EPISODIO N°100
PERICOLO DAGLI ABISSI
ĞL'IMPERATORE DEI MARI POSEIDONE! UN'ALTRA GUERRA SACRAğ
Disegnatori Shingo Araki, Michi Himeno
Personaggi presenti: Pegasus, Andromeda, Ilda, Flare, Isabel, Nettuno, Tetis, Dragone del Mare, Mylock, Asher, Ban, Geki, Aspides, Black, ospiti del party di Julian.
Sulla terra iniziano ad abbattersi maremoti ed inondazioni, che in breve tempo minacciano di sommergere il pianeta. Le maggiori città del mondo sono in ginocchio, ed anche a Nuova Luxor la pioggia imperversa. Nel palazzo della fondazione, Mylock e gli altri cavalieri di bronzo sono preoccupati per la mancanza di notizie da Pegasus e per la salute di Isabel. In quel momento sopraggiungono Asher e Black, che portano la notizia di nuove inondazioni nell'Europa del Nord. "Che cosa sta succedendo nel mondo?!" si chiede Mylock preoccupato. Ad Asgard, Pegasus ed Andromeda tornano sconsolati al palazzo di Ilda dopo aver cercato invano tracce di Isabel. Pegasus, memore delle parole di Syria, capisce che Isabel è stata rapita da Nettuno, ma non sa come raggiungerne la reggia. Intanto, nel regno di Nettuno, nascosto nelle profondità marine, Isabel riprende i sensi e trova accanto a lei un ragazzo di nome Julian, sua vecchia conoscenza. Non molto tempo prima infatti la fanciulla, insieme all'inseparabile Mylock, aveva partecipato in Grecia alla festa per il 16° compleanno di Julian Kevines, l'unico figlio di una ricca famiglia di commercianti marittimi. Presentatosi a lei, Julian le chiese di parlarle in privato in terrazza, dove, dopo aver accennato alla potenza economica della propria famiglia, le disse "Lady Isabel, ti sto umilmente chiedendo di diventare mia moglie". Julian rivelò la sensazione di conoscere già da tempo Isabel, ma la fanciulla rifiutò e tornò in casa. Ora, nel regno sottomarino, Isabel capisce che Julian è Nettuno, il Dio dei mari, ed il ragazzo conferma, anche se all'epoca del loro primo incontro non ne era ancora consapevole. Julian decide di lasciar riposare Isabel e si allontana, ma la ragazza lo segue e gli chiede per quale motivo la tenga prigioniera senza averla ancora uccisa. Julian spiega di non volerla uccidere, ed afferma di aver sempre saputo che Ilda non avrebbe sconfitto i cavalieri dello zodiaco. "La regina di Asgard aveva solo il compito di distoglierti dal mio vero obiettivo: renderti debole" dichiara, e subito dopo le rivela le sue intenzioni: sommergere la terra con le acque e distruggere la razza umana, in modo da avere il dominio sul mondo. "L'unica persona che vorrei da questa rovina salvare sei tu, Isabel, l'unica donna che Julian amò quel lontano giorno a Nuova Luxor" conclude il Dio, per poi ricordare come nelle epoche mitologiche Atena abbia sempre fermato le ambizioni di Nettuno. Isabel però è decisa a contrastarlo e rifiuta di unirsi a Julian, affermando "La vita di Atena è votata a loro, agli uomini pacifici che vedono nella sacra giustizia l'unico baluardo contro i tiranni, l'unico baluardo contro le sopraffazioni. Dicono poi le leggende che di fronte a nuove minacce per l'umanità, sorgano i cavalieri dello zodiaco, disposti a tutto pur di proteggere Atena e la giustizia dalle forze del male. Finché i cavalieri saranno al mio fianco, io non avrò nulla da temere!" Julian decide allora di mettere alla prova Isabel scatenando su di lei il peso delle piogge che cadono sulla terra, e la donna accetta. Ad Asgard, Ilda e Flare mostrano a Pegasus e Andromeda un antico manoscritto, il libro delle leggende, nel quale si parla del regno di Nettuno e del suo ingresso, che si trova "Dove non c'è più neve ed esiste acqua senza fine, dove lo spessore del ghiaccio è sottile, dove le nere acque formano un gorgo che trascina nell'abisso, lì è l'entrata al regno dove il mare e l'oscurità sono trionfanti.". La leggenda termina con la severa proibizione per tutti gli abitanti di Asgard a non