IL TRAMONTO DEGLI EROI

Schede tecniche della Quarta Legione (Legione di Fede)

NESTORE DELL’ORSO:

Peso: 98kg

Altezza: 1,95m

Anni: 35

Gruppo sanguigno: B

Nato a: Epidauro

Addestrato in: Tirinto

Maestro: Ercole

Segno zodiacale: Toro

Grado: Comandante della Quarta Legione.

Nestore è indubbiamente, dopo Linceo della Piovra, il più antico compagno di avventure di Ercole. Uno dei primi con cui il Dio ha condiviso avventure ed emozioni, e soprattutto ideali. Nestore c’è sempre stato, quando Ercole decise di costruire Tirinto, quando hanno abbattuto gli alberi, spaccato montagne, deviato corsi di fiumi per edificare le mura di quella che avrebbe dovuto essere la loro città. La città degli uomini. E Nestore ci fu anche quando Ercole istituì le Legioni, affidandogli l’incarico di Comandante, di quella che lui stesso definì, per amore verso Nestore, Agamennone e Penelope, la Legione di Fede. Molto forte fisicamente, Nestore possiede il potere di un vero e proprio orso, senza temere rivale alcuno. Non è forse molto intelligente, ed è carente nei poteri mentali, ma possiede l’ardore e la passione necessaria per condurre al meglio la propria Legione.

Combatté a Micene contro il Kouroi e contro Iris, venendo abbattuto. Deportato come prigioniero a Samo, aiutò Giasone a sconfiggere Boopis, la Grande Vacca, prima di fuggire dall’isola. Avrebbe voluto salire in cima all’Heraion e spaccare la brutta faccia di Era, ma sapeva che in quella condizioni di debolezza sarebbe morto appena entrato nel Tempio. Il giorno successivo, dopo l’ennesima notte trascorsa attorno a un fuoco di bivacco, con Adone e gli altri Comandanti, Nestore condusse i suoi Heroes sopravvissuti a Samo, a bordo della mongolfiera di Tersite, scontrandosi con Partenope prima e poi con la stessa Era. Assistette alla morte di Teseo, di Morfeus e Circe, di Polissena, e soprattutto di Chirone del Centauro, un uomo che per tutti gli anni vissuti assieme a Tirinto l’aveva sempre detestato, per la sua vicinanza ad Ercole. Dispiaciuto per la morte del compagno, Nestore trovò la forza per reagire, unendo il proprio cosmo a quello degli altri Heroes sopravvissuti, per l’ultima battaglia contro Era.

Colpi segreti: Ursus arctos middendorffi (Nestore evoca il sopito potere dell’Orso Kodiak dentro di sé, diventando un immenso orso bruno, forte e potente), Ruggito dell’Orso Bruno (l’attacco diretto di Nestore è una violenta esplosione di energia, simile alla zampata di un orso).

AGAMENNONE DEL LEONE:

