L'ULTIMA BATTAGLIA
Una luce brillante attraversa i cieli del Grande Tempio ed i cavalieri d'oro presenti, Mur, Toro, Ioria, Virgo e Scorpio, avvertono subito che si tratta di una forza maligna ed oscura. "Non avevo mai percepito un cosmo così oscuro" afferma Mur. In un attimo un'entità misteriosa invade le dodici case e, sconfitti in un lampo i cavalieri d'oro, giunge davanti alla statua di Atena. Lì l'entità si scompone in quattro esseri separati, e contemporaneamente appare un cono di luce. I quattro esseri si inchinano davanti alla luce, e di fronte a loro si materializza la figura spettrale di Lucifero, l'angelo decaduto. Lo spirito di Atena, parlando attraverso la statua, afferma "Lucifero, principe degli inferi, che cosa ti ha spinto ad abbandonare il luogo della disperazione per venire sulla terra ? Vuoi estendere il tuo oscuro dominio sugli uomini ?" ed il nemico risponde "Un tempo sedevo al fianco di Dio, ero il suo angelo più fedele e luminoso, ma venni imprigionato nell'abisso infernale per la mia smodata ambizione. Non ero più degno del perdono, e così ora voglio vendicarmi del mondo intero !" Lo spirito di Atena piange a tale notizia, ma Lucifero decapita la statua della Dea, mentre dalle profondità della terra sorge il palazzo degli intrighi, nuova sede del maligno, troneggiato dall'orribile statua di Lucifero. Contemporaneamente la terra è devastata da terribili terremoti e maremoti mentre l'ombra nera della morte si estende sul mondo, uccidendo tutti gli esseri viventi che si trovano nel suo percorso. Isabel si reca in Grecia insieme a Pegasus, Andromeda e Cristal e lì trovano la statua orribilmente decapitata, alla cui vista Isabel resta scioccata e piange. In quel momento Lucifero appare davanti a loro e nel vederlo, Atena riconosce il suo terribile nemico, mentre Cristal informa Pegasus ed Andromeda della leggenda del Diavolo "L'angelo decaduto, precipitato all'inferno nonostante fosse la più incantevole creatura che Dio teneva vicino a se. E' conosciuto con molti nomi, tra cui quello di Satana, signore degli Inferi. Stando a quanto dice la bibbia, Lucifero aveva ottenuto dal Sommo Creatore una bellezza senza pari, ma non seppe rinunciare alla sua smodata ambizione, voleva esser più grande di Dio, così venne esiliato nel luogo più lontano dal Paradiso, ma nemmeno questo bastò a frenare la sua arroganza. Poi l'arcangelo Michele, o la Dea Atena nella mitologia greca, o il Dio cinese Malishi Tien, combatterono per difendere gli uomini da Satana !" Lucifero rivela ai nemici le sue ambizioni di dominio e spiega "questa volta ho potuto assumere forma concrete grazie alle energie unite di Apollo, Nettuno e Discordia, che voi avete sconfitto !", ed ora la loro energia, unita alla sua, sta distruggendo la terra. Sono state proprio le loro energie infatti a permettere a Lucifero di tornare sulla terra. Lucifero è desideroso di vendetta nei confronti di Atena, che in passato lo ha sconfitto, ed afferma "Come questa statua subirai un'onta tale che ti umilierà agli occhi di tutti gli uomini e ti renderà una divinità del tutto insignificante per loro. Infine mi offrirai il tuo stesso sangue in sacrificio, e forse implorerai anche il mio pedono !" Lucifero intende donare la terra ad Apollo, Nettuno e Discordia, per poi regnare su di loro. I cavalieri, privi delle armature, si lanciano contro il nemico, ma vengono atterrati dai suoi guerrieri, i quattro demoni che, come Lucifero, si erano ribellati a Dio. I quattro sono Astaroth, demone della sapienza malvagia, il cui simbolo è il cobra bianco bicefalo, Eligor della mantide d'oro, demone della forza, il cui simbolo è la mantide, Molock, cacciatore d'anime, il cui simbolo è la farfalla, ed infine Belzebù, demone della passione, il cui simbolo è l'uccello di Garuda. Per salvare la terra, Atena dovrà sacrificarsi, e Lucifero le dà appuntamento all'inferno nel suo palazzo, poi, in compagnia dei suoi guerrieri, si volta e ritorna al suo trono. Pegasus, Cristal ed Andromeda sono portati in ospedale, dove Sirio li raggiunge, proprio mentre Atena, impugnato il suo bastone, inizia a salire i gradini per raggiungere Lucifero. Sirio spiega loro che Atena è pronta a sacrificarsi e, nonostante le poche speranze di vittoria, è deciso