penetrare mai in quel luogo, ma ciononostante Ilda e Flare accompagnano i due cavalieri al luogo descritto: un vortice apparentemente senza fine nascosto tra i ghiacci. I due eroi, liberi dai vincoli che legano di abitanti di Asgard, decidono di tuffarsi, rincuorati anche dal fatto che, grazie all'armatura di Odino, Nettuno non attaccherà mai più il regno di Ilda. Improvvisamente, i due vengono risucchiati nel gorgo e sprofondano negli abissi, perdendo i sensi. Al risveglio si ritrovano nel regno sottomarino, il cui cielo è formato dalla massa marina. D'un tratto, i ragazzi sentono un canto melodioso e, memori di Syria, avanzano con circospezione verso la fonte. Di fronte a loro trovano un'armatura vuota a forma di sirena, ma all'improvviso la corazza si scompone, per poi essere indossata da una donna: Tetis, cavaliere sirena di Nettuno. Pegasus le chiede di condurli dal Dio, ma Tetis li attacca e poi inizia a correre velocissima, obbligando i cavalieri all'inseguimento. A fatica, i due eroi riescono a starle dietro, e finalmente la donna si ferma e decide di combattere seriamente, lanciando la "Sottile trama corallina". Pegasus e Andromeda sentono di nuovo il canto melodioso, e contemporaneamente vengono avvolti dai coralli che ricoprono il suolo, e che ora rischiano di soffocarli. Determinato a non lasciarsi sconfiggere, Pegasus si libera bruciando il suo cosmo, e poi scaglia il suo Fulmine contro la nemica, annullando l'effetto del suo colpo. Tetis è incerta sul da farsi, ma sopraggiunge un uomo di none Dragone del Mare, generale degli abissi. Con un solo gesto, il guerriero travolge i due giovani avversari.
Censure Mediaset: Non ci sono stati tagli a questo episodio.
Dati originali: Julian Kevines: Julian Solo. Nettuno: Poseidon. Tetis: Mermaid Tetis
Manga: L'episodio è parzialmente tratto dal n°14 del manga. Nel fumetto, dove la serie di Asgard non esiste, i cavalieri sono in coma dopo la battaglia alle dodici case, e Phoenix è dato per morto dopo l'Esplosione Galattica di Gemini. In Grecia, al party di compleanno di Julian Solo, erede della famiglia che detiene il primato del commercio sui mari, Isabel riceve un'offerta di matrimonio da parte dello stesso Julian, che le professa le sue intenzioni di dominare i sette mari e dice di avere la sensazione di conoscere da sempre la fanciulla. Isabel rifiuta l'offerta e si ritira nelle sue stanze per riposare, lasciando Julian da solo in terrazza, e da li il ragazzo nota una luce proveniente dal promontorio di Capo Sounion, dove si trovano le rovine del tempio di Nettuno. Quella notte, un soldato con una divisa che ricorda le scaglie di un pesce rapisce Isabel, ma la sua fuga viene intercettata da Ioria del Leone, che elimina con facilità il nemico e consegna la fanciulla, priva di sensi, all'accorrente Mylock. Ioria però teme che ci sia dietro qualcosa di grosso, ed infatti, a sua insaputa, Julian si è recato sul promontorio di Sounion, dove ha trovato il leggendario tridente di Nettuno. Una donna, Tetis, gli dice che quel tridente gli appartiene, e rivela che Julian è la reincarnazione di Nettuno, l'imperatore dei mari, svegliatosi dopo più di 250 anni. Tetis trascina con se Julian nelle profondità del mare, dove si trova il regno sottomarino di Nettuno, il cui cielo è formato dal mare stesso. Tre giorni dopo, inspiegabili catene di maremoti iniziano ad abbattersi sulla terra causando migliaia di vittime. Anche Isabel e Mylock sono preoccupati, ma la loro conversazione è interrotta dall'arrivo di Tetis, accompagnata da alcuni soldati, vestiti come quello che aveva cercato di rapire la ragazza. Tetis rivela che le inondazioni sono opera di Nettuno e cerca di prendere di nuovo Isabel, ma i soldati sono fermati dall'inaspettato arrivo di Pegasus, che li annienta tutti con il suo Fulmine. Tetis, che credeva che i cavalieri di bronzo fossero morti al Grande