SAINT SEIYA OMEGA - EPISODIO N°53

RIUNIONE! ARDI LE FIAMME DELLA TUA ANIMA, SOMA!

Disegnatori Takuro Shimbo

Data: Estate 2005 circa.

Personaggi presenti: Seiya, Saori, Koga, Subaru, Soma, Loge, Pallas, Titan, Shaina, Tatsumi, Geki, Ichi, Yuna, Cavalieri d’Acciaio, studenti della Palaestra, soldati.

Salutando Tatsumi, Koga, con in spalla lo scrigno dell’armatura di Pegaso, lascia l’isola per recarsi al Santuario, dove intende incontrare Saori. Insieme a lui c’è un clandestino, Subaru, sempre deciso a sconfiggerlo per dimostrare di essere il più forte, anche quando il ragazzo lo afferra al volo impedendogli di cadere in mare. Al Grande Tempio, Seiya è ad udienza da Saori, cui chiede perdono per non aver voluto uccidere Pallas quando ne aveva l’opportunità. Il guerriero si sente indegno, ma la Dea non esita a perdonarlo, visto che avere pietà di un bambino è il comportamento di un vero Cavaliere, e anzi ritiene di essere stata lei a sbagliare cercando di sfuggire al suo destino che la condanna a combattere sempre. Questo, nonostante il suo lato umano sia stanco di guerre e conflitti. Avvicinatosi a Seiya, ne prende le mani tra le proprie e gli chiede perdono per avergli dato un incarico così doloroso, commuovendo il Cavaliere, che giura di proteggerla sempre. Più tardi, Koga e Subaru arrivano nell’arena dei tornei del Santuario, dove vengono accolti prima da un manipolo di soldati e poi da Shaina, di nuovo in salute e armatura. La donna riconosce con nostalgia lo scrigno sulle spalle del discepolo, sorridendo per le sue lamentele circa il peso, e dicendogli che ora la corazza è più potente. Subaru fa l’errore di indispettirla facendo ironia sul fatto che la difesa del Santuario è affidata ad una donna, così Shaina permette solo a Koga di proseguire e tiene indietro il ragazzo, ridendo dei suoi tentativi di passare con la forza. Raggiunta Saori, Koga si accorge che qualcosa non va, e viene informato della guerra imminente contro Pallas, il cui braccialetto sta continuando a succhiarle il cosmo e finirà per ucciderla entro un anno circa. Preoccupata perché anche i Cavalieri sono un bersaglio, Saori chiede a Koga di radunare di nuovo il suo gruppo di amici. Il ragazzo vorrebbe fare di più, ma compare Seiya a dirgli che saranno i Cavalieri d’Oro a proteggere Atena, mentre i Cavalieri d’Argento cercano il nemico, lasciando ai Cavalieri di Bronzo il compito di riunire l’esercito. Comprendendo la situazione, il ragazzo raccomanda a Seiya di prendersi cura di Saori, poi si allontana. Nell’arena, Subaru è esausto, ma per un attimo il suo desiderio di diventare forte come un Dio sprigiona un’aura tale da spingere Shaina sulla difensiva. Prima che la donna possa capire bene cosa sia successo però, Koga ritorna e, ignaro di tutto, prende con sé Subaru per dirigersi verso la Palaestra. Qui, Soma sta spiegando ad una nuova generazione di studenti i doveri dei Cavalieri quando viene interrotto da Ichi, con indosso l’armatura di Idra, nonostante sia teoricamente vietato vestirla senza una buona ragione. Quando Soma glielo fa notare, e spiega che gli è stato chiesto di fare il professore perché sono sotto numero, Ichi lo sfida a duello, finendo però per ricevere un pugno da Geki, che gli ricorda come gli scontri privati siano vietati alla Palaestra. Più tardi, Soma si sta rilassando quando viene raggiunto da Koga e Subaru. Portatili in mensa, racconta come la Palaestra sia stata ricostruita dopo quel che era successo in passato, aggiungendo che è protetta da spesse mura, guardie, ed una barriera eretta