SAINT SEIYA OMEGA - EPISODIO N°14

RIUNIONE NELLA TERRA NATIA! DUELLO SULLE STEPPE INNEVATE TRA MAESTRA E ALLIEVA!

Disegnatori Emiko Miyamoto

Data: Primavera 2005 circa.

Personaggi presenti: Koga, Soma, Yuna, Aria, Pavlin del Pavone, Sham della Freccia, Balazo del Reticolo, Almaaz di Auriga, Sonia, Cavalieri d’Argento, abitanti del posto.

Koga, Soma, Yuna e Aria proseguono il loro viaggio verso il secondo nucleo, raggiungendo terre coperte di neve. Sia Koga che Aria sono felici di vedere la neve, ma Yuna avverte che è strano ce ne sia così tanta in questo periodo dell’anno, così come è strano che tutti i luoghi attraversati finora fossero aridi o deserti. Ragionandoci sopra, intuiscono che è a causa dei nuclei di cosmo, che stanno impoverendo il pianeta perché ne riversano l’energia nella Torre di Babele, quindi devono affrettarsi a distruggere i rimanenti quattro. Il gruppo si rimette in viaggio, anche se Yuna esita. Intanto, al palazzo di Mars, Sonia critica un gruppo di Cavalieri d’Argento per la distruzione del nucleo del vento, e la morte di Johan, Miguel e Fly, accusandoli di non essere ancora riusciti a recuperare Atena. Una di loro, Pavlin del Pavone, chiede il permesso di occuparsi dei traditori, affermando di essere vicina ad uno di loro. Sonia acconsente e congeda gli altri Cavalieri, chiedendosi però se il loro controllo sulle schiere di Atena sia davvero assoluto come pensano. Nel frattempo, si è fatta notte ed i ragazzi si sono chiusi in una caverna per ripararsi da una tormenta di neve, con Aria particolarmente infreddolita. Yuna, dopo aver creato un muro di neve, li avverte che conviene aspettare che la tormenta si calmi prima di dirigersi in città. Soma e Koga notano che sa un sacco di cose su quel posto, e la ragazza ammette di essere cresciuta lì. Nessuno però può ospitarli, perché i suoi genitori e la sua famiglia sono morti anni prima a causa della guerra, lasciandola orfana sin da piccola. Per fortuna, qualcuno l’aiutò a crescere. La ragazza ricorda quando, da bambina, aveva rubato del pane ed era inseguita dal fornaio, ma venne fermata da una donna con la maschera. Era Pavlin, Cavaliere di Atena, che suggerì all’uomo di assumere la bambina in modo che potesse lavorare per pagare il pane rubato, visto che sembrava avere forza e coraggio. Il suo credo infatti era che esistesse sempre una terza possibilità, e ciò ispirò Yuna a diventare un Cavaliere, in modo che non ci fossero più bambini tristi come lei. Pavlin, colpita dalla sua capacità di leggere i movimenti delle stelle quando Yuna notò una piccola speranza destinata in futuro a crescere, accettò di darle i primi rudimenti dell’addestramento, per poi mandarla alla Palaestra. Da quel giorno però le due si persero di vista, e non si sono più incontrate. Ormai si è fatto giorno ed i quattro riprendono il viaggio, ma, raggiunta la città, la trovano in rovina a causa di una battaglia avvenuta sette anni prima, poco dopo la partenza di Yuna. La ragazza dice loro di spostarsi nel prossimo villaggio, una ventina di chilometri da lì, ma poi si blocca nel percepire un cosmo in avvicinamento. Con Aria febbricitante per il freddo, l’Aquila afferma di essere la più adatta a combattere e dice agli amici di proseguire, insistendo per restare indietro. Nonostante le proteste di Koga, i ragazzi obbediscono e Yuna indossa l’armatura, lanciandosi all’attacco. L’offensiva si interrompe non appena la ragazza si accorge che la sua avversaria è proprio Pavlin, ma quest’ultima non cessa le ostilità ed anzi l’accusa non solo di aver rapito Atena, ma anche di essersi tolta la maschera. Yuna prova a spiegarsi, solo per essere investita dalle Piume del Pavone. Anche da terra però, continua ad accusare Mars di star rubando il cosmo del pianeta e di aver rapito la vera Atena, riuscendo per un attimo a reagire. Soprattutto, la ragazza non riesce a capire perché una donna intelligente come Pavlin segua Mars fidandosi solo della sua parola, mentre lei ed i suoi amici stanno cercando la vera Atena. Pavlin dice che il cosmo di Yuna è troppo debole, e la travolge con il Peacock Blizzard, la sua tecnica più potente. Per proteggere coloro che ama e ciò in cui crede, Yuna deve riuscire a bruciare il suo cosmo ancora di più, proprio come Pavlin stessa le aveva detto da bambina, quando l’aveva esortata a diventare forte in nome di Atena e degli innocenti. Memore di ciò, Aquila dichiara di non essersi tolta la maschera come gesto di ribellione, ma perché convinta di poter aiutare Atena meglio se seguirà le regole del suo cuore piuttosto che quelle impostale da altri. Bruciando al massimo il suo corso, sferra l’Aquila Spinning Predation, scontrandosi con il Peacock Blizzard fino a prendere il sopravvento. Sconfitta, Pavlin si complimenta con Yuna per il Cavaliere che è diventato, dando a intendere di averla solo messa alla prova. In quel momento però piovono dardi di luce, e fanno la loro comparsa altri tre Cavalieri d’Argento: Sham della Freccia, Balazo del Reticolo e Almaaz di Auriga, che accusano anche Pavlin di tradimento. Quest’ultima spiega a Yuna che Saori è viva, e che Mars ha usato Aria come copertura per nascondere la sua cattura, mentre continua a portare avanti un suo piano misterioso. C’è quindi ancora tempo per salvare Saori, ma ora Yuna deve proseguire. Pavlin insiste infatti per combattere da sola e, a conferma di ciò, si toglie la maschera, obbligando se stessa a dover uccidere i tre Cavalieri che l’hanno vista in volto. Commossa, Yuna corre via, appena prima che il Peacock Blizzard di Pavlin si scontri con i colpi segreti dei tre avversari, causando una violenta esplosione e facendo schizzare chiazze di sangue. Poco dopo, Yuna raggiunge gli amici, e informa Koga che Saori è viva. Nello stesso momento, la maschera di Pavlin giace abbandonata nella neve.