a cercare di salvarla. Nonostante le gravi ferite, anche gli altri cavalieri decidono di rischiare ed affrontare Lucifero, come è loro dovere. I quattro cavalieri così si recano alle dodici case con indosso le loro armature. Lucifero intanto vuole vendicarsi di tutte le volte che Atena lo ha sconfitto e la sbeffeggia parlandole attraverso il suo cosmo, mentre degli spiriti maligni la attaccano. A sua insaputa, i cavalieri sono dietro di lei e stanno correndo lungo i gradini. Di fronte a loro però si parano Astaroth e Belzebù, decisi ad ucciderli. Sirio dichiara che combatterà lui contro i nemici "Ho più possibilità, non sono ferito !" ed esorta i compagni a proseguire. Pur riluttanti, i tre compagni proseguono, mentre Dragone si trova ben presto a mal partito contro i due angeli infernali. Specialmente Astaroth si accanisce contro Dragone, che però riesce ad evitare i suoi colpi grazie ai consigli datigli da Pegasus, che aveva già visto quegli attacchi quando aveva provato ad attaccare Lucifero. Isabel intanto prosegue la scalata mentre, dietro di lei, i cavalieri passano sotto un'arcata, che improvvisamente crolla. Una delle colonne inizia a cambiare forma e, come da un bozzolo, da essa si rivela Eligor. Come Sirio prima di lui, Andromeda decide di affrontare lui il nemico per far proseguire i compagni. Riluttanti, i due continuano la corsa, e poco dopo vedono delle farfalle luminose, che prendono l'aspetto del quarto angelo decaduto, Molock. Cristal dice a Pegasus di proseguire e attacca il nemico, congelandolo temporaneamente. L'eroe trova le scale che portano da Lucifero, mentre Sirio continua a combattere i due nemici. L'eroe subisce i colpi del nemico, ed in particolare il terribile attacco di Astaroth, il "Colpo finale del bianco serpente bicefalo". Gli artigli di Astaroth frantumano lo scudo e feriscono gravemente Dragone all'addome. Sirio però impedisce ad Astaroth di estrarre il braccio dalla ferita e lo colpisce con il Drago nascente alla massima intensità, scagliando il nemico contro le rocce. Sconfitto, il corpo di Astaroth scompare in polvere, ma anche Dragone è debole e ferito, così Belzebù lo travolge con le "Ali degli inferi", frantumando la sua armatura ed atterrandolo. "Affrontare due demoni dell'inferno significa votarsi a morte sicura" afferma Belzebù, ma Dragone risponde "La mia vita è al servizio di Atena e non mi preoccupo di perderla per lei ! Devo trattenerti solo il tempo di dare a Pegasus una buona opportunità !" e subito dopo sviene. Convinto che Sirio sia morto, l'angelo decaduto corre a difendere il suo padrone con una specie di cavallo volante incandescente. Andromeda e Cristal sono però in difficoltà, Eligor infatti si difende abilmente con i suoi artigli dalla catena di Andromeda, mentre Molock, il demone cacciatore di Anime, frantuma facilmente il ghiaccio del cavaliere del cigno. Andromeda tenta di intrappolare Eligor disponendo la catena come la tela del ragno, ma Eligor distrugge sia l'arma che l'armatura del nemico con il "colpo della mantide" e lo colpisce ripetutamente con i suoi artigli. Più su, Moloch usa i "Fantasmi infernali" per creare un'illusione della madre di Cristal e distrarre il nemico, così da superare le sue difese. La "madre" colpisce infatti a tradimento il ragazzo, che però non ha il coraggio di colpirla, anche perché Moloch afferma che "Non riuscirai a rivolgere i colpi contro di lei. E tua madre ! Se la colpirai con l'aurora del nord la distruggerai, e il suo volto non si affaccerà mai più alla tua mente. La perderai per sempre, la dimenticherai, sarà come se per te non fosse mai esistita, svanirà come neve al sole, la farai morire una seconda volta !" L'illusione frantuma l'armatura di Cristal, atterrandolo, proprio mentre anche Andromeda è prossimo alla fine. Sebbene lontani, i due cavalieri si incoraggiano a vicenda e cercano di reagire. Cristal tenta un attacco disperato e lancia l'aurora del Nord, distrugge l'illusione ed avendo la meglio su Moloch, che diventa polvere, ma Andromeda è trafitto da Eligor e sta per morire. La mano di Eligor è però fermata da piume di bronzo e dal nulla appare Phoenix. Phoenix ed Eligor si scontrano in aria, e l'angelo infernale crede di essere riuscito a decapitare il