Platinum Saints: I Cavalieri dello Zodiaco Cinese

Una fanfic di Andromeda La Notte

Chapter 4: Il Gran Tempio dello Zodiaco Cinese

Silenti ed attoniti, Shiryu e Shun avevano seguito il triste rapporto di Clay con grande attenzione. Anche ora che la nefasta verità era stata appresa, il loro silenzio continuava, mentre lo sbigottimento li avvolgeva in un abbraccio dal quale fu arduo divincolarsi.

- Questo è quanto. Mi 'spiace di avervi dovuto portare una notizia così triste.

- No, tu non hai nessuna colpa. – lo tranquilizzò Shiryu.

- Adesso, oltre al dolore, non ci rimane che una certezza. Se sono davvero così forti da eliminare Hyoga al primo attacco, non vi è alcuna speranza di vincere. – pensò Shun, sconsolato e con ancora le lacrime agli occhi.

- Se vi arrendete così, perdete già in partenza.

I due non risposero.

- Beh, fate un po' come vi pare. Io vado a vendicare il mio maestro.

- Ma sei folle? Cosa puoi fare tu, quando anche il tuo maestro è stato sconfitto immediatamente? – lo ammonì il cavaliere del Dragone.

- Non so cosa potrò fare ma.. Non fare nulla sarebbe solo un'offesa all'orgoglio di tutti i saint della terra.

- No, non mi sono spiegato. - gli rispose Shiryu, spazientitosi. - Io e Shun andremo incontro al nemico e lo affronteremo come potremo. Tu, invece, recati subito a Tokyo, presso la residenza della signorina Saori e attendi lì.

- Ma cosa blateri?? Io sono qui per lottare!

- Shiryu ha ragione. Dovresti andare via. Ci sei già stato molto utile. – gli disse solamente Andromeda.

- Ma mi avete preso per un corriere, forse? Oppure state dubitando della mia forza??

Shun gli rivolse uno sguardo quieto, allo scopo di ammansirlo.

- Qui nessuno sta mettendo in dubbio la tua forza. Hyoga non avrebbe mai dato quell'armatura ad un debole. – disse il mite Shun.

- E' così. Il tuo cosmo è molto vasto e ciò è strano per un cavaliere che ha appena ricevuto l'investitura. – ne convenne Dragone.

- Allora quale problema c'è?

- Temo che tu abbia poca esperienza.

- La farò, lottando con questi Platinum Saint!

- Con guerrieri di tale livello, non avrai tempo di fare esperienza. Ti uccideranno prima!

- E' così! Anche io e Shiryu, con grande probabilità, faremo fatica a resistere. E questo solo in virtù dell'esperienza accumulata nelle tante epiche lotte di cui Hyoga ti avrà certamente parlato.

Gli occhi di Clay iniziarono a splendere di rabbia, come fossero acuminate punte di diamante. A Shiryu non sfuggi' quell'espressione e, dopo qualche secondo, riprese la parola.

- E sia.. Se vuoi immolarti in onore del tuo maestro, fa pure. Noi non te lo impediremo.

- Ma Shiryu!

- No, Shun. Costui non è uomo al quale si possa imporre la volontà altrui. E' giusto che prenda la sua strada; chi siamo noi per impedirglielo? L'importante è che non diventi una palla al piede. Qualunque cosa dovesse succedere, dovrai badare a te stesso, senza contare troppo nell'aiuto degli altri. Inoltre, se rimarrai indietro, sappi che nessuno si fermerà ad aspettarti. Cosciente dei rischi che corri, vero?

- Perfettamente.

- Un'ultima cosa. Sei padrone del "settimo senso"?

- Sì, già da alcuni mesi.

- Buon per te. Allora forse hai una possibilità su centomila di sopravvivere. Buona fortuna. – gli augurò Shiryu.

- Non ne ho bisogno. – replicò Clay, con tracotanza.

Shiryu era rassegnato, Clay soddisfatto. Shun, invece, era molto preoccupato. Aveva percepito benissimo il messaggio che Shiryu gli aveva lanciato; gli sarebbe stato duro non potere soccorrere Clay nel bisogno, durante la battaglia imminente. Aveva comunque intenzione di rispettare, per quanto possibile, la decisione dell'amico. Lui e Shiryu aprirono quindi i contenitori che portavano sulle spalle ed indossarono le armature di Andromeda e del Dragone.



I tre cavalieri proseguirono la loro corsa; dopo meno di un chilometro, riuscirono ad avvistare le prime rovine di un tempio alquanto anomalo. Sebbene fosse di chiara fattura orientale, aveva moltissimi elementi in stile greco antico, altri in stile Maya; il che era cosa alquanto bizzarra.