Tempio, fugge dalla finestra, e subito dopo Pegasus sviene. Più tardi, Pegasus è di nuovo in coma nell'ospedale della Fondazione, accanto a Sirio, Cristal e Andromeda. Isabel capisce che il ragazzo, pur privo di sensi, aveva percepito che era in pericolo ed era accorso in suo aiuto. Il dottore che cura i cavalieri però avvisa che, se anche si dovessero riprendere per miracolo, ci vorrebbero mesi per una guarigione completa. Al palazzo di Nettuno, il generale Dragone del Mare rimprovera Tetis per i suoi continui fallimenti, ma i suoi rimproveri sono interrotti dall'arrivo di Syria delle Sirene, che si offre di finire i cavalieri di bronzo. All'ospedale, Isabel riceve la visita del cavaliere del Toro, che dopo averle invano chiesto di seguirla al Grande Tempio, si offre di proteggere Pegasus e gli altri. Quella notte, Toro riceve l'inaspettata visita di Syria, che avanza suonando il flauto e lo attacca a sorpresa. Schivato l'assalto con un trucco, Toro sferra il suo colpo segreto, ma la potenza è ridotta dalla musica del flauto ed il cavaliere si ritrova alla mercé della Dead End Symphony, dalla quale non riesce a sfuggire neppure sfondandosi i timpani con le dita. Pronto a tutto per salvare Pegasus e compagni, che ormai considera come gli eredi dei cavalieri d'oro, Toro viene apparentemente distrutto dal colpo finale di Syria, il Dead End Climax, ma il suo cosmo, attraverso l'armatura d'oro, impedisce al generale di avanzare e finire i cavalieri di bronzo. Intanto, nel regno sottomarino, Nettuno completa la sua resurrezione indossando la propria armatura di fronte ai suoi sudditi, ed afferma che tra trenta giorni la terra sarà sommersa dalle acque. Tetis è preoccupata a causa di un possibile intervento dei cavalieri, ma sopraggiunge Syria, che le mostra l'elmo vuoto di Toro, prova della sua vittoria. Il guerriero però non è tornato da solo, ha infatti incontrato Atena che gli ha chiesto di portarla al cospetto di Nettuno, e, colto da un misterioso terrore, non è riuscito a rifiutare. Isabel e Julian si riconoscono a vicenda, poi il Dio dei mari le rivela i suoi piani di distruzione e le chiede di nuovo di sposarla. Isabel però si rifiuta, affermando di essere pronta a contrastarlo, grazie all'aiuto dei suoi cavalieri, e Nettuno le offre una possibilità. Dopo averle mostrato le sette colonne che reggono i sette mari e che formano le basi del suo regno, Nettuno imprigiona Atena nella colonna portante, che inizia subito ad essere allagata dalla stessa acqua che avrebbe dovuto cadere sulla terra come pioggia. In questo modo, se i cavalieri non la salveranno in tempo, Atena annegherà nella colonna. In Cina, ai Cinque Picchi, Tetis porta al vecchio maestro un messaggio di Nettuno, informandolo del pericolo che Atena corre e consigliandogli di inviare i cavalieri d'oro a salvarla. Improvvisamente, dall'ombra emergono Pegasus, Sirio, Cristal e Andromeda, miracolosamente guariti e pronti a dare battaglia a Nettuno. Tetis si tuffa nella cascata e torna nel regno sottomarino, mentre i quattro cavalieri si rammaricano di dover combattere senza le armature, andate distrutte al Grande Tempio. In quel momento però arriva Kiki, che ha con se gli scrigni delle armature, riparate dal Grande Mur. I cavalieri indossano le loro nuove armature, riparate grazie al sangue dei cavalieri d'oro, che le ha rese più potenti e complete delle precedenti, poi, guidati da Kiki, seguono Tetis nel regno sottomarino e raggiungono l'ingresso del tempio di Nettuno. Lì incontrano la donna in compagnia di Dragone del Mare, e sconfiggono facilmente un plotone di soldati semplici. Il generale decide allora di spiegar loro la situazione: per salvare Atena devono abbattere la colonna portante, e prima di esse le sette colonne, protette dai sette generali dei mari. Consapevoli del poco tempo a loro disposizione, i quattro cavalieri si dividono.
