Capitolo 5
LA GUERRA DEGLI DEI
Dal cielo una enorme sfera infuocata cadde al suolo; dal cratere che si formò ne uscì una figura umanoide alta 5 metri e dalle fattezze longilinee.
La sua pelle era di un materiale lucente, che rifletteva svariati colori, nel contempo era dura più di qualsiasi altro materiale dell’universo, tanto che, dopo il violento impatto non mostrava nessun danno ma era solo divenuta incandescente.
Non si sa se fuggì o fu bandita dal suo popolo, ma quello che la sua razza chiamava inferno, era per lei un paradiso: la Terra di 100.000 anni fa.
Era una lei di nome LILITH, colei che nella genesi era destinata a divenire la moglie di Adamo ancora prima di Eva ma, secondo la Bibbia, si ribellò a Dio e si unì a Lucifero.
Il pianeta era abitato da moltissime creature viventi tra cui alcuni gruppi di umanoidi primitivi che erano stati più volte a contatto col PROMETEO: un elemento misterioso persino al popolo di Lilith, presente in grandi quantità nelle comete e che ha la magica proprietà di interagire con atomi e molecole creando composti organici biologici elementari; maggiore e l’esposizione a tale elemento e maggiore è l’evoluzione fisica e biologica degli esseri viventi che converge verso la forma UMANOIDE, forma del popolo di Lilith e del popolo terrestre.
Lilith decise, quindi di non interferire sulla loro evoluzione, studiandone però gli effetti del Prometeo che proprio in quegli anni era precipitato tramite una piccola cometa sul pianeta; sapeva che doveva affrettarsi con i suoi studi poiché l’elemento, sottoforma minerale, si smaterializzava una volta esaurita la sua misteriosa energia.
Rimase isolata per millenni su un continente disabitato situato in quello che ora è divenuto l’oceano Atlantico ma i suoi studi la portarono in un vicolo cieco: il prometeo era come se portasse tutti gli esseri dell’universo verso una unica forma umanoide, ma quale?
Decise quindi di testare la sua teoria unendo i suoi geni con quelli dei terrestri: ne nacque una enorme creatura dalle fattezze terrestri ma con corporatura decisamente appartenente alla razza si Lilith.
L’essere fu chiamato URANO che nella mitologia era il primo dio, colui che governava il cielo ai suoi albori, mentre Lilith rappresentava GAIA ossia la madre terra.
In qualsiasi religione vi sono testimonianze dell’esistenza di Lilith che era considerata la DEA MADRE, colei che aveva generato tutto, ma che in realtà era una visitatrice giunta sulla Terra per chi sa quale motivo, e solo successivamente tentò di capire il perché del creato.
Gaia e Urano vissero isolati dal mondo in quella che successivamente fu chiamata ATLANTIDE, mentre l’uomo della Terra aveva formato le prime tribù e vagava senza meta per il mondo per la sopravvivenza.
Gaia e Urano divennero amanti ma dalle loro innumerevoli unioni nacquero solo creature anormali e mostruose; i due, grazie alla superiore scienza di Gaia, non uccisero i loro figli, ma li trasportarono in un piano dimensionale parallelo al loro chiamato MARE DEL TARTARO.
Quindi Gaia, volendo a tutti i costi divenire madre, utilizzo la medesima tecnica usata per generare Urano, perfezionandola: unì sia i suoi geni che quelli di Urano e dei terrestri. Da tale esperimento nacque la PRIMA STIRPE DIVINA, quella dei TITANI, stavolta uguali in tutto e per tutto agli uomini ma con capacità fisiche e mentali molto più vicine a quelle di Gaia.
Ella insegnò loro l’ARTE DELLE SEFIROT: nella Cabala ebraica le dieci Sefirot sono i costituenti dell’ALBERO DELLA VITA con cui ogni essere vivente può superare il suo stato fisico e raggiungere uno energetico, o divino. La materia è composta da particelle sempre più piccole ma all’origine vi è l’energia cosmica, il VRIL. Lo stesso spirito è composto da questo costituente della materia, solo che l’anima è composta di altre due forme di energia: quella PSICHICA che genera la coscienza e quella ancora più misteriosa, ONDA DI DIO; le tre energie formano l’anima degli esseri viventi, La TRIPLICE ENERGIA. Grazie all’ALBERO DELLA VITA si può sincronizzare fisico, mente e anima affinché si possa controllare L’ENERGIA PSICHICA, poi il VRIL ed infine persino L’ONDA DI DIO.