da Atena stessa. Geki, appena arrivato, aggiunge che gli studenti attuali non sono Cavalieri ma aspiranti, per cercare di sostituire il prima possibile i guerrieri caduti nel corso della guerra con Mars. A questo scopo, si trovano lì anche numerosi Cavalieri d’Acciaio, con indosso armature uguali a quella di Subaru eccetto che per il colore. Quest’ultimo è noto a Geki, che ne ha sentito parlare dal Comandante dei Cavalieri d’Acciaio come un allievo di talento, ma quando Subaru dice di non voler proteggere nessuno, solo diventare più forte, il maestro se la prende un po’ a male. Soma intanto chiede a Koga cosa sia quell’enorme scrigno che ha con sé, restando stupito nel sentirsi rispondere che è la sua nuova armatura, e preoccupato quando Pegasus inizia a parlargli di Pallas. Intanto, a loro insaputa, un Pallasite si sta avvicinando alla Palaestra e, sconfitti i soldati di guardia, sfonda il portone con la sua lancia Brionac. All’arrivo di Koga e gli altri, si presenta come guerriero di terza classe: il portatore di lancia Loge di Brionac, venuto a uccidere gli apprendisti Cavalieri. Con Atena indebolita dal bracciale di Pallas, la barriera ha perso potenza e Loge ha potuto facilmente sfondarla con la sua lancia, in grado di colpire sempre il bersaglio e tornare nelle sue mani, come dimostra decapitando la statua della Dea. Koga indossa subito l’armatura, ma Loge risponde mandando all’attacco le sue Pallasite Bees, api i cui pungiglioni colpiscono a distanza e paralizzano la preda. Soma e Subaru allora indossano le rispettive corazze, aiutando Koga, Geki e gli altri Cavalieri d’Acciaio a distruggere una parte degli insetti. Loge allora Chrono Delayed, un potere speciale della sua Chronotector che permette di rubare il tempo a tutti coloro che non hanno un cosmo abbastanza forte, finendo per pietrificarli. Con diversi studenti bloccati, gli altri sono in balia delle api, i cui pungiglioni abbattono anche Geki, diversi Cavalieri d’Acciaio e persino Ichi, perforandone l’armatura. Soma decide di affrontare Loge da solo, per permettere a Koga e Subaru di disfarsi delle api, ma il lanciere è abile e lo travolge facilmente con il Needle Dance. Il ragazzo si rimprovera per l’essersi lasciato andare durante il periodo di pace, ma Koga continua ad avere fiducia in lui, anche quando Subaru, che nel frattempo ha dovuto prendere la corazza di un altro Cavaliere d’Acciaio per ovviare ai danni alla propria, lo esorta ad una ritirata strategica. La sua fede non è malriposta: ripresosi prima che Loge potesse uccidere alcuni studenti pietrificati, Soma riesce a bloccarne la lancia e, spinto dalla rabbia per tutti i danni arrecati alla Palaestra da poco ricostruita con sudore e fatica, infiamma il suo cosmo e sferra il Lionet Bomber. Persino questo colpo segreto però sembra inutile, lasciando Soma con l’unica opzione di difendere gli studenti con il proprio corpo. A salvarlo è Koga, ora libero di agire visto che lui e Subaru hanno distrutto tutte le api. Furioso per quest’interferenza, Loge cerca di colpirlo con Brionac, ma Koga respinge la lancia con il RyuseiKen e travolge persino il Pallasite, obbligandolo alla fuga. Mentre tutti tornano normali, Geki spiega a Koga che la sua armatura è rinata da sola perché sin dai tempi del mito è stata bagnata dal sangue delle divinità, ottenendo poteri sconosciuti. Soma decide allora di lasciare la Palaestra per recarsi insieme agli amici in Jamir, dove intende chiedere a Kiki di riparare la sua armatura. Ad insaputa di entrambi, anche Yuna in quel momento si trova lì.