Videocassette: L'episodio è presente nelle cassette n°20 Yamato e n°50 DeAgostini
Fonti: Nettuno, Poseidone per i greci, è il Dio dei mari della mitologia. Per maggiori informazioni su di lui vi rimando alla sezione mitologica del sito.
La logica, questa sconosciuta: Considerato che la Statua della Libertà si trova su un isolotto, è assurdo che il livello dell'acqua le arrivi quasi alla gola. Mylock dice che Julian è di Nuova Luxor, ma, come scopriremo negli episodi successivi, il flashback è chiaramente ambientato in Grecia. Pegasus indossa di nuovo la sua armatura, che nel 98°episodio era apparentemente sprofondata nel baratro davanti alla statua di Odino. I giorni di inondazioni e l'assenza di Sirio, Cristal e Phoenix suggeriscono che sia passata almeno una settimana tra la fine della scorsa puntata e l'inizio di questa, ma allora perché Isabel è rimasta svenuta tutto questo tempo? Mylock dice che Julian è di Nuova Luxor, ma come scopriremo più avanti flashback è chiaramente ambientato in Grecia. Gli abiti degli invitati al party di Julian sembrano un po' anacronistici anche per gli anni '80 / '90 in cui l'episodio dovrebbe essere ambientato. Julian parla di Alman come se fosse ancora vivo, ma questo è impossibile perché ambienterebbe il flashback prima dell'inizio della serie e significherebbe che Nettuno è rimasto inattivo per mesi mentre Isabel affrontava Gemini. Isabel indossa gli stessi abiti che aveva ad Asgard, ma che fine ha fatto il suo scettro? Le indicazioni del Libro delle Leggende sono abbastanza vaghe, eppure Ilda ed i cavalieri trovano abbastanza facilmente l'ingresso per il regno sottomarino. Quando Pegasus e Andromeda si risvegliano nel regno dei mari, il primo ha i bracciali invertiti. Quando Pegasus si libera dai coralli di Tetis, sferra un pugno al terreno da cui parte un onda di energia che si propaga attraverso al suolo, ma nell'immagine seguente lo si vede eseguire il Fulmine di Pegasus e si vede Tetis circondata dai vari colpi del Fulmine. Quando l'azione si conclude però, Pegasus alza il pugno da terra come se non avesse fatto altro. Quando Pegasus rialza il braccio da terra dopo il breve scontro con Tetis, i bracciali sono di nuovo invertiti (grazie a Fenrir per le ultime segnalazioni).
