EPISODIO N°18
LA REGINA DEGLI INGANNI
«FURORE! IL SACRO GUERRIERO FANTASMA DEI CARAIBI»
Disegnatori: Nobuyoshi Sakasado
Personaggi presenti: Pegasus, Sirio, Andromeda, Cristal, Isabel, Mylock, Tisifone, Gigars, Arles, Morgana, Serpente di mare, Delfino, Medusa, militari, equipaggio della petroliera, signor Newcomber, giornalista televisivo.
Il giorno dopo, Mylock rimprovera i cavalieri per non aver recuperato la sacra armatura, ma Isabel lo calma ancora una volta, e racconta che alle spalle di Docrates aleggiava una forza oscura e terribile. Pegasus rompe la tensione con una battuta, ma allo stesso tempo dimostra di rispettare finalmente l'autorità di Lady Isabel. Tutti comunque sentono che la chiave del mistero sia il Grande Tempio di cui aveva parlato Phoenix. Proprio qui, a loro insaputa, Gigars incorre nelle ire di Arles a causa della sconfitta di Docrates, che comunque gli concede un'altra possibilità. Più tardi, il vecchio si consiglia con Tisifone, che propone di utilizzare colei che fu esiliata nei Caraibi dal precedente sacerdote, Morgana, la regina degli inganni, e di offrirle in cambio la libertà. Qualche giorno dopo, un piccione viaggiatore porta alla donna la notizia, che subito convoca i suoi tre cavalieri: Serpente di mare, Delfino e Medusa, e li informa di tutto. I tre si tuffano in mare, ed attaccano una flotta militare ormeggiata nei Caraibi, distruggendola completamente nonostante la difesa dei soldati. A Nuova Luxor, Lady Isabel ascolta la notizia al telegiornale, preoccupata del fatto che una petroliera della fondazione, la Maryland, è ormeggiata in quella zona. Proprio in quel momento, le telefona il responsabile della compagnia petrolifera, informandola della scomparsa della nave. Più tardi, la ragazza parla ai cavalieri, spiegando che i sequestratori vogliono l'elmo d'oro in cambio della sua liberazione, a patto che siano loro a portarlo. Cristal vorrebbe rifiutare, ma Pegasus è dell'opinione opposta e così suscita le ire di Mylock. Isabel però lo zittisce, affermando che se la Maryland venisse distrutta, non solo l'equipaggio sarebbe in pericolo, ma si avrebbe un terribile disastro ecologico, a causa dell'enorme quantità di petrolio contenuta nelle sue stive. Pegasus decide allora di accettare il ricatto finché il nemico avrà la nave, per poi attaccare quando l'avranno liberata. Più tardi, i cavalieri, con indosso le armature, salgono su un elicottero della fondazione, che li porterà nei Caraibi. Mentre in Grecia, Gigars è soddisfatto del lavoro di Morgana, in volo, Pegasus, che ha in mano l'elmo, afferma che i loro nemici non vogliono solo il prezioso oggetto, ma anche le loro vite, e per questo hanno preteso che fossero loro gli intermediari. Dopo molte ore, quando ormai è notte, l'elicottero raggiunge la nave ed i cavalieri, seguendo le indicazioni di Serpente di mare, che minaccia di distruggere tutto, saltano a bordo. Il guerriero chiede allora chi di loro sia Pegasus e, fattosi avanti il ragazzo, si fa dare l'elmo. Il cavaliere interroga i nemici, ma Delfino anziché rispondere gli getta delle catene, da mettere ai suoi compagni. Sotto gli occhi dell'equipaggio, legato sul ponte, Pegasus incatena gli amici, e subito dopo Serpente di mare ordina loro di inginocchiarsi. Sirio non vorrebbe obbedire, ma obbedisce comunque. Serpente di mare e Delfino attaccano allora Pegasus, i cui colpi non fanno presa sulla pelle scivolosa del primo e che si trova ben presto in difficoltà. Mentre il ragazzo subisce gli attacchi senza poter reagire, Andromeda, non visto, srotola la sua catena, che raggiunge la sala macchine, dove Medusa è pronto a far esplodere la nave. Poi, ad un suo cenno, Sirio, Cristal e lo stesso Andromeda bruciano i loro cosmi in modo da distruggere le catene che li bloccavano, appena in tempo per salvare Pegasus. Contemporaneamente, la catena di Andromeda irrompe nella sala macchine, travolgendo Medusa. Sul ponte, i cavalieri di Morgana sono in balia degli attacchi del nemico e cadono ben presto a terra. I due vogliono distruggere la nave, ma Andromeda tira su Medusa e lo lancia verso i suoi amici. Pegasus vorrebbe interrogare i guerrieri, ma in quel momento il mare si agita e centinaia di galeoni pirata appaiono fra le onde. Mentre rimbombano dei colpi di cannone, i pirati abbordano la nave, e subito i cavalieri si precipitano a lottare, solo per scoprire che i loro colpi attraversano i nemici da parte a parte. Si tratta infatti di illusioni, approfittando delle quali Serpente di mare prende l'elmo e scappa con i compagni. L'unica nave reale è quella di Morgana, sulla quale i cavalieri del mare si congratulano con la loro padrona per la sua abilità nel creare illusioni. Sulla Maryland, i cavalieri sono abbattuti per la nuova sconfitta, e Pegasus, deluso, alza gli occhi al cielo e sospira "Anche questa volta ho tradito la fiducia che Lady Isabel aveva in me! Costellazione di Pegasus, indicami la via che hanno preso i pirati, la tua luce mi farà da guida. Mai come ora, ho bisogno del tuo conforto, Pegasus!".