- Questo posto.. sembra essere al di fuori del tempo e dello spazio. - osservò Shun.

- Come se si trovasse ai confini fra questa ed un'altra dimensione. - ne convenne Shiryu.

- Allora, entriamo? – chiese Clay, impazientemente.

In quel momento, dalle scalinate dell'entrata, discese una donna, di modesta altezza, avvolta in drappeggi rossi. I suoi capelli erano cortissimi, rasati.

- Un monaco buddista donna? Ed in tale loco?? - esclamò Clay, molto sorpreso.

- Benvenuti al Platinum Temple di Mekar, prodi cavalieri d'Athena. Io sono la sacerdotessa mandata ad accogliervi. Con molta umiltà, vi prego di seguirmi.

I tre cavalieri lo fecero.

- Dici che dobbiamo dubitare anche di lei?

- No, non più di tanto. Ma comunque guardiamoci le spalle. Non vorrei si trattasse di un altro "Betelgeuse".

- Di che parlate? – proruppe Clay, sentendosi escluso dalla conversazione.

La monaca buddista, raggiunta una piazzetta dopo la prima rampa di scale, si voltò verso di loro ed iniziò, con fare fermo e quieto.

- Questo è il tempio di Mekar della Mongolia, la porta surreale al Mondo Divino. Si tratta di una regione di confine tra questa ed un'altra dimensione che è anche residenza della più alta casta di guerrieri. Quelli che vedete avvolti nella nebbia sono i dodici templi di Mekar, ognuno presieduto da un cavaliere di platino. Dodici cavalieri di platino ai quali corrispondono altrettanti segni, i segni dello zodiaco cinese; sulla vostra strada si pareranno dunque i cavalieri: del Ratto Malvagio, della Lepre, del Cinghiale Furioso, del Gallo, della Bertuccia Emulatrice, della Capra, del Mastino, del Bufalo Implacabile, della Tigre Ascetica, del Cavallo, del Serpente Tentatore e del Drago Celeste. Nelle loro vene scorre sangue divino..

- Sono divinità?

- No, non esattamente. Il loro sangue è per metà umano. Sono semi-dei. Quindi questo significa che ogni tentativo di ucciderli sarà inutile; potreste comunque avere la meglio su di loro ed ottenere così il loro riconoscimento. Oltre il tempio del Drago Celeste, infatti, si trova la porta dell'altra dimensione, "Halinogame". E' lì che si nasconde la Divinità che ha fatto rinascere i cavalieri di platino dal loro sonno primordiale. E' quella porta che dovete aprire, per porre fine all'esistenza di questa minaccia. Ma, per aprire quel portale, avrete bisogno di ottenere il riconoscimento di tutti e dodici i cavalieri di Platino; ciò corrisponde allo sconfiggerli. I Platinum Saint sono quasi tutti uomini dalla grande onestà e fermezza di valori, ma acconsentiranno a farvi passare dal loro tempio e a concedervi il loro riconoscimento solo se li avrete inequivocabilmente sconfitti.

- Dove l'ho già sentita questa? - si chiese Shiryu, in tono ironico.

- Quindi… - intervenne Clay. - ..quello che disse il cavaliere del Drago Celeste era falso. Questi cavalieri non agiscono per conto loro. Dipendono da una qualche divinità, ne sono al servizio.

- Non precisamente. Ma altro non vi è dato sapere; avrete modo di scoprirlo. Sappiate che è comunque necessario che quel portale sia aperto, o le azioni devastatrici dei Platinum Saints continueranno ininterrottamente. Il loro prossimo attacco potrebbe anche costare la vita di milioni di persone.

- Quindi non si può fare altro che intraprendere questa scalata. Abbiamo limiti di tempo?

- Non definiti. Il tempo, questa volta, non vi è nemico.

- Almeno questo.. Non possiamo comunque prendercela con comodo.

- Sacerdotessa, possiamo fidarci di te?

- Penso che i fatti abbiano confermato le mie parole. Sappiate comunque che io non esigo niente da voi. Desiderare è qualcosa che mi è estraneo, né più né meno ad un'eventuale distruzione della terra.

- Alla fine dei conti.. - concluse Shun . - ..non abbiamo altra scelta. Una cosa soltanto, qual è il tuo nome?

- Così come non è mio diritto desiderare, non lo è neanche avere un nome. Sono solo un anima errante; non curarti di me, giovane eroe, ma guarda e passa...

I cavalieri decisero quindi di iniziare il loro viaggio. La strada da percorrere sembrava essere ben più lunga di quella fatta in Grecia, ad Asgard o sotto la volta dei mari.