Le Sefirot sono dei livelli intermedi che portano al completo controllo dell’ONDA DI DIO, e nella Cabala sono così indicate:
1. KETHER: la Corona, il potere equilibrante. Solo alcuni maestri di antiche discipline orientali possono raggiungere tale livello che porta al controllo completo delle energie della mente e anche in minima parte del VRIL.
2. CHOKMAH: Sapienza equilibrata nel suo ordine immutabile per iniziativa dell’intelligenza. È il livello raggiungibile non dai terrestri normali ma solo da quelli che il Prometeo ha portato ad un livello evolutivo più alto, come ad esempio i SAINT.
3. BINAH: intelligenza attiva, equilibrata dalla sapienza. Ossia il cosiddetto SETTIMO SENSO, quindi il livello raggiunto dai Gold Saint.
4. CHESED: Misericordia e Amore, che è sapienza nella sua concezione secondaria, sempre benevola perché è forte. Lo stato ultimo del Settimo Senso.
5. GEBURAH: Severità, Giustizia, Giudizio severo, richiesta dalla sapienza stessa e dal buon volere. Permettere il male significa ostacolare il bene. Stato raggiunto dai Divine Saint e livello padrone degli dei.
6. TIFERET: Bellezza, la luminosa concezione dell’equilibrio nelle forme, l’intermediario fra la Corona e il Regno, il principio mediante fra il Creatore e la creazione, o sublime concezione di poesia e del suo sacerdozio sovrano. Il livello massimo raggiungibile dalle divinità.
7. NESAH: Vittoria, l’eterno trionfo dell’intelligenza e della giustizia. Livello raggiunto dagli Angeli ma anche dal dio ZEUS.
8. HOD: Eternità, la conquista raggiunta della mente sulla materia, dell’attivo sul passivo, della vita sulla morte. Livello raggiunto solo dagli ARCANGELI.
9. YESOD: Fondazione, la base di ogni fede e di ogni verità, l’Assoluto in filosofia. Raggiunto solo da due entità ADAM & EVA.
10. MALKUTH: Il Regno, l’universo, l’intera creazione, l’opera e lo specchio di Dio, la prova di ogni suprema ragione, la conoscenza formale che ci spinge a ricorrere a premesse virtuali, l’enigma a cui solo Dio può rispondere. Ragione suprema e assoluta. Il raggiungimento dell’ONDA DI DIO.
I figli di Gaia però raggiunsero solo la quinta Sefirot, mentre ella essendo un Angelo poteva raggiungere il Nesah (settimo livello). Urano padrone della sesta Sefirot aveva paura che quei suoi figli potessero superare il loro livello raggiungendo il suo e per un indole di supremazia assoluta decise di rinchiuderli anch’essi nel Tartaro, ma Gaia riuscì a liberarli e i Titani si nascosero sul pianeta per paura di scontrarsi nuovamente col potente URANO.
Il dio però possedeva per metà dei geni di Angelo che ben presto lo misero in contatto telepatico con colui che nei testi sacri era chiamato il RE DEI CIELI, il dio distruttore a capo degli Angeli. Gaia concluse che Urano dovesse morire e quindi chiamò il più giovane dei Titani, CRONOS, che riuscì ad uccidere il padre grazie ad una potentissima arma chiamata MEGAS DREPANON, non prima che però Urano li profetizzò che avrebbe fatto la medesima fine, ucciso da un suo figlio.
