Capitolo 6: Il concerto
Casa Kido, quartiere di Shinjuku, Tokyo. Ore 22.30
In tv davano il video dell’ultima canzone di Sho Mashiba, l’idol più famoso del Giappone in quegl’ultimi tempi. Un ragazzo bellissimo, mezzo sangue come Shinji infatti ,non ostante i suoi tratti somatici fossero quelli tipici di un giapponese, i suoi capelli erano biondi e lisci ma questo non faceva altro che aggiungergli fascino e contribuiva a farlo amare da tutte le ragazze.
"Oh! Cosa ci troveranno mai in quel bellimbusto?" disse Rei guardando le ragazze riprese nel video musicale "Guarda papà come gli vanno dietro! Se penso a quante donne bellissime a cui alzare le gonne ha intorno…."
"Rei! Basta con questi discorsi osceni!" urlò Ikki rivolto al figlio con tono infuriato "Cosa ho fatto di male per avere un figlio così maniaco?"
"Ti prego, fratello! Non fare così!" disse Shun avvicinandosi ad Ikki e mettendogli una mano sulle spalle, mentre dalla porta aperta della cucina si vedevano Seiya, Saori, Shinji e Tamotsu che parlava all’amico con voce eccitata.
"Hai la più grande fortuna del mondo! Sei figlio di due supereroi! Non esiste ragazzino nel mondo fortunato come te!" diceva all’amico, il quale era ancora scosso dalle scoperte fatte, che di certo non vedeva come fortuna "Oh! È fantastico! Non è vero signori Kido?" aggiunse voltandosi verso Seiya e Saori
"Ho chiamato tua madre. Presto verrà a prenderti, ma non prima che chiariamo una cosa signorini!" rispose Seiya con tono paterno di rimprovero "Anzi due! Primo! questo è un segreto e tale deve restare. Secondo! Fino alla fine di questa guerra, perché di una guerra si tratta, tu, Shinji, non uscirai più la sera senza la tutela di una persona che sappia combattere usando il Cosmo, ovvero io, tua madre, uno dei tuoi zii o tuo cugino Rei!" aggiunse indicando il figlio di Ikki, che era ancora davanti alla tv a lamentarsi di tutte le ragazze che aveva intorno Sho Mashiba.
<<Quello lì saprebbe usare il Cosmo?>> si chiese Shinji sbalordito <<Allora devono essere proprio caduti in basso!>>
"Saori, hai qualcosa d’aggiungere?" chiese poi Seiya voltandosi verso la moglie e lei annuì.
"Sapevo che questo momento sarebbe arrivato, per questo cinque anni fa tornai in Grecia e feci fabbricare a Mu dell’Ariete questo medaglione portandomi dietro un frammento dell’armatura di tuo padre e un po’del suo sangue a cui aggiunsi il mio e una scheggia del mio bastone!" disse avvicinandosi a Shinji togliendo dalla sua tasca un piccolo ciondolo dorato dai bordi azzurri di forma circolare su cui era incisa la parola giapponese kazoku, famiglia "Per tanto in questo medaglione è custodito il nostro stesso Cosmo e l’immenso amore che ti vogliamo! Attraverso questo ciondolo potremo proteggerti anche se saremo lontani!" aggiunse mettendoglielo al collo, prima d’abbracciarlo.
"Ora vai a letto! È stata una giornata faticosa per tutti!" disse suo padre dandogli un bacio sulla fronte, mentre il ragazzino saliva le scale per andare in camera sua.
"Papà! Zio Shun! Venite a vedere Sho Mashiba!" cominciò ad urlare Rei senza degnare di uno sguardo l’altro cugino
"Rei, ti sei già lamentato delle sventole che quel ragazzo ha attorno abbastanza per oggi!" disse Ikki esasperato
"No! Voi non capite! È Cefeo! Mashiba è Cefeo!" disse il ragazzo con insistenza
"No! È assurdo! Come può Sho Mashiba essere Cefeo." Disse Shun "Lui è un ragazzo tranquillo, non sopporterebbe mai il peso del successo di un idol! Semmai può esserci una vaga somiglianza!"
"Vi dico che è mio cugino Cefeo! Venite a…Troppo tardi! È finito il video!"
Seiya s’avvicino ai suoi amici e al nipote
"Rei io non so cosa hai visto, ma forse è meglio che vi accompagni in albergo. Abbiamo perso tempo nel cercare gli ultimi due amici di Shinji aggrediti dagl’oni e adesso sono quasi le undici e siamo tutti stanchi!" disse e i tre accettarono l’invito, anche se Rei continuava ad insistere di aver riconosciuto il figlio di Shun nel giovane idol.