nemico. Si tratta però di un'illusione, il corpo decapitato di Phoenix avanza verso Eligor, mentre dalla bocca esce un getto di energia che uccide l'angelo malvagio. Quando l'illusione scompare, Andromeda chiama il fratello, ma stavolta Phoenix lo rimprovera dicendo "Devo portarti in braccio fino ad Atena ? Smettila di piangere una buona volta ed alzati, chiaro ?! Non pensare che tutto si sia risolto solo perché un nemico è stato abbattuto ! La strada verso la vittoria è ancora lunga ! Cristal, e anche tu, Sirio, la vera battaglia contro Lucifero è appena iniziata !" e subito dopo corre verso Lucifero, lasciando Andromeda a terra. Pegasus è intanto in vista della mostruosa statua di Lucifero, ed ha quasi raggiunto Isabel, che però, pur sentendo le sue grida, non può fermarsi ad aspettarlo. Per di più davanti a Pegasus si para Belzebù, che, dopo averlo avvisato che ha già ucciso Sirio, lo attacca furiosamente. I colpi dell'eroe sono inutili contro il nemico, che li evita tutti facilmente. Belzebù colpisce Pegasus, e sia Phoenix che Isabel sentono le sue urla. Atena rabbrividisce ma continua la scalata, nonostante la scala che conduca da Lucifero sia ora cosparsa di rovi, che graffiano e feriscono la fanciulla. "Il sangue di cui ti stanno privando le spine viene convogliato negli inferi e servirà a dare un nuovo corpo ed una nuova linfa vitale ad Apollo, Nettuno e Discordia. In questo modo il mio cosmo malefico potrà espandersi oltre ogni immaginazione umana !" spiega Lucifero, che brama di diventare invincibile. Phoenix intanto raggiunge Pegasus, ma decide di lasciarlo continuare a combattere contro Belzebù, preferendo correre ad affrontare Lucifero. L'eroe della fenice resta però intrappolato dai rovi e Lucifero si libera del nemico con un colpo solo, frantumando la sua corazza. Pegasus è intanto in procinto di essere sconfitto, mentre Atena soffre perché non sa come salvare gli uomini. Belzebù sta per finire Pegasus, ma catena di Andromeda blocca la sua mano. Cristal e lo stesso Andromeda cercano di aiutare Pegasus, ma Belzebù si libera facilmente di loro e subito dopo si accinge a finire Pegasus. A difesa del cavaliere compare però Sirio, che usa il Drago Nascente per trattenere Belzebù. Atena, sanguinante, raggiunge finalmente Lucifero e decide di usare il suo potere per fermarlo, ma ormai è troppo debole a causa delle ferite, e così il demone riesce a disarmarla. Pegasus allora brucia il suo cosmo ed urla "Chiamo a raccolta tutti voi, cavalieri ! Vi prego, datemi l'energia sufficiente ad espandere il mio cosmo e ad acquisire il settimo Senso ! Vi prego, aiutatemi a salvare Atena da morte sicura !" I cinque cavalieri allora uniscono il loro potere al cosmo di Pegasus e dal cielo discende la sacra armatura di Sagitter, che si dispone su Pegasus. L'eroe annienta Belzebù con la Cometa di Pegasus e può finalmente raggiungere Lucifero, che però ha sconfitto Isabel e l'ha presa come ostaggio. Il cavaliere solleva l'arco di Sagitter, ma esita a lanciare la freccia perché teme di uccidere Isabel. La ragazza però lo esorta a non esitare, la sconfitta di Lucifero è più importante della sua vita. "Stella di Pegasus, compi il miracolo ! Anche se l'impresa è disperata, dammi il coraggio di tentare la sorte !" invoca Pegasus, ed in quel momento il cosmo di tutti i dodici cavalieri d'oro, inclusi di quelli scomparsi nella battaglia contro Arles, si uniscono a lui, formando un "turbine di oro lucente" intorno al sole. Le tenebre si diradano e Pegasus finalmente scocca la freccia. Il dardo trafigge Lucifero al cuore, mentre Isabel riesce ad allontanarsi. Lucifero precipita di nuovo nell'Inferno, insieme agli spiriti di Apollo, Nettuno e Discordia, mentre il suo palazzo crolla attorno ad Atena ed i cavalieri, i quali riescono comunque a scappare. Voltatisi, gli eroi vedono il tempio scomparire mentre le nuvole sono disperse dall'aria fresca e dalla luce del sole. Anche questa volta i cavalieri hanno salvato il mondo ed una nuova era, stavolta di pace, sta per nascere per l'umanità.
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Note: Grazie all'amico Pietro che mi ha inviato le informazioni per realizzare la prima versione del riassunto, ed a Yann dal cui
sito provengono le immagini.