DVD: L'episodio è presente nel 14° DVD e Blu-Ray.

Scene extra DVD: /

La logica, questa sconosciuta: Possibile che lo scrigno dell’armatura di Pegaso fosse conservato proprio sull’isola? Con Saori al Santuario e Koga in viaggio, Tatsumi non avrebbe motivo di restare sull’isola. Chi guida la barca di Koga? La sacca di Subaru, strappatasi nello scorso episodio, è di nuovo intatta, e sono scomparse anche le crepe sulla sua armatura d’acciaio. Ichi indossa la sua armatura classica, ma nel 3° e 5° episodio avevamo visto il bracciale della sua Cloth Stone (simile ma diverso da quello di Hydrus indossato in seguito). L’armatura di Soma ha ancora tutti i danni del 51° episodio, ma alcuni avrebbero dovuto ripararsi da soli, almeno esteticamente. Il Chrono Delayed pietrifica solo alcuni Cavalieri d’Acciaio, sebbene siano tutti privi di cosmo. Soma sembra un po’ troppo indebolito rispetto agli episodi finali della saga di Mars.

Note: 6. Il tipico episodio senza infamia e senza lode, gradevole per il modo in cui riporta in scena i vari Shaina, Geki e Soma, ma anche un po’ troppo penalizzato dalle improvvise difficoltà in battaglia di quest’ultimo, che finiscono per svilire un po’ quanto fatto alle Dodici Case. D’altra parte, non è una novità che il livello dei protagonisti impieghi un po’ a raggiungere il massimo, specie all’inizio di una saga. Loge, il quarto Pallasite a comparire finora, prosegue il trend dei nomi provenienti dai satelliti di Saturno, e spiega che le armature Chronotector, oltre ad avere resistenza che parrebbe superiore all’armatura d’argento dello Scudo, possono "rubare" il tempo e pietrificare chi ha un cosmo più debole del loro. La sua arma è la lancia Brionac (omonima di una popolare carta di YuGiOh), capace di tornare nelle sue mani dopo essere stata lanciata, e abbastanza forte da incrinare l’armatura di Soma al solo tocco. Ha inoltre con sé uno sciame di api particolari, che sono palesemente anche il suo simbolo visti i fregi e gli spuntoni della Chronotector. Seppur meno sanguinario di Tarvos, sembra un tipo spietato, che non esita ad attaccare studenti indifesi o a deridere la disperata resistenza di Soma. Scopriamo che Shaina, assente dal lontano episodio 24, è guarita dalla ferita di tenebra, a conferma che la pioggia di luce vista nel 51° si è estesa su tutto il pianeta. Ora indossa di nuovo maschera e armatura, e protegge il Grande Tempio insieme ai soldati semplici, con indosso le normali protezioni di cuoio della serie classica. Sa dei Cavalieri d’Acciaio, ma solo per sentito dire visto che non li aveva mai incontrati in precedenza (nell’unico episodio in cui compaiono entrambi, il 28 della serie classica, lei era svenuta). Mostrando una certa maturità, ed un maggiore rispetto in confronto al passato, Seiya si inchina ai piedi di Saori e la chiama sempre Atena, anche se non rimuove il diadema, forse per svista dei disegnatori. Non chiaro tra l’altro se Saori si trovi alla tredicesima casa o in qualche altro palazzo, visto che Koga non sembra attraversare i palazzi dello Zodiaco, né si accenna all’incontro con gli altri Cavalieri d’Oro. Soma invece ha fatto ritorno alla Palaestra, ricostruita con qualche differenza estetica, specie la scomparsa dei canali d’acqua che si trovavano un po’ ovunque lungo le pareti. Da quel che si capisce, l’accademia ha subito un sostanziale cambiamento: mentre prima serviva a perfezionare ragazzi che erano già Cavalieri e avevano l’armatura, ora funge da luogo di addestramento, partendo da zero. Ciò lascia intendere che i vari Spear, Arne ecc adesso abbiano ruolo attivo sul campo, ma non viene accennato dove o come siano stati reclutati così tanti ragazzi di punto in bianco. Geki, libero dal Tomb Squeeze di Schiller, che quindi deve essere andato distrutto alla sconfitta di Mars o Abzu, ha ripreso le mansioni di insegnante, aiutato temporaneamente da Soma. La cosa viene spiegata con i pochi professori a disposizione, ma in teoria l’unico ad essere morto dovrebbe essere stato Ionia, che non aveva mai svolto ruoli attivi on screen. È quindi possibile che alcuni insegnanti siano tornati a fare i Cavalieri sul campo, o che qualcuno non sia sopravvissuto al Tomb Squeeze. Alla Palaestra c’è anche Ichi, che inspiegabilmente ora indossa la sua armatura classica, ed ha ancora le manie di protagonismo viste in precedenza. Sembra comunque aver fatto ritorno alle schiere di Atena, e nessuno cita il suo temporaneo passaggio a Mars, di cui non è neppure chiaro se Geki sia a conoscenza. Sempre alla Palaestra si trova una decina di Cavalieri d’Acciaio, tutti con armature identiche a quella di Subaru, colori a parte, a indicare che sono state standardizzate. Pare che obbediscano ad un certo "Comandante", che ha parlato di Subaru a Geki, definendolo un allievo di talento, anche se il ragazzo continua a mostrarsi immaturo, sottolineando indirettamente in questo modo la crescita di Koga o Soma. Non viene invece detto chi sia il nuovo direttore, ammesso che qualcuno sia stato effettivamente eletto. Senza l’aiuto di Kiki, l’armatura di Soma ha ancora i danni visti fino al 51° episodio, e per lo più opera della battaglia contro i Re Celesti alla casa dei Pesci. L’evoluzione di quella di Koga invece viene spiegata con il ruolo deicida dell’armatura di Pegasus nel corso dei secoli, che l’ha portata a bagnarsi spesso del sangue delle divinità. Si tratta di un concetto appena accennato in coda alla serie classica, ma ripreso nei vari spin-off, in particolar modo Lost Canvas. In realtà, finora la corazza non aveva mai mostrato il potere di evolversi da sola senza l’aiuto del sangue di qualcuno, ma è anche plausibile che sia uno strascico del sangue divino ricevuto nella serie di Hades. In un paio di simpatici scambi di battute, Koga e poi Soma notano la scarsissima praticità dello scrigno dell’armatura rispetto alle Cloth Stone. Queste ultime furono infatti create per dare ai personaggi un mezzo più "elegante" con cui trasportare le corazze, ma non hanno incontrato la simpatia dei fan e alla fine sono state eliminate, facendo tornare in scena gli scrigni. Il vero nome di questi ultimi è Pandora Box, in riferimento al mito di Pandora ed al cofanetto che conteneva tutti i mali del mondo. Koga si è finalmente liberato del cerotto sulla guancia che aveva sin dal 28° episodio, ed ha tolto pure quello sul naso visto nella scorsa puntata, ma ha ancora un po’ di fasciature sulle braccia. Saori dice che il braccialetto impiegherà circa un anno a risucchiare tutto il suo cosmo e trasmetterlo a Pallas, forse a suggerire la durata della seconda stagione di Omega.