Albergo della Fondazione Grado, stanza 121. Centro di Tokyo. Ore 23.15
"Alla fine il figlio di Seiya si trovato comunque coinvolto in questa guerra!" disse Shiryu guardando fuori dalla finestra dopo che Shun e Ikki gli ebbero raccontato gl’ avvenimenti successivi alla loro partenza "Il destino gioca proprio strani scherzi! Mi dispiace per loro! Per fortuna l’imperatore ci ha avvisato dove si trova il secondo dei generali! Al Tokyo Dome!" aggiunse cambiando argomento
"Il Tokyo Dome?! Ma non è dove si terrà il concerto di Cefeo la settimana prossima?" disse Rei meravigliato
"Il concerto di Cefeo?" ripeté Shiryu con aria interrogativa
"Mio figlio si è messo in testa che Sho Mashiba in realtà sia suo cugino Cefeo!" spiegò Ikki sorridendo
"Non me lo sono messo in testa! L’ho visto alla tv! Cefeo e Mashiba sono la stessa persona! Provate a fare attenzione ai titoli delle sue canzoni. Marin Colon, Nebula love, Gold Star e altre del genere! Non credo che siano un caso!" disse Rei "Guardate la tv domani!" aggiunse prima di tornare in camera sua.
Tokyo, Centro commerciale del quartiere Juban. Pomeriggio del giorno successivo. Ore 16.30
Saori stava caricando le borse della spesa in macchina insieme alle casse d’acqua fuori dal centro commerciale. Visto che Seiya era al lavoro toccava a lei andare a fare la spesa, l’unica cosa negativa era che Shinji era uscito con i suoi amici. Sarebbe andata avanti a faticare da sola, se non le si fosse avvicinato incuriosito Shiryu incuriosito dalla scena.
"Le serve una mano, signora?" chiese gentilmente
"Certo! Seiya lavora ancora per questa settimana ed entra in ferie la prossima, mentre Shinji è uscito prima proprio per non accompagnarmi! E pensare che ho appena vinto due biglietti per il concerto di Mashiba che è il suo cantante preferito!" disse cedendo al Cavaliere la borsa della spesa che aveva in mano
"Ma cosa c’è dentro?" chiese il Cavaliere di Bronzo sentendone il peso
"Delle cose per me e qualche regalo per le vostre mogli. Sono cose di cui una donna non può fare a meno!" rispose la donna ridendo, mentre Shiryu guardava quanto era cambiata. Vent’anni fa, assomigliava ad una principessa delle fiabe dai capelli lunghi e i vestiti nobili, ora invece indossava un maglione scuro abbastanza elegante e una gonna blu. I capelli corti erano più corti e si era fatta la permanente.
Lei e Seiya erano proprio cambiati, in quei vent’anni trascorsi in Giappone!
Più li guardava più si rendeva conto che davanti a lui c’erano persone diverse rispetto a vent’anni fa. La principessa e il ragazzo scapestrato avevano lasciato il posto a un uomo ed una donna adulti che amavano molto la loro famiglia, questo lo accettava ma non sapeva se il Cavaliere e la dea della giustizia esistevano ancora.
"Saori, farebbe meglio a non mandare Shinji al concerto!" disse Shiryu all’improvviso "Ho saputo dall’imperatore che una delle armature dei generali si trova sotto il Dome! Quella sarà sicuramente l’occasione attesa da Tsubaky!"
"Non ti preoccupare, manderò con lui una persona adulta e responsabile a proteggerlo!" rispose lei sorridendo "Rei!"
"Rei?????!!!!!" esclamò Shiryu "Lei non lo conosce! A quel ragazzo interessa solamente una cosa: le donne belle e formose!" aggiunse, mentre i suoi occhi cadevano su un cartellone del concerto, che raffigurava proprio Sho Mashiba. Anche a lui sembrò subito di riconoscere Cefeo!
"Beh… sarà anche come dici tu, ma mi sembra un bravo ragazzo in fondo!" rispose Saori "ehi! Mi stai ascoltando?"
"Sì! Scusi! Molto in fondo, penso io! Continuo ad aiutarla a caricare la spesa!" disse il Cavaliere riprendendosi
"Grazie! Ah! Dammi pure del tu. In fondo sono tua cognata!"
"D-del tu?" ripeté Shiryu imbarazzato da quella richiesta di Saori.
Stesso istante. Quartiere di Shinjuku.
"Sono preoccupato per Shiro!" rivelò Yuriko agl’amici "Da quando siamo tornati si comporta in modo molto strano! È diventato molto solitario!"
"Ti capisco, Aoyama senpai!" disse Tamotsu "Oggi ho provato a chiamarlo per chiedergli d’uscire, ma ha risposto con non poteva! Sembrava che facesse di tutto per evitarmi!"
"Anch’io ci ho provato!" rivelò Akane "Così come tutti gl’altri!" .
I ragazzi rimasero seduti pensierosi sulle panchine del parco, finché a Shinji non suonò il cellulare.
"Pronto? Ah! Ciao mamma! Cosa hai vinto? Due biglietti per Mashiba? Grazie! Ah! Il secondo è per Rei! Capisco che sei preoccupata dopo quello che è successo ieri ma… Sì lo so! Ok! Ti chiamo dopo! Ciao!"
"Tua madre ha vinto due biglietti per Mashiba?" esclamò Akane entusiasta. Sho Mashiba era il suo idolo, e sperava che Shinji la invitasse a vederlo con lui!