DVD: L'episodio è presente nel 4° DVD e Blu-Ray.

Scene extra DVD: Al momento non è noto se ci saranno scene extra nel DVD.

La logica, questa sconosciuta: Che fine ha fatto Haruto? Tecnicamente, il far lavorare una bambina di pochi anni per pagarsi da vivere sarebbe un crimine nella maggior parte dei paesi del mondo. Pavlin gira con maschera e rivela di essere Cavaliere di Atena senza alcuna remora. La città è in rovina a causa di una guerra avvenuta sette anni prima ed è in mezzo al niente, ma c’è un tipo col furgone pronto a spiegare a Yuna cosa sia successo. Nel terzo episodio era stabilito che per accedere alla Palaestra fosse necessario essere già Cavalieri, ma ora la cosa viene un po’ modificata e basta saper usare il cosmo. Come fa Pavlin a sapere per certo che Saori è viva?

Note: 6. La puntata in sé non è male, ma inizia a soffrire della natura episodica di questa parte della serie, con scenette varie iniziali e combattimenti brevi compressi negli ultimi minuti, quando li si sarebbe potuti dividere meglio in un paio di puntate. Pavlin in particolare sembra un personaggio promettente, ed anche i tre Cavalieri d’Argento - Sham, Balazo e Almaaz - avrebbero meritato più approfondimento. Dei quattro, solo Balazo appartiene ad una costellazione teoreticamente nuova, il Reticolo, anche se spesso ad essa era associato Aracne. Pavlin, Sham e Almaaz invece indossano le armature che furono di Pavone, Betelgeuse e Agape, totalmente irriconoscibili e, nel caso della terza, parrebbe priva di dischi. L’armatura del Pavone è la prima finora ad aver cambiato addirittura sesso, anche se la cosa non è del tutto logica visto che, in natura, sono solo i pavoni maschi ad avere quel tipo di coda, proprio per attirare le femmine. Non si capisce del tutto dove sia ambientato l’episodio, ma ci sono alcuni indizi: lo scenario ricorda la Russia, con alberi sempreverde e neve, probabilmente la parte meridionale del paese visto che, secondo Yuna, non dovrebbe essercene così tanta in quel periodo (questa frase conferma che dovremmo essere in primavera o estate, come chiaro sin dal 4° episodio). Pavlin inoltre vuol dire proprio pavone in russo, proseguendo la tradizione di personaggi con lo stesso nome della costellazione o simbolo, solo in lingue diverse. Yuna parla di una guerra, avvenuta circa sette anni prima dell’inizio della serie, quindi verso il 1998-2002, a seconda della datazione, e l’unico conflitto in cui la Russia è stata coinvolta in in quel periodo è la seconda guerra in Cecenia. È quindi plausibile ipotizzare che Yuna sia di origine cecena, o almeno che vivesse in quella zona, visto che i capelli biondi non sono particolarmente diffusi da quelle parti. Questo ovviamente partendo dal presupposto che la guerra di cui parla fosse un evento reale, e non un’invenzione. Pavlin possiede due colpi segreti: il più forte è il Peacock Blizzard, letteralmente Tormenta del Pavone, graficamente identico al Kholodnyi Smerch di Cristal, ovvero la versione manga dell’Aurora del Nord. Il secondo sono le Piume del Pavone, chiamate Diich Pieria secondo i sottotitoli ufficiali. A differenza di molti altri personaggi, sa che la vera Atena è Saori, ed ha dedotto buona parte del piano di Mars. Considerando che il vero nome di Atena è sconosciuto quasi a tutti, e non è di dominio pubblico, ciò suggerisce una certa vicinanza tra la donna e Saori. Il suo elemento è molto probabilmente il vento, anche se sin dal 12° episodio stiamo vedendo colpi segreti sempre più slegati dall’elemento di appartenenza, come queste Piume del Pavone se sembrano soprattutto energia. La capacità di Yuna di leggere le stelle, vista già nel terzo episodio, è un talento naturale che la ragazza ha sin da bambina. La "piccola speranza" di cui parla è molto probabilmente Koga stesso, ancora bambino all’epoca, ed alle prese con l’addestramento da parte di Shaina. Scopriamo che i nuclei di cosmo stanno assorbendo la linfa vitale del pianeta, facendo inaridire la terra e alterando il clima in maniera imprevedibile. Come visto già nell’undicesimo episodio, Sonia è ufficialmente a capo dei Cavalieri d’Argento, che addirittura si inginocchiano ai suoi piedi. Contando sia Cavalieri che Marziani, finora hanno perso poco meno di una decina di guerrieri, incluso Mantis che venne segretamente ucciso da Sonia stessa.