Note: "Farò in modo che le piogge e gli uragani ricadano su di te" Un episodio il cui scopo è solo quello di preparare alle battaglie successive e che quindi offre poche emozioni. I dialoghi tra Isabel e Julian sono apprezzabili più per i toni usati dai doppiatori che per i contenuti, mentre il dover riallacciare manga ed anime porta a risultati contrastanti, da una parte l'affascinante descrizione dell'ingresso per il regno sottomarino e dall'altra l'immotivata assenza di Phoenix, che non viene neppure menzionato. Per fortuna le musiche ed i disegni di Araki, belli come sempre, rendono godibile la puntata. Tra le città che vediamo all'inizio dell'episodio si riconoscono New York, Londra, Parigi e Mosca. In quest'ultimo caso, al posto della pioggia ci sono tormente di neve. New York sembrerebbe la città più colpita, visto che l'acqua è arrivata addirittura al collo della Statua della Libertà. Secondo Asher e Aspides, anche le coste francesi e l'Europa del Nord sono vittima delle prime inondazioni. A quanto pare, Mylock e gli altri cavalieri di bronzo si sono tutti ripresi dall'attacco di Mizar subito nel 74° episodio, e sono rimasti a palazzo in attesa di notizie di Pegasus. Per di più dalle parole di Mylock si ha l'impressione che non siano ancora stati informati sull'esito della battaglia ad Asgard. Non sappiamo esattamente quanto tempo sia passato tra questo episodio ed il precedente, ma i cavalieri sembrano essersi completamente ripresi dagli scontri con i guerrieri del nord. Isabel non riconosce Julian finché lui non le bacia la mano, il che suggerisce che il loro incontro è avvenuto qualche tempo prima, probabilmente dopo la sconfitta di Gemini nel 73° episodio. Julian ha 16 anni ed è l'erede della famiglia Kevines (o Kevides), che si occupa del commercio marittimo. Non vediamo i genitori al party del suo compleanno, ma almeno il padre è ancora vivo. Julian dice che il padre ed il duca Alman sono amici dai tempi dell'università, e questo indica che hanno (o avevano, vedi: "la logica, questa sconosciuta") più o meno la stessa età. Julian cita il fatto che la terra è coperta al 70% da acqua. Lui ed Isabel non si erano mai incontrati prima del party, ma il ragazzo ha la sensazione di conoscerla già da molto tempo. Questo è dovuto al fatto che già in passato lo spirito di Nettuno si è servito di membri della famiglia Kevines, quindi è probabile che Julian riconosca in Isabel lo spirito di Atena anche prima di essere posseduto dal Dio dei mari. Nettuno aveva posseduto Ilda con l'anello del Nibelungo solo perché indebolisse Atena rendendola impreparata ad un attacco da parte sua, ma sapeva che i cavalieri di Asgard non avrebbero mai potuto sconfiggere i Cavalieri dello Zodiaco (Questo sembra poco credibile considerato che Pegasus e compagni hanno sconfitto a stento i guerrieri del nord). Il fatto che anche dopo aver assunto il ruolo di Nettuno, Julian chieda ad Isabel di sposarlo, è il primo indizio che la parte umana in lui è ancora prevalente su quella divina (vedi 113° episodio). Quando Isabel risponde a Julian e parla dei cavalieri, dietro di lei compaiono solo le costellazioni del Dragone, del Cigno e di Pegaso, un possibile riferimento ai tre cavalieri che indosseranno le armature d'oro nella battaglia finale. Dai prossimi episodi scopriremo che l'ingresso di Asgard è solo una delle vie per entrare nel regno di Nettuno, ed il fatto che sia menzionato in un libro antico indica che è sempre esistito. Come suggerito dall'arrivo di Syria nel 97° episodio, l'ingresso è percorribile in entrambi i sensi, e per evitare invasioni da parte degli abitanti del regno sottomarino la legge di Asgard vietò a chiunque di scendere nel vortice. Pegasus e Andromeda, in quanto stranieri, non hanno limitazioni. Per di più, secondo Ilda e Flare, Nettuno non tornerà mai più ad Asgard per timore dell'armatura di Odino. Non viene spiegato il motivo per cui i cavalieri possono respirare nel regno sottomarino, è possibile che sia opera del cosmo di Nettuno, ma nel 112°episodio vedremo Kanon respirare normalmente già prima di liberare lo spirito del Dio. Una possibilità è che l'aria sia rimasta intrappolata sotto l'acqua degli oceani, ma questo non spiega come si ottenga il ricambio. Tetis dice che i Cavalieri sirena corrispondono ai Cavalieri dello Zodiaco, ma non è chiaro se si riferisca ai santi di bronzo o a quelli d'argento (visto che, in teoria, i generali dovrebbero corrispondere ai cavalieri d'oro). Oltre a lei non ci sono prove dell'esistenza di altri cavalieri sirena. Vediamo un breve flashback del discorso di Syria nel 97°episodio.