Peso: 80kg

Altezza: 1,85m

Anni: 30

Gruppo sanguigno: A

Nato a: Corinto

Addestrato in: Tirinto, Grecia

Maestro: Nestore dell’Orso, Ercole

Segno zodiacale: Leone

Grado: Secondo ufficiale della Quarta Legione

Nonostante non fosse il più forte, e amasse spesso spararle grosse, facendosi vanto delle sue imprese ardimentose, Agamennone è sempre stato indubbiamente l’Hero più celebre di Tirinto, l’eroe per eccellenza della reggia di Ercole. E questo, al suo smisurato ego, ha sempre fatto molto piacere. Ma Agamennone non era affatto uno sbruffone, non lo è mai stato, poiché, anche se amava gonfiarle un po’, soprattutto per attirare le attenzioni del gentil sesso e dei giovani ammiratori che adoravano le sue storie, tutto ciò che narrava era qualcosa che veramente aveva vissuto. Qualche scontro con briganti o Turchi, qualche lotta contro mostri e creature deformi che popolavano i boschi e le caverne della Tessaglia. Piccole battaglie che lo avevano sempre visto vincitore, e che avevano formato il mito di cui il suo nome era avvolto. Da giovane amava cavalcare su un destriero bianco, bardato con una sella dalle rifiniture argentate, e fu proprio in una delle sue cavalcate a nord di Tirinto che Niobe lo vide la prima volta, quando era ancora una bambina. Agamennone, come Nestore e gli altri, appartiene alla "prima generazione di Heroes", fedelissimo ad Ercole e di lui servitore. Ed egli è anche l’unico ad aver ricevuto in dono dal Dio un manufatto divino, come premio per le sue numerose imprese nel nord della Grecia, imprese che, se anche egli amava farle apparire come semplici scorribande, erano sempre ben organizzate, con il fine di salvare vite umane, proteggere villaggi o popoli indifesi. Ercole gli cedette l’artiglio del Leone di Nemea, lo stesso con cui aveva tagliato la pelle del mitologico animale millenni prima. Un’arma che Agamennone usò con parsimonia in battaglia, soprattutto durante lo scontro con il Kouroi ad Argo e con Borea. Morì lassù, sul freddo campo di Larissa, gelato dai poteri del Vento del Nord, senza spettatori, per difendere colei che l’aveva tanto amato in vita senza mai rivelargli i suoi sentimenti.

Colpi segreti: Artiglio del Leone di Nemea (Agamennone concentra il cosmo nel braccio destro, generando un violento attacco simili alle fauci di un leone, avvolto in fulmini dorati e azzurri).

Dotazione: Artiglio del Leone di Nemea (manufatto divino da usare in attacco), pelle del Leone di Nemea (di cui è cosparsa la sua Armatura, che la rende la più resistente delle 90 Armature degli Eroi, distruggibile soltanto da una temperatura equivalente allo Zero Assoluto).

NIOBE DEL FALCO:

Peso: 60kg

Altezza: 1,72m

Anni: 19

Gruppo sanguigno: A

Nato a: Tebe

Addestrato in: Tirinto

Segno zodiacale: Scorpione

Niobe era cresciuta, fino all’età di sei anni, in un podere vicino a Tebe, gestito da un vecchio filantropo e dalle sue governanti. Assieme ai due fratelli più piccoli, tutto ciò che le restava della sua famiglia dopo la morte dei suoi genitori per malattia. Un giorno, mentre lavorava nei campi del podere, vide un giovane su un cavallo bianco avvicinarsi e a Niobe sembrò il principe che aveva sognato tante volte nelle sue notti trascorse a pensare e a chiedersi come avrebbe potuto essere il suo futuro. Quell’uomo era Agamennone, e Niobe comprese subito che egli sarebbe stato il suo destino. Abbandonò Tebe e il podere, con la speranza di ritornare un giorno per liberare i fratelli da quella sorte ingrata, ma non ebbe la possibilità di farlo, poiché i due bambini, come tutti gli abitanti della fattoria, vennero sterminati dagli Ottomani. Niobe trascorse gli anni successivi al servizio di Ercole, chiudendosi progressivamente in se stessa, sentendosi colpevole di aver tolto il futuro a coloro a cui realmente avrebbe voluto donarlo. Obbediva in silenzio agli ordini di Nestore e di Ercole, avendo in Penelope del Serpente la sua unica amica e confidente. E continuando a guardare Agamennone, senza mai trovare il coraggio per dichiarare i suoi sentimenti, per paura che anch’egli, come i suoi fratelli, se ne andasse. Restò al suo fianco fino alla morte, donandogli il calore del suo cosmo, e combattendo contro Euro e Borea per difendere il suo amore. Perso quello, Niobe sentì che non gli era rimasto altro, nessuna ragione di vivere, e si spense nella notte di Tirinto.

Colpi segreti: Volo del Falco (Niobe balza in aria, scattando poi, con l’aiuto delle sue ali, verso l’avversario, ghermendolo con artigli di energia).