- Da quel poco che riesco a vedere, questi templi non sono posizionati uno dopo l'altro, giusto?

- Infatti la strada per il portale "Halinogame" è ramificata e molteplici sono le vie per arrivarci. Dato che dovete comunque far tappa in tutti e dodici i templi, sarebbe saggia decisione il separarsi. A voi comunque, la scelta.

- Non sarebbe una novità. - osservò Shiryu.

- Ma abbiamo tempo! Non vedo perché dovremmo separarci. - obbiettò Shun in risposta.

- Shun, sto bene a cosa stai pensando ma non ho intenzione di perdere tempo per proteggere quel moccioso. Mi dispiace ma, se sarà necessario, ci separeremo.

- Di che state parlando? Perchè dovete sempre comunicare in codice?? – chiese infastidito Clay.

Shiryu tagliò corto.

- Adesso dobbiamo andare. Ti ringrazio per le informazioni, sacerdotessa senza nome.

- Non ringraziarmi. Presto capirai che vi ho messi sul sentiero della vostra stessa morte.

- Siamo abituati a percorre simili sentieri. Siamo persone abitudinarie..

I tre volsero le spalle alla donna ed iniziarono ad allontanarsi da lei. Dopo nemmeno quattro passi, furono arrestati da una stridula risata femminile. Qualcuno di ben noto a Shiryu e Shun si parò loro dinnanzi.

- Sapevo che sareste arrivati! Mi avete fatta aspettare parecchio, però! – disse la nuova arrivata.

- Shaina!! Ma quando..?

- Qualcosa in contrario se mi unisco a voi?

- Beh, direi di no. Al momento abbiamo bisogno di tutto l'aiuto possibile.

- Ne sono lieta. Anche perché si dà il caso che io sia stata formalmente invitata in questo assurdo posto.

- Cosa è successo?

- Hanno distrutto il paesino ai piedi del Grande Tempio, dove vivevo con Cassios e profanato la sua tomba, quegli infami!! Sulla sua lapide distrutta, c'erano delle indicazioni bizzarre. Seguendole, sono arrivata qui. Non solo per vendicarmi ma anche in rappresentanza del Grande Tempio di Atene che, come sapete, è stato attaccato.

- Quindi hai incontrato quella monaca prima di noi..

- Sì, e mi ha già spiegato tutto. Quindi credo che dovremmo partire, senza perdere altro tempo in indugi ed inutili considerazioni. Saranno i fatti a chiarire i molti misteri di questa storia. Questo ragazzo.. Chi è?

- Sono il nuovo saint del Cigno, Clay, allievo di Hyoga di Aquarius che purtroppo ha perso la vita, per mano di uno dei Platinum Saint.

- Hyoga è morto?? Non posso crederci. – Shaina ammutolì.

Dopo quel momento di rinnovato dolore, i quattro guerrieri partirono alla volta del primo dei dodici templi.

Divorarono le prime, brevi scalinate in pochi minuti e arrivarono alla volta del primo tempio. Questo era cuneiforme e la sua apertura sembrava essere la bocca di un tunnel oscuro.

- Questa sarebbe la prima casa dello Zodiaco orientale? E' orribile. Che senso dell'estetica disgustoso! - disse Shaina, con disdegno.

- Un'iscrizione cinese.. Significa "Topo" o "Ratto", il resto è illeggibile. - chiarì Shiryu.

- Quindi questa è la casa del Ratto Malvagio. – commentò Shun.

- La prima casa. – precisò Clay, ora eccitato all’idea di dover compiere una missione molto simile all’epica lotta al Santuario di Atene come il suo maestro Hyoga.

Dalla bocca del tunnel, nera come la notte, uscirono quattro soldati, simili in tutto e per tutto a quelli che Shun aveva affrontato in precedenza.

- Ehi, voi! Non vi azzardate a mettere piede qua dentro o passerete dei guai! – li minacciò il più nerboruto di loro.

- Mi sono sempre piaciuti i guai ma dubito che pusillanimi come voi possano causarne di seri. - gli rispose Shaina.

- Donna! Ti strapperò quella maschera con le mie stesse mani!

- Se non vi dispiace…

- Prego, Shaina! Fa pure. - acconsentì Shiryu.

Shaina spiccò un salto e diresse contro i tre malcapitati la furia del suo Thunder Crow, il Cobra Incantatore. Ne risultò che i quattro furono elettrizzati da una potente scarica elettrica, che li mise KO. La strada del tempio-tunnel era nuovamente libera. I quattro vi entrarono senza esitazione.