Cronos fondò il primo regno degli dei facendo splendere ancor di più Atlantide, centro avveniristico del suo potere. Tali esseri ibridi Angelo-Uomo vennero idolatri da moltissime civiltà che si vennero a creare nel frattempo sulla Terra, ad esempio nell' Europa del Nord vi era il glorioso Odino, mentre nell'Africa del Nord il dio Ra e molti altri sparsi su tutto il globo. Inoltre Crono scoprì che la MEGAS DREPANON oltre ad essere un’arma tecnologicamente avanzata, era in grado di tagliare lo spazio-tempo e quindi di aprire il varco con il livello dimensionale del Tartaro cosicché potè liberare gli altri ibridi deportati in quel luogo dal padre, tra cui i Ciclopi. Ma quando nacquero i suoi primi figli decise di rinchiuderli nel mondo parallelo per paura della profezia del padre.
Il RE DEL CIELO era venuto a conoscenza che Lilith aveva usato i loro geni per creare una nuova razza che forse sarebbe stata in grado di raggiungere la decima Sefirot e così comprendere il fine voluto dal PROMETEO. Decise quindi di monitorare l’esperimento e mandò un suo subalterno a comando di Atlantide: l’ARCANGELO LUCIFERO.
Egli era disgustato da quelle creature umane, una vera e propria fobia, come quella che si ha per ragni, rettili o altri animali ma era costretto a obbedire agli ordini del Re dei Cieli. Imprigionò Lilith e sottomise Cronos che purtroppo non potè contrastare quell’angelo in grado di raggiungere la SEFIROT HOD, l’ottava. Cronos quindi preferì unirsi a Lucifero che fu nominato RE DEL MONDO, così terminò circa 12.000 anni fa la cosiddetta ETÀ DELL’ORO in cui gli dei di tutti i credi fraternizzavano con gli uomini, ed iniziò un era di sottomissione sempre da parte delle divinità unite a Cronos e sottomesse dal Re del Mondo, verso l’intera razza umana.
L’unico che poteva contrastare la colonizzazione degli Angeli era uno dei figli di Cronos salvato dalla madre Gea e portato in fasce su di un continente situato nell’attuale oceano Pacifico, il continente di MU abitato dai LEMURIANI anch’essi discendenti da Lilith, ma non ancora sottomessi dal RE DEL MONDO.
Il suo nome era ZEUS e una volta divenuto grande chiese di sfidare Cronos, ignaro di avere al suo cospetto uno dei suoi figli. Zeus era geneticamente superiore agli altri dei e nello scontro subito raggiunse la stessa Sefirot, quella del nonno Urano, il Tiferet. Ma fu grazie al raggiungimento della Sefirot Nesah, prerogativa degli Angeli, che Zeus sconfisse Cronos. Tuttavia la sua clemenza era tale che decise, essendo suo padre, di non ucciderlo, ma rinchiuderlo assieme ai suoi alleati Titani, nel Tartaro liberando i suoi fratelli tra cui POSEIDONE e ADE che nel frattempo aveva creato nel Tartaro un vero e proprio impero che chiamò col suo stesso nome, l’Ade.
Zeus liberò GAIA che lo mise in guardia sul grande potere di Lucifero e quindi gli donò la MEGAS DREPANON; ma la dea madre sapeva che ciò non sarebbe bastato per annientare Lucifero e i suoi angeli, quindi gli fece dono dell’ARMATURA PRIMORDIALE, la prima armatura divina che emanava bagliori magenta. Unito agli altri dei suoi fratelli e lontani parenti, Zeus sconfisse tutti gli angeli tranne però il Re del Mondo.
Egli chiese aiuto al Re dei Cieli che gli mandò sul pianeta sette potentissimi Arcangeli in grado come Lucifero di poter raggiungere la Sefirot Hod:
In quell’occasione accadde un altro miracolo, il mezzo uomo e mezzo Angelo raggiunse persino l’ottavo Sefirot Hod cosa raggiunta dagli Arcangeli solo dopo millenni di evoluzione.
Fu allora che nacquero tutte le altre armature divine, i corpi degli Arcangeli erano ricoperti, come tutti gli Angeli, da una specie di esoscheletro composto da un materiale resistentissimo, più di qualsiasi metallo dell’universo, il DERMA D’ANGELO.
Con le potentissime armature divine che rendevano ora gli dei pari agli Angeli, ben presto la Terra andò nelle mani di Zeus che usò come centro dei suoi attacchi il continente natale Mu. Mentre il Re del Mondo ancora in Atlantide vedeva il suo regno lentamente sfuggirgli di mano.