PENELOPE DEL SERPENTE:

Peso: 62kg

Altezza: 1,72m

Anni: 28

Gruppo sanguigno: AB

Nato a: Atene

Addestrato in: Tirinto

Segno zodiacale: Vergine

Grado: Consigliera privata del Dio dell’Onestà

Penelope, per quanto non sia uno dei sei Comandanti delle Legioni, è l’Hero maggiormente a contatto con il Dio dell’Onestà, scelto da Ercole stesso come Consigliera privata, con cui discutere di tutte le questioni inerenti la sicurezza e la difesa di Tirinto. Fu proprio Ercole infatti a portare lei e Nestore sull’Olimpo, quella mattina in cui tutto iniziò, in cui il mondo che avevano costruito assieme per tutti quegli anni sembrò iniziare a crollare. Penelope era figlia di una Sacerdotessa di Era, e da sua madre aveva sempre sentito parlare bene della Dea, e di molte altre Divinità Olimpiche, dispensatrici di frutti e di benessere verso gli uomini. Per questo motivo, quando giunse infine al suo cospetto, Penelope non riuscì a credere che Era potesse essere così crudele da desiderare la fine del genere umano. Non molto esperta in combattimento, ma abile nell’utilizzo dei poteri mentali e nell’uso della voce, sempre della tonalità giusta per le sue imprese diplomatiche, Penelope fallì però nella sua mediazione, trascorrendo il tempo successivo a cercare di recuperare Ercole dalla dimensione onirica in cui Era lo aveva spedito. Pare che nessuno l’avesse mai vista in faccia fino allo scontro nella terza cella dell’Heraion, e che l’unico ad averlo fatto fosse Ercole, che rivedeva in lei il volto perduto dell’amata Deianira.

Colpi segreti: Penelope non possiede veri colpi segreti, ma è abilissima nel modulare la voce, per convincere spesso i suoi interlocutori, e nell’utilizzo di poteri psichici, con cui sondare l’animo degli avversari.

TESEO DEL CAMALEONTE:

Peso: 78kg

Altezza: 1,81m

Anni: 33

Gruppo sanguigno: 0

Nato a: Sparta

Addestrato in: Tirinto

Maestro: Nestore dell’Orso

Segno zodiacale: Ariete

Grado: Esploratore

Teseo appartiene agli Heroes della "prima generazione" ed è stato uno di quelli che ha spinto i massi delle montagne nella piana di Tirinto, per edificare la reggia degli uomini. Non molto forte fisicamente, ha cercato altre strade per essere utile in battaglia, sfruttando un potere particolare che gli ha consentito di diventare un ottimo esploratore, utilizzato spesso con funzioni di ricognizione. Il mimetismo, capacità che gli ha permesso infatti di salvarsi dalla furia di Iris e di poter tornare a Tirinto. Partecipa assieme a Nestore all’assalto di Samo ma il suo corpo viene disintegrato dai Melograni di sangue di Partenope.

Colpi segreti: Frusta del Camaleonte, Mimetismo (potere di Teseo di nascondersi, sfumando tra i colori dell’ambiente che lo circonda).

Dotazioni: Frusta del Camaleonte, capace di allungarsi all’infinito.

ARGO DEL CANE:

Peso: 68kg

Altezza: 1,74m

Anni: 17

Gruppo sanguigno: B

Nato a: Mistra (Peloponneso)

Addestrato in: Tirinto

Maestro: Agamennone del Leone

Segno zodiacale: Bilancia

Giovane greco amante del mito e affascinato dalle grandi imprese degli eroi del Mondo Antico. Attirato da Tirinto e dagli Heroes, Argo ha trascorso la giovinezza addestrandosi con l’amico Gleno per conquistare l’Armatura degli Eroi, seguendo gli insegnamenti di Agamennone e di Nestore. Del primo ammirava l’audacia e il coraggio, del secondo la forza e la saggezza, ed era convinto, a ragione, che insieme i due si completassero. Non aveva mai partecipato ad alcuna azione ufficiale, fino alla mattina in cui venne inviato ad Argo con la squadra guidata da Agamennone. Là, per la prima volta, si rese conto di cosa significasse essere in guerra e una grande paura si impadronì di lui, nel vedere Agamennone a terra, Gleno massacrato e Niobe indifesa. Ciononostante cercò di resistere, e venne salvato da Nesso del Pesce Soldato. Morì nella radura a sud di Tirinto, bruciando al massimo il proprio cosmo, assieme all’amico più caro che avesse mai avuto, felice di poter essere utile e aiutare il Comandante Nestore e Ercole. Il suo sacrificio non fu vano, perché distrusse la collana con cui Partenope rubava le anime dei suoi avversari.

