognome è Steal e ho diciannove anni» disse lui mentre si rialzava dal pavimento oramai semidistrutto dalla scarica che Andromeda aveva lanciato contro di lui
«Ok senti tu sei un turista americano che sei venuto qui in vacanza ok?» dichiarò Cristal di nuovo con l’aria di qualcuno che aveva qualcos’altro da fare
«Ok però appena sono diventato servo delle tre madri non ho più vestiti appropriati ho solo tuniche e altri stracci e non ho nemmeno soldi» rispose Paramor con aria preoccupata «e non credo che nessuno porti la mia taglia qui» continuò
«Che taglia porti?» chiese Andromeda «La XXL» rispose lui «Io ho una canottiera verde e dei jeans della XXL ti vanno bene?» chiese Phoenix «Ok vanno bene, di scarpe ho il 46» rispose lui
«Ok anche io porto il 46 ho le vans smesse vanno bene?» chiese Phoenix «Ok» rispose lui
«Ora vi dirò qualcosa delle Tre madri»