Finalmente il Giorno dell’APOCALISSE era giunto, la battaglia decisiva fra Lucifero e i suoi Angeli contro Zeus e gli altri dei indossanti le loro armature divine.
La battaglia produsse enormi cataclismi su tutto il pianeta, tanto che moltissimi uomini morirono causa alluvioni e terremoti.
Infine Zeus, grazie all’ottava Sefirot e al MEGAS DREPANON annientò definitivamente il Re del Mondo in un attacco che riuscì persino a inclinare l’asse di rotazione terrestre.
Zeus, conosciuto anche col nome di MIKAEL, era divenuto il nuovo sovrano della Terra e decise di nascondere il corpo inanime di Lucifero nelle viscere della Terra in un luogo chiamato AGARTHA situato sotto il deserto del Gobi nel centro dell’Asia, costruendoci sopra la mitica città di SHAMBALLA, in cui i suoi abitanti avevano il compito di impedire che nessuno trovasse il suo corpo, dato che gli Angeli non si decompongono mai, ed evitare che possa avvenire la reincarnazione della triplice energia dell’angelo nel suo corpo.
Era così terminata la GUERRA DIVINA ed inizio così l’ETÀ D’ARGENTO, governata da Zeus il quale decise di dare al fratello Poseidone il controllo di Mu, anche se esso era situato nelle profondità del Pacifico causa lo scontro tra il fratello e Lucifero; mentre Ade che aveva già creato un proprio impero nel Tartaro decise di rimanervi, l’unico ingresso era un portale spazio-tempo situato nella base di Atlantide, oramai spostata nell’attuale polo Sud a causa del cataclisma e coperta dai ghiacciai. Zeus regnò ancora per molti secoli ma decise di non interferire più sulla vita e lo sviluppo degli uomini e quindi ordinò a tutti gli dei della terra di ritirarsi.
Iniziò così l’ETÀ DI BRONZO, Zeus scomparve ma prima diede il compito alla sua primogenita ATENA di monitorare su gli altri dei affinché seguano il suo ordine. Ma così non fu, perché entrò l’ETÀ DEL FERRO, il primo fu ARES fratello di Atena e dio della guerra che portò guerra e distruzione sulla terra ma Atena che possedeva delle grandi doti intellettive, scoprì che il Prometeo aveva ancora interagito con gli esseri umani del pianeta creando uomini in grado di poter imparare l’arte dell’ALBERO DELLA VITA e raggiungere persino la quarta Sefirot. Fece costruire dal fratello EFESTO armature clonandole dai resti degli Angeli e notò che esse potevano interagire col sangue e il Vril di chi le indossava creando così una specie di simbiosi che permetteva all’armatura stessa di evolversi e divenire sempre più resistente; tra queste vi erano anche le dodici armature d’oro volute da Zeus in persona. Dopodichè fece allenare giovani esseri umani evoluti e diede ai più capaci le dodici Armature d’Oro di Zeus (a coloro che raggiunsero la terza Sefirot) ed ai restanti (che raggiungevano la seconda Sefirot) le altre armature, nacquero in quei tempi i primi SAINT. Ares fu sconfitto ma quella fu la prima di una lunga serie di GUERRE SACRE, in cui Atena con i suoi Saint doveva mantenere la promessa fatta a suo padre.
Ma anche le altre divinità utilizzarono esseri umani evoluti e i resti degli Angeli per creare delle loro armate di cavalieri, come ad esempio: gli Spectre di Ade, i Generali dei Mari di Poseidone, I Guerrieri del Nord di Odino, ecc…
Atena concluse il suo racconto volto ai suoi Saint dicendo che in tutte queste guerre, però, la giustizia ha sempre trionfato. Seiya si alza in piedi e abbraccia la sua donna e dopo anche sua figlia, poi si rivolge ai cinque giovani: Angelo, Ramon, Kaiser, Max e Liv, dicendo che ora i Saint non possono fare più nulla; solo loro, i Neo Gods, con le loro nuove armature divine potranno evitare l’invasione del Re dei Cieli.