GLENO DI REGULA:

Peso: 62kg

Altezza: 1,68m

Anni: 16

Gruppo sanguigno: AB

Nato a: Mistra (Peloponneso)

Addestrato in: Tirinto

Maestro: Agamennone del Leone

Segno zodiacale: Capricorno

Grande amico di Argo del Cane, giunse assieme a lui a Tirinto, attirato dalle prospettive di epicità di cui la città pareva traboccare. Ammiratore sfegatato di Agamennone, di cui era un vero seguace, non esita a lanciarsi con lui contro il Kouroi di Argo e contro Borea e gli altri Venti, nella sala del Kastro di Larissa, anche se questo gli costa la perdita di un dito. Massacrato in seguito da Austro, a cui non riesce ad opporre resistenza, Gleno riesce a salvare Argo, Nesso e gli Heroes della Sesta Legione dal quadro di Aureliano. Muore assieme al suo migliore amico, felice per dare la vita per gli Eroi che aveva sempre sognato, e per entrare anch’egli nel mondo del mito, in cui aveva avuto la fortuna di recitare una parte. Grazie al suo sacrificio, la collana di anime di Partenope viene distrutta.

POLISSENA DELLA STREGA:

Peso: 72kg

Altezza: 1,82m

Anni: 30

Gruppo sanguigno: 0

Nato a: Skiathos

Addestrato in: Tirinto

Segno zodiacale: Gemelli

Silenzioso e taciturno, Polissena possiede ottimi poteri mentali, anche se non a livello di Tiresia dell’Altare e Pasifae del Cancro. Grazie a questo potere gli Heroes scoprono il segreto di Partenope, sul versante medio dell’Isola di Samo. Non molto agile in battaglia, e indebolito per lo scontro mentale con l’Hero del Melograno, Polissena non riesce ad impedire che Era lo annienti con un’onda di energia.

Colpi segreti: Onde psichiche (Polissena genera onde di energia, circolarmente al suo viso, che possono distruggere tutto ciò con cui vengono in contatto; funzionano sia come attacco che come difesa).

NELEO DEL DORADO:

Peso: 70kg

Altezza: 1,71m

Anni: 17

Gruppo sanguigno: AB

Nato a: Cefalonia

Addestrato in: Tirinto

Segno zodiacale: Sagittario

Grado: Esploratore marino

Giovane Hero della Quarta Legione, il cui cuore in realtà apparteneva ad Alcione e alla Legione del Mare, delle cui silenziose profondità era sempre stato innamorato. Cresciuto in un paesino di pescatori, Neleo aveva praticato un addestramento fisico mirato a metterlo in connessione intima con il mare e i suoi abissi. Pare che la conchiglia che portava con sé, e che usava come arma in battaglia, gli fosse stata donata da una sirena con cui si era unito in una notte in mare. Una sirena ferita che lui stesso aveva provveduto a salvare. Quale che fosse la leggenda, è sicuro che la conchiglia non faceva parte della corazza del Dorado, e infatti lo stesso Druso di Anteus, fabbro di Tirinto, non ne aveva mai sentito parlare. Taciturno, amante del mare più che degli uomini, Neleo non esita a combattere per Ercole, difendendo i propri amici, prima da Tindaro del Cigno Nero e poi da Austro, da cui viene massacrato ai piedi di Larissa.

Colpi segreti: Impeto delle correnti (Nereo solleva immense colonne d’acqua che rivolge poi contro i suoi avversari)

Dotazioni: Neleo utilizza una conchiglia d’oro con la quale può assorbire gli attacchi avversari e rimandarli indietro, soprattutto se costituiti di ghiaccio, fuoco o acqua.