"Sì! Ma dopo quello che è successo ieri mia madre vuole che ci vada con mio cugino, che è maggiorenne!" disse lui abbattuto, provocando anche la delusione dell’amica.
"Non preoccuparti! Ho io la soluzione!" disse la voce di Shiro alle sue spalle
"Sei arrivato alla fine!" dissero tutti saltandogli addosso
"Buoni! Buoni! Come vi ho detto prima c’è una soluzione! Sapete che mio padre lavora al Dome come tecnico del suono, no? Ebbene mi ha procurato dei biglietti gratis! Così possiamo andarci tutti insieme!" disse il ragazzo prendendo i biglietti dalla tasca della sua giacca.
"Io non penso che verrò!" disse Yuriko imbarazzata
"Già! L’immaginavo!" disse Shiro con voce strana e indifferente.
Tutti capirono che tra i due era successo qualcosa ieri, ma non capivano cosa.
<<Forse centra qualcosa col fatto che sono stati trovati in due luoghi diversi del cimitero, seppur non troppo distanti!>> cominciò a pensare Shinji speranzoso <<Forse hanno capito di non essere fatti l’uno per l’altra e hanno litigato! Oppure….Ma cosa importa! Finalmente avrò l’occasione che aspetto da una vita!>>
"Ehi! Nik-chan! Ci sei?" gli disse Shiro riportandolo alla realtà
"Sì! Cosa hai detto?!" esclamo il ragazzo riprendendosi
"Ho detto, che ci troviamo la settimana prossima a casa mia alle sette per andare al Dome!"
"Ah! Ok! Per me va bene!"
Camerino di Sho Mashiba. Tokyo Dome, il lunedì successivo. Ore 20.30
Il giovane Sho aveva una brutta sensazione riguardo a quel concerto. Sentiva che sarebbe successo qualcosa di molto brutto. Già da una settimana aveva sentito notizie d’avvistamenti di misteriosi esseri in armatura dall’aspetto mostruoso, e qualcosa gli diceva che presto gl’avrebbe affrontati di persona. Inoltre aveva più volte incrociato una donna la cui vicinanza gli comunicava una sensazione di pericolo, senza che lui capisse perché.
"Perché mio padre non è qui?! Lui saprebbe cosa fare!" disse a bassa voce, prima che uno dei tecnici non s’affacciò alla porta chiamandolo dicendo che era ora di salire sul palco.
***
La folla sotto il palco era immensa. Shinji non ricordava d’aver mai visto così tante persone in vita sua. Mashiba era proprio un cantante molto amato in tutto il Giappone, malgrado fosse sulla scena da solo due mesi.
All’improvviso le luci si spensero, e sul palco illuminato da riflettori di diversi colori comparve Sho Mashiba.
"Ciao a tutti!" urlò il cantante con voce piena d’entusiasmo e allegria "Siete pronti per divertirci insieme?" la risposta fu un grandissimo applauso e un grandissimo "Sììììììììììììììììììììì!" "Allora cominciamo!" .
La musica cominciò a diffondersi per tutto il Tokyo Dome e il cantante cominciò a cantare:
"Stella d’orata che brilli nel cielo,
portami con te e guida il mio cammino.
Attraverso un viaggio di dodici giorni,
vedo tutto il mondo e i cieli dinanzi a me.
Sento una voce amata chiamarmi da lontano
oltre i mari e le terre,
attraverso prove e lacrime.
Stella d’orata che brilli nel cielo,
portami con te e guida il cammino,
di un ragazzo dal cuore di leone!
Stella d’orata lassù nel cielo,
mi parli e mi guidi col tuo amore!"
"È una canzone bellissima!" disse Shinji a Rei, che era seduto vicino a lui
"Sì!" ammise lui "A differenza della maggior parte degl’idol ha un modo particolare di cantare! Si sente che lo fa col cuore!" <<Però questo mi convince ancora di più che si tratti di nostro cugino Cefeo!>> aggiunse fra sé e sé.
"Ehi!" disse Tamotsu guardando Shiro "Ma stai male! Cos’hai?"
"Niente!" disse lui "Deve avermi fatto male qualcosa che ho mangiato a pranzo! Vado in bagno, scusatemi!" aggiunse alzandosi, nel frattempo la canzone era quasi finita.
"Stella d’orata che brilli nel cielo,
portami con te e guida il cammino,
di un ragazzo dal cuore di leone!
Stella d’orata lassù nel cielo,
parlami e guidami col tuo amore!
Stella d’oro dei sogni miei!"
Finita la canzone scoppiò un applauso collettivo da parte di tutto il pubblico. Le canzoni di Sho Mashiba colpivano come sempre, con la poesia delle loro parole e il loro messaggio di non arrendersi mai alle paure della vita e di non perdere mai di vista i valori universali come l’amicizia e l’amore.
Finito l’applauso Sho cominciò a preparasi per cantare la sua canzone preferita, quella che aveva scritto per suo padre, Nebula love, ma in quel momento tutte le luci della sala si spensero all’improvviso.
Il brutto presentimento di Sho si era avverato!