Censure Mediaset: L'episodio non ha subito censure.
Dati originali: Morgana: Geist. Serpente di Mare: Serpens. Delfino: Dolphin. Medusa: Eel
Manga: L'episodio non è presente nel manga.
Videocassette: L'episodio è presente nelle cassette n°3 Yamato e n°9 DeAgostini
Fonti: Morgana è un nome ben noto agli amanti della letteratura. Appartiene infatti ad una maga nel ciclo di leggende arturiano. In alcuni casi era una fata benefica, che una volta salvò persino la vita ad Artù, in altre leggende era invece malvagia ed in competizione con Merlino, di cui secondo alcune storie era stata allieva. Col nome di Caraibi, si intendono una serie di isole al largo del continente americano. Le isole sono celebri perché nel corso della dominazione spagnola in Sud America erano il covo di bande di corsari.
La logica, questa sconosciuta: Sul mappamondo di Lady Isabel, l'Italia è disegnata abbastanza male e mancano del tutto la Sicilia, la Sardegna e la Corsica. Per di più, i confini tra stati sono approssimativi, alcuni stati sono assenti e il Mar Nero è stato colorato di marrone, mentre dovrebbe essere rosa (mare). Come nel 16°episodio, Pegasus dovrebbe sapere qualcosa sul Grande Tempio. Visto che la sua catena non aveva segnalato la presenza dei pirati, Andromeda avrebbe dovuto capire il trucco.
Note: Un episodio ben fatto, che fa apparire un nuovo nemico ed obbliga i cavalieri ad un viaggio nei Caraibi. Nella prima versione italiana, come sfondo al titolo dell'episodio ci sono delle fiamme al posto del consueto schermo verde. Isabel racconta ai cavalieri che dietro a Docrates vi era "Un ombra gigantesca", ovviamente quella di Arles. Questa "percezione" può essere intesa come una prima manifestazione del cosmo di Atena. Finalmente, Pegasus ha deciso di accettare gli ordini di Isabel, come lui stesso afferma nel corso dell'episodio, e nel finale è addirittura triste per aver deluso la fiducia della fanciulla. Secondo Gigars, Morgana è stata esiliata dal sacerdote precedente ad Arles, quindi è confinata ai Caraibi da almeno 13 anni. Morgana ed i suoi guerrieri distruggevano tutte le navi che rifiutavano di pagare. Non è ben chiaro se quella che Serpente di Mare indossa sia un'armatura o meno, anche se sembra molto più simile ad una specie di tuta. Parlandone, Serpente di mare dice "le mie squame" suggerendo che quella sia la sua vera pelle. Lady Isabel possiede un videotelefono, come mostrato dalla telefonata con Mr. Newcomber, il capo della compagnia petrolifera, e nel giardino della villa c'è un punto di atterraggio e decollo per elicotteri. Stando alle parole di Mylock, la petroliera dirottata, la Maryland, è la petroliera più grande della flotta della fondazione. Ci sono riferimenti al 16°episodio, quando Isabel aveva dato ordine ai tecnici della fondazione di fare ricerche sul Grande Tempio, ed al 15°, le ultime parole di Phoenix, oltre a vari accenni a Docrates. Sono presenti immagini del 1° episodio, quando Pegasus aveva appena indossato l'armatura. Le scene del Drago Nascente sono le stesse del 16°episodio.