TINDARO DI CIGNO NERO:

Peso: 80kg

Altezza: 1,83m

Anni: 30

Gruppo sanguigno: 0

Nato a: Danzica

Addestrato in: Isola della Regina Nera

Segno zodiacale: Toro

Il traditore per eccellenza della Legione di Fede, un uomo che, prima ancora di giungere a Tirinto, aveva venduto il cuore al male. Accecato dal potere fin da giovane età, aveva tentato di conquistare un’Armatura d’Oro di Atena, quella dell’Acquario, recandosi in Siberia per ottenerla. Ma gli era stata rifiutata. Così, con il cuore pieno di odio per il gran rifiuto di cui era stato fatto oggetto, aveva remato fino all’Isola della Regina Nera, giungendovi dopo giorni di navigazione disperata e solitaria. Là, in quattro anni di massacri e torture, aveva ottenuto un’Armatura, quella del Cigno Nero e il potere di usare i ghiacci come arma distruttiva. A Tirinto aveva aderito immediatamente al progetto sovversivo di Partenope, vedendovi l’occasione per vendicarsi del torto subito, facendo del male ad Ercole, grande amico e ammiratore di Atena. Viene sconfitto da Neleo del Dorado ai piedi del colle di Larissa.

Colpi segreti: Bufera nera (un attacco di ghiaccio nero, che paralizza l’avversario. Il suo potere congelante non è noto, ma anche lanciata al massimo non scende sicuramente sotto i 200°).

DIONE DEL TORO:

Peso: 82kg

Altezza: 1,75m

Anni: 33

Gruppo sanguigno: B

Nato a: Atene

Addestrato in: Tirinto

Segno zodiacale: Ariete

Figlio di una famiglia di commercianti ateniesi, Dione trascorre buona parte della gioventù a trainare carri al mercato, per aiutare i suoi genitori a tirare avanti. Là, un giorno, incontra una ragazza affascinante, snella e dai lunghi capelli, con cui inizia a frequentarsi. Abbandona Atene e i suoi genitori, che moriranno pochi mesi dopo per malattia, girovagando per la Grecia assieme a Opi, fino a stabilirsi a Tirinto. Contattati da Partenope e da Era, i due giovani decidono di aderire al loro progetto, nonostante Dione non lo abbia mai condiviso fino in fondo. Come avrà il coraggio di ammettere, a un punto dalla morte, la sua scelta era stata dettata più dalla voglia di stare con Opi, dalla paura di perdere colei che amava, che non da reale sentimento di odio verso Ercole. Infatti Dione amava Tirinto e gli piaceva molto vivere in comunità assieme agli altri Heroes, sentimenti questi che lo frenarono e gli impedirono di portare a termine la decisione di passare dalla parte di Era. Confuso, assistette alla morte di Opi, capendo infine che quella donna non era mai stata innamorata di lui, ma lo aveva semplicemente usato. Pieno di sensi di colpa, non esitò il giorno dopo ad affrontare Partenope, facendosi esplodere assieme a lui, per poter trovare finalmente pace.

Colpi segreti: Armenti di Tori furiosi (un attacco energetico costituito da mandrie di tori scatenati, composti da pura energia cosmica, che sfrecciano con le corna puntate verso il nemico).

OPI DELLA LEPRE:

Peso: 61kg

Altezza: 1,80m

Anni: 27

Gruppo sanguigno: AB

Nato a: Atene

Addestrato in: Tirinto, Samo

Maestro: Boopis della Vacca

Segno zodiacale: Pesci

Avida e senza scrupoli, Opi è una donna ben consapevole delle proprie doti, soprattutto di quelle che la legano a Dione, un uomo che, per sua stessa ammissione, ha sempre usata. Addestrata da Boopis della Vacca, Opi è una guerriera molto abile, ma incapace di sviluppare un cosmo offensivo con cui combattere. In accordo con Partenope, lei e Dione avrebbero dovuto aiutare Euristeo e gli altri ad aprire una breccia nelle mura di Tirinto, per consentire ad Eolo e agli Shadow Heroes di penetrare all’interno. Ma la ribellione di Dione confuse i suoi piani, obbligandola a fronteggiare da sola Leonida della Spada. Morì in malo modo, trafitta di raggi energetici del suo compare traditore, Euristeo del Reticulum.

