SAINT SEIYA AIOLOS-HEN

CAPITOLO 2

SCELTO DAL LEONE

Personaggi Presenti: Aiolos, Aiolia, Galan, Miko Hasegawa, gigante di sabbia.

Data: Incerto, 1970 circa

Lunghezza: 20 pagine in b/n.

In Egitto, Miko osserva La Diga Alta di Assuan, che fu costruita per arrestare le frequenti inondazioni del Nilo, sull’Egitto. L'archeologa sa che grazie ad essa si ottiene energia idroelettrica, fecondazione del suolo desertico e pesca abbondante, ma anche che in seguito alla sua costruzione alcune città, assieme agli antichi templi egizi, furono sommersi. Anche il famoso tempio di Abu Simbel avrebbe dovuto essere sommerso, ma grazie all’appoggio dell’Unesco, questi templi furono trasferiti e ricostruiti nella loro attuale ubicazione. Miko è però convinta che esistano ancora importanti rovine sommerse dall’acqua, ed è per trovarle che è venuta in Egitto, ma adesso si ritrova a fare la balia ad un bambino, il piccolo Leo, fratello minore di Rius. Temendo che non parli il Giapponese, la ragazza cerca di parlargli in inglese, ma il risultato è così stentato che Leo le chiede piuttosto di parlare nella sua lingua madre, mostrando di conoscerla. Miko è un pò seccata di dover passare la notte badando a Leo in attesa del ritorno di Rius, perchè desidera cercare le rovine sotterranee della cui esistenza è convinta, e pensa che il loro ingresso possa trovarsi vicino a qualche fiume. Leo le indica allora una fessura nella roccia che ha notato, chiedendole se possa essere l'ingresso che cerca e, nel caso, perchè non scavi per entrare. Miko è interessata alla strana apertura, ma spiega che anche se trovasse delle rovine, esse continuerebbero ad essere sotto la giurisdizione del Ministero dell’Archeologia dell’Egitto, e di conseguenza non può semplicemente iniziare a scavare. Per scavalcare questo problema, aveva cercato un coordinatore che avesse forti contatti con il governo egiziano, e così le era stato presentato Rius, che però al momento non è di molto aiuto. In quel momento, dalla fessura iniziano ad emergere fiumi di sabbia ed un cosmo minaccioso, che Leo nota subito. Pensando che abbia paura di essere fuori al buio, Miko cerca di rassicurarlo dicendo di essere cintura nera di karate, ma Leo l'avverte che qualcosa si sta avvicinando, ed infatti un attimo dopo un'enorme creatura con corpo umano e testa di sciacallo si erge su di loro per distruggerli. Intanto, Aiolos passeggia per le vie di una città, incontrandosi con Galan, un pò seccato per il suo ritardo. Il ragazzo spiega di aver parlato con il governo egizio, e di aver ottenuto il permesso per entrare nelle rovine, ma soltanto per questa notte. Inoltre, Galan avverte un cosmo minaccioso, e chiede a Sagitter perchè stia pensando di permettere a Miko di accompagnarli, specie considerando il fatto che quell'intera situazione esula dal mondo ordinario, rientrando piuttosto tra gli affari del Grande Tempio. Un pò scherzando e un pò seriamente, Aiolos dice di voler credere nell'amicizia di Miko, che si è guadagnata il suo rispetto scoprendo l'esistenza delle rovine sotterranee. Galan commenta che, essendo un semplice apprendista, non può opporsi alla volontà di un cavaliere d'oro, ma Aiolos gli ricorda che presto diventerà anche lui uno dei dodici custodi dorati, protetto dalla costellazione del Leone ed eletto dalle stelle, in nome del suo desiderio di proteggere la pace. Galan non è convintissimo che sarà questo il suo destino, e ad ogni modo chiede dove sia ora Miko, infuriandosi nel sentire che è stata affidata al piccolissimo Aiolia. Aiolos però difende la sua scelta, spiegando con gentilezza di avere la più totale fiducia in suo fratello e nel suo desiderio di diventare cavaliere un giorno, desiderio che lo spinge a proteggere la gente con naturalezza. Credendo in lui, Aiolos permette anche ad Aiolia di credere in se stesso, anche perchè il bambino possiede l'enorme potere del fulmine. Ad Abu Simbel, Miko è terrorizzata dall'enorme mostro di sabbia, quando si accorge che attorno a loro sono comparse delle scariche di energia elettrica, che sembrano avere il loro epicentro nel piccolo Leo. Con il fragore di un tuono, Aiolia sferra un fulmine di energia, mozzando un braccio alla creatura di sabbia, e poi trapassandola del tutto con un secondo attacco. Mentre il mostro si sbriciola e disperde al vento, Miko osserva sbalordita il bambino, chiedendogli chi sia in realtà. Aiolia però le indica un corridoio sotterraneo che si è appena aperto, intuendo che le teorie dell'archeologa erano esatte, ma anche che al di là di quelle porta si trova il Tartaro.

Glossario: /

Manga: Il capitolo è stato pubblicato in Italia sullo speciale numero 0.

La logica, questa sconosciuta: Checchè ne dica Miko, non dovrebbe essere possibile fare un corso di karate per corrispondenza.

Note: "Aiolia possiede un potere a me precluso: il fulmine, prerogativa dei più grandi Dei". 7. Un capitolo interlocutorio, con qualche interessante informazione di background ma poco sviluppo nella trama principale. La cosa più interessante è probabilmente vedere Ioria già capace di sferrare fulmini e colpi di energia a soli tre o quattro anni. L'introduzione circa lo spostamento dell'intero sito archeologico di Abu Simbel corrisponde alla verità, accadde infatti tra il 1964 ed il 1968, per salvare i reperti dal rischio di essere sommersi dalle acque del lago che si sarebbe venuto a creare in seguito alla costruzione della diga di Assuan. Miko sospetta, giustamente, che nel corso della relocazione sia stata ignorata una camera segreta sotterranea, che in effetti sarà il teatro dei prossimi capitoli dell'Aiolos Hen. Anche il resto del discorso di Miko è corretto, un archeologo non può iniziare a scavare senza i permessi delle autorità locali. Normalmente però, insieme a Miko dovrebbe esserci una squadra di assistenti, visto che non toccherebbe certo a lei compiere fisicamente l'intero scavo. Tra lo scorso capitolo e questo, Micene ha affidato Ioria a Miko (o, più propriamente, ha affidato Miko a Ioria), presentando il bambino con il nome di Leo. È lo stesso soprannome che Ioria userà con John Black nel primo capitolo di Episode G. Altra strizzata d'occhio a quel capitolo viene dalla discussione su inglese e giapponese, visto che John Black rimprovererà Ioria di non parlare benissimo l'inglese. Miko dice di essere cintura nera di karate. Galan fa la sua prima apparizione nell'Aiolos Hen: ha ancora entrambe le braccia ed è privo della cicatrice sull'occhio, il ché ambienta questo capitolo qualche tempo prima dello speciale del numero 5. Viene inoltre rivelato che il ragazzo si sta allenando per diventare Cavaliere d'Oro del Leone, ed a detta di Micene è anche molto vicino all'investitura. In seguito agli eventi del succitato capitolo speciale, Galan perderà però il privilegio di ambire a quel titolo, decidendo poi di propria iniziativa di restare come servitore del suo migliore amico Micene e di Ioria. La frase in cui Galan dice di non essere il servitore di Micene è da intendersi proprio come una strizzata d'occhio al suo futuro destino. È interessante notare che, pur dicendosi certo che Galan conquisterà l'investitura, Micene ha scelto "Leo" come soprannome di suo fratello, e riconosciuto in lui il potere del fulmine, prerogativa degli Dei più potenti, come Ceo spiegherà nella serie madre. Vediamo poi che Ioria era già discepolo di Micene a tenerissima età, e che era capace di usare il cosmo al punto da sferrare fulmini e scariche di energia. Questa può sembrare un'esagerazione, ma è del tutto in continuity con le età stabilite da Kurumada nella serie classica, e con il fatto che, alla morte di Micene, Ioria fosse già cavaliere d'oro. Il mostro di sabbia abbattuto da Ioria ricorda Anubi, o più in generale la creatura che Leo distrugge nello speciale del numero 4. Come i soldati dello scorso capitolo, sembra essere composto interamente di sabbia, animata dal cosmo, ed è stato attirato all’esterno dall’aura di Ioria.