Colpi segreti: Opi non possiede un vero colpo segreto, ma saltando si chiude su se stessa, quasi a formare una sfera, e scatta contro l’avversario, colpendolo a piedi uniti.

PRIAMO DELLA LUCERTOLA:

Peso: 74kg

Altezza: 1,78m

Anni: 28

Gruppo sanguigno: A

Nato a: Patrasso

Addestrato in: Tirinto

Maestro: Nestore dell’Orso

Segno zodiacale: Ariete

Priamo appartiene al gruppo di Heroes della "prima generazione", giunto da Patrasso per aiutare Ercole nella creazione di Tirinto. Grande amico di Asterione della Giraffa, Priamo non riesce però a sviluppare un cosmo molto potente, attestandosi su un livello piuttosto basso. Questo comunque non gli ha mai impedito di essere utile e di partecipare in prima fila ad ogni missione assegnata a Nestore e alla Quarta Legione, come lo scontro con il Kouros di Micene. Viene disintegrato da Iris, Dea dell’Arcobaleno.

ASTERIONE DELLA GIRAFFA:

Peso: 76kg

Altezza: 1,75m

Anni: 28

Gruppo sanguigno: B

Nato a: Patrasso

Addestrato in: Tirinto

Maestro: Nestore dell’Orso

Segno zodiacale: Acquario

Asterione è il migliore amico di Priamo della Lucertola, combattente fedele a Nestore e ad Ercole. Nonostante non sia mai riuscito a sviluppare un cosmo eccessivamente elevato, né abbia mai avuto alcun potere particolare, Asterione non si è mai tirato indietro, lottando con i compagni contro tutti i nemici. Dopo la morte di Priamo, sterminato da Iris di fronte ai suoi occhi, Asterione si lancia contro la Dea, cingendola in uno stretto abbraccio e lasciandosi esplodere insieme a lei. Tuttavia la sua morte è vana, poiché Iris sopravvive.

GIASONE DEL CAVALLO:

Peso: 78kg

Altezza: 1,80m

Anni: 30

Gruppo sanguigno: AB

Nato a: Kalavryta

Addestrato in: Tirinto

Segno zodiacale: Leone

Giasone aveva vissuto nel Peloponneso, ottenendo grandi successi come atleta, soprattutto nella corsa, specialità nella quale era imbattibile. Durante una delle molteplici gare a cui partecipava conobbe Petra, una donna che lo folgorò. E quello fu l’inizio della sua maledizione. Da Petra ebbe un figlio, quello stesso figlio che per mesi continuò a stringere nel suo fagotto dopo il naufragio, quasi incapace di ammettere che fosse morto. Che fosse scomparso. Come il suo amore. Come la sua vita. Disperato, vagò per le strade della Grecia come un barbone, senza mangiare e dormendo dove trovava rifugio. Così giunse un giorno a Tirinto, dove venne accolto con cura, e dove Giasone voleva concludere la sua vita. Furono le parole di Ercole a impedirgli di gettarsi via, a dargli un motivo per continuare a vivere. Per lui, e per Petra e per loro figlio, per la vita che avrebbe voluto per loro. Per riconoscenza verso Ercole, Giasone rimase a Tirinto e prese parte alla missione di Micene, venendo imprigionato da Iris. A Samo lottò contro Boopis, riuscendo a sconfiggerla a prezzo della vita. Nestore lo vide socchiudere gli occhi, quasi come se aspettasse che l’ultimo Spirito della Grande Madre lo trafiggesse e lo portasse via, per permettergli di ritrovare Petra e il loro figlio.


Colpi segreti: Cavalle di fuoco (Un attacco di fuoco sotto forma di numerose cavalle che sfrecciano verso l’avversario).

 

© Aledileo.